Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |       
Autore: hunter95    23/02/2016    1 recensioni
Quanti hanno sempre desiderato farsi un giretto dentro alla loro opera preferita? E se a me fosse capitato?
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nuovo personaggio, Roronoa Zoro, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ll mal di testa minaccia di uccidermi. No, potrei essere io ad uccidere solo per una maledetta aspirina! Che cos’è successo? Non lo so, so solo che stavo guardando l’ultimo episodio di One Piece in santa pace e poi…credo di essermi addormentata. 
Non posso crederci, addormentata durante un episodio di One Piece. ONE PIECE! Il migliore manga dell’universo conosciuto e non. Davvero patetico. Va bene, forse non il migliore, ma di certo uno molto figo. 
Sento qualcuno scuotermi, ho gli occhi chiusi, ancora a metà tra il sonno e la veglia, e non mi va di aprirli.
-    Simone, lasciami in pace. – borbotto rimproverando mio fratello, chi altri poteva rompermi le scatole così di prima mattina?
-    Simone? – dice una voce che non è quella di mio fratello, eppure molto familiare… dove l’avrò già sentita? – Ragazzi, credo che stia delirando. – 
Apro gli occhi, disorientata, e un urlo mi si strozza in gola.
D’accordo, sono impazzita, non può esserci assolutamente altra spiegazione. Mi alzo e cammino, cercando di non guardare ciò che minaccia di stravolgere tutto ciò che credevo possibile e impossibile.
-    Respira, non sta succedendo davvero. – mi dico. Apro gli occhi nuovamente e guardo nove figure che mi fissano.
Un ragazzo con un cappello di paglia. Uno spadaccino con capelli verdi. Una ragazza con corti capelli rossi. Un ragazzo con capelli neri e un naso lungo e surreale. Una piccola renna che sembra un procione. Una donna con lunghi capelli corvini. Un cyborg con capelli blu e ridicoli slip. Uno scheletro con pettinatura afro. 
A questo punto urlo. 
-    Ehi, ehi, che c’è? – mi grida di rimando quello che so essere il capitano. 
-    Voi non esistete! – d’accordo, forse la mia voce è leggermente stridula e isterica, ma è solo un effetto naturale che mi viene quando urlo. E di certo lo shock non aiuta.
-    Bè, mi sembra che siamo qua.- dice il ragazzo che ho la matematica certezza essere il cuoco mentre si accende una sigaretta. – E lo sei anche tu, bella signorina. – 
-    No, cioè, insomma… cosa? – ecco che partono le frasi sconnesse. Se mi metto anche a gesticolare è la fine. 
-    La botta che hai preso deve essere stata più forte del previsto. – la piccola renna parla come il dottore quale io so che è.
-    Quale botta, Chopper? – 
A questo punto ammutoliscono tutti. Cosa ho detto di male?
-    Come mi hai chiamato? – 
-    Chopper. O Tony Tony Chopper, se preferisci. – dico sovrappensiero, non capendo che loro non sanno che io so. E anche se io so che loro non sanno che io so, so che loro non sanno che io so che non sanno che io so (contorto, vero?) e quindi non ci do peso.
-    Come fai a sapere come mi chiamo? – 
-    Ah… no, niente, così. – cerco di trovare una scusa. – L’avviso di taglia! – illuminazione, a volte sono un genio. 
-    Sul suo avviso non c’è scritto Tony Tony. – rettifica Robin. Ecco, lampo di genio svanito. 
-    Ah, già, bè…insomma, io… – sto gesticolando, e sento la mia faccia diventare bollente esattamente come quando pensavo a una domanda difficile a scuola durante un’interrogazione e mi sale il panico. Poi parto con un’altra tattica. 
-    Prima di tutto: cosa ci faccio io qui? – chiedo decisa. È Zoro a rispondere.
-    Stavi annegando. Ti ho ripescata. Che ci facevi tu in mare, piuttosto? – 
-    Non lo so. – bisbiglio, turbata. Che ci facevo in mare? Osservo meglio Zoro. È bellissimo, muscoloso, ma non troppo, con le immancabili katane al fianco e il cipiglio severo e imbronciato che trovo terribilmente sexy, per non parlare dei capelli da marimo. Pagherei oro per poterglieli toccare. Ma conoscendolo so che non approverebbe mai.
-    Non ti ricordi? – 
-    No, l’ultima cosa che ricordo è che stavo guardando One… - no, non devo dirglielo, non sanno di essere un’invenzione di un genio. – …Il computer, e poi nulla. – 
-    Computer? Cos’è? – chiede Nami curiosa.
-    Niente. – dico sbrigativa. Oda non è mai stato chiaro sulle tecnologie disponibili in One Piece, meglio non mettere carne sul fuoco.
