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Autore: taisa    22/03/2009    6 recensioni
“Tema: I ricordi che i vostri genitori hanno dei loro padri” questo è il compito scolastico di Bra, ma cosa lega Bulma e Vegeta ai rispettivi padri?
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RICORDO DI UN GENITORE

RICORDO DI UN GENITORE

*

Un ricordo reale
*
Non ne aveva motivo, in realtà, ma per un moto più che istintivo si avvicinò a lui, alla ricerca di un calore di cui non aveva bisogno, ma che desiderava ad ogni costo. Gli poggiò un orecchio sul torace, ascoltando la sua respirazione regolare, così com’era ormai abituata a fare.
In quei momenti si lasciava trasportare in una dolce apatia, che aveva la capacità di cullarla dolcemente, fino ad accompagnarla armoniosamente nel mondo dei sogni. In quelle occasioni amava prestare attenzione ai battiti del cuore di lui, poggiando il proprio orecchio sul torace nudo dell’uomo.
Socchiuse gli occhi dolcemente, accostandosi di più al Saiyan, lo cinse con le sue braccia sottili e minute, che a confronto con quelle forti e muscolose di lui parevano diventare quasi insignificanti. In quei momenti però, lui le permetteva di essere più forte, lasciandosi stringere da quell’abbraccio in apparenza quasi timido.
Ed era questo il suo modo di stringerla a sé, lui che si limitava ad intrecciare le mani dietro la nuca, osservando il soffitto con quello sguardo che non mutava mai, neanche in quegli attimi. Lui, l’amante freddo, aveva il potere di riscaldarla anche solo così, permettendole di riscaldarsi con il calore del proprio corpo.
“Mi chiedevo...” Cominciò a parlare Bulma con voce placida e serena, attirando su di sé gli occhi scuri dell’uomo, “... davvero non hai nessun ricordo dei tuoi genitori?” Attaccò il discorso, parlando ad occhi chiusi. Vegeta tornò a fissare il soffitto, immerso in misteriosi pensieri, “Sì” le rispose monosillabico.
Il leggero incremento del suo battito cardiaco non sfuggì alla donna, che seppur rilassata riusciva a comprendere ed interpretare ogni minimo gesto del consorte. Il minuto abbondante di silenzio che seguì fu proprio causato da una sorta di chiarimento mentale della terrestre. In condizioni normali le sue conclusioni sarebbero giunte in un battito di ciglio, ma qui, in questa situazione, nemmeno lei aveva troppa voglia di riflettere.
Infine, giunta con lentezza a determinati esiti, alzò lo sguardo, senza staccare il capo dai pettorale dell’uomo. E quel gesto bastò al Saiyan per tornare a guardarla negli occhi, fissandosi in quelle iridi azzurre che come sempre riuscivano a leggere tra i suoi pensieri.
“E’ un vero peccato, che tu non ne voglia parlare” decretò dopo alcuni istanti. Vegeta la osservò distrattamente; stupendosi, ancora una volta, di quanto fosse intuitiva. Sul viso di Bulma, nel frattempo, si accese un piccolo sorriso, avendo compreso ogni suo singolo pensiero ed osservando un leggero stupore negli occhi profondi del Principe. Poi distolse lo sguardo, tornando a chiudere le palpebre, concentrandosi sul respiro carezzevole del compagno. E dal suo profumo, che a Bulma ricordava tanto quello del metallo. “Io ti conosco come padre, ma ammetto che mi sarebbe piaciuto scoprire che tipo di figlio eri” aggiunse in un secondo momento, sussurrando con voce sottile.
Vegeta le poggiò con delicatezza due dita sul mento, costringendola a fissarlo negli occhi, “Imparerai mai a farti gli affari tuoi?” Brontolò senza però risultare troppo scontroso. Bulma gli sorrise con aria furbetta, conscia della sua piccola vittoria, “No” decretò, facendo scivolare lentamente le sue dita dietro la nuca dell’uomo.
Le loro labbra, infine, si intrecciarono in un bacio delicato ed appassionato.
*
Il corpo senza vita del soldato si accasciò al suolo, sbattendo pesantemente sul pavimento metallico della stanza usata per gli allenamenti. Il cadavere emanava un pungente olezzo di bruciato, causato dal colpo che, senza pietà, lo aveva ucciso.
Dall’altro lato della stanza, un giovane Principe Vegeta, lo osservava con uno sguardo di ghiaccio, senza nessuna remora per quanto aveva appena fatto. La sua mano, infatti, era ancora tesa dinnanzi a lui, ragione principale della morte di una sventurata terza classe. Al suo fianco, il tutore, osservava con notevole sorpresa ciò che era rimasto del suddito che aveva avuto la sfortuna di varcare la soglia di quella stanza metallica, al solo scopo di dilettare il giovane Principe. Nappa non riusciva proprio ad abituarsi agli enormi progressi che, quel bambino dallo sguardo glaciale, compiva ogni volta che si allenava. Non per nulla era il futuro Re.
“Nappa” esordì con voce apatica il ragazzino, facendo scattare l’altro Saiyan sull’attenti, “Sì, Principe Vegeta?” Gli domandò quasi tremando, nonostante la sua mole fosse dieci volte più grande di quella del bimbetto. “La prossima volta che mi porterai degli insetti del genere per i miei allenamenti sarai tu stesso a farmi da avversario” ordinò senza neanche rivolgergli l’attenzione, lasciando lentamente scivolare il braccio lungo il fianco. Nappa deglutì sonoramente, annuendo appena gli occhi assassini del Principe si posarono nefasti su di lui, “Sarà fatto! D’ora in avanti useremo dei Saibaiman” dichiarò senza dubbio spaventato. Lo sguardo di Vegeta sembrò rilassarsi appena.
“Se hai tanto da lamentarti, allora combatti contro di me, Vegeta”esordì una voce conosciuta ad entrambi i Saiyan. “Padre”esclamò il giovane Principe, osservano la figura del genitore fare il suo ingresso all’interno della stanza. “Re Vegeta!” Affermò quasi in contemporanea il colosso, esibendosi in un inchino.
“Dimostrami cos’hai imparato durante il tuo addestramento, figliolo, voglio sapere se sei davvero degno di essere il Principe dei Saiyan” lo esortò il nuovo venuto, portandosi al centro della stanza e facendo cenno al figlio di attaccarlo. Vegeta scrutò il padre con un’espressione piuttosto titubante. Tale sguardo non sfuggì al Re, “Coraggio Vegeta, non avrai paura per caso? Se riuscirai a colpirmi in viso ti permetterò di conquistare da solo il tuo primo Pianeta” lo spronò, intersecando le braccia al petto.
Il Principino sembrò silenziosamente acconsentire alla proposta, assumendo una posa d’attacco. “Sarà uno scherzo, padre” dichiarò indubbiamente sicuro delle proprie capacità. “Non esserne così certo” lo sfidò dunque il padre, imitando il figlio ed assumendo una posa di difesa.
L’attacco di Vegeta partì in quello stesso istante, talmente veloce da non lasciare il tempo allo spettatore di osservare chiaramente le sue mosse. Una serie di calci e pugni seguirono in una frazione di secondo. E mentre il Re si apprestare a difendere con tutte le sue forze, il piccolo Saiyan avanzava con calci e pugni sempre più serrati e pericolosi. Infine, il sovrano, cadde al suolo colpito in pieno volto da un calcio sferratogli dal figlio che, per tutta risposta, poggiò i piedi a terra con eleganza. Il tutto sotto gli occhi sbalorditi dell’altro Saiyan.
Dalla sua respirazione sembrava quasi che non si fosse nemmeno mosso, al contrario del padre, che affannato aveva già il fiatone.
Re Vegeta si pulì un rivolo di sangue che fuoriuscì da un labbro rotto. Con occhi increduli osservò il figlio. Non c’erano dubbi, quel ragazzino era un vero genio nel combattimento, un giorno si sarebbe senz'altro trasformato nel leggendario Super Saiyan.
“Ottimo lavoro, figliolo, ma adesso farò sul serio” annunciò il sovrano, issandosi in piedi e tornando ad assumere una posizione di difesa. E Vegeta si limitò ad osservare il padre con quell’immancabile sguardo impassibile, come se l’idea non lo preoccupasse minimamente. Tuttavia, quella strana increspatura con cui si piegarono le sue labbra, appena un secondo dopo, poteva
quasi definirsi un sorriso.

