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Autore: giove82    24/02/2016    3 recensioni
"Se fossi un maschio potremmo stare insieme, ma sono soltanto una ragazza"
AU dove Brittany e Santana frequentano un collegio religioso e sono costrette a vivere il loro amore in gran segreto. Principalmente Brittana ma con qualche accenno Faberry che non guasta mai; Quinntana frienship
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Brittany cammina silenziosamente affianco a me, la mano stretta nella mia e gli occhi scrutare il bosco fitto di alberi e pieno di vitalità  

I raggi del sole traspirano lievemente fra i rami creando un'atmosfera idilliaca e gli uccelli cinguettano vivacemente incuranti del nostro passaggio  

L'estate è alle porte ed anche se il clima temperato e la natura vivace mi mettono di buon umore, non posso fare a meno di pensare che presto la scuola finirà e questa consapevolezza taglia in due il mio animo; lasciare questo posto per le vacanze, sebbene sia il mio più grande desiderio, equivale a lasciare anche Brittany e stare lontane in un momento così critico non farà per niente bene alla nostra relazione 

Mi lascio andare ad un sospiro stanco nonostante il mio cuore sia più leggero dopo la nostra chiacchierata, ma lei fa finta di niente continuando a tenere sul viso il suo più bel sorriso  

"questo posto è meraviglioso; ora capisco perché a voi piace così tanto qui" dice rallentando il passo quasi non volesse uscire da questa specie di paradiso terrestre  

"già" annuisco omettendo volontariamente il fatto che io e gli altri veniamo nel bosco solo per poterci sbronzare e dare alla pazza gioia; non ho mai visto questo luogo come un posto in cui potersi rilassare o riflettere, al contrario di Brittany che sembra aver trovato un ambiente perfetto e sicuro in cui potersi rifugiare 

D'altronde sono sempre stata troppo impegnata ad infrangere ogni minima regola in segno di protesta contro l'istituzione che mi ha costretto a nascondere la mia identità per cercare o anche solo per pensare ad un posto dove poter sfogare lo stress; paradossalmente ho passato tutta la mia vita a scaricare il mio odio e le mie frustrazione contro l'entità stessa che le ha create non capendo che così facendo continuavo solo a stuzzicare la profonda ferita che porto dentro di me impedendole di rimarginarsi del tutto; ma a questo Brittany ci è arrivata subito ed il suo atteggiamento pacato e riflessivo l'ha aiutata a non diventare una bomba ad orologeria come me  

"è più bello adesso che ci sei tu però" mi lascio scappare dandole una leggera stretta alla mano per poi tirarla più vicina a me facendo urtare la sua spalla contro la mia; lei si lascia sfuggire una flebile risata e a sua volta mi attira a se mettendoci però troppa forza tanto da farmi quasi cadere fra le sue braccia 

Prontamente mi cattura per i fianchi e, posizionandomi faccia a faccia con la sua, continua a camminare costringendomi a muovermi all'indietro; dopo qualche passo punto i piedi per terra bloccando la sua avanzata e, alzandomi leggermente sulle punte, avvicino il mio volto al suo cercando un bacio che non tarda a concedermi 

Purtroppo non faccio in tempo a dischiudere le labbra per approfondire il contatto che lei si discosta e ridacchia prima di riprendermi la mano per continuare a camminare normalmente  

"so che vorresti rimanere qui a baciarmi per tutto il giorno-" 

"come se a te dispiacesse..." 

"ma dobbiamo tornare il prima possibile" afferma più tranquilla rispetto a prima, ma con ancora una leggera nota di ansietà nella voce  

In men che non si dica ci troviamo al confine del bosco e di fronte a noi si estende il cortile sul retro del collegio; poco lontano si erge l'intera struttura di cemento che stona con la natura circostante  

Brittany si ferma all'improvviso e si guarda indietro; io mi giro verso di lei, pronta a chiederle cosa c'è che non va, ma la vedo mordersi un labbro con le sopracciglia aggrottare e voltarsi di nuovo per assicurarsi che non ci sia nessuno nei paraggi  

Il suo comportamento è strano ed io non ho idea di cosa le stia passando per la testa; le do un leggero strattone al braccio per richiamarla alla realtà e lei mi guarda con occhi scuri ed intensi  

"probabilmente sono tutti dentro per seguire qualche funzione religiosa o altro" le dico per rompere il silenzio "non so quanto ci convenga entrare adesso ed interrompere-"  

Non faccio in tempo a finire la frase che Brittany mi prende il volto tra le mani e mi bacia con un misto di passione e violenza; la sua lingua si insinua prepotente nella mia bocca prima che mi renda conto di cosa stia succedendo ed i nostri denti si scontrano fra loro 

Un gemito eccitato e sorpreso mi esce spontaneo e automaticamente le mie mani vanno a posarsi sui suoi fianchi per poi farsi strada sotto la camicetta e graffiarle leggermente il toraceBrittany fa qualche passo spingendomi all'indietro, fino a che non sento la schiena scontrarsi contro la corteccia di un albero  

