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Autore: AngelWing99    23/02/2016    2 recensioni
Juliet sembra una ragazza come le altre, ma è più problematica di quanto non dia a vedere.
Andrè il solito badboy della scuola: bello e affascinante; ma in verità è anche molto altro.
I due si odiano da quando le loro vite si sono incrociate per caso a scuola. Presto si ritroveranno a stare insieme, a dipendere l'uno dall'altro e cosa succederà se uno dei due si dovesse innamorare dell'altro?
Genere: Drammatico, Fluff, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Juliet si svegliò che stava sdraiata su qualcosa di morbido e caldo, le faceva male testa e sentiva una leggera nausea. Apri piano gli occhi trovandosi davanti un muro di pietra, si alzò lentamente a sedere, ma subito un forte giramento di la fece stendere di nuovo. Si guardò un po' intorno trovandosi in stanza quadra spoglia di ogni cosa, c'era solo il letto dove stava lei, le sbarre di ferro alla finestra, il pavimento aveva il parquet di legno chiaro e una porta di metallo che stonava con tutto quello che la circondava. Sbuffò chiudendo gli occhi, non ricordava cosa era successo, si ricordava solo che André stava litigando con il padre per qualcosa che non capiva
<< Ti sei svegliata finalmente >> disse qualcuno dalla porta, Juliet girò appena la testa e trovò Rick appoggiato allo stipite della porta
<< Sai che sei monotono? >> disse provando a mettersi seduta, ma lui la fermò costringendola a stare sdraiata
<< Meglio se rimani giù, ti ho colpito un po' forte, non vorrei che vomitassi per terra >> disse ghignando divertito e le spostò i capelli dietro l'orecchio
<< Cosa vuoi questa volta? >> chiese incrociando le braccia al petto
<< Nulla. Non ti farò nulla per questa volta, mi sono divertito abbastanza con te, la scorsa volta >> disse leccandosi il labbro inferiore
<< Quindi ora cosa vuoi? >> chiese alzando un sopracciglio
<< Servi solo come esca >> disse accarezzandole una guancia
<< Anche l'altra volta servivo come esca eppure questo non ti ha fermato dal torturarmi >> disse assottigliando lo sguardo
<< Questa volta è diverso >> disse alzando gli occhi al cielo << vuoi mangiare qualcosa? >>
<< Cosa sarebbe diverso? >>
<< Il fatto che ho ottenuto ciò che volevo >> disse ghignando divertito
<< Se intendi il fatto che mi hai stuprata ti assicuro che oramai l'ho superato >> disse stringendosi le braccia al petto
<< Di te non mi importa nulla. Non hai mai pensato a come si sentisse André? Di come si può sentire male ogni volta ti prendo con me? >> disse ghignando felice della confusione della ragazza e scoppiò a ridere << ogni volta che ti ferisco lui sta male perché sa che ha fallito, non è riuscito a proteggerti e mai ci riuscirà >> continuò scoppiando a ridere di nuovo << quel povero imbecille non sa nemmeno cosa succederà quando arriverà qua >> disse alzandosi in piedi
<< E cosa succederà? >> chiese lei mettendosi seduta
<< Lo scoprirai principessa >> disse ridendo e fece per uscire, ma poi tornò indietro e la ragazza si trovò i polsi legati da una catena al letto << per essere sicuri che non scapperai >> disse facendole l'occhiolino e se ne andò lasciando la ragazza con non poche domande.
Passarono le ore e la ragazza le passò tutte a contare le pietre e tutte le lastre di legno erano state utilizzate, guardava fuori dalla finestra cercando di capire dove stava, ma senza successo, vedeva solo una foresta e montagne; provò a dormire, ma gli occhi rimaneva aperti e non volevano chiudersi. Si ritrovò a stare seduta sul letto a darsi botte con la testa contro il muro, ripensava alle parole di Rick e si malediceva per non aver mai pensato a come potesse stare André, aveva sempre e solo pensato prima a se stessa e poi a lui, non riusciva a capire come aveva potuto fare una cosa del genere. Quando stava con Tom non faceva altro che pensa prima a lui e poi a lei, invece da quando stava con André non ci pensava affatto. Il senso di colpa la investi come mai prima d'ora, neanche dopo che aveva rotto la promessa con André si era sentita così in colpa. Per questo si dava botte sulla testa, non voleva piangere, ma almeno faceva qualcosa.
Per tutto il giorno non venne nessuno né per portarle da mangiare né per darle da bere, così quando scese la notte la ragazza iniziò ad avere fame e ben presto si aggiunse anche la sete. Si addormentò solo a notte fonda con la testa che le scoppiava a causa di tutte le botte che si era data per passare il tempo.
