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Autore: Laky099    22/02/2016    5 recensioni
Il mondo, già devastato dalla terza guerra mondiale, si trova a vivere un ulteriore guerra volta al predominio religioso. Mentre gli scontri tra cristiani, islamici, buddisti, shintoisti, seguaci del dio Azatoth e di altre antiche religioni giungono al culmine, i leader di tutte le fazioni ricevono le istruzioni per compiere un rituale attraverso il quale evocare sulla terra il loro Dio, coinvolgendo gli dei in una guerra planetaria dalle proporzioni inaudite.
[La storia ha vari POV, che ruoteranno di capitolo in capitolo]
Genere: Azione, Dark, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Magdalene





Per quanto gli dolesse ammetterlo, Magdalene dovette riconoscere che Ars Goetia , di per sè, era senza dubbio un posto allegro. La città sembrava uscita da un libro di fantascienza, dove piccoli aeromobili solcavano lo scintillante acciaio delle strade, sfrecciando luminose tra gli altissimi palazzi di quella sorta di metropoli. Erano riscontrabili entità di ogni tipo: demoni di ogni forma e colore, umani e qualche creatura che fece fatica a riconoscere. Non sembravano crucciarsi del loro aspetto bestiale nè in alcun modo essere in qualche modo condizionati dallo stesso: aveva visto bestie dal muso caprino e le zampe di canguro ammiccare ad essere umani di ambo i sessi, che sembravano, nella maggior parte dei casi, contraccambiare le occhiate. Notarono quasi subito come i vestiti non fossero necessari nella città e che molte creature, demoni od umani che fossero, preferissero girare nudi, senza alcun ritegno nel mostrare i propri genitali, che nel caso di alcuni demoni maschi potevano raggiungere forme e dimensioni inquietanti.
-Se non ci fossero i druidi saremmo nei guai- disse Jesus, che come Magdalene indossava una lunghissima tunica marroncina, il cui cappuccio riusciva ad occultarne il volto. Nessuno avrebbe potuto distinguerli dai piccoli nugoli di druidi che incontravano e salutavano lungo il loro cammino. Avanzando verso la torre centrale della città, nonchè sede di Lucifero, passarono vicino ad una sorta di campetto nel quale dei bambini, giocavano ad uno strano gioco, in cui l'obbiettivo era centrare un anello posto verticalmente a circa un metro di altezza. Le due squadre avevano cinque giocatori a terra, che avevano il compito di segnare e non far segnare gli avversari, e due creature in grado di volare, il cui scopo era passare una sorta di palla di cuoio ai compagni di squadra, che potevano essere indistintamente demoni o umani.
-Da grande voglio giocare lì- confidò un bambino ad un piccolo demone alato e peloso con il quale condivideva una bustina piena di biscotti. Magdalene, guardandolo negli occhi, non ebbe dubbi: anche il demone era un bimbo, seppur a modo suo.
Il "lì" cui si riferiva era una grossa arena, simile a quello che prima della guerra veniva chiamato stadio. La colossale struttura circolare era illuminata a giorno e sopra di essa campeggiava una scritta su di un cartellone elettrico.

"Oggi Venerdi 27 Febbraio, ore 6.00, Stadio Luxio: F.C. Ars Goetia VS Atletico Sodoma.
-Questo è quello che fanno i demoni- commentò Jesus schifato -mentre gli angeli, me e i nostri profeti combattono per salvare la terra, loro giocano-. Magdalene non potè non essere d'accordo.
Quando giunsero di fronte all'immensa torre, il messia aggiustò con cura la spada di Raphael sotto la tunica. La spada, con la quale aveva ucciso i due demoni all'ingresso, era una sorta di affilatissima katana verde, che stando alle parole di Jesus era in grado di tagliare persino l'aria stessa.
Varcarono l'ingresso e si ritrovarono in una stanza completamente bianca ed incredibilmente pulita, nella quale una giovane segretaria, anch'essa nuda come buona parte degli abitanti della città, se ne stava dietro una scrivania a consultare documenti.
-Benvenuti nella sede centrale della A Well Hell industries, come posso esservi utile?- chiese, accavallando le gambe in maniera sensuale e mettendo in risalto il suo fisico prorompente. I suoi capelli neri come la notte erano ristretti in una lunga coda, che le penzolava giù da una spalla coprendole parte di un abbondante e pallido seno.