-    Allora resta qui! – urla Rufy. Non avevo dubbi al riguardo, ogni cosa nuova lo interessa. 
Annuisco, ancora confusa. 
-    Come ti chiami? – chiede Robin. 
-    Scusate, mi chiamo Giorgia. –
-    Come facevi a sapere del mio nome completo? – ridomanda Chopper. 
Opto per la sincerità.
-    Non chiedetemi perché, perché non ci credereste, ma io so tutto di voi. –
Altro sguardo stupito collettivo.
-    Tutto… cosa? – Zoro è sospettoso.
-    Tutto quello che sanno i giornali e diverse cose che non sanno nemmeno loro. – 
-    Bè, non è che sappiano molto i giornali. – sentenzia Brook bevendo il suo tè. – A proposito, signorina, non è che mi faresti vedere… - 
-    No. – lo anticipo. – Se vuoi vedere delle mutandine, vai in un negozio di biancheria. – 
Come dimostrazione sembra fare effetto, perché tutti si girano verso di me.
-    Come fai a sapere questo? – domanda Sanji, palesemente stupito. 
-    Ve l’ho detto, so molte cose su di voi. – ribatto io, ora decisamente contenta di fare un po’ la misteriosa. 
-    Davvero? Dicci qualcos’altro!!! – esclama Rufy stupito e allegro come un bambino.
-    Mmmh, questa nave si chiama Thousand Sunny, costata 200 milioni di berry, soldi guadagnati scambiando l’oro che avevate preso sull’isola nel cielo, e so che questa nave sostituisce la Going Merry, la vostra precedente nave, una caravella donatavi da Kaya dopo che avevate salvato lei e il villaggio di Shirop, nonché villaggio natale di Usopp, dalle grinfie di capitan Kuro che si era finto per tre anni il maggiordomo di Kaya. Quella nave vi ha accompagnato fino ad Enies Lobby, poi si è spezzata a metà e le avete fatto un funerale in mare, bruciandola. Lei vi ha ringraziato, Usopp ha persino visto il suo Klabauterman, e la rabbia per l’abbandono della Merry lo ha spinto a sfidare Rufy e a lasciare la ciurma. Volete che vada avanti? – ok, lo ammetto, mi sento decisamente tronfia, magari è meglio se abbasso la cresta, anche perché non ho la più pallida idea di come diavolo abbia fatto ad arrivare sulla Sunny.
-    Wow. – l’unico commento che proviene da tutta la ciurma è questo “wow” asciutto di Zoro. Non so che cosa pensare. 
-    Sei parecchio informata. – Robin riacquista il contegno un po’ prima degli altri. Lo sapevo. 
-    Che altro sai? – chiede Sanji. 
-    Ahm… - non so cosa fare. Dovrei davvero rivelargli tutto? Dopotutto io so anche che cosa accadrà in futuro. Se non erro, e non credo di errare, sono appena andati via da Thriller Bark. La presenza di Brook lo conferma, e hanno ancora l’aspetto che avevano all’inizio della storia… avventura… viaggio. Non lo so, come lo chiameranno? 
-    Ora basta ragazzi. – ecco Chopper che parte all’attacco. Ora dirà che ho preso una botta in testa…
-    Giorgia ha preso una bella botta e non dovete stressarla- …ora gli faccio dei complimenti e si imbarazzerà…
-    Con un bravo dottore come te sto già benissimo. – … ed infatti eccolo partire con il suo balletto e a dirmi di non adularlo. Tipico. Vediamo come reagisce se gli dico che è una renna…
-    Sei proprio una renna buffa, sai? – 
-    Non sono un procione! – urla di scatto, poi si accorge di ciò che ho detto. – Come? Hai detto che sono una renna? – 
-    Sì, una renna dal naso blu. Non assomigli a un tanuki, hai le corna. – Chopper arrossisce e parte di nuovo con il suo balletto felice, credo sia la prima volta che non lo scambiano per un tanuki. 
-    Smettila, maledizione… comunque dicevo sul serio. – 
-    Sto bene. – dico, ed è la verità. Che gli effetti di questo mondo dove ci si riprende in un paio di giorni da ferite che anche la metà sarebbero mortali stiano cominciando a contagiarmi? Magari! 
-    Hai qualche altra abilità oltre a leggere nel passato? – domanda Zoro ironico, ed io gli rispondo a tono. 
-    So leggere nel futuro. Al massimo altri due anni.  – ops, forse ho detto troppo. 
-    Davvero? E cosa hai visto? – 
-    Che Rufy non vuole sapere nulla, vero? – 
-    Già. Non è divertente sapere tutto in anticipo. Quindi non dirci nulla! – 
-    Tranquillo, lo so. – come dimenticarsi il rifiuto di sapere dal re oscuro dove e cose sia lo One Piece?
