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Autore: FunnyYoungMe    14/02/2016    2 recensioni
Kyuhyun deve ritrarre qualcosa/qualcuno e, quando vede Jongwoon, ha un'illuminazione: lui sarà la sua opera d'arte!
"Si rese conto che Jongwoon aveva un bellissimo viso, allungato e magro, e la pelle era perfettamente curata. Si ritrovò a fissare le labbra del ragazzo, che erano sottili e rosse e... ed invitanti."
Consiglio l'ascolto di "I am beautiful with you" di Halestorm durante la lettura
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kyuhyun, Ryeowook, Yesung
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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~~N.d.A: Ciao a tutte le lettrici! Auguri di San Valentino! So che non leggerete questa nota (TT.TT) però tentar non nuoce (vero Kyu?? Parla un po’!). Che dire? Forse che adoro questo fanfic ma che, tra tutti quelli scritti, non so quale mi piaccia di più. Comunque… ragazze, non mordo; se volete commentare, dirmi se vi piace, se avete qualche idea o se volete dirmi che vi fa schifo – oh, ognuno ha i suoi gusti, no?- non abbiate timore di scrivermelo, sia come recensione, sia come messaggio privato. Ogni critica, ogni appunto è ben accetto!

 

- Kyuhyun-ssi, che ci fai qui?- domandò Kangin, riuscendo ad aprire bocca dopo quella che gli sembrava un'eternità.
- Lavoro.- rispose semplicemente il castano, rimboccandosi le maniche della maglia da lavoro.
Jongwoon deglutì guardando gli avambracci del castano. Nonostante fosse perso nei suoi pensieri, si ricordò perché era lì e la parola che aveva pronunciato Kyuhyun: “lavoro”. “ Kyuhyun è il mio artista preferito?? Oh, questa sì che è una sorpresa”, pensò Jongwoon mentre guardava il pittore.
- Beh Yesung, io vado. Ehm, buon lavoro.- disse Kangin uscendo dall'aula. Pregava perché non succedesse niente al suo amico, altrimenti Ryeowook e gli altri lo avrebbero ucciso.
Dopo che Kangin lo ebbe lasciato sulla soglia da solo, Jongwoon entrò nella stanza, chiudendo la porta. Mentre aspettava che Kyuhyun gli dicesse qualcosa, giocherellava con l'orlo della sua maglia tenendo gli occhi piantati a terra.
Più ci pensava, e più Kyuhyun si rendeva conto che Jongwoon sarebbe stato perfetto per quel progetto. Avrebbe reso giustizia ad ogni tratto del ragazzo moro, senza tralasciare neanche il più piccolo dei dettagli.
Kyuhyun si schiarì la voce per attirare l'attenzione di Jongwoon e, quando ci riuscì, gli indicò con un movimento della testa la sedia posizionata al centro della stanza. Vide il moro avvicinarsi titubante alla sedia e guardarsi intorno interrogativo.
- Spogliati.- l'ordine arrivò all'improvviso, cogliendo Jongwoon di sorpresa.
Jongwoon sussultò, terrorizzato alzò gli occhi al ragazzo castano e, arrossendo, cominciò ad aprire e chiudere la bocca.
- Co.. Sei se.. Uhm, perché?- riuscì a dire infine riabbassando gli occhi.
- Puoi tenere addosso questo.- rispose Kyuhyun mentre gli lanciava un panno bianco.
Jongwoon, non volendo innervosire il ragazzo - anche se non sapeva perché aveva il desiderio di piacergli -, cominciò a spogliarsi, squadrando le due porte dell'aula.
Kyuhyun, resosi conto del disagio del ragazzo, andò a chiudere le porte a chiave, tappando anche le finestrelle. Infine, aspettando che il ragazzo si sedesse, andò al suo sgabello posizionato davanti al cavalletto e rimase ad osservare il ragazzo.
Jongwoon sentiva su di sé lo sguardo di Kyuhyun ed era veramente imbarazzato, peggio di quando capitava che si docciasse insieme a qualcuno dei suoi amici. Levato l'ultimo strato di vestiti, tenendo davanti a lui il panno bianco che l'altro gli aveva dato, si sedette.
Kyuhyun cominciò a studiare ogni angolazione e si immaginò gli effetti che voleva ricreare sulla tela. Inquadrato il disegno finale, si diresse verso il ragazzo moro e cominciò il suo lavoro.
Il cuore di Jongwoon batteva all'impazzata. Kyuhyun era troppo vicino a lui; sentiva il suo respiro sfiorargli la pelle. Non lo aiutava neanche il fatto che Kyuhyun gli stesse toccando braccia e gambe per trovare la posizione giusta da ritrarre.
Quel lavoro che aveva accettato di fare lo imbarazzava tantissimo ma non avrebbe mai lasciato perdere. Conosceva la bravura di Kyuhyun, sapeva che era ammirato da molti critici e tutto ciò lusingava Jongwoon; lui sarebbe diventato uno dei suoi lavori perfetti e meravigliosi e… la cosa gli piaceva tantissimo.
Sentire, però, su di sé le mani di Kyuhyun era strano, intrigante… ed eccitante. Jongwoon sentiva la pelle bollente e gli era difficile respirare normalmente. Fece del suo meglio per non far vedere a Kyuhyun quanto il suo contatto lo avesse colpito.
Kyuhyun infine cominciò a studiare la posizione della testa per trovare la migliore angolazione. Si rese conto che Jongwoon aveva un bellissimo viso, allungato e magro, e la pelle era perfettamente curata. Si ritrovò a fissare le labbra del ragazzo, che erano sottili e rosse e… ed invitanti. In quel momento Jongwoon inumettò le labbra, cogliendo di sorpresa Kyuhyun che sollevò un sopracciglio.
Jongwoon notò che Kyuhyun gli stava fissando il viso. Quello era il punto forte del moro e se ne vantava anche, almeno quando si sentiva bello - il che accadeva poche volte -. Lo vide guardargli le labbra e, senza capirne il motivo, sentì il bisogno di inumidirsi le labbra. Certo non si aspettava che Kyuhyun sollevasse un sopracciglio, ma la cosa durò così poco tempo, che Jongwoon non era neanche certo di quello che aveva visto.
Appena Kyuhyun ebbe sistemato tutto, tornò al suo posto, senza mai togliere gli occhi di dosso dal ragazzo che aveva di fronte a sé. Senza dire niente, cominciò il suo lavoro. Sapeva che ne sarebbe uscito un capolavoro.
Jongwoon, quando Kyuhyun si allontanò da lui, tirò un sospiro di sollievo prima di rendersi conto che Kyuhyun aveva cominciato a dipingere. Notò che teneva la lingua nell'angolo, tra le labbra, concentrato com’era nel suo lavoro e ogni volta che tirava su lo sguardo per guardare in fronte a sé, la sua espressione era rilassata, come se stesse facendo una cosa totalmente normale e semplicissima.
Jongwoon, senza sapere il perché, cominciò a rilassarsi e a canticchiare tra sé e sé per tenersi occupato e anche per provare le canzoni che avrebbe cantato quella sera al locale.