Magdalene si tolse il capuccio, sperando di non essere riconosciuta -S-salve- disse, tentennando per apparire insicura -Pruslas e Barbatos ci hanno mandato qui, mi han chiesto di recapitare un messaggio per Lilith. S-spero solo di non aver sbagliato...-
-Oh, no tesoro mio, sei nel posto giusto!- esclamò la segretaria, che sorridendo affabile oltrepassò la scrivania di vetro e si fece loro vicina. Appoggiò una mano sulla vita di Magdalene e le lanciò uno sguardo ammiccante, dopodichè, senza pensarci su due volte, le spinse i seni sulla schiena cercando di fare pressione.
-Devi salire l'ascensore alla tua destra- le sussurrò in un orecchio - ma se non sei costretta a farlo subito...-
-Sì, mi dispiace, devo proprio scappare!- rispose l'imbarazzatissima Magdalene, facendo uno scattino in avanti.
-Ok, se quando torni avessi voglia di prendere un caffè ti aspetto qui!-
-O-ok!- concluse, correndo verso l'ascensore con il suo compagno di viaggio.
Quando le porte si chiusero, anche Jesus si abbassò il cappuccio. Una musichetta anonima si propagò nell'aria, mentre lacabina rossa saliva verso la cima del palazzo.
-Lo immaginavi diverso, vero?- chiese lui.
-Cosa?-
-L'inferno. Credevi fosse , non so, un posto dove il diavolo torturava e sbranava i suoi nemici e...-
-In verità no. Credevo che anche qui avrebbero continuato a vivere una vita dissoluta proprio come sulla terra. Poi non avrebbe senso: chi sarebbe così sciocco da mandare delle anime che odiano Dio a colui che proprio contro Dio si ribellò? Sarebbe un piano folle, non credi? Prima o poi scatterebbe una rivolta!-
Jesus rise -Allora qualcuno che ci ha pensato c'è stato- disse -più che l'incarnazione del male, voi avete sempre dipinto Lucifero come una sorta di giustiziere-.
Questa volta fu Magdalene a sorridere -Cosa faremo dopo che avremo sconfitto Lucifero? Hai già qualche idea?-
-Beh... che mi piaccia o no dovremo stanare coloro che hanno scelto di stare dalla parte del caos. Con Sakti e Maometto ci si può parlare, quindi dobbiamo cominciare da Buddah-
Magdalene rimase interdetta -Buddah? Sei sicuro? A me sembra che con lui ci si potrebbe anche provare a parlare-
-Sbagli, purtroppo. Buddah vive nell'equilibrio e finchè questo viene garantito è forse la più amichevole fra le creature divine. Ma se l' equilibrio viene turbato, come la vostra guerra ha fatto, si trasforma in una spietata macchina di sterminio. In più dovremmo occuparcene subito: quando è stato evocato era debole come Morte o Lucifero, ma lui può meditare, ed ogni istante di meditazione lo rende più forte ed enorme. Se dovesse raggiungere il Nirvana, nemmeno Nyarlathotep potrebbe tenergli testa-. A quelle parole, Magdalene deglutì inquieta.
Le porte dell'ascensore si aprirono, rivelando una stanza di legno pregiato con porte bordate d'oro ed uno strano rettangolo luminoso, che proiettava delle immagini ben definite, sulla parete opposta all'ascensore. Tutte le entrate, per loro fortuna, avevano una targhetta dorata con su scritto il nome del risiedente: Leviatano, Belial, Quetzal, Bahamuth, Astraroth, Fleurty, Asmodeus, Belzebub ed infine loro, Lucifero & Lilith.
-Come entr...- disse Magdalene, ma Jesus non andò per il sottile. Sfondò la porta con un calcio e rivelò una stanza piuttosto anonima, con pareti di legno graffiato ed una larga scrivania al centro. L'atmosfera, percepì, la ragazza, era molto cambiata. L'aria sembrava avere una consistenza ed un odore diverso ed un'improvvisa brezza le filtrò sotto le vesti, causandole un brivido. Semi nascosto dalla penombra Lucifero se ne stava seduto su di un comodo trono dal colore vermiglio, con la provocante e rossissima Lilith sulle sue gambe. Il principe dell'inferno indossava un elegante gessato nero su di una camicia bianca, di cui teneva l'ultimo bottone sbottonato. Lilith, dal canto suo, indossava solo l'intimo, un raffinatissimo completo nero con calze, giarrettiera e scarpe con tacco alto. I due li scrutarono con sufficienza, rivelando i loro strani occhi bicromi: avevano entrambi un occhio giallo, con una pupilla felina, e l'altro normale, di una specie di profondo verde acqua.