Si svegliò a causa di un botto che ancora riecheggiava per la stanza, si mise a sedere e guardò verso la porta dove trovò Rick che si avvicinò velocemente a lei
<< Buongiorno >> disse sorridendo divertito
<< Che c'è di tanto divertente? >> chiese lei guardandolo male
<< I tuoi capelli sono meravigliosi stamattina >> disse scoppiando a ridere mentre la ragazza si portò velocemente le mani fra i capelli per pettinarli come meglio poteva
<< Cosa vuoi? >> sbuffò mentre si faceva una treccia di lato
<< Volevo solo vedere come stavi >> disse prendendole i capelli e iniziando ad intrecciarli lui
<< Vallo a raccontare a qualcun altro. Dimmi cosa vuoi >> disse strappandogli i capelli dalle mani per finire lei la treccia
<< Sono così morbidi i tuoi capelli >> disse iniziando a giocarci
<< Rick dimmi. Cosa. Vuoi >> ringhiò
<< Te lo detto non voglio nulla, solo farti un po' di compagnia visto che ieri sei stata tutto il tempo da sola >> disse mentre con altra mano le accarezzava una guancia
<< Tu vuoi sempre qualcosa >> disse assottigliando gli occhi
<< D'accordo. Quando tutto questo sarà finito tu restai da sola ed è un tremendo peccato visto quanto sei bella. Quindi alla fine di tutto tu diventerai la mia sposa >> disse sorridendo divertito mentre la ragazza sgranava gli occhi
<< Ma neanche per sogno. Tu sei fuori di testa. Dopo tutto quello che hai fatto e che stai facendo passare ad André, come ti può anche solo venirti in mente che io possa stare con te? >> 
<< Ma infatti non te lo sto chiedendo. Tu diventerai mia punto e basta, non puoi scegliere >> disse ghignando divertito, le prese il mento tra le dita e si avvicina a lei così che le loro labbra iniziarono a sfiorarsi
<< Preferisco morire piuttosto che mettermi con te >> ringhiò lei guardandolo male
<< Imparerai ad amarmi come ami André >> disse sorridendo divertito e le morse forte il labbro inferiore, si staccò solo dopo che le fece un taglio superficiale sul labbro << ci vediamo domani... Mia sposa >> disse uscendo dalla stanza. Juliet rimase a guardare a lungo la porta maledicendosi per non aver fatto nulla come al solito. Ritornò nella noia più totale, non venne più nessuno così per riempire quel maledetto silenzio che la circondava iniziò a canticchiare una canzone, ma la gola iniziò a bruciarle così che smise presto, i pensieri ricominciarono ad affollarle la testa e il senso di colpa ritornò più prepotente di prima. Si portò le gambe al petto, si guardò intorno alla ricerca di una via d'uscita, ma l'unica era la porta, ma con le catene non riusciva a raggiungerla e poi sicuramente era chiusa a chiave; con sé non aveva neanche il suo coltellino visto che indossava ancora il vestito del giorno prima. Stette seduta tutto il giorno ad aspettare che succedesse qualcosa. Verso sera iniziò a piovere a dirotto, la stanza divenne buia tanto che la ragazza non vedeva ad un palmo dal naso, riusciva a vedere solo grazie alla luce dei tuoni che infrangevano il cielo. E così la ragazza si addormentò con la pioggia e i fulmini che le facevano da melodia.
Il giorno dopo si svegliò che fuori pioveva ancora e lei aveva iniziato a sentire freddo e caldo insieme, la stanza era impregnata di umidità tanto che le bagnava il viso e il vento che tirava fuori non aiutava a migliorare la situazione. Rimase raggomitolata sotto le coperte alla ricerca di un po' di calore, ma non aveva molto successo. La porta si aprì, ma lei non ci fece molto caso e rimase chiusa nel suo guscio di coperte
<< Che c'è neanche oggi mi vuoi vedere? >> chiese la voce irritante di Rick
<< Vattene >> disse con voce roca, la mancanza di acqua aveva iniziato a farsi sentire
<< Non mi dovresti trattare in questo modo, d'altronde è solo grazie a me che sei ancora viva, se fosse per mio padre già ti avrebbe uccisa da tempo >> disse sedendosi accanto a lei, la ragazza non ci fece molto caso e preferì non rispondere << hai la febbre ragazzina? >> chiese infilando una mano sotto le coperte e la mise sulla fronte di Juliet anche se lei tentò di allontanarsi, Rick iniziò ad imprecare, la costrinse ad uscire dalle coperte e la trascinò fuori dalla stanza. Da lì la prese per il polso e la trascinò per diversi corridoi mentre la ragazza tentava di stare in piedi, ma si sentiva completamente senza forze così che il più delle volte cascò a terra strusciando le ginocchia. Alla fine il ragazzo la prese di peso e la mise su una spalla, per non fermarsi ogni cinque secondi. Mentre camminavano non incontrarono nessuno, senza accorgersene la ragazza si trovò in un'altra stanza più calda, Rick la face scendere e la prese in braccio per poi metterla delicatamente sul letto e rimboccarle le coperte
<< Ora dormi piccola >> disse accarezzandole una guancia, la ragazza non se lo fece ripetere, si girò di lato e si riaddormentò di colpo.