-    Sai cosa succederà da qui a due anni? – 
-    Sì, ma non so altro. E non ho abilità particolari. –
-    Dai, non ci credo, sorella! – purtroppo Franky farebbe bene a crederci… non so fare nulla di utile in questo mondo. A malapena nel mio ho qualche abilità.
-    Mi dispiace, ma persino il più debole di voi è più forte di me. – 
-    E chi sarebbe il più debole? – domanda Chopper, innocente. A quel punto mi fermo, posando istintivamente lo sguardo su Nami e Usopp.
-    Ehi! – esclama il nasuto – Perché ci fissi? – 
-    Che domande… perché tu Usopp sei una schiappa – Sanji all’attacco. – Mentre la mia bellissima Nami è troppo adorabile per combattere!!! – schiera di cuoricini, la scena è ridicola da dietro uno schermo, qui è anche peggio.
Credo che il più debole sia Usopp, ma non glielo dico, vorrei evitare di offenderlo, soprattutto perché so come diventerà tra due anni. 
-    Dai, davvero non sai fare nulla? –  domanda insistente Nami.
-    No, mi dispiace. – uffa. Qui sono tutti i migliori nei loro campi o quasi, mentre io sono inutile. Inizio ad essere imbarazzata. Almeno fino a che non vedo venirmi addosso un gancio attaccato a una corda. Dovrei schivarlo, ma per quanto i riflessi siano buoni, la vista perfetta eccetera, sono un po’ spiazzata e mi muovo troppo tardi. Vedo il gancio colpirmi la spalla e… passare dall’altra parte. Cosa?
Torna indietro e lo blocco con la mano, ma mi passa nuovamente in mezzo. La mia mano sembra aria. Che cosa diavolo mi è successo? 
-    Gio? Tutto bene? – Rufy sembra un po’ in ansia, o perplesso. 
-    Eh? – io invece credo di essere sotto shock.
-    Come ti senti? Sei pallida come un cadavere. – 
Premettendo che sono sempre stata pallida di natura, di certo vedere passarsi un gancio in mezzo al corpo che nel frattempo si è dissolto non aiuta molto il colore.
-    Sto bene. – mento. Dopotutto io mi sto già riprendendo. D’altronde… questo è il mondo di One Piece, la rotta maggiore, poco prima del nuovo mondo. Può essere successo qualsiasi cosa. Posso essere qualsiasi cosa. 
Posso essere un possessore dei poteri di un Frutto del Diavolo. 
-    Rogia. – dico quasi a me stessa osservandomi la mano. 
-    Cosa? – 
-    Potrei essere un Rogia! – sono al settimo cielo. Adoro i Rogia, davvero, sono la mia categoria preferita, in assoluto e l’idea di essere diventata un Rogia mi sta elettrizzando.
-    Vorresti venirmi a dire che non lo sai? – Usopp non ci crede.
-    Seriamente, non ne ho idea. – 
-    C’è un solo  modo per controllare. – Zoro sguaina la spada e si avvicina a me con fare sinistro.
-    No, aspetta, che intenzioni hai? – 
-    Vedere se sei davvero un Rogia o se è qualcos’altro. – mi prende la mano e mi fa tendere il braccio. Cerco di liberarmi, ma Zoro può sollevare un palazzo senza nemmeno accorgersene, che cosa potrà mai essere la mia forza in confronto alla sua? Infatti non fa nemmeno caso al mio stupido tentativo di liberarmi e mi passa il filo della sandai kitetsu sul braccio, lentamente e con calma. Se premesse troppo me lo trancerebbe di netto. 
-    Attento, ti ricordo che a Rogue Town si è infilata nel pavimento fino all’elsa con la semplice forza di gravità. – 
Zoro mi fissa stupito, ma ormai non fa nemmeno domande. Passa la lama sul mio braccio e vedo la carne che invece di lacerarsi e sanguinare semplicemente sparisce, trasformandosi in aria. La mia pelle pallida contribuisce a rendere l’effetto simile a un fantasma.
-    Prova a concentrarti e a diventare tangibile. – mi dice piano, continuando a tenermi il braccio.
Ora come ora il mio problema è cercare di non fargli sentire il mio cuore che pompa a mille, ma rimbomba come un tamburo ed è praticamente impossibile per me pensare che non lo senta. Spero che lo attribuisca alla prova a cui mi sta sottoponendo. Fa’ che sia così. Deve crederlo, perché non potrei mai spiegargli che è perché sono troppo emozionata di sentire il suo tocco su di me. Credo di stare per andare in tilt.
