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Autore: _Discord_    20/02/2016    2 recensioni
Marlock, un antico pony dal volto coperto di cicatrici, si è appena svegliato dal suo sonno millenario in seguito agli eventi del finale della quarta stagione. Confuso e circondato da un mondo che non conosce, ha un solo obiettivo: tornare dalla sua principessa. Per farlo, incontrerà Twilight Sparkle e le sue amiche e insieme andranno fino a Canterlot. Ma cosa si nasconde dietro questo inquietante pony e alle sue fruste di oscurità solida? Come reagirà l'ombra in un mondo pieno di luce?
Azione, avventura e tante sfide, nel pieno rispetto del canon, che vedranno coinvolti gli Spiriti dell'Armonia, Marlock, Principessa Celestia... Ma soprattutto Principessa Luna.
Genere: Avventura, Azione, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Le sei protagoniste, Nightmare moon, Nuovo personaggio, Princess Celestia, Princess Luna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il suddito più fedele
 
 




- L'ombra di Zil...
Luna la osservò con ribrezzo, mentre la creatura di fumo continuava a gonfiarsi, fino a raggiungere dimensioni colossali.
- Che cos'è, Principessa?
- È... Era un artigiano. La leggenda dice che i fabbri più dotati del popolo Zil fossero in grado di infondere parte della loro anima oscura all'interno degli oggetti che creavano.
Il demone precipitò i pugni al suolo, adirato, e le pony arretrarono, il terreno che fremeva sotto gli zoccoli.
- Quando donai a Marlock quegli artefatti, li ritenevo solo strumenti molto potenti, alimentati dalla magia oscura. Mai avrei immaginato che contenessero l'anima di un artigiano Zil.
- Beh, sembra proprio che voglia sgranchirsi le zampe - notò Rainbow Dash, mentre la creatura sradicava ampie porzioni di foresta a zampate - se non lo fermiamo, devasterà tutta la Everfree Forest... a cominciare da noi!
- No - dichiarò Luna - Gli spiriti Zil possono essere sconfitti solo da chi porti in sé una grande quantità di energia nera. L'ombra più grande inghiotte quella più piccola: questo è il principio delle forze oscure. Nessuna di voi può sconfiggerlo. Dovrò affrontarlo da sola.
- Principessa, non potete! - protestò Twilight - Non avete le forze sufficienti!
Luna distolse lo sguardo.
- E allora fuggite. Mettetevi in salvo fino a che la furia di quel mostro non cesserà.
- Non ci penso nemmeno - dichiarò Applejack, calcandosi il cappello sulla testa - Quel bestione potrebbe ingoiarsi la fattoria in un boccone. Non gli farò fare i comodi suoi fino a che avrò fiato in corpo!
- Ferma, Applejack, cosa fai? - le urlò Pinkie Pie, che era andata a tranquillizzare una Fluttershy quasi in lacrime dalla paura.
La puledra dal manto arancione però era troppo determinata per lasciarsi dissuadere e partì al galoppo, l'inseparabile lazzo stretto tra i denti, mentre l'ombra di Zil posava lo sguardo su di lei.
- È ora del rodeo, amico!
La mira di Applejack era infallibile, come sempre: il cappio del lazzo volò proprio attorno alla testa del mostro, scivolandogli attorno al collo. Quando la pony tirò, però, la corda attraversò il fumo senza effetto, ricadendo a terra.
- Oh, cavolo. Avrei dovuto aspettarmelo, immagino - ragionò la pony tra sè, afflitta.
Proprio prima che il gigante stendesse una mano su di lei, però, un'improvvisa raffica di vento spinse il suo braccio di lato, quel tanto che bastava per fargli mancare la presa.
- Muoviti da lì, AJ - le urlò Rainbow Dash, agitando le ali per mantenere il flusso d'aria e Applejack battè velocemente in ritirata.
L'ombra di Zil ruggì di nuovo e batté forte le mani tra di loro. La potente onda d'urto che ne derivò ai propagò per tutta l'area, respingendole via.