Kyuhyun non si era reso conto che Jongwoon stesse cantando fino a quando questi non aveva alzato un po’ di più la voce. A Kyuhyun la voce ricordava quella di qualcuno, ma non riusciva ad identificarla. L'unica cosa di cui era certo era che la voce del moro gli procurava emozioni che raramente lasciava trapelare in pubblico. Un sorriso cominciò a farsi strada sulle sue labbra e Kyuhyun dovette solo arrendersi al fatto che adorava la voce dell'altro. Non solo, quindi, era perfetto fisicamente ma lo era anche nella voce.
Jongwoon aveva alzato la voce; senza capire il perché, voleva che Kyuhyun lo sentisse cantare. Molto spesso la gente si complimentava con lui perché riusciva a far piangere persone apatiche, a far sciogliere il cuore a persone distaccate. Il suo intento, in quel momento, era destare una qualunque emozione a Kyuhyun. Per questo quando lo vide sorridere, il tempo per lui si fermò. Non solo Kyuhyun era bravissimo a disegnare e perfetto in ogni aspetto, ma aveva anche un sorriso che era dolce e accattivante al tempo stesso. Jongwoon boccheggiò in cerca d'aria. Quella visione l'aveva proprio colto alla sprovvista. E non riusciva neanche a spiegarsi come mai, appena visto, Jongwoon avesse smesso di respirare, come se non si ricordasse più come si faceva.
In quel momento, in cui Jongwoon ammirava il sorriso di Kyuhyun e questi era perso in un mondo dove continuava a ripetersi la voce di Jongwoon mentre cantava, lo stesso pensiero attraversò fulmineo la mente di entrambi: avevano trovato la perfezione nell'altro. E pensarono anche a qualcos'altro, ma la loro mente non aveva voluto dargli importanza: “è bellissimo”.

