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Autore: ARed    13/02/2016    2 recensioni
Bella ed Edward sono una famosa coppia di attori, famosi per essere i protagonisti di una delle saghe di più successo degli ultimi anni.
Sono felici e innamorati, ma qualcuno gli vede come delle semplici macchine da soldi. Persone senza scrupoli, a cui non importerà nulla di far soffrire i due protagonisti, colpiti da un tradimento che come un fulmine a ciel sereno gli separerà.
“Era un inferno che visto dall’esterno poteva sembrare il paradiso”
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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FIDARSI ANCORA

Per il pranzo della domenica ero a casa da mamma e papà, Sam era tornata a Los Angeles. A tutta la mia famiglia era piaciuto lo spettacolo, appena fini di mangiare sparecchiai e andai dritta in camera mia, ma papà mi bloccò.
<< Bella ci vuoi spiegare che succede?>>, con loro non avevo parlato, non riuscivo a raccontare certe cose ai miei.
<< Nulla>>.
<< Nulla? E quelle foto? State ancora assieme?>>, era furioso.
<< No papà, non ti preoccupare>>.
<< Sei mia figlia e io di te non so nulla, ne sanno più i giornali di te>>, dovevo parlare anche con loro.
<< Mamma, papà io lo amo e …>>.
<< Lui di certo no, ti ha tradita>>, intervenne Jacob, sempre delicato.
<< No, davvero Jake, grazie per avermelo ricordato. Io lo amo ancora, ma non mi fido di lui. Ok?>>.
<< Quanto è durata la loro storia?>>
<< Papà non lo so, e non lo voglio più sapere>>. Era una di quelle domande alle quali non avrei mai dato risposta.
<< Se non ci sono altre domande, andrei a fare qualche telefonata>>, in verità volevo solo piangere in camera mia da sola.
<< Non ti preoccupare tesoro vai>>, la mamma è sempre la mamma. Feci un bel sorriso e salì al piano di sopra.
Passai l’intero pomeriggio in camera mia a leggere il copione del mio nuovo film, la trama era avvincente e per ore mi dimenticai di tutti e di tutto. A cena nessuno mi chiese nulla che si riferisse a lui, e ne fui davvero grata. Dal messaggio che mi aveva inviato prima di entrare ad Amici non si era fatto più sentire, chissà cosa stava facendo ora; mi pensava, speravo di si, beveva, speravo di no. Lui non era un alcolizzato, però aveva una passione per la birra, e ciò mi preoccupava. Nel mio cuore, però, speravo che non fosse con lei, il solo pensiero fece inumidire i miei occhi.
Qualcuno urlava, riconoscevo quella voce; era Jacob. Perché diavolo urlava, con chi poi? Guardai l’ora erano le 23:45, sicuramente mi ero addormentata. Decisi di scendere giù a controllare, si sentiva solo Jake sbraitare contro.. Edward.
Mi bloccai quando lo vidi all’ingresso, gli occhi fissi al pavimento, il volto stanco. Il mio cuore perse un colpo prima di cominciare a battere normalmente.
<< Jacob, io mi merito tutta la tua rabbia, davvero. Ma voglio parlare con lei, anche se solo per cinque minuti. Ti prego>>.
<< Tu le devi stare lontano, è da una settimana che è tornata a casa e a malapena parla, mangia sembra un automa. E tutto questo per colpa tua. Quindi fammi il favore di andartene>>. Jacob era arrabbiato, forse meglio dire incazzato nero. Era sempre stato molto protettivo nei miei confronti, anche se era più piccolo di me.
Mi feci coraggio e scesi gli ultimi gradini, esponendomi a tutti.
<< Jake va tutto bene>>, rivolsi a mio fratello un breve sorriso.
<< Bella>>, il viso di Edward si illuminò quando i miei occhi color cioccolato annegarono nei suoi verdi.
<< Edward>>, dissi con tono freddo, così lo ferivo, ma volevo mantenere le distanze.
<< Bella ti prego possiamo parlare>>, non volevo sentire altre bugie.
<< Si>>, uscì spontaneo dalle mie labbra.
<< Bella! Ma..>>.
<< Va tutto bene Jake>>.
<< Andiamo in giardino>>, mi rivolsi a Edward.
<< Ho visto dei paparazzi fuori, parlate qui>>, intervenne papà, << Vi lasciamo soli>>.
<< Grazie>>, in pochi istanti andarono tutti al piano di sopra.
<< Come stai?>>, fece per avvicinarsi ma lo bloccai.
<< Tu mi chiedi come sto? Io non sto bene Edward, lontana da te non sto bene. Ma mi devo dimenticare di te, lo capisci? E tu cosa fai? Ti presenti a casa mia a mezzanotte e pretendi di parlarmi!>>, il mio volto tornò ad essere bagnato dalle lacrime.
