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Autore: IwillFindYou    18/02/2016    2 recensioni
Come sarebbe andata se, dopo il sacrificio di Killian Jones, Tremotino non avesse mai riacquistato il potere della magia oscura, ed Emma non fosse mai riuscita ad andare nell'Oltretomba per riprendersi l'amore della sua vita?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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~Chapter 3.

What am I supposed to do when the best part of me was always you?

_ _ _
 

La neve sembra non voler cessare di cadere su Storybroke. I fiocchi, che prima scendevano a dimensioni irregolari e con estrema leggerezza, ora cadono copiosamente sulla cittadina del Maine, coprendo di diversi millimetri le sue strade.

Gli occhi celesti del pirata osservano la distesa bianca che si espande davanti alla finestra che da sul giardino della mansione di Regina, ma in realtà il suo sguardo è totalmente perso nel vuoto, così come lo è la sua mente. Così come lo è il suo cuore infranto.
Continua a chiedersi perchè è tornato in vita, se è stata una sua scelta o se è stato spinto da qualcuno a ritornare. Per quanto si sforzi, non trova risposta.
Ripensa al istante in cui ha riaperto gli occhi dopo tre lunghi anni e si è ritrovato rinchiuso in quella bara di cristallo, senza la minima idea del perchè si è risvegliato, ma felice ed impaziente di poter riavere la sua Emma tra le braccia, e dirle quanto le fosse mancata. Perchè Dio solo sa, quella donna gli è mancata più di quanto gli mancasse respirare.

Povero illuso Hook.

Nel momento in cui ha realizzato che sono trascorsi tre maledettissimi anni dalla sua morte, ha capito che Emma non poteva averlo aspettato, non così a lungo, non quando non c'era speranza alcuna che lui potesse tornare in vita. Ma sapere che lei ora non ha idea di chi lui sia, che non abbia nemmeno un ricordo del loro amore, semplicemente lo distrugge.
E vorrebbe rimettere insieme i pezzi, ripetere a se stesso che ciò che lei ha fatto, lo ha fatto perchè il dolore la stava consumando. Ma ora che ne sarà di lui? Che se ne farà di tutto quel amore che prova nei suoi confronti, quando lei nel vederlo non lo riconoscerà nemmeno.

"Hey, Killian." Robin lo chiama dalla porta che separa il salone dalla cucina. Avanza nella sua direzione e il capitano nel voltarsi nota che il suo amico non è da solo. Dietro le sue gambe spunta una testolina dai grandi boccoli ramati ed occhi azzurri quanto un cielo limpido in piena estate. "Voglio presentarti una personcina." L'uomo prende la mano della bambina, che con estrema timidezza si aggrappa al lato dei suoi pantaloni, tenendo il pollice tra le labbra. "Lei è Annabelle." Killian sbatte le palpebre diverse volte, prima di realizzare che la bambina che si trova a pochi passi da lui, è la figlia di Zelena. Il suo volto è la copia esatta della madre, ma i tratti decisamente più dolci.

"Oh." Il capitano si avvicina alla piccola, che è ancora nascosta al fianco del padre, e si piega sulle ginocchia per raggiungere la sua altezza. "Ciao Annabelle." Distende la mano di fronte a lui e la bambina lo osserva titubante, ma decide comunque di stringere le sue dita minuscole tra quelle del pirata.

"Perchè hai una mano zola?" Chiede con innocenza Annabelle, riuscendo a far sorridere Hook senza il minimo sforzo.

"Annie." La richiama il padre, imbarazzato ma divertito dalla curiosità della figlia.

"Diciamo che l'ho persa e non l'ho più ritrovata." Risponde Killian, senza mai distogliere lo sguardo da quelli della piccola.

"Posso toccarlo?" Indica l'uncino, facendo un passo verso di lui che, intenerito dall'ingenuità e dalla sincera curiosità di Annabelle, allunga il braccio per farle toccare il ferro freddo che ha al posto della mano. Il suo piccolo sorriso si espande, facendo diventare i suoi grandi occhi due fessure. "Vuoi giocare commè?" Gli domanda, improvvisamente eccitata. Il capitano osserva la sua manina che stringe dolcemente il suo uncino, pronta a trascinarlo con se per farlo diventare il suo nuovo compagno di giochi.

"Annie, è stata una lunga giornata per Killian, non è il caso di farlo stancare ancora."

"Ma papà.." Killian le rivolge un sorriso divertito, per poi spostare i lunghi boccoli della piccola dietro la sua spalla, avvicinandosi a lei per sussurrarle qualcosa al orecchio.

