Era passato ormai un mese dal trasferimento nella nuova città, e Michael aveva già due amici.

Ariana e Calum.

Erano paragonabili a due angeli caduti dal cielo, erano una salvezza per Michael.

Ma c'era una cosa che lo spaventava molto, e spesso si dava dello stupido per questo motivo: la piccola cotta che aveva per Ariana stava crescendo, come cresce un albero, un fiore, un pesce, come un disegno prende forma e come un suono prende vita.

Non poteva farci nulla, eppure voleva smettere di farsela piacere così tanto.

D'altro canto, lei era così bella.

E lui non sapeva spiegarsi tutto ciò.

Era una normalissima ragazza, aveva i capelli marroni, gli occhi color cioccolato, era minuta, le sue labbra erano color carne e il naso era piccolo e tondo.

Ma aveva qualcosa, non sapeva però di preciso cosa, che ai suoi occhi rendeva quella semplicità così perfetta e così bella.

Era come un tulipano, semplice ma bellissimo.

Ma sapeva che lui non era fatto per lei, poichè era l'opposto.

Non sarebbe mai stato il suo cavaliere,

non sarebbe mai stato il suo sposo,

non sarebbe nemmeno stato il suo fidanzato,

o colui che la protegge, colui che le dice ogni secondo che la ama, non per darle fastidio ma per farglielo capire,

non sarebbe stato un suo ricordo,

forse nemmeno un suo amico perchè, si sa, la gente è stronza.

Ma la amava comunque.
Lui voleva concentrarsi sulla musica, come faceva prima di trasferirsi, però lei era sempre nei suoi pensieri. 

Era ovunque: in ogni canzone, gesto, pensiero, parola, azione, ovunque insomma.

Aveva da poco scoperto che Calum suonava la chitarra, quindi ogni tanto andava da lui e suonavano insieme qualcosa.

Calum Thomas Hood, piccolo quanto alto, aveva la sua stessa età, e si dedicava al calcio.

Anche se la sua passione era la musica, e glielo aveva confessato qualche giorno dopo che si conobbero il primo giorno di scuola. Glielo aveva detto che non lasciava il calcio per non deludere i suoi, infondo dopo tutti i soldi che stavano spendendo per lui non poteva lasciare tutto.

E Michael, infondo, lo comprendeva. Non si immaginava dalla parte dei genitori nel caso il figlio avesse confessato questo suo desiderio sul lasciare il mondo del calcio.

Ora stava andando a casa di Calum, con le cuffie alle orecchie e i Sex Pistols che risuonavano dentro le sue orecchie. Era così diverso da tutti, e si sentiva così bene.

Basta problemi, basta tutto.

Arrivato a casa dell'amico entrò dentro, ignaro del fatto che il suo futuro sarebbe cambiato dopo aver varcato la soglia. 

Non sapeva nemmeno che sarebbe stato grazie a un ragazzino con il quale andava poco d'accordo

HAKUNA MATATA

okay sto cercando di distrarvi dal fatto che non aggiorno da secoli

e dal fatto che voi avete aspettato così tanto per questa schifezza...

Ma va bene così, spero vi piaccia. 

Per quanto riguarda la lunghezza, non è corto, questa fanfiction ha i capitoli corti per mia scelta, quindi non vi aspettate chissà quante righe.

Voglio scrivere con semplicità e non voglio annoiarvi facendo capitoli molto lunghi. 

Ma vi prometto che scriverò più spesso, il mio blocco dello scrittore è passato e i problemi si stanno risolvendo!

Quindi se vi è piaciuto lasciate un commentino (?)

Okay nemmeno i Youtubers fanno così!

A tal proposito, una domandina... Quali Youtubers seguite? 

I miei sono innumerevoli, e quindi vi dico i principali: i Mates (St3pNy, Anima, SurrealPower e Vegas), FaviJ, J0k3r, Sbuci, Leonardo Decarli, Antony Difrancesco (alito fresco xD), Albericoyes, e poi basta, dovrebbero essere tutti qui... Sicuramente avrò dimenticato qualcuno!

Ditemi nei commenti i vostri preferiti, noi ci vediamo al prossimo capitolo! 

Se volete farmi qualche domanda scrivetela sempre nei commenti, risponderò nel prossimo capitolo, ciao a tutti! xx