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Autore: Soul Mancini    18/02/2016    2 recensioni
"Camilla, una ragazza angelica.
Generosa, saggia, spigliata, intelligente, allegra.
Una migliore amica, una bella famiglia, voti al di sopra della sufficienza.
Insomma, proprio un tesoro.
Ma, si sa, non è tutto oro ciò che luccica.
Un'estate per cambiare, per trovare se stessa, per capire che la perfezione non esiste."
Ciao! ;)
Premetto che quando, anni fa, ho cominciato a scrivere questa storia, non avrei mai pensato che sarebbe andata a finire così.
Vi spiego da cosa è nata quest'idea: dopo aver letto innumerevoli romanzi e storie, mi sono decisamente stancata di protagonisti simpatici, saggi, mai in torto. Allora mi sono chiesta: "Perché non scrivere una storia dove la protagonista è così insopportabile da non trovare nessun modo per giustificarla?"
Ed ecco cosa ne è venuto fuori. Sarò riuscita nell'intento di farla odiare anche a voi lettori?
Se pensate di conoscere le persone peggiori del pianeta, leggete e cambierete idea! ;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il lupo perde il pelo...



Era ormai giunto il 20 di luglio, mi ricorderò per sempre questa data.

Con Ismaele andava ancora tutto bene, avremmo presto festeggiato un mese di fidanzamento e io ero al settimo cielo!

Anche con Diego andava tutto bene: lui faceva il conto alla rovescia per l'arrivo di Gaia e io cercavo di non essere gelosa nei suoi confronti, ottenendo buoni risultati. Io avevo un ragazzo, che me ne importava? Eppure ero sicura che, vedendo Gaia, Diego si sarebbe nuovamente innamorato di lei.

Con Charlie non avevo ancora concluso niente; gli avevo parlato un'altra volta, eravamo anche andati a prendere qualcosa al bar, ma ancora non ero riuscita a parlargli di Valentina. Per fortuna la mia amica era paziente.

Quel pomeriggio la chiamai, chiedendole di andare al parco. Le promisi che quel giorno avrei detto a Charlie che lei lo amava. Ero davvero intenzionata a farlo, non volevo che aspettasse ancora.

Così quella sera ci ritrovammo di nuovo al parco. Charlie, come al solito, era lì. Fui contenta di notare la presenza di Ismaele insieme a Rosemary. Il mio ragazzo venne a salutarci, contento di aver trovato compagnia.

Ora scusatemi, ma devo fare una cosa importante” annunciai facendo l'occhiolino a Valentina.

Ma...” protestò debolmente Ismaele.

Tranquillo, ti faccio compagnia io e ti spiego tutto, d'accordo?” lo interruppe Valentina.

Così mi allontanai lasciandoli da soli.

Quando mi vide, Charlie mi sorrise come al solito. Anche quel giorno parlammo e ridemmo per un po'. Sapevo che Valentina e Ismaele ci stavano tenendo d'occhio da dietro un cespuglio, ogni tanto mi facevano dei gesti quando Charlie era distratto.

Ad un tratto Valentina tirò fuori la testa e mi fece cenno di avvicinarmi.

Non potendo raggiungerla senza che Charlie se ne accorgesse, estrassi il cellulare dalla tasca e lo indicai furtivamente, sperando che la mia amica capisse che forse era meglio che mi mandasse un messaggio.

Dopo qualche istante Valentina mi scrisse:


Ho spiegato tutto a Mae, ora lui se ne deve andare...


Ok salutalo e digli che ci sentiamo dopo ♥


Mollai il cellulare e mi concentrai nuovamente su Charlie.

Verso le sette e mezza capii che era arrivato il momento di dirglielo. Poco dopo sarei dovuta rientrare e non potevo più perdere tempo.

Charlie, io ti devo dire una cosa...” sospirai, ravviando una ciocca di capelli dietro l'orecchio. “È inutile andare avanti così, non è giusto.”

Lui mi zittì con un cenno della mano, poi disse: “Non c'è bisogno che tu lo dica a parole, Cami, ho già capito tutto”. Sorrise. “Beh, ricambio.”

Come aveva fatto a capire ciò che dovevo dirgli? Beh, la cosa più importante era che lui ricambiasse i sentimenti di Valentina. Era una notizia bellissima, non vedevo l'ora di dirlo alla mia migliore amica!

Ne sono felice!” esclamai sorridendo.

Lui mi fissava senza dire niente. Non capivo, non riuscivo proprio a decifrare la sua espressione.

Prima che potessi rendermene conto, mi strinse a sé e mi baciò con passione.

No, non era questo quel che intendevo!, pensai in preda alla disperazione. I sensi di colpa mi assalirono e la mia mente si riempì di immagini di Ismaele e Valentina: non era giusto nei loro confronti.

Quello era un bacio sbagliato, ma per qualche strana ragione rimasi lì, senza respingerlo, mentre Charlie mi abbracciava. Mi resi conto troppo tardi che avevo cominciato a ricambiare il suo gesto, come se non aspettassi altro.

Dopo qualche minuto trovai la forza per respingerlo e lo guardai con gli occhi pieni di paura e tristezza. Era il terzo ragazzo che baciavo nel giro di un mese, stentavo a riconoscermi.

Distolsi lo sguardo da lui, ma ne incrociai un altro.

Valentina era uscita dal suo nascondiglio e ci fissava con gli occhi sbarrati.

Vale? Che ci fai qui?” chiese Charlie confuso.