*

FINE

*

*

ladydarkprincess: L’attesa è finita, come puoi vedere. Anche Vegeta ci ha rivelato un piccolo ricordo di suo padre.

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Sux Fans: Ti ringrazio, spero che anche questo ti sia piaciuto.

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Luna_07: Hai riesumato una storia vecchissima ^^’’ a momenti non me la ricordavo più nemmeno io XD. Scherzi a parte, ti ringrazio per i complimenti e spero che anche questa piccola storia non ti abbia delusa.

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ka93: Temo che la piccola Bra si dovrà arrangiare senza l’aiuto di suo padre, ma almeno sappiamo che nella mente di Vegeta i ricordi si sono perfettamente conservati.

*

lilly81: Grazie mille. Spero che questa piccola storia sia valsa la pena fino alla fine.

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giusiemo291: Immagino che il rapporto tra Vegeta e suo padre non fosse dei migliori effettivamente. Bra fa bene a preoccuparsi, ma suo padre è pur sempre il Principe dei Saiyan.

*

lilac: Un doveroso e ormai ripetitivo ringraziamento. Non solo per i tuoi complimenti, ma anche per l’analisi che puntualmente fai delle mie piccole fatiche. Sapere che il mio modo di descrivere Vegeta richiama l’originale di Toriyama mi fa immensamente piacere. Spero che la storia non ti deluda, anche se hai già avuto modo di leggerla in altra sede XD.

  
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