Si svegliò che stava ancora in quel letto caldo, si ricordava a tratti quello che era successo il giorno prima. Aveva la febbre alta e Rick l'aveva accudita come faceva André quando stava male, l'aveva stretta forte cercando di riscaldarla quando aveva freddo, le aveva fatto bere la tachipirina e l'aveva costretta a mangiare. Per tutto il tempo l'aveva trattata in modo stranamente dolce e non aveva mai provato a torcerle neanche un capello nemmeno quando gli aveva fatto perdere la pazienza perché non voleva mangiare. Anche il quel momento la stava stringendo forte a sé, anche se a stava dormendo. Juliet si girò ad osservarlo, non capiva perché si stava comportando in quel modo, tutto le volte che l'aveva rapita ne aveva approfittato per farle solo e soltanto del male, quindi ora non riusciva a capacitarsi del fatto che la stava trattando bene, non capiva il suo scopo, di certo non poteva né dimenticare né perdonare tutto il dolore che le aveva fatto provare, quindi perché ora si stava preoccupando tanto? 
<< A cosa pensi? >> chiese Rick distraendola dai propri pensieri
<< Perché stai facendo tutto questo? >> chiese mettendosi seduta
<< Te l'ho detto, ma credo che non ricordi i tuoi deliri. Voglio solo che diventi la mia sposa quando tutto questo sarà finito e non voglio una sposa tutta sottomessa e continuamente impaurita da quello che le posso fare >> disse mettendosi seduto anche lui, era torso nudo, aveva una tartaruga come quella di André, Juliet distolse subito lo sguardo e si mise a fissare il caminetto davanti a sé << non è peccato guardare sai >> disse lui divertito, le appoggiò una mano sulla guancia e la costrinse a girare la testa verso di lui e si ritrovarono con le bocche a pochi millimetri di distanza, la ragazza lo guardò negli occhi e lo trovò che stava fissando le sue labbra indeciso su cosa fare. Un istante dopo ritrovò le labbra appoggiate alle sue, le tornarono in mente tutte le volte che le aveva del male, gli mise le mani sul petto e lo allontanò, però lei cascò per terra e iniziò ad allontanarsi il più possibile dal letto
<< Non puoi pretendere che mi dimentichi tutto quello che mi hai fatto solo con qualche gesto dolce >> disse balzando in piedi
<< Non voglio che ti dimentichi e so che è impossibile anche il fatto di perdonarmi >> disse alzandosi in piedi, e si avvicinò di nuovo a lei, le mise un braccio intorno ai fianchi e l'avvicinò a sé << voglio che tu vada avanti, che non pensi più a tutte le cose che ti ho fatto... Per tutto questo tempo non ti ho fatto nulla, né proverò a farti più del male, te lo prometto, ma... Per favore, vai avanti >> disse mentre le accarezzava una guancia
<< Non potrò mai essere tua Rick. Io amo André. Solo e soltanto lui. Se quando tutto questo sarà finito lui sarà morto io lo seguirò >> disse allontanandosi da lui
<< Non te lo permetterò. Non perderò una seconda volta la mia sposa >> ringhiò chiudendo le mani a pugno e gli occhi diventarono leggermente più rossi
<< Non puoi impedirmelo >> disse osservandolo attentamente
<< Invece si, a costo di chiuderti qua dentro a vita >> continuò a ringhiare, si avvicinò un'altra volta a lei e la strattonò verso di sé << tu non andrai da nessuna parte, resterai per sempre al mio fianco >> continuò a pochi millimetri di distanza << che ti piaccia o no, tu rimarrai qui per sempre >> disse e poi la buttò sul letto, la osservò per qualche secondo e poi se andò via lasciandola sola in quella stanza. Juliet aspettò qualche minuto aspettando che tornasse, ma visto che nessuno si faceva vivo andò verso la finestra e l'apri, si guardò intorno alla ricerca di un modo per scendere senza cadere a terra
<< Chiudi la finestra >> ringhiò Rick dietro di lei, la prese per i fianchi e la scansò malamente per chiudere lui stesso, si girò verso di lei con occhi che erano diventati di un rosso scarlatto << che volevi fare? >> ringhiò avvicinandosi a lei
<< Volevo solo prendere un po' d'aria fresca visto che qui si muore dal caldo e inizia ad esserci puzza di chiuso >> disse incrociando le braccia al petto, per il suo bene decise di mentire, di sicuro se avesse saputo la verità avrebbe messo il chiavistello alle finestre
<< No tu volevi uscire dalla finestra per scappare >> disse guardandola malamente
<< Sai, non sono così agile da scendere un edificio, ma grazie apprezzo il complimento >> sbuffò girandosi verso il letto e fece ricadere le braccia lungo i fianchi, Rick la prese per il polso per farla girare verso di lui
<< Giurami che volevi solo prendere una boccata d'aria >> disse così calmo che per un attimo la ragazza se ne stupì, rimase per un attimo a guardarlo negli occhi che stavano lentamente tornando più scuri
<< Lo giuro >> disse osservando meglio il bordo intorno alla pupilla notò che una piccola striscia verde smeraldo che la circondava, Rick sorrise dolcemente
<< Il verde è il mio vero colore degli occhi >> disse lasciandole il polso
<< Come mai ora sono rossi? >> chiese inclinando la testa di lato
<< Quando ti nutri solo di sangue umano ti vengono gli occhi rossi >> disse passandosi una mano dietro la nuca, passarono alcuni m inuti in silenzio poi Rick ricominciò a parlare: << visto che volevi prendere aria ti faccio vedere un posto, vieni >> disse porgendole una mano, Juliet guardò per un attimo la mano e poi lui scosse la testa e andò verso la porta, sentì Rick sospirare, ma poi lo trovò ad aprirle la porta. La guidò fuori da quello che sembrava un castello, andarono dentro il bosco e arrivarono fino ad una radura, dove al centro c'era una quercia e ai suoi piedi una pietra. Rick andò velocemente verso la pietra e si inchinò davanti, mentre la ragazza si avvicinò più lentamente, quando fu abbastanza vicina sbirciò sopra da sopra la spalla del ragazzo e quella che sembrava una pietra in verità era un lapide. Rimase in silenzio fino a quando a fino il ragazzo non parlò