<< Ti prego non piangere>>, si avvicinò a me, ma non lo bloccai. Con le dita asciugò le mie lacrime ed io mi beai di quel gesto chiudendo gli occhi.
<< Bella ascolta quello che ti devo dire, e poi mandami pure a quel paese, ma ascoltami. Ti prego>>.
Annuì, incapace di dire altro.
<< Sono andato da Jessica>>, a quel nome mi allontanai.
<< No ti prego, ascoltami>>, mi sedetti sul bracciolo del divano, le mie gambe non avevano più la forza di sorreggermi. Lui si inginocchiò davanti a me e prese le mie mani tra le sue, non gli negai quel contatto.
<< Le ho chiesto quello che ti aveva detto. All’inizio negava diceva che ti aveva detto che ci eravamo solo baciati e che avevamo dormito assieme. Ma sapevo che non era quello che aveva detto a te. Minacciandola..>>.
<< Che cos’hai fatto?>>.
<< Le ho detto che se non mi avesse detto la verità avrei bloccato l’uscita del film>>.
<< Come? Ma è un film a cui tieni tanto..>>.
<< Tengo molto di più a te>>, un sorriso si fece strada sul mio volto.
<< Comunque il film uscirà, come stabilito. Perché mi ha detto la verità, tutta la verità>>.
<< Essendo un film a basso budget, avrebbe avuto poca visibilità, in quanto non avrebbero fatto una campagna promozionale come quelle a cui siamo abituati. Perciò uno dei produttori ha chiesto a Jessica di provarci con me. Ed è così che passavo sempre più tempo assieme a lei sul set>>.
<< E tu ci sei stato?>>
<< No, amore credimi, il giorno in cui mi ha baciato avevano organizzato tutto. Lei che piangeva, il produttore che mi diceva di andarla a cercare, i paparazzi già pronti a scattare>>.
Non poteva essere vero, quello che mi stava dicendo sfiorava i limiti dell’assurdo. La mia rabbia saliva.
<< Quando l’ho vista piangere l’ho abbracciata dicendogli che andava tutto bene e poco dopo lei mi ha baciato. Quando mi sono staccato le ho chiesto che diavolo le stesse passando per la testa e lei mi ha chiesto scusa, ed ovviamente le foto della discussione non sono state pubblicate..>>.
<< Bene e dimmi allora come ci sei finito a letto con lei?>>, cercai con la voce di rimanere distante.
<< Mi ha chiamato dicendomi che aveva lasciato il copione sul set, e visto che io ero ancora li, mi ha chiesto di portarglielo. Sono andato a casa sua, saranno state le otto di sera, sono salito le ho dato il copione e lei mi ha offerto del tè, si è messa a parlare e da quel momento non ricordo più nulla. E sai perché non mi ricordo più nulla?>>, feci di no con la testa.
<< Perché io con lei non ci ho fatto nulla>>.
<< Come?>>, era sincero glielo leggevo negli occhi.
<< Lei nel mio tè ha messo del sonnifero, io mi sono addormentato lei poi mi ha spogliato>>. Mi veniva da vomitare, non si poteva arrivare a questo punto per uno stupido film.
<< Mi ha lasciato in boxer, si è spogliata e si è messa a dormire con me. La mattina dopo, quando mi sono svegliato, mi ha baciato, dicendomi che quella era stata la notte più bella della sua vita>>.
<< Non può essere vero>>, dissi scuotendo la testa.
<< Ora la chiamo e te lo faccio raccontare da lei!>>, e fece per tirare fuori il telefono.
<< Io ti credo..>>, ed era vero, << ..ma le foto per la pubblicità del film c’erano, che senso aveva farti credere che ci eri andato a letto? Strano che non ti abbiano fotografato mentre entravi e uscivi da casa sua>>.
Sorrise , come era bello quando lo faceva. << Jessica voleva che tu mi lasciassi, e che forse un bacio me lo avresti perdonato, ma la scappatella no>>.
<< Ha ragione la scappatella non te l’avrei mai perdonata>>. Gli accarezzai il viso e lui chiuse gli occhi.
<< Tu, mi …>>.
<< Tu non mi hai mai tradita, giusto?>>, gli chiesi poggiando la mia fronte alla sua.
<< Mai..>>.
<< E allora baciami>>, non se lo fece ripetere due volte, le nostre labbra si rincontrarono in un bacio prima lento e poi sempre più passionale. Le mie mani si legarono a suo collo giocando con i suoi capelli. Le sue mani strinsero la mia vita e iniziarono ad accarezzare tutta la schiena.
Tra un bacio e l’alto mi sussurrava parole dolci, quanto mi era mancato, solo tra le sue braccia mi sentivo bene, a casa.
<< Auguri>>, d’un tratto si staccò e mi fece uno dei suoi sorrisi mozzafiato.
