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Autore: LadyBlack98    20/02/2016    1 recensioni
La montagna, cinque amiche e una casa....
Dalla storia :
Sentiti i passi oltrepassare la porta della stanza dissero sottovoce :
" E' passata"
"Siamo in trappola se si accorge che siamo qui siamo fottute"
"Hai ragione dobbiamo andarcene e raggiungere le altre"
Genere: Azione, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fece cenno alle altre e tutte si precipitarono al piano di sopra spaventate. Arrivate sù, le ragazze con il cuore in gola si misero in ascolto. Nel silenzio si sentivano solo il battito affannato dei loro cuori e i loro respiri pesanti, cercavano di tranquillizzarsi a vicenda abbracciandosi. Erano quasi riuscite a calmarsi quando sentirono Melissa sempre più vicina canticchiare con una quella vocina, ad un certo punto si fermò mentre le ragazze al piano di sopra erano completamente nel panico, non riuscivano a muoversi, erano paralizzate dalla paura.
“Sto salendo le scale” sussurrò Melissa.
A quelle parole le ragazze si riscossero e cominciarono a correre lungo il corridoio più velocemente possibile, fu proprio per la foga della corsa che Katie cadde. “Forza muoviti, alzati!” la invitarono le altre tornando indietro per aiutarla.
Katie piangeva e non riusciva a parlare si teneva la caviglia scuotendo la testa e facendo smorfie di dolore con il viso. Madison pensò allora che si fosse storta la caviglia, così prese in mano la situazione: “Io e Katie ci nascondiamo dentro una di queste stanze, voi tornate giù, ho visto delle scale in fondo al corridoio, cercate un telefono, fate qualunque cosa ma cercate aiuto!”.
Aveva appena finito di parlare che sentirono Melissa dire:”Sono arrivata su, ora vi prendo e non vi mollo più!” “Forza muovetevi!” ordinò Madison prendendo in braccio Katie e portandola in una stanza la cui porta bloccò dall’interno con una sedia.
Le ragazze la ascoltarono e iniziarono una corsa disperata, cercavano una via d’uscita ma orientarsi in quella casa non era facile. Giunte in fondo al lungo corridoio videro le scale di cui parlava Madison, si trovavano subito dietro al muro alla loro sinistra , mentre a destra c’era una stanza e di fronte a loro solo un altissimo armadio.
“Ragazze non abbiamo scelta dobbiamo tornare al piano di sotto” disse Emily,
“Si e dobbiamo anche farlo in fretta o ci raggiungerà!” ribatté Ashley.
Allora Charlotte esplose:”Questa casa è un cerchio! Ritorneremo al punto di partenza e ricomincerà solamente tutto da capo! Conosce questa casa alla perfezione, noi no! Ci prenderà e allora chissà cosa ci accadrà!”. Delle grandi lacrime calde iniziarono a rigarle le guance. Le altre la guardarono e sentirono una forte stretta allo stomaco, tutte erano spaventate ma era successo tutto troppo in fretta, Emily e Ashley non avevano avuto il tempo di riflettere, invece Charlotte lo aveva fatto.
Charlotte era da sempre una ragazza molto riflessiva, dolce e sensibile, metteva il bene degli altri prima del suo. Aveva pensato alla sua famiglia e alla sua vita, a ciò che sarebbe successo se non si fossero salvate e a ciò che sarebbe successo se, invece, ce l’avessero fatta. Sarebbero mai riuscite a superare la paura di tutto ciò che stavano vivendo in quel momento? Era giovane, mai nella vita aveva dovuto confrontarsi con la paura di morire e ora che non sapeva come sarebbe andata a finire pensava a ciò che avrebbe voluto fare e che potrebbe non fare mai, così i rimpianti cominciarono ad affiorare.
Emily e Ashley che erano rimaste per qualche secondo a fissare le lacrime scenderle lungo il viso sorprese nel vederla piangere, dal momento che in genere era sempre positiva e allegra, la abbracciarono forte e la sorressero per le braccia.
Emily disse:”Non pensare al peggio! Ce la caveremo!”,
Ashley disse brusca:”No, non ce la caveremo se restiamo qui, dobbiamo riuscire a uscire!”.
Ashley era una ragazza molto diretta, diceva sempre ciò che pensava senza farsi alcun tipo di problema, anche se il suo pensiero non era condiviso, ed era molto impulsiva. Aveva appena finito di pronunciare la frase quando sentirono:”Ehi amiche! Siete brave a giocare a nascondino! Ma io di più!”.