<< Lei è Jessy... Era lei che amavo... Che doveva essere la mia sposa >> disse con un sospiro, si alzò in piedi e andò dalla ragazza che si stava mordendo il labbro inferiore indecisa se dirgli quello che sapeva o meno << devi dirmi qualcosa? >> chiese inclinando la testa di lato
<< So cosa gli ha detto André... E cosa è successo dopo >> disse guardando a terra con le mani che si contorcevano per agitazione, Rick rimase per qualche secondo in silenzio poi la prese per le spalle e iniziò a scuoterla
<< Dimmelo subito. Cosa le ha detto. Dimmelo >> disse mentre continuava a scuoterla, la ragazza d'istinto strinse forte i polsi di lui per fermarlo e Rick si fermò 
<< André mi ha detto... Che lei non faceva altro che provarci, tu avevi deciso che per il momento era meglio tenerla allo scuro, ma le cose tra suo padre e tuo padre stavano iniziando ad andare male, così aveva deciso di raccontarle tutto. Un pomeriggio si sono incontrati e lui le ha spiegato tutto, ma lei non ci credeva, ovviamente, chi di primo impatto ci crederebbe che la maggior parte delle persone che le stanno intorno sono demoni? È un po fuori dal normale... Comunque lei è scappata via. André è tornato da lei per vedere come stava, ma lei gli ha chiuso la porta in faccia. Nel frattempo le cose tra i vostri padri sono peggiorate sempre di più e tuo padre ha iniziato a fare diciamo imboscate ad André per tentare di ucciderlo, ma non c'è mai riuscito... Tutte le mattine André andava a vedere come stava Jessy, ma lei stava quasi sempre chiusa dentro casa. Aveva paura che non sarebbe mai più uscita e quindi insomma tu e lei non avreste più potuto stare insieme... Solo che una mattina ha trovato la porta della casa spalancata, si è insospettito e quando è entrato ha trovato degli uomini che la tenevano ferma.... E uno che le tagliava le vene... Così da simulare un suicidio... E... E... Non ha fatto in tempo a salvarla... >> disse guardando tutto il tempo per terra, ma nell'ultima parte aveva iniziato a tremare e le lacrime presero a rigarle lentamente le guance, Rick la tirò a sé e l'abbracciò forte
<< Perché André non me l'ha mai detto? >> sussurrò affondando il viso contro la sua spalla
<< Aveva paura che non gli credessi... E poi gli sembrava più giusto che sapessi che si era suicidata piuttosto che l'avevano uccisa >> disse singhiozzando con il viso affondando contro il suo petto
<< Chi erano quegli uomini? >> chiese accarezzandole la schiena per farla calmare
<< Non lo sa... Fino adesso non mai scoperto nulla... Quando quei tizi si sono accorti di lui hanno tentato di ucciderlo, ma lui si è difeso... Ne ha uccisi la maggior parte, ma uno era scappato... Ha provato a rintracciarlo... Ma non l'ha mai trovato >>
<< Capisco... André me lo doveva dire... Le cose sarebbero andate diversamente >> disse stringendola forte a sé 
<< In che senso? >> chiese lei confusa e alzò gli occhi verso di lui, il ragazzo la guardò per qualche secondo indeciso, ma poi si decise
<< Mio padre ha sempre odiato Jessy... Non poteva credere che lei fosse la mia metà... Ogni giorno me lo rinfacciava... Tu non sai come sono venuto a sapere che era morta... Non sono andato a casa sua e ho trovato il suo cadavere... Me l'ha detto mio padre... Mi ha detto che aveva mandato degli uomini a prenderla perché aveva paura che Henry potesse farle qualcosa, ma l'uomo che era tornato gli aveva detto che l'aveva trovata a letto con André. Quando sono ritornati da lei per prenderla, l'uomo ha detto di aver sentito dire da André le ordinava di suicidarsi e lei che eseguiva l'ordine. Poi quando André si è accorto di loro li aveva attaccati, ma quello era riuscito a scappare >> disse guardandola negli occhi, la ragazza tornò ad appoggiare la testa sul suo petto e stringerlo in un abbraccio
<< Se André ti avesse raccontato tutto subito... Gli avresti creduto? >> chiese dopo un lungo silenzio
<< Non lo so. Ma di sicuro avrei tenuto conto delle sue parole... Per me era... O è come un fratello... Non so più cosa fare >> sussurrò stringendola a sé un'altra volta
<< Potremmo ancora essere fratelli >> disse una voce accanto a loro, Juliet si girò di scatto trovando André che li guardava sorridendo dolcemente, la ragazza sorrise
<< André >> disse andando verso di lui, ma Rick la strattonò mettendola dietro di sé
<< Da quando André ha gli occhi verdi? >> chiese con un ringhiò, il ragazzo davanti a loro diventò serio in un secondo e saltò addosso a Rick. I due iniziarono a lottare e ben presto Rick fu in vantaggio, passò dietro al ragazzo, gli diede un calcio dietro la schiena che lo fece cadere a terra e picchiò la testa contro un sasso
<< Andiamo, ne arriveranno degli altri >> disse prendendola per mano e iniziò a correre verso il castello, trascinandosi dietro la ragazza 
<< Ma cosa succede? >> chiese la ragazza confusa, mentre lo seguiva inciampando ogni cinque secondi
<< Di sicuro ti hanno detto che ogni demone ha un potere, André quello del controllo mentale, io quello di cambiare forma. A quanto pare anche quel ragazzo aveva questo potere >> disse senza fermarsi
<< No, era un che succede nel senso perché ti ha attaccato >> disse lei stringendo la sua mano per non cadere l'ennesima volta
<< Mio padre non era molto felice che io ti volessi con me... Ma io me ne fregato e ti ho... Rapita >> disse stringendo la presa sulla sua mano. Arrivarono al castello e invece di entrare andarono sul retro dove ci stava una Mercedes classe A nera
<< Sali... Ti riporto da André >> disse mettendo in moto la macchina, la ragazza non se lo fece ripetere ed entrò. Rick mise immediatamente la quinta e partirono velocemente senza che nessuno si accorgesse di loro.
