BELLA:
Sono seduta esattamente
nello stesso posto di ieri aspettando le altre. Ovviamente come al solito la
colazione è servita, ci sono cibi così elaborati che mi stupisco perfino che
possano esistere delle tali bontà. Il sole è gia alto nel cielo e mi colpisce il
volto riscaldandomi.
Socchiudo gli occhi
godendomi questo attimo di tranquillità.
Ho creduto di morire ma le
parole di Sulpicia mi rimbombavano nella testa.
Non ho chiuso occhio e
quando ci sono riuscita mi è sembrato di addormentarmi solo per pochi secondi
poi l’ho visto. Pensavo si trattasse ancora del sogno ma ho capito quasi subito
che non era così ma era tutto dannatamente reale.
Finalmente sento le altre
arrivare, il mio stomaco iniziava ad indispettirsi per
l’attesa.
Si siedono
silenziosamente, tutte sembrano guardare Didyme.
Lei ha lo sguardo basso e
non ricambia le occhiate delle altre.
-Cosa è successo?-chiedo
mentre il mio cuore batte a mille. Cosa le è successo? Sembra che sta bene. Non
ha nemmeno un graffio. Cosa le è potuto succedere?
-Beh…crede di…beh…forse è
incinta…-
Guardo Sulpicia sconvolta
e torno a guardare Didyme.
-Non credo! Lo so!
Carlisle mi ha visitata!- sbotta furiosa Didyme.
-Come è possibile?-chiedo
balbettando.
-Hai bisogno di un
disegnino?-chiede Sulpicia alzando leggermente il
sopracciglio.
Guardo Didyme che è
tornata a fissare il suo piattino.
-Cosa farai? Cioè come è
possibile…-
-Penso di buttarmi giù
dalla scalinata. Non c’è altro modo….o potrei anche uccidermi ma sono troppo
codarda per farlo.-
-Stai scherzando?-chiedo
sconvolta.
-Sicuramente non accettano
l’aborto qui…-mormora Didyme
Cala un silenzio pesante.
Troppo pesante da sopportare.
L’aria si fa
tesa.
Didyme è incinta di Marcus. Uno
dei capi dei Volturi. Loro lo sanno. Allora è per questo che ci tengono in vita,
siamo come degli animali per gli esperimenti.
-Ho paura…-sbotta Dydime
piangendo convulsamente. Scatto in piedi facendo cadere la sedia e
immediatamente quattro vampiri sono al nostro fianco. Uno di loro mi trattiene
per le braccia mentre vedo arrivare dalle scalinate Marcus che con passo
tranquillo si avvicina a lei.
Le altre rimangono
immobili senza nemmeno alzare lo sguardo, sembra quasi che non
respirano.
-Mollami schifoso!-grido
contro la mia guardia che non accenna a lasciarmi andare.
Marcus si avvicina a
Dydime e le sfiora la guancia. Se non sapessi che cosa è in realtà potrei dire
che l’ha fatto teneramente. Con mia sorpresa sposta leggermente la sedia e la
prende in braccio come se fosse la cosa più importante, un oggetto
fragilissimo.
-Mollala! Lasciala
andare!- gli grido contro.
Marcus mi guarda un attimo
con occhi velati.
-Edward è meglio che tieni
a bada la tua umana. –mormora il bastardo.
Il mio corpo si
irrigidisce al suono del suo nome. Sento le mani della guardia abbassarsi fino a
lasciarmi così mi divincolo e mi volto ma incontro gli occhi di Edward che mi
guardano minacciosi.
Mi volto ancora una volta
verso Marcus che sta camminando lentamente con in braccio Dydime che si tiene a
lui circondandogli il collo con le braccia.
Dai suoi occhi vedo
chiaramente le lacrime sgorgare.
DYDIME:
Ne avevo sentito subito la
presenza. Era arrivato e in quel momento non sapevo se esserne contenta o
spaventata ma appena ho sentito il suo tocco fresco sulla mia guancia mi sono
come tranquillizzata. Lui era arrivato per me.
Non mi piaceva mentire
alle altre ma non volevo passare come una traditrice anche se ormai lo ero
diventata. Mi ero innamorata di un vampiro. Mi sono innamorata di
Marcus.
Non so come o quando sia
successo. So solo che mi sono innamorata del mio vampiro.
Ogni volta che i nostri
sguardi si incrociano o ogni volta
che mi sfiora io mi sento rinascere. Mi sento una persona
diversa.
Sento la mia sedia
spostarsi e in un attimo mi fa specchiare nei suoi occhi bordeaux.
