13.2 - 13.2 Special (seconda parte)

La nave era approdata al porto, i funzionari dell'equipaggio venerò scortati al palazzo reale.

La sala del trono era una meravigliosa stanza circolare di marmo bianco filigranato di azzurro e blu.

Il trono era sopraelevato e molto grande e spazioso, su di esso sedeva il “Re” di Danann.

- È un grande onore ricevere udienza dal Signore dell'isola dei Magi. - uno dei visitatori dall'aspetto anche troppo pomposo aveva iniziato a parlare.

Finn, che si fingeva Re per valutare le intenzioni dei visitatori, era sul trono con Lee al suo fianco con la divisa della guardia reale restava in mobile.

- Questa è l'isola di Danann, che voi la chiamate Magi mi offende oltre ogni modo. - la voce del ragazzo era monotono e annoiata.

- Chiediamo venia, Vostra Altezza.. - il viso dell'uomo sbiancò di colpo.

- Ecco, noi siamo qui per porvi una proposta.. vedete.. - Lee lo interruppe di colpo bisbigliando qualcosa all'orecchio di Finn.

Raunen sul lato opposto impugno più saldamente la lancia, pronta ad attaccare.

- Noi non accetteremo mai la vostra proposta! - Lee si stava togliendo il mantello e l'armatura da guardia, mentre Finn si alzava per cederle il posto con un inchino.

- Come osate! - domandò il secondo funzionario.

- Oso, visto che IO sono NemesLee MacLir, regina di Danann. - lentamente si sedette sul trono - E voi, non mi piacete affatto! -

Gli uomini scesi dalla nave erano sconcertati, non avrebbero mai pensato di dover trattare con una donna.

- Vostra Alt.. - un cenno della mano lo blocco. La sala del trono venne evacuata ad eccezione degli ospiti, Lee, Rau e Finn.

- Voglio capire bene. Voi avete formato un organizzazione chiamata Governo Mondiale e pretendete che NOI vi aderiamo? - Lee sembrava molto arrabbiata.

- È riduttivo messa così.. - l'agitazione scorreva tra gli ospiti.

- Direi che è cristallino, messa così. Aggiungerei, se permettete, che 'se non vogliono li annienteremo'.. siete banali. Volete costringerci con la minaccia di una guerra, signori, voi non avete mai visto i demoni all'opera, vi consiglio di non sfidarci o.. -

Lo sguardo di Lee si perse nel futuro, qualcosa la scosse.

- Ho capito. - i funzionari tirarono un sospiro di sollievo appena lei cambiò tono - Ci penserò, datemi un mese. -

Rau e Finn si guardarono perplessi.

- Ci giurerete fedeltà e darete al Governo tutte le vostre risorse, compresa la vostra Magia. E voi in cambio potrete diventare un Drago Celeste. -

“Fesseria!”

- Nella mia famiglia è vissuto un vero Drago, non irritatemi più del necessario. -

Con un cenno i funzionari vennero allontanati dal palazzo e ripartirono per il mare.

- Vogliono il tuo potere! - disse Finn quando rimase solo con lei.

- Grazie per aver sottolineato l'ovvio! - le sue labbra erano serrate in un sorriso triste e gelido nel tempo stesso.

- Non vorrai davvero considerare la loro offerta?! - il ragazzo tentava di comprendere cosa passasse nella testa della Regina.

Senza dire una parola lei si ritirò nella sala delle statue.

 

******

Quando aveva dei problemi si recava sempre davanti alla statua di Seiren, lei era considerata la più grande delle Regine, la più forte e risoluta. La sua era vera giustizia, anche se alcuni la consideravano fin troppo spietata.

“Un vero Drago! Come possono solo pensare di essere paragonati a te?! Vorrei avere metà della tua forza, invece sono un Gigante con le mani legate.. se scendiamo in guerra molti moriranno, Danann sarà devastata e i cancelli saranno in pericolo. Al contrario se mi arrendessi a loro non sarei degna del mio titolo..”

Le lacrime rigarono il suo viso.

“Dimmi.. ti prego.. cosa devo fare..”

Una luce diversa illuminò gli occhi della statua.

“È così dunque.. in fondo lo sospettavo.. era per questo motivo che ho vissuto fino ad oggi.. per morire e rinascere una seconda volta..”

 

******

Erano passati 5 giorni dalla partenza dei funzionari, al palazzo reale si respirava una strana aria.

Lee si trovava in giardino, appesa a testa in giù ad un albero come sempre in quei giorni.

- Ti verrà mal di testa se non cambi posizione. - una voce anziana e rauca la riscosse dai suoi pensieri.

- Sei venuta a sgridarmi, sorella? - Lee non si mosse di un millimetro, ne aprì gli occhi.