- Uhm… grazie per avermi fatto posare.- mormorò Jongwoon a capo chino mentre stava in piedi davanti a Kyuhyun. Si era appena rivestito sotto lo sguardo attento del castano.
- Gr-grazie a te per a-aver accettato.- rispose Kyuhyun, balbettando come gli capitava quando era più piccolo.
Non è che era timido o si sentiva in soggezione, solo che era da tanto tempo che Kyuhyun non parlava spontaneamente con qualcuno.
- Ecco, volevo sapere… posso vedere il ritratto fatto fino ad ora?- domandò timidamente Jongwoon giocando con l'orlo della maglia.
- No!- rispose Kyuhyun in malo modo. Vedendo però che l'altro ragazzo aveva sussultato  e si era allontanato da lui di qualche passo, aggiunse:- Non mi piace che i miei disegni vengano visti prima di essere completati.-
- Oh, capito. Beh allora quando ci rivediamo?-
Kyuhyun parve pensarci su prima di rispondere. Voleva avere più ore a disposizione. - Sabato alle undici?-
- Però alle due sono impegnato. Va bene comunque?-
- Va bene. A sabato.- e con quelle parole Kyuhyun uscì dall'aula.
Kyuhyun aveva sentito il bisogno di allontanarsi, come se stare vicino al moro lo mettesse in soggezione. Probabilmente non si era ancora reso conto che non era soggezione, bensì un sentimento più profondo.
Jongwoon, quando Kyuhyun l'aveva lasciato nella stanza, aveva ripreso a respirare normalmente e si augurava che il suo tumulto interiore non lo notasse nessuno, soprattutto Ryeowook.
Jongwoon aprì la porta e si trovò davanti Ryeowook in procinto di bussare alla porta.
- Yesung!- esclamò Ryeowook abbracciando l'amico.
- Ehi piano, così mi uccidi.- scherzò il moro arruffando i capelli al più piccolo.
- Stai bene? Non ti è successo niente, vero?- domandò l'altro allontanandosi di qualche passo per controllare il corpo di Jongwoon.
- No tranquillo, sto bene. Non indovinerai mai chi è C.K.H!- rispose l'altro impaziente.
- In realtà credo di saperlo.. Insomma, ho appena visto Kyuhyun uscire da qui.-
- Ah. Quindi Kangin non ha detto niente?-
- Ma Kangin è andato a lezione e sai che odia usare il cellulare durante le lezioni.-
- Hai ragione.-
- Yesung, andiamo?-
Quella domanda colse alla sprovvista Jongwoon. Gli era passato per la mente che aveva un appuntamento con Ryeowook.
Vedendo la confusione negli occhi dell'altro, Ryeowook fece per dirgli di non preoccuparsi e che potevano uscire un'altra volta, ma Jongwoon riuscì a ricomporsi.
- Certo! Dove vuoi andare?- disse Jongwoon prendendo Ryeowook per mano senza accorgersi che l'amico stava arrossendo.
- Uh, ehm.. Avevo pensato al cinema, visto che ti piacciono i film.- balbettò il più piccolo guardando le loro mani che si tenevano. Un sorriso gli increspò le labbra.
- Fantastico Wookie!- esclamò il moro dando un bacio sulla guancia a Ryeowook.
Mentre i due si allontanavano dall'aula non fecero caso al paio di occhi che li stava seguendo.