<< Perché?>>, chiesi confusa.
<< È passata la mezzanotte, quindi ora è il tuo compleanno>>, se non me lo avesse ricordato lui probabilmente neanche me ne sarei ricordata.
<< Oh, emh e lo sai che chi ti bacia al compleanno ti bacia tutto l’anno?>>, mi disse con voce seducente al orecchio 
<< Stupido!>>, e ripresi a baciarlo.
<< Ehm, ehm>>, non mi ero accorta che tutta la mia famiglia era scesa in salotto.
<< Che cosa succede qui?>>, disse mio padre con tono di rimprovero.
<< Bella non farti abbindolare da lui?>>, intervenne Jacob.
Rivolsi a tutti un sorriso sincero << Papà, lui non mi ha tradita. Hanno cercato di farcelo credere>>.
<< Come? Com’è possibile una cosa del genere?>>, chiese mamma sorpresa.
<< Volevano fare pubblicità al film a nostre spese. E per colpa loro ho rischiato di perderla>>, disse Edward stringendomi ancora più forte la mano.
<< Cosa farete ora?>>, domandò Jacob, sorprendendomi. Dov’era finito il mio piccolo fratellino incazzato?
<< L’importante è che si sia chiarito tutto per ora, poi io ed Edward ci penseremo. Ma non la passeranno liscia>>. L'avrebbero pagata, questo era poco ma sicuro.
<< Andiamo a dormire che è tardi>>, intervenne mamma.
<< Bella, ma sono le 00:05! È il tuo compleanno!! Auguri tesoro!>>, mi disse mamma abbracciandomi, poi fu il turno di papà  e in fine Jake che mi mise una mano sulla spalla.
<< Beh! Auguri, ora sei vecchia!>>, era il suo modo simpatico di dirmi che mi voleva bene.
<< Grazie a tutti, ma davvero la pensione può ancora aspettare>>. Scoppiarono tutti a ridere, Edward mi strinse a sé baciandomi la tempia.
<< Scusatemi se sono venuto così tardi, avevo programmato di venire domani mattina, ma non c'è la facevo più, dovevo spiegarle tutto..>>.
<< Va tutto bene, non ti preoccupare>>, lo rincuorò Charlie.
<< Ora vado, il taxi mi sta aspettando>>>, che diavolo stava dicendo?
<< No, tu resti qui>>, avevo bisogno di lui.
<< Ma Bella, vado in hotel, torno domani>>.
Gli lanciai un occhiataccia e mi avviai all'uscita prendendo il portafoglio sulla mensola vicino alla porta. Uscì e pagai il tassista dandoli anche la mancia e presi la valigia di Edward.
Quando mi girai mi trovai Edward di fronte a me << Che hai fatto?>>, mi chiese con sguardo severo.
<< Ho pagato quel povero tassista!>>, dissi naturale dandogli un bacio sulla guancia.
Lo lascai immobile davanti alla porta di casa e rientrai, pochi secondi dopo  mi raggiunse.
<< Bella?>>, era rosso in viso dall'imbarazzo.
<< Noi in Italia siamo molto ospitali, non siamo come voi inglesi con la puzza sotto il naso!>>.
<< Hey! Noi non abbiamo la puzza sotto il naso!>>, replicò con un tono da finto offeso.
<< Va bene, vado a prepararti il letto in camera di Jacob>>, avrebbe dormito con me.
<< Non serve mamma, Edward dorme con me>>, lo guardai e non l'avevo mai visto così rosso in viso.
<< Oh, ehm come volete>>, disse mamma.
<< Non mi mettete un nipotino in cantiere stanotte, vero?>>, intervenne papà facendo arrossire me stavolta.
<< Papà!>>, dissi nascondendo la faccia nel petto di Edward. 
<< No, ehm andiamo>>, presi Edward e mi avviai su per le scale, ma papà mi bloccò
<< Vai Bella, io ed Edward dobbiamo fare un discorso da uomo a uomo>>, oh cavoli, non vorrei essere nei suoi panni.
<< Oh, ehm va bene. Ci vediamo su>>, gli dissi baciandoli una guancia e salì al piano di sopra.
Mamma mi aspettava sul pianerottolo, oh cavoli!
<< Tesoro possiamo fare quattro chiacchiere?>>.
<< Si, certo>>, dissi con una voce molto tesa, perché parlare con lei mi metteva sempre in agitazione?
<< Sei sicura che ti abbia detto la verità?>>, perché dubitava? Io ero sicura delle parole di Edward.
<< Perché me lo chiedi?>>.
<< Come “perché”? Se oggi a pranzo hai detto che lo ami ma non ti fidi più di lui!>>, aveva ragione.
<< Mamma è diverso ora, oggi a pranzo non sapevo la verità>>.