"Britt !" urlo ammonendola scherzosamente per la forza con cui mi ha fatto sbattere  

Lei sorride, ma subito mi zittisce riallacciando la lingua con la mia; le sue dita scorrono frenetiche sul mio basso ventre fino a che non si fermano per stringermi il bacino e farlo aderire contro il suo  

Un mormorio di assenso esce dalle bocche di entrambe mentre i nostri corpi si strusciano l'uno contro l'altro impazienti di andare oltre   

"Santana Lopez, mi stai facendo diventare una cattiva ragazza" afferma divertita allacciandomi le braccia al collo e spingendo la mia testa verso di lei reclamando un altro bacio  

"per me è un onore guidarti sulla retta via del peccato 

Stiamo davvero giocando con il fuoco e di questo ce ne rendiamo conto entrambe anche se non riusciamo a farne a meno; la politica di repressione che adotta la scuola non fa altro che aumentare il desiderio di infrangere le numerose regole  

Per questo Puck e Sam continuano a prendere l'alcol ed a ubriacarsi  

Per questo Sugar continua ad intrufolarsi e a rubare dalla mensa scolastica  

Per questo io e Brittany ci baciamo dietro un albero a pochi passi dalla porta centrale  

Le sue mani vagano su di me bollenti ed instancabili e i suoi gemiti non fanno altro che aumentare il fuoco che brucia in me e che a malapena riesco a controllare; con uno scatto inverto le posizioni ed ora è lei ritrovarsi imprigionata nella mia presa con la schiena contro l'albero  

Emette un gridolini sorpresa seguito da una flebile risata carica d'eccitazione, inconsciamente divarica le gambe ed io non ci penso due volte prima di accarezzarle una coscia e tirarla su stringendola contro il fianco 

"non vorrai mica fare sesso addosso ad un albero ?" mi domanda divertita, ma con un pizzico di sfida nella voce 

Allaccia la sua gamba dietro la mia schiena e mi attira di più a lei mentre si morde il labbro inferiore; man mano che i secondi passano il suo sguardo diventa sempre più lussurioso e le pupille si dilatano quasi a far scomparire del tutto le irridi azzurre  

Non è mai stata così sfacciata ed imprudente e forse è vero che io abbia avuto una cattiva influenza su di lei, ma questo lato oscuro mi manda letteralmente ai pazzi   

Alterna lo sguardo dai miei occhi alla bocca fino a posarlo leggermente più in basso per osservare la mia mano ben ferma sulla sua coscia leggermente arrossata   

La accarezzo lentamente per poi graffiare quella parte di pelle candida lasciata scoperta dalla divisa, faccio scorrere lentamente la mano creando una gradevole frizione per entrambe fino a risalire leggermente più su sfiorandole l'inguine e la tentazione di scostarle le biancheria per farla mia non è mai stata così forte 

Se fossimo in una situazione diversa lo farei; se non fossimo così paurose da affrontarne le conseguenze o avessimo abbastanza fiducia in noi stesse da fregarcene dei pensieri della gente lo farei davvero, senza alcun rimorso  

Ma nessuna delle due è pronta per affrontare le conseguenze delle nostre eventuali azioni; nessuna delle due ha raggiunto una piena accettazione di sé tanto da sapere che quello che siamo o che facciamo non è realmente sbagliato; siamo ancora troppo legate all'opinione della gente, abbiamo ancora troppa paura di quello che ci circonda 

La mia mano scorre nel verso opposto e, senza staccarmi dalla sua pelle, la allontano dal suo centro; Brittany non dice nullaè d'accordo con il mio gesto anche se percepisco che una piccola parte in lei avrebbe voluto che fossi così coraggiosa da farlo  

Le lascio un ultimo bacio sulle sue labbra morbide e sottili molto più casto di tutti i precedenti e mi allontano senza smettere di guardarla 

È la cosa giusta penso mentre la guardo; che avrei fatto se qualcuno ci avesse di nuovo scoperto? Per noi non ci sarebbe stato nulla da fare e non posso rovinare la vita a Brittany più di quanto non abbia già fatto 

Sappiamo bene che baciarci a pochi passi dal cortile è stato rischioso, ma non potevamo evitarlo 

Avevamo entrambe bisogno di affermare la nostra autonomia e indipendenza e manifestare il nostro amore davanti a ciò che ci vieta di stare insiemeper quanto sia stato stupido e poco prudenteera l'unico modo che avevamo per farlo  

^^^^ 

La cuoca di fronte a me mi passa un piatto con dentro una poltiglia informe che dovrebbe essere la cena per poi rivolgermi un sorriso amorevole  

"grazie" rispondo io più per sarcasmo che per vera gratitudine; Sugar ha ragione: le porzioni sono davvero microscopiche e la qualità di quello che loro considerano cibo è davvero bassa  