"Ti prometto che quando ci rivediamo, giocheremo quanto vorrai, okay?" Annie annuisce, emettendo una dolce risata. Infine si alza sulla punta dei piedi e posa le sue labbra sottili sulla guancia del pirata, lasciandogli un sonoro bacio prima di scappare in cucina.

"Scusala, è una bambina curiosa." Robin si gratta la nuca imbarazzato.

"Non ti preoccupare." Killian si alza in piedi, sgranchendo le gambe. "è identica a Zelena." Puntualizza, innarcando le sopracciglia.

"Già, per fortuna solo esternamente." I due si scambiano un'occhiata d'intesa e scoppiano in una piccola risata. "Zelena è ritornata ad Oz. O meglio, Regina l'ha obbligata a ritornarci e grazie al aiuto della Strega buona dell'Est, probabilmente non la vedremo per molto tempo." I due amici si avviano in cucina, dove il resto del gruppo è radunato attorno all'isola posta nel centro della stanza. Robin raggiunge Regina, mentre Killian rimane sulla porta, indeciso sul da farsi. Henry si avvicina a lui, porgendogli una fetta di torta di mele.

"Non è avvelenata." Lo rassicura, addentando un pezzo della sua fetta. Il capitano sorride, ma declina l'offerta con gentilezza.
"Dov'è Mary Margaret?" Chiede, notando la sua assenza nella stanza.

"è andata a prendere Neal, dovrebbe essere qui a momenti." Killian abbassa lo sguardo, fissando la punta delle sue scarpe. è stata una lunga giornata e il suo corpo comincia a sentirne la stanchezza, colpevoli tutte quelle sensazioni che ha dovuto assorbire nel giro di poche ore.
"Salutala da parte mia, amico. Io torno nel mio vascello."

"Cosa?" Regina corruga la fronte e lo osserva scuotendo il capo. "Non penserai di dormire in quell'ammasso di legno. Con il freddo che fa oggi, probabilmente domani mattina sarai gia di ritorno nell'Oltretomba." Stranamente, l'idea non gli dispiace affatto.

"Apprezzo la tua preoccupazione Regina, ma starò bene in quell' 'ammasso di legno'." Hook  fa per andarsene, ma David lo raggiunge, trattenendolo con una mano salda sulla sua spalla.

"Hey, aspetta." L'ex pirata si volta verso il principe, evitando il suo sguardo. "Puoi venire a stare da noi. Il loft non è grande, ma abbiamo due letti liberi di sopra." Il biondo sospira, posando le mani sui fianchi, in attesa che il pirata accetti l'invito.

"Non credo sia una buona idea. Cosa dirà Emma quando saprà che accogliete un estraneo in casa?" Il suo tono è sarcastico, quasi pungente.

"Emma non abita più nel loft da anni, Killian. Non sta a lei decidere chi possiamo far entrare in casa nostra e chi no. E lascia che ti dica una cosa.." David si avvicina a lui, posando una mano amichevole sulla spalla del capitano. "Emma può anche non ricordarsi di te, ma noi ci ricordiamo. Facevi parte di questa famiglia, per quanto mi sia costato accettarlo. E ne fai parte tutt'ora. E noi non abbandoniamo mai la famiglia." Killian annuisce sorpreso alle parole del principe. Non che non sapesse che lui lo considerasse parte della famiglia, ma sentirglielo dire è totalmente diverso dal saperlo. I due si scambiano un'occhiata d'intesa e il pirata accetta infine l'offerta del amico, salutando il resto del gruppo ed infine Henry, con la promessa di rivedersi il giorno successivo.

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Mary Margaret raggiunge i due uomini nel loft, dopo essere andata a prendere suo figlio da Leroy. Il piccolo Neal entra in casa correndo verso il padre, che lo prende in braccio e gli chiede un bacio.
Killian sorride divertito assistendo alla scena, quasi sconvolto per quanto sia diventato alto il bambino. Anche lui, come Emma, ha i capelli dorati e gli occhi del colore dello smeraldo. Il fatto che somigli così tanto a lei, quasi lo fa sentire male, ma sorride perchè infondo dal momento in cui era venuto al mondo, era ovvio che Neal sarebbe stato la copia esatta di sua sorella.

"Tu sei Hook?" La domanda del piccolo lo lascia spiazzato. Lo guarda e si ritrova a non sapere come rispondere. Come fa un bambino di poco più di tre anni a ricordarsi di lui? Ricorda perfettamente che Neal aveva ancora pochi mesi quando lui era morto. 