- Non ti permettere, razza di bruto! Prendi questo!
Rarity si era unita all'assalto delle amiche, il manto avvolto da una splendida barriera smeraldina. Il raggio che partì dal suo corno, però, attraversò senza effetto la materia fumosa del demone e la puledra venne proiettata via da una colossale zampata. Fortunatamente, le sue difese le impedirono di schiantarsi al suolo e l'unicorno rimbalzò contro alcuni cespugli sul limitare della foresta, da cui ne uscì malconcia e coperta di rametti.
Twilight, al limite delle forze, provò a creare una sfera di energia luminosa, ma l'incantesimo che lanciò dalle retrovie risultò del tutto inutile. Niente sembrava poter scalfire quella nuvola di fumo maledetto.
L'ombra di Zil agitò il braccio destro verso le puledre, come se stesse lanciando qualcosa e le pony vennero investite da una raffica di vento putrido. Twilight si sentì all'improvviso mancare le forze e vide che anche tutte le sue amiche faticavano a restare sulle zampe.
- Mi sento così... vuota... - sussurrò Fluttershy, la voce piccola.
- È come mangiare una torta e non sentirne il sapore - le fece eco Pinkie Pie, triste.
- Le mie zampe... Le sento deboli... Come la polpa di una mela marcia... - aggiunse Applejack, scoraggiata
- Non... Non sono sicura di farcela da sola contro quel colosso - confessò Rainbow Dash, sconsolata.
- Ma non dovrai farlo da sola. Nessuna di noi dovrà!
Twilight fece un passo avanti, debole ma risoluta.
- Quel mostro sta cercando di indebolirci con la sua negatività. Si nutre della disperazione e della paura. Dimostriamogli che la nostra amicizia è più forte di qualsiasi altra cosa!
Le altre la seguirono, disponendosi in formazione. Singolarmente, non avrebbero avuto alcuna possibilità. Ma se avessero unito le loro forze, forse ci sarebbe stata una possibilità.
Brillando di una confortante luce bianca, un'enorme quantità di potere magico si accumulò sopra di loro, alimentata dai loro sentimenti positivi. Ancora una volta, gli Spiriti dell'Armonia avevano risvegliato il loro grande potere nascosto, quello che le legava da sempre: la magia dell'amicizia.
Una volta caricata, tutta l'energia si condensò in un devastante raggio arcobaleno, che partì a tutta velocità verso il mostro, circondandolo di un vortice colorato. Gli occhi delle pony si illuminarono di bianco, e l'arcobaleno dell'armonia sprigionò tutta la sua forza, ridando colore e vita al paesaggio notturno: i cespugli di spine tornarono a coprirsi di foglie, la nebbia si depositò e perfino i ruderi del vecchio castello apparvero meno inquietanti di prima.
Nonostante la potenza della loro magia, però, il demone viola si aggrappò ai bordi di quel tornado multicolore, rifiutandosi di soccombere. Testardo, si divincolò nella sua prigione d'arcobaleno, rifiutandosi di tornare nei bracciali.
Le pony ce la stavano mettendo tutta, ma le parole di Luna echeggiavano nella mente di Twilight: nonostante i loro sforzi, non ce l'avrebbero fatta. Erano destinate a fallire.
Sentendo che la loro energia si stava indebolendo, il demone allargò ancora di più le braccia e sporse la testa fuori dal vortice arcobaleno, pronto a lanciare un incantesimo letale...
Poi qualcosa attirò il suo sguardo.
Marlock si era trascinato a fatica accanto ai bracciali, il muso contratto dalla determinazione.
- Per la mia signora... Nightmare Moon - proclamò, rialzandosi a fatica.
Gli occhi dell'ombra di Zil si dilatarono dallo stupore, mentre il pony dal manto grigio si impennava sulle zampe posteriori.
- Per la mia sovrana... Principessa Luna!
Gli zoccoli di Marlock calarono con forza sugli anelli d'argento, frantumandoli.