- Sgridarti?! Ho smesso di farlo da quando hai congelato il giardino per il quinto compleanno di Lena. Volevi regalarle un gigante di neve, e considerando che lei è nata in pieno agosto è stata un'impresa degna di nota. -

- Ahahahah... - la risata cristallina della giovane riempì l'aria e saltò giù dall'albero.

- Mi ricordo che le era piaciuto molto, e comunque non avresti preteso mica che le regalassi un gigante di terra o di fuoco, meglio il ghiaccio che si scioglie senza tanti problemi. -

Un silenzio cadde tra le due donne.

- Nal pensi che sia stata una buona sovrana? Ho vissuto per il mio popolo ogni giorno, volevo dare loro il meglio, e guarda dove siamo arrivati... sull'orlo di una guerra. -

- Non inizierai una guerra, ti conosco fin troppo bene. Se ne avessi la possibilità combatteresti da sola in prima linea annientando tutti i nemici e spedendoli all'inferno se necessario. Ma tu hai troppo rispetto per la vita umana, i rimorsi ti ucciderebbero. -

- Mi conosci troppo bene. -

- Vorrei che fossi felice almeno una volta, che realizzassi un tuo sogno. -

- Chissà, magari nella prossima vita sarò felice! -

 

******

Pochi giorni dopo.

Gli abitanti dell'isola erano occupati nella loro quotidianità, nel primo pomeriggio il sole risplendeva rassicurante nel cielo.

Abitanti di Danann!

In quel preciso istante ogni persona si fermò, in attesa, con lo sguardo verso il palazzo reale.

Ascoltate con attenzione. I funzionari che erano giunti pochi giorni fa ci hanno sottoposto a ricatto. Non ho alcuna intenzione di iniziare una guerra, ma neppure di dargli ciò che chiedono.

La voce di Lee era calda e tranquilla.

Evacueremo l'isola per un po', e torneremo quando tutto si sarà sistemato. Almeno, questa è la mia speranza.

Le persone che ascoltavano attentamente sembravano rattristate.

- Cosa dite! Noi combatteremo al vostro fianco se serve a salvare l'isola! - molti si unirono al grido.

… vi ringrazio, sapete che credo in voi, ed è proprio per questo che vi prego di seguire il mio ordine, so che è crudele da parte mia...

Una ragazza dai capelli biondi che era seduta vicino alla fontana della piazza principale si alzò di scatto.

- A cosa servono le nostre capacità se non per aiutarvi e difendervi? - detto questo si fece scrocchiare le dita della mano destra con forza - Gli Dei ci hanno concesso la magia, perché non usarla?! -

… la magia non vi è stata data per proteggere me, ma per essere liberi voi. I vostri poteri vi sono stati donati dal Fiore del Mare, attraverso i suoi frutti siete stati in grado di avvicinarvi agli Dei, ma agli occhi dei forestieri questo ci fa apparire come dei demoni, diavoli pronti a distruggere il mondo.

Molte persone posarono lo sguardo al suolo.

Non temete, io me la caverò dopo tutto sono la Regina dei Giganti. Ora, recatevi al castello in modo ordinato a compilare i registri di famiglia e le preferenze per l'evacuazione.

Credetemi, questo per me è un vero dolore, ma può essere anche un nuovo inizio, non sprecate questa occasione.

Non appena Lee concluse il discorso molte persone iniziarono a raggiungere il palazzo.

 

******

Durante tutto il discorso Rau rimase accanto a lei.

- La ragazza, chi era? È coraggiosa. - domandò Rau con una punta di orgoglio.

- Lexel, un'aspirante tessitrice. Lei possiede il potere della gomma. È una testa calda, ma è in gamba. -

- Gomma, eh?! Che frutti bizzarri.. -

- Parla lei. - disse Lee con uno sguardo sprezzante - Di la verità ti piace dormire e fare la guardia contemporaneamente durante i turni notturni?! -

- Beh è uno dei vantaggi di potersi trovare in due posti contemporaneamente. - Rau portò una mano alla testa.

- Puff.. - la Regina non resistette e scoppio a ridere fragorosamente.

- A Finn, invece, gli hai affidato uno dei più rinomati. -

- Già... la verità è che volevo non soffrisse mai più, che le sue cicatrici sparissero... - una luce di tristezza attraversò il suo sguardo - La Fenice risorge sempre dalle ceneri. -

******

Il giorno dell'evacuazione era infine giunto. Nel porto non c'era nessuna nave. Gli abitanti semplicemente sparirono per ritrovarsi in nuove isole, e da li ricominciare.

Danann era deserta ad eccezione di NemesLee. Si trovava da sola, davanti alla tomba di Seiren.

- Custodisci dei segreti anche da morta. - lentamente sfiorò alcune lettere dell'iscrizione che presero a brillare e si aprì un passaggio segreto sotto la scultura, conduceva ad una sala sotterranea illuminata da un cristallo al centro di un cerchio complesso.

Rimase immobile davanti a quella bellezza. La luce azzurra che emanava era unica e rassicurante.