Beh, se io sono qui... è perché dovevo dirti... che Vale prova qualcosa per te...” spiegai balbettando.

COSA?!” gridò il ragazzo sbattendo le palpebre.

Intanto Valentina ci fissava con disprezzo e disgusto, incapace di muoversi e di parlare, mentre il suo viso si rigava di lacrime.

Prima che potessimo avvicinarci a lei, scappò via, correndo come non le avevo mai visto fare prima d'allora. Nonostante ciò, io e Charlie la raggiungemmo in poco tempo.

Lui le afferrò un polso e la costrinse a voltarsi. “Vale, io non lo sapevo... non ci posso credere! Sono sconvolto quanto te.”

Erano entrambi senza parole, si guardavano negli occhi e non riuscivano a capacitarsi di quel che stava accadendo.

Vale, ti prego, perdonami! Ho fatto una cosa orribile, lo so, ma ti chiedo solo di perdonarmi!” la implorai, tendendole una mano.

Lei mi fulminò con un'occhiata colma d'odio.

Camilla, perché non me l'hai detto prima? Avrei evitato tutto questo” mi rimproverò Charlie.

Scusatemi, io...” farfugliai in imbarazzo.

Il ragazzo tentò di abbracciare la sua amica, ma lei si ritrasse.

Perché? Cosa ti ho fatto?” gemette lui cercando inutilmente di ricacciare indietro le lacrime.

Lasciatemi in pace. State lontani da me. Ismaele sarà molto contento quando verrà a saperlo” ringhiò Valentina, poi si dileguò prima che noi riuscissimo nuovamente a fermarla.

Chi è Ismaele?” chiese Charlie sorpreso.

Lui... è... il mio ragazzo...”

Tutto si ripeteva. Stavo rivivendo quel che era successo appena poche settimane prima, il dolore che provavo era immenso. Avevo giurato che non avrei mai tradito Ismaele, invece lo avevo fatto. Eppure io lo amavo così tanto!

COSA?! Ho perso la mia migliore amica, facendola soffrire, per una ragazza che non ricambia i miei sentimenti. E ora scopro che è anche fidanzata con un ragazzo che, quando verrà a sapere la verità, soffrirà. È assurdo, Camilla, è tutta colpa tua! Vattene, dovresti vergognarti! Sparisci, più ti vedo e più sto male!” sbraitò Charlie sull'orlo della disperazione.

Tornai a casa col cuore spezzato. Avevo fatto litigare due amici e adesso io stavo per perdere il mio ragazzo, o meglio, ex ragazzo. Di nuovo.

Andai a sedermi sul ramo del mio albero preferito, all'interno del boschetto, e scoppiai a piangere. Quanto avrei voluto che qualcuno mi consolasse, ormai Diego era l'unica persona che mi rimaneva, dato che Valentina ce l'aveva a morte con me e Ismaele mi avrebbe presto abbandonato. Non pensavo di meritare tanta sofferenza.

Sapevo che questa volta Ismaele non mi avrebbe perdonato, lo aveva già fatto una volta e ormai avevo sprecato la mia ultima opportunità.

I miei pensieri vennero interrotti da un movimento tra gli alberi. Mi rannicchiai contro il tronco e osservai meglio: scorsi una folta chioma di boccoli ramati, poi un paio di occhi azzurri iridescenti che mi fissavano.

Ismaele mi aveva trovato. Chissà se aveva già saputo del bacio tra me e Charlie.

Puntò i suoi occhi dritti nei miei e solo allora mi resi conto che sapeva tutto. Ma come era possibile? Come aveva fatto Valentina ad informarlo così in fretta? E soprattutto, che prove gli aveva presentato per smascherarmi?

Mae, io...” farfugliai.

Lui scosse il capo. “Basta così.”

Ma... non è vero! Valentina è gelosa del fatto che io abbia un ragazzo, ecco perché ti ha detto una bugia... quando te ne sei andato, abbiamo discusso...” mentii sperando che mi credesse. Non poteva essere tutto finito, lui doveva credere a me e non a Valentina!

Avevi un ragazzo, e comunque ne parla già tutto il paese. Smettila di mentire, Camilla.”

Mostrava un autocontrollo incredibile, l'unico segnale della sua ira era la tempesta che si nascondeva dietro i suoi occhi.

Mi dispiace, Mae! Io... sono mortificata. Ma è stato lui a baciarmi, io non c'entro niente” mi giustificai.

Non aggiungere altro, non ti credo più. Ti ho già perdonato una volta. Non ho più voglia di perdere tempo con queste cazzate e sono stanco di farmi prendere in giro da te.”

Ma... io...” riprovai. Mi tremava la voce, mi tremavano le mani. Tremavo dalla testa ai piedi.

Addio.”

Ismaele si voltò e se ne andò, senza un attimo di esitazione. Scomparve in mezzo agli alberi, gli stessi che erano stati testimoni della nostra felicità e del nostro amore.

Sprofondai nel vuoto. Non sapevo più che fare, cosa pensare, come sentirmi, dove andare...

Avevo perso la mia migliore amica e il mio ragazzo in un batter d'occhio.

Forse era colpa, forse avevo sbagliato qualcosa, ma anche gli altri dovevano mostrare un po' di comprensione per me!

Rimasi seduta su quel ramo con lo sguardo perso all'orizzonte per un tempo indefinito. Tornai a casa solo quando mi accorsi che faceva molto freddo.

Ero convinta che nulla, in quel momento, potesse tirarmi su. Stavo pian piano affogando in un mare di tristezza e disperazione.

   
 
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