Comunque faccio uno sforzo. Penso intensamente al mio braccio come ad un ammasso di muscoli, ossa, tendini e sangue e non come aria.
Non è facile come sembra, ma ora credo che sia più pesante di prima.
-    Credo di esserci. – sussurro, la gola secca.
Zoro ripete l’esperimento, più dolcemente questa volta, e una sottile linea di sangue si disegna sul mio braccio. Deglutisco a vuoto.
-    Sì. – sentenzia rinfoderando la spada. – Credo proprio che tu abbia i poteri di un frutto del diavolo di tipo Rogia. – 
-    Il frutto kuki-kuki per la precisione. – Robin tiene in mano un libro curioso, credo sia come quello che ha consultato Teach per trovare il suo. Me lo mostra e vedo un frutto che sembra una pesca. 
-    Ma quella è la pesca che ho mangiato ieri sera. – protesto, poi mi viene un dubbio. Da ieri sera non credo di aver digerito. È mattino presto. E se quando sono venuta in questo mondo la pesca si sia trasformata in frutto del diavolo e io avendola nello stomaco ne ho assorbito i poteri? Sarebbe plausibile.
-    Eppure i poteri corrispondono. – Robin continua a consultare il libro, interessata. Io sono estremamente interessata alla parte pratica più che a quella teorica, per cui faccio la cosa più stupida che potessi fare. Sfido Rufy a darmi un pugno. 
-    Perché? – non mi segue, e vorrei ben vedere! Non mi seguo nemmeno io.
-    Perché voglio vedere davvero se sono intangibile. – 
-    Ma scusa, Zoro ha già provato. – 
-    Sì, ma voglio provare con te. – 
Rufy sghignazza.
-    Come vuoi. – si prepara al gomu gomu no pistol, mossa che conosco molto bene, ma Sanji lo ferma. Avrei dovuto prevederlo. 
-    Le donne non si toccano! Rufy, prova a sfiorarla e ti metto a digiuno per un mese! – 
-    No! Non puoi! – protesta il capitano.
-    Oh, sì che posso, ti ricordo che il frigo è sotto il mio comando! – 
-    Sanji, va tutto bene. Gliel’ho chiesto io. – 
-    Ma Gio, non puoi seriamente volere che ti colpisca. – 
-    Ammetto che non è mia abitudine chiedere alla gente di prendermi a pugni, ma voglio provare. –
Detto fatto. Sanji non può resistere alle richieste di un’esponente del genere femminile, per quanto non assomigli nemmeno lontanamente a Nami o Nico Robin.
Si fa da parte e Rufy riprende da dove si era interrotto.
Vedo il suo pugno arrivare, chiudo gli occhi preoccupatissima, concentrandomi sull’aria, e… niente. Anzi, niente dolore, ma una strana sensazione di vuoto in testa. Sgrano gli occhi e mi vedo il pugno di Rufy uscirmi dalla fronte. 
Ok. Sono ufficialmente sotto shock. 
Osservo la punta del mio naso tornare intera, mi riaggancio la mascella alla bocca, visto che dallo stupore ormai mi striscia per terra e poi… comincio a ridere.
Come al solito. Ogni volta che mi faccio male non troppo seriamente mi metto a ridere, è più forte di me. 
Mi sto dissanguando per una ferita alla mano? Rido come una demente mentre cerco il disinfettante.
Mi scontro con un mio avversario durante una partita di basket a scuola? Mentre sono a terra con la mascella e la gamba doloranti e la testa che gira come una trottola, rido. Ho spaventato più di una persona così facendo.
Quindi il fatto che ora stia ridendo vuol dire solo che sono leggermente sconvolta. 
Anche questa volta vedo chi mi circonda scambiarsi sguardi preoccupati.
-    Stai bene? – chiede Usopp un po’ sconcertato.
-    Benissimo. Reazione naturale. – cerco di ridarmi un contegno. Mi sposto i capelli da davanti agli occhi e mi raddrizzo la maglia. 
-    Sicura? Sembri pallida. – 
Ecco, ancora con questa storia. Io sono pallida. Lo sono sempre stata, nemmeno mi abbronzo in estate. Con i capelli biondi e gli occhi azzurri ero anche intonata, ma da quando me li sono tinti di rosso scuro il contrasto è aumentato e sembro sempre un formaggino. 
Sto bene. – ripeto, osservandomi la mano. Mi concentro, cerco di farla svanire e…puf! O meglio, non scompare con uno sbuffo di fumo, semplicemente si dissolve. 
-    Wow. – sussurro estasiata. 
-    Bè – Rufy interrompe la mia contemplazione con il suo solito sorriso a 32 denti. – resti con noi, vero? – 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: hunter95