L'ululato del mostro squarciò l'aria, sgraziato come quello di un animale selvaggio. Senza più un posto dove rifugiarsi, era in balia del loro incantesimo. L'energia degli Spiriti dell'Armonia cominciò lentamente a consumare il fumo che lo circondava e, con un ultimo lampo di luce, l'ombra di Zil scomparve tra i colori dell'arcobaleno.
Una nuova pace pervadeva ora il cortile del castello e il primo passero del mattino cominciò a cinguettare l'arrivo dell'alba.
- L'alba? - si chiese Luna, guardando il disco solare innalzarsi dall'orizzonte - Questo vuol dire che Tia...
- La principessa Celestia sta bene! - esultò Twilight - Presto, torniamo a Canterlot!
- Andate. Vi raggiungerò a breve...
Le sei puledre si guardarono, preoccupate. Luna era in piedi davanti ad un Marlock prostrato a terra, il cuore pieno di vergogna.
- È sicura, principessa? Noi possiamo...
- Andate.
Non c'era rimprovero nella sua voce, solo fermezza. Le puledre iniziarono il viaggio di ritorno, sostenendosi le une con le altre, distrutte dalla stanchezza ma felici di avercela fatta.
Si erano già addentrate nel bosco quando l'acuta risata di Pinkie Pie raggiunse le orecchie di Luna, che sorrise, pensando alle sei che si godevano la loro meritata vittoria.
Poi la principessa tornò seria e guardò Marlock immobile nella polvere davanti a lei. Sembrava quasi che il pony desiderasse sprofondare nelle viscere della terra e non fare più ritorno.
- Mille anni.
La voce di Luna era sicura, nonostante l'emozione.
- Sono passati più di mille anni da allora. Il mondo è cambiato, come i suoi abitanti. Tutto è destinato al mutamento. Ma la notte è eterna e uguale, immune al flusso del tempo. La luna sorgeva splendida mille anni fa e continua a farlo oggi, e così ogni giorno da allora.
Marlock rimase con la fronte a terra, prostrato. In silenzio, aspettava il verdetto.
- Mille anni di cambiamenti. Ma io ero rimasta uguale. L'odio e la gelosia verso mia sorella erano rimaste le stesse di allora. Il fuoco arde, langue e si spegne. L'ombra no: rimane uguale a se stessa, sempre.
Luna chiuse gli occhi, cercando di trovare le parole giuste.
- Tornai dal mio esilio. Potente più di allora. E quelle giovani puledre che tu oggi hai visto rischiare la vita per salvarmi, allora mi combatterono ed estirparono l'odio che muoveva il mio cuore.
Marlock alzò lo sguardo, meravigliato, per poi riportarlo a terra subito dopo. Come era possibile una cosa del genere?
- Il mio esilio si era protratto per così tanto tempo... Eppure fu al mio ritorno che imparai ciò che in più di mille anni non ero riuscita a comprendere. E allora capii.
Luna posò il suo zoccolo sotto il mento di Marlock, facendolo gentilmente alzare.
- Capii che la notte era più bella perché veniva dopo il giorno. Capii che i pony che dormono durante il buio affidano i loro spiriti alla cura dei Figli della Notte. Capii che avrei potuto perdere tutto questo se non fossi cambiata dentro.
L'unico occhio di Marlock si perse in quelli blu dei suoi.
- Lo spirito maledetto degli artigiani Zil ti ha tenuto in vita in tutti questi secoli - continuò lei - Ma ora che è scomparso, ti chiedo, Marlock, se vuoi ricominciare a vivere veramente.
- Mia signora...
Il pony distolse lo sguardo, pieno di vergogna. I primi raggi solari iniziavano a scaldare il cortile e l'aria profumava di erba.
- Io... Non sono in grado. Questo mondo è pieno di luce, e io sono... un'ombra. Non sono diverso dal quel demone che ha minacciato la vostra vita.
- Il compito del sovrano è di guidare il suddito perché trovi il suo giusto posto nel mondo - ribattè lei - Così io guiderò te in questa nuova missione, Golemius Lizertra Marlock.
Quelle parole diedero il coraggio al pony di alzare il volto coperto di cicatrici all'altezza di quello della principessa. Possibile che intendesse...
- Nuovi pericoli minacciano questo mondo. E in qualità di Principessa della Notte, è mio dovere vegliare sulla pace di Equestria quando il sole cala. E mentre io veglio sul sonno dei miei sudditi, i miei soldati salvaguardano la sicurezza delle città. Se tu lo vorrai, potrai di nuovo prestare servizio sotto al mio comando.
Marlock spalancò gli occhi.
- Non ho desiderio più grande, mia signora... Ma come sarò in grado?
- Il seme del cambiamento è già presente in te, Golemius - sorrise Luna - Ho udito le tue parole, nel momento della verità. Mentre infliggevi il colpo fatale all'ombra dello Zil, lo hai fatto invocando il mio nome. Il mio vero nome.
Una lacrima, solitaria, rotolò lungo la guancia del vecchio pony, senza che questi se ne accorgesse e, per la prima volta dopo mille anni, sul suo volto apparve un sorriso sereno.
Luna si voltò, il cuore ora leggero, ma il piglio deciso.
- Scortami dunque fino al castello, Figlio della Notte. Una volta lì, riceverai i tuoi prossimi ordini.
Marlock fece un passo in avanti, gli occhi di nuovo vigili, mentre varcava per primo i confini della foresta, con Luna che avanzava nella sua scia.
- Sì, mia signora.