Dire che Jongwoon e Ryeowook fossero imbarazzati era riduttivo; non riuscivano a guardarsi negli occhi.
I due amici erano andati al cinema e, sapendo che a Ryeowook i film di paura non piacevano, avevano optato per un film comico, ignorando il film romantico anche esso in programmazione. Mentre guardavano il film, entrambi avevano appoggiato il braccio sul bracciolo tra le due poltrone, finendo per sfiorarsi. La cosa aveva imbarazzato tutti e due, che finirono per guardarsi in faccia. Nessuno dei due sapeva quello che stava capitando attorno a loro; l'unica cosa di cui erano certi è che si stavano baciando. Nonostante Jongwoon avesse visto il viso di Kyuhyun scorrergli davanti agli occhi all'inizio del bacio, quello che si era allontanato spezzando il bacio era stato Ryeowook.
I due amici ora si trovavano nel locale dove Jongwoon avrebbe cantato più tardi ed erano seduti al bancone. Ryeowook non riusciva a guardare l'amico negli occhi, neanche a parlare. E Jongwoon non era da meno.
- Ehi, cosa sono quei musi?- domandò il barista, loro coetaneo e frequentante la stessa università.
- Eh? Cosa?- balbettò Ryeowook alzando di scatto la testa.
- Minseok-ssi va tutto bene. Siamo solo… un po’ stanchi, tutto qui.- rispose tranquillamente Jongwoon stringendo la mano a Ryeowook.
- Sarà, ma da qualche passo di distanza sembrava ci fosse stata una lite tra fidanzati.- buttò lì Minseok tornando a pulire i bicchieri.
Nessuno dei due amici rispose. Il più piccolo era arrossito e l'altro era rimasto fermo.
Nel momento in cui quelle parole erano state pronunciate, Jongwoon aveva di nuovo visto la faccia di Kyuhyun scorrergli davanti agli occhi, questa volta però tra il pubblico e non nella sua mente. “È impossibile che si trovi qui”, pensò Jongwoon prima di voltarsi verso il suo amico, che in quel momento giocava col bicchiere che aveva tra le mani.
- Wookie, non ti preoccupare.- disse semplicemente il moro prima di dargli una stretta sulla spalla.
- Davvero?? Io… io non volevo, veramente. Cioè, so che ti piaccio ma non in quel senso, o almeno nello stesso mio senso, però..- Ryeowook si morse il labbro prima di proseguire -... però tu mi piaci e… e in quel momento ero troppo confuso, e non sapevo cosa fare, e quindi io..- ma non riuscì a terminare la frase perché Jongwoon gli posò sorridendo una mano sulla bocca.
- Lo sai che quando sei nervoso parli come se non ci fosse un domani?- domandò il moro all'altro. - Non ti dico che non mi piaci perché starei mentendo, però non so quello che provo, ok? Appena lo capirò, ti risponderò, d'accordo?-
Ryeowook, timoroso di come sarebbe suonata la sua voce se avesse aperto bocca, annuì soltanto, ricambiando il sorriso dell'amico.
Jongwoon, assicuratosi che l'amico non sarebbe scoppiato a piangere una volta se ne fosse allontanato, si alzò diretto al palco, dove i suoi compagni Donghae, Eunhyuk e Heechul lo stavano aspettando ai loro posti.

- Kyuhyun, perché continui a venire qui?- domandò una ragazza castana rivolta al ragazzo. Si trovavano seduti ad un tavolo nascosto nel buio del locale.
- Distrarmi.-
- D'accordo ma di solito stavi nascosto in cucina, non venivi qui.-
- Voglio sapere chi è il ragazzo che canta.- rispose Kyuhyun mettendosi comodo sulla sedia e tenendo lo sguardo sul palco.
Quando Kyuhyun e Taerin erano entrati nel locale, gli occhi del ragazzo si erano subito posati su Jongwoon e il ragazzo seduto di fianco a lui. Aveva visto i loro visi mogi colorirsi di rosso e poi il più piccolo che sorrideva al moro. Kyuhyun aveva sentito una stretta al cuore che non sapeva spiegarsi e stava anche per andare dai due ma la sua amica l'aveva fermato e portato ad un tavolo.
- RinRin, dov'eri oggi pomeriggio, quando stavo dipingendo?-
- Oh, ero impegnata col tuo fanclub. Sai, è difficile essere la presidentessa oltre che tua amica. Perché?- rispose lei voltandosi a guardare l'amico in viso.
- Volevo farti vedere chi sto dipingendo. Ma, visto che è qui, te lo mostro.- ribatté Kyuhyun facendole cenno di girarsi verso il palco, dove Jongwoon chiacchierava coi suoi amici.
- Ah sì! L'ho visto uscire dall'aula accompagnato dall’altro ragazzo, quello piccolino che sembra una bambolina.-
- Che ne pensi?-
- Che hai scelto bene. Ha un non so che di artistico e, con la tua bravura, riuscirai a fare un capolavoro.- rispose sinceramente Taerin. - Ma il suo ragazzo non dice niente?- aggiunse tornando a guardare verso Jongwoon e poi a Ryeowook.
- Ragazzo?- chiese Kyuhyun girando la testa di scatto verso l'amica.
- Sì. Quando ero fuori dall'aula, ho visto loro prendersi per mano per andare ad un appuntamento.-
Kyuhyun non rispose. Non aveva immaginato che Jongwoon avrebbe potuto avere un ragazzo. Però non c'era neanche da stupirsi, visto che Kyuhyun l'aveva subito capito che il ragazzo moro era… diverso dai ragazzi che lui aveva visto. Era… bello, un'opera d'arte.
Kyuhyun stava per dire qualcosa ma vide lo sguardo triste dell’amica. Seguì lo sguardo di Taerin per vedere come mai fosse triste. Stava guardando Ryeowook, l'amico di Jongwoon.
- Per caso… ti piace l'amico di Jongwoon?- domandò serio Kyuhyun.
Taerin arrossì. - L'hai notato?- disse sistemandosi i capelli.
Kyuhyun le sorrise e le posò una mano sulla sua. - Fatti forza. Puoi sempre dichiararti, così metti il cuore in pace.-

 

   
 
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