-Ti stavamo aspettando- disse lei, con voce languida -vi è piaciuta Ars Goetia?-
-Un mondo- rispose Jesus sarcastico -Lucifero, Lilith... perchè diavolo siete intervenuti in questa guerra? Non è affar vostro ciò che accade agli umani!-
-Ah no? Sentiamo dunque, perchè avremmo dovuto rinunciare a dare agli umani un po' di speranza?- rispose lui senza scomposi
-Speranza? Ora tu la chiama speranza, Lucifero? Non caos, peccato, assoggettazione degli uomini... speranza?- rise - Ah, Non prendermi in giro. Da quella volta nel deserto non fai che raccontare balle!-
-Quella volta nel deserto ti offrimo un accordo di pace, Jesus. Ma tu sei stato troppo ottenebrato dalla tua illusione per rendertene conto. A quest'ora ci saremmo fatti duemila anni di sane scopate ed il mondo avrebbe vissuto ere più felici- disse Lilith, terminando poi la frase con voce languida -e lo saremmo stati anche noi-. Era strano sentirli parlare in quel modo, quasi a turno. In qualche modo, a Magdalene parve come di sentire parlare una sola entità.
-Accordo di pace? Tu non brami la pace, schifoso traditore. Tu brami solo...-
-Caos, morte e distruzione, bla bla bla- lo interruppe lui, scimmiottandolo con voce infantile -Ma per chi mi hai preso, per Nyarlathotep? Tu sei tutto questo. Noi siamo la luce degli uomini, la ribellione contro regole ingiuste, noi siamo l'illuminismo, Jes! Sei ottenebrato, corrotto da Dio, sei solo oscurantismo propagato nella mente degli uomini più deboli! Tu mi chiami traditore, ma con quale faccia? C'eri quando mi sono ribellato?-
-Non è una questione di esserci, Lucifero. Io so...-
-Io so?- ridacchiò Lilith -Tu cosa vorresti sapere, stronzetto? Il mucchio di balle che ti ha raccontato paparino? Ma per favore! Si, è vero, ci siamo ribellati a Dio. Ma lo sai perchè? RIesci anche solo a concepirlo? Secoli prima che tua madre incontrasse il suo amato fratellino- fece cenno con la testa verso il suo compagno -noi ci siamo rifiutati di distruggere Sodoma e Gomorra, esattamente come ci opponemmo a quell'altra genialata del diluvio universale ed alle piaghe in Egitto. A tuo padre è importato nulla delle migliaia di vittime? Ti rispondo io. No! Ha mai parlato con un umano, ha mai lasciato segni su come potesse essere evocato? No! Tuo padre crede che gli esseri umani siano un giocattolo di cui disfarsi al minimo problema!-
-Non solo- concluse Lucifero, con voce molto più calma della sua amata -Dio non ci ha mai ascoltato. Lo abbiamo scongiurato per milleni di farci scendere sulla terra ed estinguere il male, il vero male, senza coinvolgere gli innocenti. Ma a lui non importava. Ti chiedi ancora da chi gli uomini abbiano imparato la guerra? Non importa quanto tu possa insistere, Jes. Tu sei le tenebre, noi siamo la luce-
-Lucifero, pronuncia un'altra parola su mio padre ed io...- minacciò Jesus estraendo la spada di Raphael. Lilith e Lucifero si alzarono dal trono con aria rilassata e lo guardarono con superiorità -Vedi perchè dobbiamo uccidere tutti gli dei, Lilith? Loro non argomentano. Non spiegano. Loro nel dubbio tirano fuori le armi e ti attaccano-
-Avevi ragione- disse lei con voce triste -sono stata ingenua a sperare di poter parlare con loro di fronte ad un tè caldo-
-Non preoccuparti, roscia. Ora ne siamo certi, no? Abbiam fatto bene a provare- concluse ammicando.
Magdalene capì al volo che qualcosa non stava andando come sarebbe dovuto. Loro non possono tenere testa a Jesus nemmeno in coppia. Perchè sono così calmi? Possibile che non conoscano i loro limiti?
-Jesus, non so se...- disse, ma lui, colmo d'ira, la ignorò. Jesus e la coppia infernale si ritrovarono faccia a faccia in un turbinio di bellezze indefinite, ognuna delle quali brillava di una luce particolare. Jesus suscitava un'innata sicurezza grazie al suo fisico robusto e l'espressione seria, esattamente come l'eleganza di Lucifero sembrava appartenere al più romantico ed affascinante degli uomini. Lilith, con la sua indescrivibile sensualità, dava un tocco carnale alla scena, tanto meravigliosa che nessun pittore avrebbe mai potuto anche solo pensare di dipingerla.