Dopo un'ora che Rick stava andato a centottanta chilometri orari Juliet gli propose di rallentare almeno un pochino
<< Non mi dire che hai paura di andare così veloce >> disse lui scoppiando a ridere
<< Non voglio morire ora... Sai sono troppo giovane e poi al mondo mancherebbe la mia bellezza >> disse sorridendo divertita
<< Come sei egocentrica... Sta tranquilla che non morirai, ma per il momento dobbiamo tenere questa velocità... Se vuoi dormi così non sentì nulla >> disse divertito
<< Non ho sonno... Accendo la radio >> disse mentre già lo faceva, passarono il resto del viaggio in silenzio. Rick si fermò solo una volta per fare il pieno alla macchina e rendere qualcosa da mangiare per lei
<< Tu perché non mangi? >> chiese mentre mordeva il panino che le aveva comprato
<< Non mi va >> disse semplicemente con una scrollata di spalle
<< Mangia >> disse mettendogli sotto il naso un pacchetto di patatine
<< Ho detto che non mi va >> disse facendo una smorfia
<< Mangia >> insistette, il ragazzo sbuffò e prese una manciata di patatine e si riempì la bocca
<< Contenta? >> sbuffò una volta che ingoiò
<< No, continua >> disse tenendo il pacchetto verso di lui, così il ragazzo si mangiò metà pacchetto di patatine e metà panino di lei e poi iniziarono a parlare del più e del meno. Arrivarono a casa di André a tarda notte tanto che la ragazza si era addormentata in macchina
<< Ehy piccola svegliati >> disse Rick dandole una scrollata alle spalle
<< Che succede? >> chiese con gli occhi ancora chiusi
<< Sei arrivata... Basta che fai dieci metri e arrivi al cancello >> disse Rick sistemandole i capelli con le dita
<< Grazie... Tu non vieni? >> chiese sbagliando
<< Mi uccidono appena mi vedono, soprattutto se sto con te... Dai questo ad André... Lui capirà >> disse sorridendo dolcemente mentre le porgeva una busta
<< Ci vedremo di nuovo vero? >> chiese guardandolo con gli occhi grandi
<< Certamente piccola >> disse accarezzandole una guancia << ora vai, così dormi su un letto >> disse aprendole la portiera
<< Ci vediamo Rick >> disse dandogli un bacio sulla guancia, prese la busta e la mise dentro il reggiseno
<< Grazie July >> disse dandole anche lui un bacio sulla guancia, la ragazza sorrise e scese dall'auto, si trascinò fino al cancello e suonò al citofono sbagliando
<< Juliet >> disse la voce sorpresa Christine
<< Buonanotte Christine... Cioè buonasera... Credo... Mi faresti entrare? >> chiese stropicciandosi un occhio
<< Ehm... Aspetta >> disse e dopo qualche minuto il cancello si aprì, la ragazza si girò verso la macchina di Rick che stava ancora lì e stava ancora aspettando che lei entrasse, gli sorrise ed entrò dentro. 