Le ragazze trasalirono, Emily e Ashley tirarono Charlotte per le braccia, Charlotte allungò le mani verso il suo collo, voleva stringere la sua catenina, era un regalo, gliela aveva data l’unica persona che avesse mai amato veramente con la quale avrebbe voluto avere una relazione ma il loro amore sembrava impossibile. Si toccò il collo ma non sentì nulla, si irrigidì, bloccò i piedi a terra e si mise ad urlare:”Non ho più la mia collana! Ho perso la mia collana!”. Emily la implorò:”Charlotte ti prego non urlare! Ci farai scoprire, stai zitta!”. Le tappò la bocca con una mano ma Charlotte si divincolò e urlò ancora più forte:”Lasciami andare! Quella collana è la cosa più importante che ho! Può farmi tutto quello che vuole ma non può portarmi via la cosa a cui tengo di più!".
Si voltò e corse ripercorrendo il tratto di corridoio che avevano compiuto, dopo aver svoltato a sinistra, per la foga inciampò, ma non ci fece caso, si rialzò spontaneamente e continuò la sua corsa folle. Una volta arrivata all'inizio del lungo corridoio sorrise vedendo la sua collana luccicare al centro; ma il suo sorriso si spense immediatamente perchè dall'altro lato del corridoio comparve Melissa con un malvagio ghigno stampato in faccia. "Scappate, scappate!" iniziò a urlare alle ragazze che erano tornate indietro per non lasciarla sola. "Non ti lasciamo!" urlò Ashley aggrappandosi al suo braccio "Lascia perdere!".
Ma Charlotte non la stava ascoltando, iniziò a correre velocissima verso Melissa che invece camminava lentamente sempre con il coltello stretto in mano. Una volta arrivata al centro del corridoio Charlotte raccolse la collana, Melissa era solo a un paio di metri da lei, si voltò e riprese a correre. Vide davanti a sè Emily con le mani alla bocca e lo sguardo ansioso mentre Ashley gridava: "Corri Charlie! Corri!".
Charlotte iniziò a temere per le sue amiche e urlò:" VI seguo ragazze, correte!".
Entrambe le amiche però rimasero ferme, invece Melissa aveva iniziato a camminare in fretta, lo faceva con il suo solito ghigno stampato in faccia, e stava per prenderla. Melissa le avrebbe raggiunte tutte e tre in pochissimo tempo, così Charlotte cambiò direzione entrando in una stanza sulla sinistra, sperando di distogliere l'attenzione della psicopatica dalle due amiche. "In trappola... sei in trappola!" canticchiò Melissa, felice dopo averla vista entrare nella stanza.
"Che cazzo fa?" domandò spaventata Emily.
"Non so! Ma ora dobbiamo andarcene! Muoviti!" rispose Ashley tirando Emily giù per le scale e arrivando nel salotto.
Nel frattempo Charlotte entrata nella stanza, si guardò attorno cercando un nascondiglio. La stanza era adibita a studio, sembrava uscita da una casa del 1800, come quelle dei film, c'era uno scrittoio enorme, un'enorme libreria che occupava tutta la parete destra piena di libri che sembravano avere cento anni. In fondo alla stanza si trovava un grande armadio di quercia e Charlotte, sentendo i passi di Melissa sempre più vicini, presa dal panico ci si infilò dentro.
Aveva appena chiuso le ante dell'armadio dietro di sè che Melissa spalancò la porta della stanza canticchiando sottovoce. Spiando dal buco della serratura dell'armadio, la vide spostare lo sguardo sull'armadio e sorridere, sentì dei brividi freddi scorrerle lungo la schiena quando incrociò lo sguardo di quella psicopatica; nella penombra della stanza gli occhi le risplendevano, li teneva completamente spalancati tanto che il bianco sembrava emanare di luce propria, le pupille erano dilatate. In quegli occhi Charlotte vide la sete di sangue incontrollata tipica delle belve, vide la certezza del predatore di avere in pugno la propria preda perchè Charlotte era certa ormai che Melissa sapesse dov' era e che sarebbe venuta a prenderla. Melissa infatti sorridedo sempre di più si avvicinò all'armadio, ma invece di spalancarlo come Charlotte si aspettava, ormai sicura che la sua fine fosse giunta, sussurrò:" Tranquilla tesoro, non aver paura, tornerò a prenderti, adesso vado a occuparmi delle tue amiche".
Detto questo uscì dalla stanza chiudendola a chiave e lasciando Charlotte con il cuore in gola, nel silenzio più totale, ascoltando il suo respiro e il suo cuore che grazie a Dio batteava ancora.


Ehi speriamo che il nuovo capitolo vi sia piaciuto...secondo voi cosa succederà alle ragazze? Lasciateci una recensione se siete interessati a sapere come continua. Grazie mille baci <3
   
 
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