"Mentre eravamo in macchina gli ho spiegato che rimarrai qui da noi." Spiega Mary Margaret. "E visto che Henry gli ha parlato spesso di te, non vedeva l'ora di incontrarti." La donna gli rivolge un piccolo sorriso avvicinandosi a lui. "La favola di Peter Pan è la sua preferita, quindi vedendo il tuo uncino non ci ha messo molto a capire chi sei." Il pirata innarca il sopracciglio, rivolgendo poi lo sguardo verso Neal, che lo osserva con estrema curiosità.

"Ora si spiega tutto." Killian estende il suo uncino verso il bambino, che con cautela lo stringe tra le sue piccole dita affusolate. "è un vero piacere, Neal." Il piccolo sorride finalmente, ricambiando il saluto del uomo.

"Tu consci Pan?" Chiede, e i suoi grandi occhi verdi si illuminano speranzosi. Ah, l'innocenza di questi bambini. Mary Margaret si avvicina al orecchio del capitano.

"Non dirgli che Peter Pan è cattivo, o ci rimarrà malissimo." L'uomo alza gli occhi al cielo, trattenendo una risata. Ricorda che Emma una volta gli aveva spiegato che la favola di Peter Pan era lontana anni luce dalla realtà.

"Certo che lo conosco." Si limita a rispondere, aumentando l'entusiasmo del bambino che, eccitato alle sue parole, scende dal grembo del padre e si aggrappa ai jeans di Killian.

"Come lo hai conosciuto?" Chiede, stringendo le sue manine nel tessuto dei pantaloni.

"Okay, tesoro non è ancora l'ora dei racconti." Mary Margaret si abbassa verso il bambino, prendendolo in braccio contro la sua volontà. "Ora Killian è stanco e dobbiamo preparargli il letto, così può andare a riposare." Il piccolo piega le labbra imbronciato, ma non ribatte.

"Hey." Il pirata gli scompiglia i capelli dorati, proprio come fa con Herny. "Domani ti racconto tutto, okay?" Le labbra di Neal si curvano in un immenso sorriso e il bambino annuisce felice ed impaziente di sentire la sua favola preferita raccontata da uno dei protagonisti di essa. Killian si rivolge poi a David, che è appoggiato sul labello a braccia conserte a osservare suo figlio interagire con il pirata.

"Abbiamo il film, tranquillo. Almeno saprai cosa dirgli per farlo contento." I due si scambiano un'occhiata d'intesa.

"Grazie."

Poche ore più tardi, Killian si ritrova disteso in quello che una volta era il letto di Emma nel piano superiore del loft. Riesce a sentire il suo profumo impregnato nel cuscino e ciò non lo aiuta a prendere sonno. Si ritrova a chiedersi quale sarà la sua reazione quando lo vedrà, nonostante lei non abbia idea di chi lui sia. Ma infondo, spera con ogni cellula del suo corpo che, quando i loro occhi si incontreranno, lei riesca a rivedere l'uomo che un tempo amava con tutta se stessa.

Maledetto Henry e il suo ottimismo.

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Le prime luci dell'alba arrivano senza che Killian se ne accorga. Come aveva previsto, non è riuscito a chiudere occhio.
Dopo tre anni, ritrovarsi a dormire in quella casa che è stata complice di tanti, troppi momenti importanti e che ha visto sbocciare e crescere il loro amore, ora gli da un senso di malinconia che non riesce ad ignorare. Ovunque si giri trova un ricordo e, nonostante le sue labbra sorridano, il suo cuore si stringe in una morsa di dolore così forte da impedirgli di respirare.
Guarda l'orologio posto sul comodino accanto al letto, che segna le sette esatte. Tira un lungo sospiro e infine decide di alzarsi, facendo il minimo rumore per non svegliare i Charmings, che probabilmente dormono ancora profondamente. Infila la maglia bianca ed i pantaloni che Robin gli ha prestato e decide che dovrà andare a comprarsi abiti nuovi se vuole tornare a guardarsi allo specchio senza scambiarsi per il suo amico.

Quando scende in cucina trova, con sua sorpresa, Mary Margaret già in piedi che si prepara una cioccolata calda. La mora si volta nella sua direzione quando lo sente scendere le scale e gli rivolge un sorriso.

"Buongiorno." Sussurra lei per non svegliare il piccolo che dorme a pochi metri di distanza.

"Giorno. Come mai già sveglia?" Mary Margaret riempe due tazze della bevanda fumante e ne porge una al capitano, che la ringrazia silenziosamente.

"Potrei farti la stessa domanda. è presto, potevi dormire ancora un po'." Killian sorseggia la cioccolata, facendo attenzione a non scottarsi le labbra.

"Non ho chiuso occhio in tutta la notte." Dice, senza mai staccare lo sguardo dalla sua tazza.