- Raccontalo di nuovo, Rainbow Dash. Quanto era grande il mostro? Come lo avete sconfitto?
- È stato... incredibile!
La pony dalla criniera arcobaleno era circondata da puledrini, prima fra tutti una saltellante Scootaloo, ognuno di loro avido di ascoltare.
Con deliberata lentezza, bevve un lungo sorso dal boccale, prima di agitarlo con foga.
- È stato troppo forte! Eravamo tutte lì a combatterlo, potentissime, e quello non ne voleva sapere di andare giù. Poi Marlock ha rotto gli anelli e... bum!
Allargò le zampe per simulare un'esplosione e i suoi giovani spettatori andarono in visibilio, immaginando ciascuno la propria versione di come fossero andate esattamente le cose e discutendo tra loro su chi avesse ragione.
La festa della Eclipse Night, spostata eccezionalmente di mattina, era decollata e tutto procedeva per il verso giusto. I pony chiacchieravano amabilmente sotto gli stendardi con il sole e la luna, simbolo di armonia tra giorno e notte.
Poco distante dal tavolo del buffet, Fluttershy e Rarity ridevano a crepapelle, mentre Applekack e Pinkie Pie erano nel pieno di una sfida a chi riusciva a bere più sidro dal boccale senza usare le zampe.
Twilight, invece, era seduta tra i posti d'onore accanto alla Principessa Celestia che, seppur bendata, sembrava aver recuperato le forze sufficienti per coordinare la celebrazione.
- Con l'aiuto delle tue amiche, hai saputo gestire questo nuovo pericolo nel migliore dei modi, Principessa Twilight Sparkle - le sorrise Celestia, fiera di lei - Equestria è fortunata ad avere una sovrana così capace nei suoi confini.
Twilight arrossì per il complimento. Detto da lei, aveva un valore incredibile.
- Non è così, principessa... Senza il loro aiuto e senza la Principessa Luna, non sarei stata in grado a fare nulla...
All'improvviso, Twilight si ricordò di una cosa.
- Principessa Celestia, mi domandavo... Avete cercato di dirmi qualcosa sul punto debole di Marlock, prima di svenire. Ho provato a usare la luce del sole, ma...
Proprio in quel momento, accompagnate dall'austero squillo delle trombe, le porte del palazzo reale si aprirono e una criniera dai mille riflessi della notte catturò l'attenzione di tutti i presenti.
Solenne, la principessa Luna incedette nella sala, lenta e maestosa, seguita a breve distanza da un soldato dal manto grigio e il volto coperto dalle cicatrici.
Nella fretta di assistere alla comparsa della principessa, Pinkie Pie si girò di scatto, colpendo accidentalmente con la zampa il boccale che Applejack tentava di tenere tra i denti e spedendolo dritto verso Luna.
Poi, senza motivo apparente, il boccale si disintegrò a mezz'aria, senza che una singola goccia di sidro andasse a intaccare l'elegante abito della principessa. Marlock si sistemò l'usbergo della divisa, rinfoderando la nuova frusta di cuoio che aveva ricevuto in dotazione, mentre Luna continuava a camminare, disinvolta.
- Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace! - farfugliò Pinkie Pie, mentre Marlock le si avvicinava - Sono così sbadata, devo aver esagerato con il sidro, quello di Canterlot è talmente forte che...
Marlock le si fermò davanti, l'espressione indecifrabile. Quindi portò una zampa nella tasca della divisa e ne estrasse un laccio lungo e nero, simile ad una corda.
Per un attimo, Pinkie Pie lo guardò interrogativa. Poi, in un lampo di comprensione, si aprì nel suo sorriso più scintillante.
- Per me? - chiese entusiasta, mentre Marlock le posava la lunga stringa di liquirizia tra gli zoccoli e tornava dalla principessa, un mezzo sorriso sul muso.
- Grazie, grazie, grazie! - esultò la puledra, addentando il dolce e masticando con gusto - Ah, lo dicevo io che quelle erano liquirizie! E anche della migliore qualità! Però, non si direbbe certo che abbiano più di mille anni...
Twilight trattenne a stento le risate, mentre la Principessa della Notte si accomodava accanto alla sorella, sul proprio trono.
- Non ti è chiaro adesso, Twilight? - le chiese Celestia, mentre Marlock prendeva posto poco distante, lo sguardo vigile - Quale sia il punto debole di Marlock?
- Sì, principessa Celestia - rispose Twilight, lanciando un'occhiata a Luna e sorridendo - Credo di aver capito, ora...



 
 
 
 
 
 
 


*Angolo di Pinkie Pie: dove le risposte trovano le domande. La maggior parte delle volte.



Pinkie Pie: Quindi ora è finita per davvero... Questo vuol dire che non ci sarà più l'angolo di Pinkie Pie? Che peccato, mi ci ero affezionata... Ma ehi, ci siamo divertiti, giusto? Se ci dovesse essere ancora qualcosa di poco chiaro, mandate pure un messaggio a quella zucca vuota dell'autore, vi prometto che farà del suo meglio per inventarsi una scusa plausibile alle vostre obiezioni. E adesso vi lascio, credo che la liquirizia di Marlock mi sia restata un po' sullo stomaco, andrò a stendermi un po'... Burp...
  
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