Dalla schiena di Lucifero e da quella di Lilith spuntò un ala d'angelo di colore nero, cosa che gli permise di volare ed evitare il fendente improvviso di Jesus. Piume nere svolazzarono per la stanza, mentre la scia del colpo, la stessa che aveva fatto a pezzi Barbatos e Pruslas, si schiantò sulla parete senza danneggiarla in alcun modo. Fu allora che Magdalene capì.
-Jesus! Non siamo più ad Ars Goetia!- gridò. -La stanza è in un altro piano!- Jesus si voltò a guardarla con aria stupefatta, ma subito dopo fu Lilith a parlare.
-Intelligente la tua amica. D'altronde quando si apprezza la bellezza come lei sa fare...- disse, mentre Jesus si guardava intorno disorientato.
-Ovviamente non temevi di ritrovarti da solo contro centinaia di orde di demoni, giusto?- disse l'elegante demone -sai benissimo che non si possono evocare creature nel piano in cui esse risiedono. Ma se, guarda caso,ora fossimo sulla terra...-
Lucifero e Lilith schioccarono le dita con un sorriso beffardo. Nelle pareti della stanza si illuminarono decine e decine di cerchi, tutti quanti con strane figure all'interno. Pentacoli! Intuì agdalene. La penombra della stanza li aveva resi invisibili e le parole dei due demoni avevan o ulteriormente contribuito a distrarli, tanto che nessuno dei due aveva fatto caso con precisione a cosa fossero i graffi sulle pareti.
Dai pentacoli fuoriuscirono demoni su demoni, in una quantità che Magdalene non riuscì a definire ma che probabilmente superava il centinaio.
-Ehilà Boss!- Gridò uno di loro, una creatura simile ad un angelo corrotto, che ricordava per molti aspetti una pianta appassita. Tra le mani stringeva un arco di ferro arruginito e le grinze della sua pelle secernavano un orrido liquido nero. Inchinato di fronte alla coppia si trovava un demone dall'aspetto simile a quello di un ragazzo, con una strana giacca di pelle che lasciava scoperto il busto muscoloso. I suoi capelli, viscidi ed inquietanti, erano simili a tentacoli, ma nonostante il loro aspetto orribile si muovevano con grazia ed eleganza, donando al demone un certo fascino.
-Belzebuub, Belial... grazie per essere venuti. Dov'è quell'imbecille di Astaroth?-
L'orda di demoni, che sembrava rispondere agli ordini dei due con cui aveva parlato Lucifero, tacque improvvisamente. Un raggio di luce irradiò la stanza, propagandosi alle spalle di Magdalene che improvvisamente udì Jesus urlare di dolore -Questo è per Barbatos e Pruslas- gridò con voce roca un demone, comparso alle loro spalle senza che potessero accorgersene.
Indossava una maschera tribale con delle corna e la sua arma, un'immensa ascia bipenne, era conficcata nella schiena di Jesus, il cui sangue zampillò giù per la schiena, schizzando anche addosso al demone mascherato.
-Chi sarebbe l'imbecille, Lucifero?- disse con tono più allegro. Ma ebbe appena modo di finire la frase. Jesus scattò in avanti e si voltò verso di lui, dopodichè lo colpì con la sua spada. Il demone venne fatto a pezzi esattamente come i due all'ingresso di Ars Goetia. Lilith fece un gesto stizzito ed indicò Jesus con le sue lunghe unghie smaltate di rosso ed all'unisono tutti i demoni si scagliarono contro il messia. Jesus Riuscì a colpire una prima orda, ma in men che non si dica Magdalene si ritrovò davanti Belzebuub e Belial, che si preparono a colpirla l'uno con una freccia e l'altro con una sorta di bastone. La ragazza chiuse gli occhi, non volendo assistere alla sua stessa dipartita.
Sentì la freccia schioccare e lo sfrigolio di carne bruciata, dopo di chè avverti uno strano calore cospargersi per tutto il suo volto. Sangue dedusse Jesus, scusa se non stata alla tua altezza... pensò, prima di accorgersi di non provare alcun dolore.
-To...toccami!- udì. Era la voce di Jesus, ma molto più logora e malsana di quanto non fosse solitamente. Magdalene aprì gli occhi e lo vide, vide il Signore cosparso di sangue e tremante. Aveva due enormi buchi nel petto, di cui uno all'altezza del cuore. Si è fatto colpire per salvarmi pensò la ragazza che, senza pensarci su due volte, lo sfiorò.