"Oh.." Mary Margaret capisce all'istante il motivo per il quale il pirata non è riuscito a dormire e, per qualche strana ragione, si sente in colpa nei suoi confronti. "Mi dispiace, Killian. Non ci avevo pensato che quel letto.. se vuoi puoi spostarti in quello di Henry."

"No, tranquilla. Non è il letto. è tutto. Forse e soprattutto è la paura di rivederla e realizzare che io nella sua vita non ho più alcun posto. Sinceramente comincio a pensare che sia meglio che lei non sappia che sono qui, probabilmente farà meno male come alternativa." La donna lo guarda dispiaciuta e incapace di trovare parole che possano confortarlo. Quando si decide a rispondergli, viene interrotta dal suono del suo cellulare che comincia a squillare nel silenzio del appartamento. Mary Margaret si scusa e corre a rispondere, lasciando un Killian pensieroso e completamente abbattuto in cucina. Quando ritorna pochi minuti dopo, la sua espressione è esasperata. "è successo qualcosa?" Chiede l'uomo, bevendo l'ultimo sorso della sua cioccolata.

"Era Ella. Mi ha chiamata per dirmi che l'asilo oggi sarà chiuso perchè lei è a letto con la febbre." La mora sbuffa, senza mai staccare gli occhi dallo schermo del cellulare. "Devo andare al lavoro e non so a chi lasciare Neal." Il pirata innarca le sopracciglia piegando leggermente il capo.

"Può restare con me." Dice semplicemente, noncurante dell'espressione sorpresa di Mary Margaret nel sentire la sua proposta.

"Davvero?" Chiede lei, quasi speranzosa.

"Certo, non è che ho molto da fare. E più tardi Henry passerà qui perchè vuole che andiamo a pranzare da Granny's. Neal può stare con noi, se per te va bene." La donna non ci pensa due volte e si avventa su di lui, stringendolo in un abbraccio quasi soffocante.

"Grazie Killian, mi hai salvato la vita!"

"Già, ci ho preso gusto a fare la parte del eroe." Sorride lui scherzosamente. E mezz'ora più tardi, Mary Margaret e David escono di casa, ma non prima di aver elencato al pirata dove trovare le cose di cui potrebbe avere bisogno il piccolo Neal durante la loro assenza. "Meno male che non usa più i pannolini." Dice tra se e se, leggendo la lista che la donna gli ha lasciato scritta sul frigorifero.

Neal si sveglia poco dopo e Killian gli prepara il latte per la colazione, spiegandogli che loro due trascrreranno la mattinata insieme per poi andare a pranzo da Granny's insieme ad Henry. Le ore trascorrono più in fretta quando si ritrova a lottare con le spade gonfiabili nel centro del piccolo salotto insieme al bambino. I due giocano fino allo sfinimento, per poi sedersi sul divano a guardare Peter Pan, su ovvia richiesta di Neal. Rimane sconvolto quando vede il suo personaggio rappresentato nei cartoni animati e capisce finalmente cosa intendeva Emma quando a Neverland gli aveva sarcasticamente descritto come i bambini vedevano Capitan Hook.
Ma poi osserva Neal, che non stacca mai lo sguardo dal film ed un sorriso impercettibile si dipinge spontaneamente sulle sue labbra. L'innocenza e l'ingenuità con cui guarda quei personaggi lo fanno quasi dispiacere, se pensa alla lontananza che ha quella fiaba dalla realtà.
Quando la pellicola sta giungendo al finale, Henry bussa alla porta, scoppiando in una grande risata quando vede il volto shoccato di Killian nel guardare il film Disney.

"Non fa ridere. Questa è un'offesa alla mia bellezza." Lo rimprovera trattenendo un ghigno divertito.

"Tu sei più simpatico di quel Hook." Lo rincuora Neal, saltandogli in grembo e stringendo le sue piccole mani attorno al suo collo. Il capitano si alza in piedi, portando con se il bambino, per poi caricarlo in spalla.

"Ok, basta smancerie. Andiamo?" I tre escono dalla porta, chiudendola alle loro spalle per poi avviarsi verso il Diner.

"Comunque potresti provare a farti crescere i capelli. La permanente ti starebbe proprio bene." Scherza Henry, provocandolo. Killian gli lancia uno sguardo fulminante, allungando poi il braccio libero per scompigliarli i capelli.

"Taci ragazzino." Quando arrivano da Granny's, la donna dietro al bancone gli riceve con un enorme sorriso dipinto sulle labbra, avvicinandosi poi al uomo, che lascia Neal a terra perchè vada a sedersi insieme ad Henry. Granny lo abbraccia con estrema gentilezza. "Ti sono mancato?" Gli chiede, posando una mano sulla sua spalla.