Si trascinò fin dentro la casa sbadigliando, non fece in tempo a mettere in piedi dentro che si ritrovò circondata
<< André? >> disse lei guardandosi intorno confusa
<< Sono qua >> disse dietro di lei, la ragazza si girò verso di lui, provò ad andargli incontro, ma si fermò rendendosi conto che André aveva gli occhi marroni << che c'è July? >> chiese confuso mentre stendeva le braccia verso di lei
<< Non sei André >> disse con il cuore che le batteva a mille e la paura iniziava a farla tremare
<< Stai calma mocciosa, non ti succederà nulla se farai le brava >> disse uno dietro di lei ghignando divertito, la ragazza iniziò a tremare
<< Che... Succede? >> chiese guardandosi intorno alla ricerca di una faccia conosciuta, ma tutti la guardavano divertiti
<< Vieni con me >> disse uno facendosi da parte per farla passare, la ragazza titubante lo segui, passarono una serie di corridoio e alla fine arrivarono davanti alla porta dello studio di Henry e l'uomo che l'aveva scortata fino a quel momento la spinse dentro. Stanza era ben illuminata, tanto da rischiare anche i punti dove di solito c'era ombra, dietro la scrivania c'era il padre di Rick, stava seduto sulla sedia con le gambe appoggiate sulla scrivania e la guardava divertito
<< È un piacere rincontrarti ragazzina... So che diventerai la futura sposa di mio figlio, non sei contenta? >> chiese scoppiando a ridere
<< Che c'è di tanto divertente? >> chiese lei confusa
<< Il fatto che mio figlio non riesca neanche a tenerti chiusa dentro una fottuta cella. E lui spera di riuscire a tenerti a bada... Veramente patetico >> disse lui divertito, si passò una mano fra i capelli e scoppiò a ridere
<< Dov'è André? >> chiese lei guardandolo attentamente
<< Non è qui, è ovvio. Dopo che mio figlio ti ha presa ha iniziato a cercati in lungo e in largo sta andando di matto >> disse ridendo << portatela nella sua camera, non mi importa... Mi servirà più tardi... Non fatele nulla >> disse mettendosi dritto. L'uomo di prima la prese per il braccio, la trascinò fuori e un attimo dopo si ritrovò stesa a terra nella camera di André. Si alzò in piedi e andò alla porta provando ad aprirla, ma era chiusa a chiave, corse alla finestra, ma neanche quella si apriva, sbuffò e andò a cambiarsi visto che stava scomoda con il vestito si mise dei pantaloni neri stretti, scarpe da ginnastica e la felpa nera con le orecchie da gatto. Si sdraiò sul letto, voleva fare qualcosa, ma non le veniva in mente nulla e alla fine si addormentò.

RICK

Era da un'ora che stavo aspettando André alla tomba di Jessy, stavo seduto per terra accanto a lei, mi mancava ogni giorno della mia vita. Già so che passerò il resto della mia vita da solo e che molto probabilmente tra poco morirò, ma almeno voglio chiarire con quello che considero mio fratello. Guardavo il cielo stellato, da lì si vedevano tutte le costellazioni che tanto piacevano a Jessy, è per questo che l'ho messa qui, così anche da morta può vedere le sue costellazione preferite
<< RICK >> urlò André da infondo alla radura, perché era così incazzato? Non avevo fatto nulla di male, gli avevo riportato la sua sposa senza neanche un livido. Scatto in piedi confuso
<< André >> dico calmo e mi incammino verso di lui mentre André correre verso di me, mi arriva ad un passo di distanza e mi dà un pugno in pieno viso, cado a terra e rimango lì per qualche minuto ancora confuso 
<< CHE CAZZO TI PRENDE? >> gli urlò mettendomi in piedi
<< Dove sta Juliet, razza di bastardo >> disse lui prendendomi per il colletto e tirandomi verso di sé, così che mi scontrai che le sue iridi di rosse come il sangue
<< Ti sei impazzito? Sta a casa tua >> dissi ancora più confuso
<< Non dire cazzate, dove sta? >> disse stringendo la presa
<< In tutti questi anni ti ho mai mentito? Anche se ci odiamo non ti ho mai mentito >> dissi liberandomi dalla sua presa << ti giuro che l'ho riportata a casa tua >> dissi sistemandomi la maglietta
<< A cosa mia non c'è nessuno >> disse André fissandomi con odio, alzai un sopracciglio confuso
<< Non è possibile, l'ho vista entrare. Ho sentito la voce di tua madre dal citofono e poi il cancello aprirsi >> dissi confuso
<< Mia madre sta cercando Juliet insieme a mio padre >> ringhiò, sgranai gli occhi sorpreso, l'avevo sentita io stesso, non avrei mai potuto confondere la voce della donna che per me era come una seconda madre
<< No... Non è possibile, l'ho sentita >> dissi confuso, iniziai a camminare avanti e indietro per pensare. La mente andò a ritroso seguendo passo passo tutto quello che era successo: allora Juliet aveva parlato al citofono con Christine, ma qualunque demone poteva imitare la sua voce e anche il cancello poteva essere aperto da chiunque... No non poteva essere, lui non può averla presa. Il mio cellulare iniziò a suonare, lo presi subito e sul display vidi il nome di mio padre
<< Metto in viva voce, ma tu non devi parlare, se ti sente è probabile che per Juliet è la fine, okay? >> dissi guardando André, lui mi guardò per qualche secondo e poi annuì e io accettai la chiamata << padre >> dissi con il mio solito tono neutro
<< Sei il solito incompetente. Non riesci neanche a tenere dentro una cazzo di cella una stupida umana >> ringhiò mio padre, era arrabbiato, ma oramai non ci facevo più caso, lo era sempre con me, non riuscivo mai a soddisfarlo
<< Tu come fai a saperlo? >> chiesi fingendomi confuso