Vi fu un vorticare di immagini distorte, confuse eppure vivide, tanto bizzare da non poter essere definite nè belle nè brutte, poi tutto si assestò. I due si trovavano ai piedi di una grossa montagna mentre il cielo plumbeo prometteva pioggia. Jesus se ne stava accasciato a terra in una pozza di sangue.
-J-Jesus!- gridò Magdalene -Sei uno sciocco! Perchè lo hai fatto? Cosa posso...-
-Stai... stai calma Magda- disse con voce spezzata dal dolore. Le energie, già dalla voce, sembravano venir sempre meno -per una volta... ho fatto quello che volevo fare. Forse sono stato egoista ma... ma questa volta volevo morire per te. Solo per te-
-Tu non stai morendo!- gridò Magdalene. Ma sapeva di essere nel torto, vedeva chiaramente come la luce nei suoi occhi si stesse spegnendo.
-Tu...- disse, mentre le lacrime cominciarono a solcare il suo viso delicato ed il rosso delle sue guance si accendeva, avvampando in un forte contrasto con la sua pelle chiara. Non riuscì nemmeno a finire la frase.
-Il mio unico... il mio unico rimpianto è non essere riuscito ad amarti... come meritavi... nemmeno dopo più di duemila anni- la sua voce si fece sempre più flebile e debole -Magdalene... Io... io ti...- le sue deboli parole vennero interrotte da un fiotto di sangue che schizzò via dalla sua bocca. Magdalene lo osservò inerme, con la consapevolezza di non poter far nulla per salvarlo. Non riusciva a far nient'altro che piagnucolare.
-Quella volta avevi detto che avremmo avuto molto tempo insieme- strillò con voce rauca -devi mantenere la tua promessa! Non puoi andartene!-.
Jesus ebbe un ultimo, dolorosissimo gemito ed infine, con un lungo sospiro strozzato, spirò. Il grido di Magdalene fendette il silenzio della montagne, mentre uno scroscio di pioggia occultò le sue lacrime dietro un umido velo di disperazione.



 


Angolo delle note (leggetele dai, c'è qualcosa di interessante. Credo.) : Ed uno dei personaggi principali ci saluta. Per la gerarchia demoniaca non mi sono ispirato a nessun ordine particolare, ho solo cercato di mischiare e modernizzare. Il riferimento, proprio volerlo cercare, è a tutte quelle tradizioni demonologiche che vedono l'inferno simile ad una corte medievale europea: non tanto per la somiglianza quanto per la loro evoluzione (giustamente anche all'inferno avranno una pseudo-democrazia, poffarbacco).
Il discorso tra Lucidero e Jesus è ispirato alle concezione "religiosa" di LaVey... ma si sa, i demoni mentono per loro natura. Oppure no, Chissà? u.u 
Credo di aver detto tutto... ah no! Dimenticavo la cosa più importante! Alla fine la partita è finita 5 a 2 per L'F.C. Ars Goetia, che passa al secondo posto della Hell Cup dietro il Tartaro United. Ok, basta, sto delirando xd
Il discorso sulle evocazioni, che mi rendo conto non  sia stato chiarissimo nel racconto (non sono riuscito a spiegare bene nel testo temo), deriva da un'antica tradizione esoterica nel quale l'inferno, il paradiso, l'universo conosciuto, la terra degli dei ecc. si trovano su diversi piani dello spazio. Questa tradizione dice che si può evocare una creatura di qualsiasi piano in qualsiasi piano, tranne che nel piano in cui ha origine. In pratica noi potremmo essere evocati, che ne so, all'inferno (questa tradizione spiega così l'oltretomba, senza contare che ognuno di noi avrebbe il suo "pentacolo") ma non sulla terra, esattamente come l'arcangelo Gabriele potrebbe essero evocato sulla terra ma non in paradiso.Secondo questo concetto si potrebbe anche evocare Dio, ma servirebbe troppa energia, ovviamente. Spero d'esser stato chiaro, purtroppo ho trovato poco o nulla su questa affascinante concezione ;/
P.S. Piccola buona notizia: ho quasi finito un'altra cosa che stavo scrivendo contemporaneamente a "La Guerra degli Dei". Quindi prima di cominciarne la revisione avrò almeno due/tre settimane di tempo da dedicare SOLO a questa storia quindi... beh aspettatevi parecchi capitoli nelle prossime settimane! 

 

   
 
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