"Beh, di certo mancava la tua bella presenza qui dentro." Scherza la nonna, per poi tornare dietro al bancone. Killian raggiunge i due ragazzini, che hanno preso posto nel tavolo in cui erano soliti sedersi quando, anni prima, cenavano tutti insieme il venerdì sera. Il trio ordina da mangiare e, quando le loro bevande arrivano al tavolo, Henry decide di fare un brindisi.

"A Killian, che oggi ha finalmente scoperto come lo vede il mondo nella realtà." L'uomo scoppia a ridere e decide di accettare il brindisi.

"Ti pentirai di avermi preso in giro." Lo minaccia il pirata divertito. I due continuano a scherzare e per la prima volta da quando si è risvegliato, la sua mente è totalmente libera da ogni pensiero.
Improvvisamente il piccolo Neal si alza dal tavolo e corre verso l'uscita del locale, attirando l'attenzione del capitano.
"Hey, Neal! Vieni qui!" Killian prova a fermarlo, ma il bambino riesce ad allontanarsi, costringendolo a voltarsi verso la porta. E quando lo fa, il cuore sembra scoppiargli sul petto.
Riesce a sentire i battiti che accellerano all'impazzata e, quando prova a respirare, l'aria gli si blocca nella gola, soffocando ogni parola, ogni azione.

"Emma!" Sente la voce di Neal eccheggiare nel pronunciare il nome di sua sorella. Lo vede raggiungere la donna che ha appena fatto il suo ingresso nel Diner, per poi saltare tra le sue braccia. Ed improvvisamente i suoi muscoli si contraggono, immobilizzando ogni suo movimento. La guarda e non sa cosa fare. Vorrebbe nascondersi, correre via da li, andarsene e non guardare indietro. Ma il suo corpo non risponde e anche se provasse a scappare, sa perfettamente che nel momento in cui lei lo vedrà, lui non riuscirà ad uscire da li.
è bella. Così bella da fare male agli occhi. Sorride al fratello e la vede gesticolare mentre il bambino le parla animatamente, ed intanto il suo cuore perde un battito ogni volta che lei scoppia a ridere.
Henry lo osserva preoccupato ed i sensi di colpa prendono il sopravvento su di lui, che aveva totalmente dimenticato che sua madre passava da Granny's per pranzare durante la pausa dal lavoro. Il ragazzo lo chiama, ma non riceve alcuna risposta.

"Killian. Killian, mi dispiace. Non credevo che mia mamma sarebbe venuta a quest'ora." Niente.

Improvvisamente Emma sposta il suo sguardo, notando Henry seduto ad uno dei tavoli. Ed infine i suoi occhi smeraldo si posano su quelli blu del capitano. è in quel momento che Killian Jones realizza di essere in trappola. Il suo corpo si ritrova a lottare contro la voglia sfrenata di correre da lei e stringerla tra le sue braccia e ripeterle all'infinito quanto gli è mancata. Ma poi si ricorda che quegli occhi, quei dannati smeraldi non hanno la più pallida idea di chi lui sia. Ed è allora che vorrebbe alzarsi e scappare via. Ma non ci riesce, perchè lei lo ha incatenato con lo sguardo, e quelle catene invisibili lo stringono così forte da fargli mancare il respiro.

"Vieni Emma! Ti presento un nuovo amico." Le parole di Neal lo traffiggono come lame taglienti. E quando la vede avvicinarsi nella sua direzione, si convince che se non lo uccide l'amore che sembra scoppiargli dentro nel vederla, lo faranno i suoi occhi quando nel guardarlo non vedranno altro che un estraneo.

_ _ _

Buonasera Gioie!
Direi che questo capitolo è decisamente lungo rispetto ai precedenti ahah
Non so perchè, ma ho sempre voluto vedere Killian interagire con i piccoli umani di Once Upon a Time, quindi diciamo che in questo capitolo ho reso ben chiaro il mio desiderio xD
Spero che vi piaccia e, vi prego, non uccidetemi se ho lasciato l'incontro tra Hook ed Emma a metà ahah mi farò perdonare <3

Detto questo, la canzone immagino la conosciate un po' tutti. Si tratta di Breakeven degli Script, che io personalmente  ADORO *-*
Ci rivediamo la prossima settimana, e vi ringrazio infinitamente per le bellissime recensioni <3

Ps: tra 17 giorni ritorna OUAT finalmente!! *piange disperatamente dalla gioia e dall'ansia*

Mary*

   
 
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