“Sembra dirmi di non avere paura. È così bella!”

- Che posto è?! - una voce la riscosse e la bloccò di colpo.

- Finn.. - un sussurro riempì la stanza - Perché?! -

- Ti conosco troppo bene, sapevo che avresti usato Karma per l'evacuazione, ho preso le mie contromisure. - disse con un sorriso tirato.

- Vattene! - gridò con tutte le sue forze.

- No. Non ti lascio sola! - ribatte il ragazzo con aria di sfida.

- Per gli Dei! - una luce scura attraversò gli occhi di Lee, Finn era immobilizzato - Sarai uno spettatore, vedrai la vera Magia. Non immischiarti. Ti prego! Sappi che ti ho amato più di chiunque. -

Finn non riusciva neppure a risponderle da quanto era bloccato, così dovette assistere senza poter far nulla, come una statua.

La ragazza non appena entrò nel cerchio cambiò aspetto. Il suo corpo brillava emanando una luce azzurra fredda come il ghiaccio.

- Dei antichi ascoltate la mia preghiera.. Io NemesLee Manannan MacLir Regina Dei Giganti Signora di Danann, sono qui oggi per sigillare l'isola.. - un'onda d'urto scosse l'aria, una miriade di piccoli cristalli brillavano a mezz'aria nell'intera stanza - Verrà il giorno in cui i torti saranno ripagati e la devozione ricompensata, verrà il giorno in cui nascerà la figlia del mare che riporterà la luce nelle tenebre, verrà il giorno in cui i Draghi risorgeranno, i Giganti si innalzeranno, le Fate voleranno e il Regno Degli Dei risorgerà dalle ceneri.. - una pausa carica di tensione la avvolse - per questo.. .. Io sacrifico la mia anima per il sigillo di Akasha. - spalancò le mani e subito dopo unì i palmi con un rumore sonoro.

“Cosa fai?! NO.. ti prego!!” Finn tentava in tutti i modi di gridare.

- Il corpo è la Terra.. la mente è l'Acqua.. lo spirito è il Fuoco.. l'anima è l'Aria.. il Tempo al Tempo.. da Vita a Morte.. da Morte a Rinascita.. - la luce azzurra iniziò a virare nei colori più disparati creando un arcobaleno. Il cristallo e il cerchio magico iniziarono a brillare di una luce accecante.

Finn era disperato, tentava di liberarsi, quando sentì la voce di Lee nella sua mente.

Perdonami. Avevo giurato a me stessa che mai ti avrei ferito. Vivi anche per me, ti amo.

Il corpo di Lee scomparve inghiottita dalla luce con tutta Danann.

 

Secondo i libri comuni, quell'evento venne chiamato 'L'esplosione Blu': l'onda d'urto si estese per miglia e miglia, molte isole vennero colpite e riportarono gravi conseguenze, NemesLee passò alla storia come la Regina distruttrice di Mondi.

 

Questa storia mi lasciò interdetta, NemesLee morta senza eredi.. e io.. come era possibile che io esistessi?!

Passarono diversi anni prima che la mia domanda trovasse risposta. Una pagina comparve dal nulla scritta a tratti sia nella lingua comune che nel linguaggio di Danann: era un diario.

La calligrafia era delicata e armoniosa. Passai molte ore su quelle lettere.

Iniziavano tutte con un 'Cara Mamma' e terminavano con la firma della scrittrice 'MemoRee MacLir'.

In molti punti parlava del padre Finn, e delle zie Raunen e Roula e dell'isola in cui viveva.

Probabilmente solo alla morte del padre comprese la sua vera natura, o almeno è l'opinione che mi sono fatta nel corso di quella lettura.

Il suo nome MemoRee significava 'ricordi perduti'. In altri documenti, scritti dal padre, era registrata la crescita della figlia e le sue capacità, alla fine di ogni documento c'era sempre un appunto che la paragonava a NemesLee, sia fisicamente che psicologicamente.

Conclusi che MemoRee non era altro che la reincarnazione di NemesLee. La magia di sigillo richiese l'Anima non il Corpo, quindi probabilmente il corpo stesso subì un violento scompenso per aver perduto una parte così importante da provocarne la regressione. In poche parole, tornò bambina, ed era senza ricordi come una tela bianca.

Lei, come molte sue discendenti trascorsero una vita abbastanza tranquilla.

Io fui la prima ad uscire volontariamente allo scoperto, e non me ne pento.

 

Tethra MacLir

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Ecco la seconda parte della storia di NemesLee. 
Ho voluto aggiungere questo capitolo perché è un personaggio fondamentale della storia, è la persona che ha segnato la fine di un'era ed ha condizionato le generazioni a venire.
Cosa ne pensate? Secondo voi a fatto la scelta giusta sacrificandosi? 

Spero che vi piaccia e continuerete a seguirmi.. ^^

Baci 
Hiden