<< Perché è scappata ed è venuto a casa di quel incompetente di André, ma visto che al momento non c'è nessuno, ne ho approfittato per tornare un po' a mia casa. Lei è entrata e sta qua con me... Ti va di salutarla? Aspetta che te la faccio sentire >> disse mio padre con un tono stranamente divertito, dopo un secondo sentì il rumore di un osso spezzato e lei che iniziava ad urlare, corsi a mettere una mano sopra la bocca di André per impedirgli di urlare e prendermi il cellulare per maledire mio padre o qualsiasi altra cosa
<< Padre fagli di nuovo qualcosa e io... >> ringhiai vicino al telefono
<< Tu cosa? Non puoi fare niente, sei solo un idiota come tua madre. E ora sbrigati a venire, quando arriverà l'idiota tu devi essere accanto a me >> disse e subito dopo chiuse la chiamata, lasciai André e mi aspettai che mi prendesse a pugni, invece si girò e andò verso il mio castello << André aspetta ho un piano >> dissi prendendolo per il polso, lui mi guardò per qualche istante
<< Perché ti dovrei ascoltare ora? >> mi ringhiò contro fulminandomi con lo sguardo, ma io a differenza di altri non avevo paura di lui
<< Perché vogliamo entrambi salvare Juliet >> dissi lasciandogli il polso
<< Perché vorresti salvarla? >> continuò a ringhiare
<< Perché a differenza tua, lei mi raccontato la verità su Jessy e quindi le devo un favore >> ringhiai guardandolo male, mentre lui iniziava a fissarmi sorpreso
<< Te l'ha raccontato? >> chiese sussurrando con gli occhi sgranati
<< Si. E avrei preferito che me lo raccontassi tu, non lei >> André abbassò lo sguardo
<< Mi dispiace... Non ho ancora trovato il bastardo >> sussurrò continuando a non guardarmi
<< Non importa, io so chi è stato. Dimmi piuttosto quale ti è scappato? >>
<< Quello... Che le stava tagliando le vene >> sussurrò
<< Bene... Andiamo che ti spiego il piano >> dissi iniziando ad andare verso la mia Mercedes.

JULIET

L'avevano svegliata buttandola giù dal letto e l'avevano trascinata fino studio di Henry, il tempo di portarla dentro, sentire la voce di Rick confusa e romperle il braccio sinistro che si ritrovò in camera di André a contorcersi dal dolore. Le lacrime le rigavano il viso a ondate, il dolore le attraversava tutto il corpo e la faceva tremare come una foglia, si teneva la spalla sperando che bastasse stringere forte per attenuare il dolore, ma invece peggiorava solo le cose. Riuscì a stendersi sul letto e iniziò ad urlare contro i cuscini per sfogare il dolore, ma non serviva a molto. Rimase sul letto a piangere per quelle che sembravano ore, la porta si aprì e lei scattò a sedere con il viso ancora inondato dalle lacrime, vide subito André, per un attimo le sembrò che il cuore le scoppiasse di gioia, stese il braccio sano verso di lui
<< André >> sussurrò tremando leggermente, il ragazzo in un attimo fu da lei e iniziò a baciarla dolcemente e la strinse forte a sé; si allontanarono solo per prendere aria e subito André guardò il suo braccio
<< Rick aiutami >> disse sfiorando appena il braccio, solo allora Juliet si accorse di Rick che per tutto il tempo si era messo a guardare la stanza dalla porta, sembrò capire al volo e si mise seduto accanto a lei
<< Tienile ferme gambe e braccio però >> disse prendendole la spalla rotta, mentre il suo ragazzo si metteva seduto sul suo bacino e afferrava il braccio sano, la ragazza li guardò per un momento spaesata poi capì
<< No, no, vi prego. Tutto ma non questo, vi prego >> disse lei iniziando a tremare e le lacrime ricominciarono a scendere lungo il viso e André iniziò ad accarezzarle la guancia con il pollice, la baciò 
<< Non possiamo lasciare la spalla così. Sarà solo un istante... >> non finì la frase che uno schiocco riempì la stanza e quasi contemporaneamente le urla della ragazza. André la strinse forte a sé mentre guardava male Rick << potevi aspettare che ti dicessi vai >> sbuffò mentre accarezzava i capelli di Juliet che aveva affondando il viso contro la suo petto e piangeva come una fontana
<< Se si preparava psicologicamente sarebbe stato peggio >> disse lui con una scrollata di spalle
<< Idiota >> borbottò André, si abbassò dando un bacio sul collo della ragazza << come stai? >> sussurrò dolcemente accarezzandole i capelli
<< Prima stavo meglio >> singhiozzò lei stringendo forte la sua maglietta nera
<< Passerà tutto, tranquilla >> sussurrò continuando a baciarle il collo << Rick in bagno ci sono delle bende, prendile >> disse girandosi verso il ragazzo, quello annuii e se ne andò
<< Avete fatto pace, tu e Rick? >> chiese lei appoggiando il mento sul suo petto
<< Per il momento... >> disse dandole un bacio sulla fronte
<< Che significa? >> chiese singhiozzando
<< Che per ora non lo ucciderò >> disse spostandole i capelli dal viso che si stavano appiccicando contro le guance, la ragazza continuò a guardarlo confusa << abbiamo fatto un patto, solo per venire da te e salvarti. Ora ti portiamo al sicuro >> disse accarezzandole la guancia con il pollice
<< Va bene >> disse lei appoggiando la testa sul suo petto e chiuse per un attimo gli occhi
<< Che hai? >> chiese preoccupato André mentre le prendeva il mento tra le dita e la costringeva a guardarlo
<< Nulla, sono solo stanca >> disse chiudendo gli occhi, Rick entra nella stanza e porta con sé le bende, André le improvvisa una fasciatura e la lega dietro il suo collo
<< Così dovrebbe andare bene... Ti fa male? >> chiese preoccupato mentre le accarezzava una guancia
<< No, sto bene >> disse lei sorridendo
<< Andiamo? >> chiese Rick che già stava alla porta, André la prese per mano e uscirono fuori dalla stanza. 