<< E così per quattro semplici parole tu torni a fidarti nuovamente di una persona che per un mese intero ti ha fatto soffrire!>>, le sue parole mi facevano male, il dolore che era sparito alle parole di Edward ora stava tornando.
<< Tesoro, tu non ti sei vista. Sei dimagrita, sei pallida, non sorridi, i tuoi occhi sono tristi. Ed è tutta colpa sua!>>, no ora sbagliava, non era colpa di Edward, non era mai stata colpa sua.
<< Io mi fido di lui>>, dissi con gli occhi pieni di lacrime ed un filo di voce.
<< Bella, se tu ti fidi lo farò anche io, ma io non ti voglio più vedere in questo stato a causa sua>>.
All’improvviso si avvicinò e mi strinse in uno dei suoi abbracci, << Buonanotte tesoro>>.
<< Buonanotte mamma>>, lei entrò nella sua stanza ed io andai in camera mia.
Non volevo che Edward mi vedesse in quello stato, perciò andai in bagno a sciacquarmi la faccia e a lavarmi i denti. Rientrai in camera, presi un cuscino per Edward e mi misi il pigiama. 
Papà gli stava di sicuro facendo passare tutte le pene dell’inferno visto che non lo faceva più salire su, povero il mio Edward. Era da tanto che non pensavo a lui come il mio Edward, questo provocò un sorriso spontaneo sul mio viso. Una ventina di minuti dopo entrò in camera, io ero già sotto le lenzuola mezza addormentata.
<< Sei sopravvissuto?>>, chiesi ironica.
Mi rivolse uno dei suoi sorrisi smaglianti, << Simpaticona>>.
<< Che cosa ti ha detto?>>, si avvicinò sedendosi sul letto.
<< In parole povere, se ti faccio soffrire ancora in questa maniera mi castra>>. Rimasi scioccata dalle sue parole. Poi cominciai a ridere senza fermarmi. Gli saltai al collo, 
<< Beh, diciamo che se non ci pensa lui lo faccio io!>>, dissi dandogli poi un bacio sul naso.
<< Ti amo>>, mai parole più dolci uscirono dalle sue labbra.
Salì a cavalcioni su di lui e cominciai a baciarlo con passione, come se fosse il nostro primo bacio, io volevo lui e lui voleva me. Ci fermavamo solo per riprendere aria ed in una di quelle pause Edward mi fermò, << Bella se continui così nulla mi fermerà dal farti mia su questo letto>>, oh cavoli aveva ragione, i miei erano nella stanza di fronte, scesi immediatamente dalle sue gambe e mi rimisi sotto le lenzuola. Tutta rossa in viso.
Edward si sdraiò e mi abbraccio facendo scontrare la mia schiena con il suo petto. Tra le sue braccia mi sentivo finalmente a casa. << Amore ti sei offesa?>>, che aveva capito?
<< No, no, no>>, dissi girandomi dalla sua parte avvicinando il mio viso al suo. << È solo che mi sei mancato da morire>>. 
<< Mi sei mancata anche tu>>, disse sulle mie labbra.
<< Ti amo>>, alle mie parole i suoi occhi si illuminarono, all’improvviso si alzò dal letto.
<< Dove vai?>>, chiesi confusa.  
<< Mi metto il pigiama>>, disse con tono ovvio. Cominciò a spogliarsi e i miei occhi non smisero di ammirare il suo bellissimo corpo. << Perché mi fissi?>>, chiese con tono divertito.
Io di risposta abbassai lo sguardo, ero stata colta in flagrante, che vergogna.
<< Allora?>>, non volevo dargliela vinta, alzai lo sguardo e sorrisi. Era in boxer e maglietta, visione stupenda per me, ma se lo avesse visto qualcun altro, non credo avrebbe detto la stessa cosa.
<< Ehm, se papà domani mattina ti vede messo così, te lo taglia di sicuro!>>, gli dissi ridendo, la sua espressione da divertita si fece seria. << È meglio se mi metto i pantaloni della tuta?>>, per me no.
<< Credo di si, amore>>, era da tanto che non lo chiamavo così. E quella parola uscì spontanea dalle mie labbra. 
Si vestì e mi raggiunse a letto, mi accoccolai sul suo petto, lui mi strinse a se. Baciandomi i capelli.
<< Buonanotte amore mio>>.
<< Buonanotte>>, gli sorrisi e gli diedi un bacio a stampo sulle sue labbra perfette.
Dopo un mese, quella fu la prima notte tranquilla che passai senza essere svegliata continuamente dagli incubi.
 
Era tutto davvero un' ìIllusione, nulla di queello che Bella era convinta fosse successa è successa..
Bene quel che finisce bene.. ma ancora non è arrivato il momento di mettere la parola fine.
Alla prossima un bacio AlmaRed

PS. Se vi va passate a leggere la mia nuova storia
I don't want
 
   
 
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