Mi sento una sciocca per
tutto quello che ho detto ma dopotutto è la parte che interpreto da un po’ di
mesi di fronte a Sulpicia e ad Athenodora e adesso perfino davanti a Bella che
sembra la più agguerrita. Sono sicura che cercherà di scappare e non oso
immaginare la furia di Aro o perché no anche di Edward.
L’ho visto. È cambiato ma
lei è troppo alla ricerca della sua vecchia vita da non accorgersi di lui e dei
suoi sguardi come dopotutto avevo fatto io appena mi avevano portato
qui.
Io non ho mai tentato di
scappare però.
Bella è forte. Più forte
di noi.
Forse i nostri test sui
vampiri con lei non varranno. È troppo ribelle perché loro siano indulgenti con
lei. Ho sinceramente paura per il suo futuro.
Marcus mi prende in
braccio come capita da un po’ di tempo a questa parte. Pensa che sia davvero
tanto fragile adesso?
-Mollala! Lasciala
andare!- grida Bella.
Nella mia mente spero che
non sia troppo arrabbiato con lei. Lei non sa il rapporto che abbiamo
instaurato. Loro non sanno niente di noi.
Pensano che ti odio
soprattutto adesso invece non riesco solo a capire cosa
provo.
-Lei non sa
Marcus…-mormoro impercettibilmente ma so che lui può
sentirmi.
La squadra un attimo poi
dietro Bella compare Edward che guarda Marcus impassibile.
-Edward è meglio che tieni
a bada la tua umana. –mormora Marcus per poi voltarsi di nuovo verso la villa.
Mi aggrappo a lui avvicinando il più possibile il mio volto al
suo.
Sento il suo profumo
stordirmi. Il mio cuore inizia a martellare violentemente nel mio
petto.
-Non ci farai mai
l’abitudine, eh?-mormora soffiandomi vicino all’orecchio.
Rabbrividisco.
No.
Mai.
Entriamo nella villa e
vedo Jane farsi da parte.
-Perché è con te?-gli
mormoro all’orecchio cercando di non farmi sentire mentre la spio da dietro la
sua spalla.
-Non sta seguendo me ma
te. -risponde non curante della sua presenza dietro di noi. Lo stringo ancora di
più intimorita e lui se ne accorge.
-Aro vuole proteggerti
adesso che sei…-
Non termina la frase forse
anche per lui è un duro colpo. Per me è praticamente
inconcepibile.
Ho 20 anni e di certo
avere un figlio non è una mia priorità.
-Non puoi proteggermi
tu?-gli chiedo. Non mi sento a mio agio sapendo che è diventata una specie di
guardia del corpo per me.
-Come posso proteggerti se
io stesso ho bisogno di protezione?-dice scherzando. In realtà so benissimo che
non è così anche perché Renata è sempre solo dietro le vesti di
Aro.
Guardo il suo bel sorriso
e ne ammiro i tratti.
Arriviamo nei nostri
appartamenti. Marcus chiude fuori Jane.
Mi stende delicatamente
sul letto e si siede accanto a me baciandomi la fronte.
-Sono invidioso…-dice
facendo schioccare la lingua.
-Tu?-
Era la prima volta che mi
diceva una cosa simile e devo ammettere che ero felice.
-Passi troppo tempo con
loro…mi lasci sempre solo…-dice baciandomi il collo. Mi scappa un sospiro dalle
labbra che subito coglie baciandomi con passione.
Mi solleva leggermente la
maglietta tanto da scoprire la pancia e con le sua dita fredde incomincia a
tracciare come dei cerchi sulla mia pelle. Lo vedo aggrottare leggermente le
sopracciglia poi lascia piccoli baci intorno alla mia
pancia.
-Ti vuole già
bene…-mormora a fior di pancia.
Mi tiro su di scatto
tenendomi la pancia e sorridendomi mi da un bacio sulla
guancia.
-Lo
senti?-
Guardo la mia pancia.
Pensavo che quel rigonfiamento non fosse ancora niente di
che.
Sento come se mi mancasse
l’aria. Per la prima volta realizzo che sta crescendo qualcosa dentro di me.
Qualcosa fatto di me e di lui.
Lo abbraccio
disperatamente come se volessi inglobarmi dentro di lui. Non mi sono mai sentita
così protetta e amata come quando sono tra le sue braccia.
Sposta i capelli da una
parte della spalle e appoggia il mento sulla mia spalla.
Inizio a piangere e lui mi
dondola come per farmi rilassare.
Non posso
uccidermi.
Non posso ucciderlo perché
io amo questo bambino.