Appena fuori c'erano due uomini stesi a terra con una pozza di sangue che si stava allargando lentamente, li superarono senza guardarsi indietro anche se la ragazza non poté fare a meno di guardarli almeno per un secondo. Andarono subito al piano terra, ma per uscire fece il giro più largo, passarono per la cucina e andarono sul retro. Per tutto il tempo André e Rick erano stati tesi come corde di violino, mentre la ragazza stringeva la mano del suo ragazzo e tentava di fare il meno rumore possibile 
<< Perché passiamo da qui? >> chiese lei confusa quando raggiunsero il giardino
<< Perché.... Perché si >> disse André dopo qualche secondo, arrivarono alla Mercedes nera di Rick e André le aprì lo sportello posteriore
<< Perché mi fai mettere davanti? Di solito ci vuoi stare tu >> disse lei confusa
<< July... Io devo restare >> disse lui con un sospiro
<< Perché? >> chiese lei ancora più confusa, André si abbassò e la baciò dolcemente
<< Scusami... Ti spiegherà tutto Rick quando sarai al sicuro >> disse accarezzandole una guancia
<< Allora resto >> disse lei stringendosi a lui
<< July, per favore >> disse lui allontanandosi, ma lei rimase stretta a lui << saresti solo un impiccio, quindi vattene >> disse spingendola dentro la macchina e sbatte subito dopo la portiera e Rick accese il motore mentre metteva la sicura alle portiere, Juliet provò a guardare dove un attimo prima c'era André, ma lui era scomparso
<< Fammi uscire >> ringhiò contro Rick e lui in risposta scoppiò a ridere
<< Già sei inutile di solito, figurati ora quanto potresti essergli utile >> disse scoppiando nuovamente a ridere
<< Invece posso essere utile >> disse lei, voleva incrociare le braccia al petto, ma con il braccio rotto non ci riuscì
<< A fare cosa? A farti ammazzare? Ti devo ricordare che sei un umana e quanto tale non puoi fare nulla? >> chiese seccato Rick
<< Non mi farei ammazzare >> borbottò lei
<< L'altra volta c'erano quasi riusciti >> disse lui divertito
<< Quale altra volta? >> chiese lei confusa
<< Mi sembra che eri appena arrivata a casa di André e la madre aveva organizzato quegli stupidi e odiosi pranzi di famiglia. André ti aveva detto rimanere in camera, ma tu sei uscita a curiosare e ti hanno quasi uccisa se André non se ne fosse accorto molto probabilmente a quest'ora saresti morta >> 
<< Grazie che mi dai per morta a prescindere >>
<< È la semplice realtà Juliet, mi dispiace, ma è così >>
<< Quindi dentro la casa c'è una specie di guerra? >> chiese Juliet dopo aver passato un po di tempo in silenzio
<< Non una specie, è una guerra... >> disse stringendo forte il volante
<< Come mai non stai con tuo padre? >>
<< E chi ti porterebbe in posto sicuro? >>
<< Dai Rick >>
<< Lo sai... Stavo dalla parte di mio padre solo perché credevo che André avesse ucciso Jessy, ma ora che so che non è così... Non c'è la farei a combattere contro di lui >> disse son un sospiro
<< Capisco >> disse rilassandosi un istante sul sedile
<< Perché non dormi un po'? Ti farebbe bene >> disse lui sorridendo divertito
<< Solo perché sono stanca morta.... Altrimenti resterei... Sveglia >> disse addormentandosi un attimo dopo.


~Angolo dell'autrice~
Salveeee 😊
Per la prima volta sono abbastanza puntuale con l'aggiornamento ✌🏻️✨ allora che ne dite di questo capitolo? Finalmente stiamo alla fine.... Un po mi dispiacerà non scrivere più di loro, mi ero affezionata 😣 ma si sa che in tutte le storie c'è sempre un finale 😔 e qui ci siamo ormai, il prossimo sarà un capitolo/epilogo, non so esattamente se metterli insieme o fare due cose separate... Probabilmente saranno separate 🤔 ci sto pensando...
Ringrazio MusicHeart, giota123 e Emis_Killa che mi hanno recensito lo scorso capitolo ( grazie mille 😍)
Ringrazio chi mi ha messo tra le preferite, seguite e ricordate
Al prossimo capitolo
Bacioni ❤️💜❤️💜
  
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