Con il vassoio fra le mani mi allontano dal bancone e cerco un posto libero dove mettermi seduta; il mio sguardo vaga per la sala mensa fino a che non trovo Quinn seduta in fondo in un posto appartato insieme a Rachel  

È dall'ora di pranzo che non vedevo la mia amica; da quando sono scappata da sola in lacrime nel bosco dopo che Kitty mi aveva chiamato mostro e, anche se meno rispetto a prima, quella parola brucia ancora  

Loro si trovano da sole ad un tavolo e sono indecisa se avvicinarmi e sedermi oppure andare da un'altra parte; non voglio essere il terzo incomodo, ma le altre non sono ancora scese per la cena e non mi va per niente di starmene per conto mio solo per lasciare a Quinn e Rachel l'intimità necessaria per flirtare e sussurrarsi frasi sdolcinate   

In più, anche se so che non lo farebbe mai, non voglio che Quinn se ne esca con qualche frase riguardante l'accaduto di questo pomeriggio in presenza della nana, ma poi penso: chissenefrega  

Mi rendo conto che è da stupidi nascondere se stessi e le proprie emozioni anche a chi ci vuole bene; se non riesco ad aprirmi o a sentirmi a mio agio con i miei amici e le persone che mi sostengono allora come potrò mai sopravvivere in un mondo che mi disprezza ? 

Rachel, per quanto sia insopportabile, mi ha sempre supportato ed ora che è diventata la fidanzata quasi ufficiale di Quinn merita ancora di più la mia fiducia anche se ci vorrà del tempo per riuscire ad aprirmi davvero  

Decido quindi, anche se controvoglia, di avvicinarmi a loro ed affrontare eventuali conversazioni scomode, ma appena Quinn si accorge della mia presenza tira una gomitata alla sua compagna per attirarne l'attenzione; Rachel alza la testa dal libro che tiene aperto sul tavolo, guarda verso di me con aria colpevole e si discosta leggermente da Quinn con un sospiro deluso  

Alla faccia dell'amicizia  

"scusami se ho interrotto il tuo momento di intimità" dico con voce leggermente acuta e tono acido rivolgendomi a Quinn "ma da lontano non avevo visto che c'era anche l'hobbit! Sei talmente bassa Rach che per poco sparisci sotto il tavolo" dico irritata per la loro reazione e prendendo posto di fronte a loro cercando di mostrarmi impassibile; se non volevano essere disturbate potevano benissimo rimanere in camera visto che ora Quinn ha preso il posto di Brittany  

Questo pensiero mi fa storcere il nasoè come se sentissi una sorta di gelosia nei suo confronti che non riesco a spiegarmi 

"ciao anche a te Santana" borbotta Rachel riabbassando il capo sul libro di storia mentre Quinn mi guarda con espressione dura  

"che c'è?" le chiedo con fare innocente, quello che uso quando so di aver fatto qualcosa di sbagliato senza volerlo ammettere  

"sforzati di essere un po' più gentile la prossima volta oppure puoi anche evitare di sederti al nostro stesso tavolo" dice continuando a fissarmi con le sopracciglia corrugate e mascella serrata; è la prima volta che Quinn mi rivolge questo tipo di espressionesoprattutto non mi sari mai aspettata di essere trattata così dopo ciò che mi è successo 

Dal modo in cui mi guarda sembra che voglia saltarmi addosso e darmene di santa ragione e da una parte non posso darle torto; è lo stesso sguardo che ho io quando qualcuno si azzarda a dire qualcosa di brutto su Brittany, solo che la mia amica sa contenersi e non è così impulsiva come me 

Non avrei mai pensato che potesse ritenermi una minaccia per la sua relazione visto che è abituata a sentire insulti gratuiti uscire dalla mia bocca, eppure dal suo modo di fare capisco che è preoccupata per come Rachel potrebbe reagire; potrebbe chiederle di scegliere fra me e lei o ancora peggio, potrebbe arrabbiarsi perché non la difende dai miei soprusi  

I nostri sguardi continuano a scontrarsi fino a che non decido di arrendermi e rivolgerlo da un altra parte; Quinn è l'unica oltre a Brittany in grado di farmi cedere a questo gioco di potere  

"ok, cercherò di essere più delicata" affermo con un alzatina di spalle evitando però di scusarmi apertamente: non è nel mio stile, ma entrambe sembrano essersi almeno in parte rasserenate anche se noto una certa tensione fra noi  

Quinn mi fissa con sguardo severo, ancora offesa per come ho trattato la sua semi-ragazza, ma riesco a leggere sul suo volto curiosità ed anche un pizzico di apprensione; senza troppi indugi mimo con la bocca la parola "dopo" e le faccio un gesto con la mano per farle capire che le racconterò tutto più tardi  

Lei alza gli occhi al cielo e scuote la testa; questo mio continuare a nascondere o rimandare i problemi la infastidisce parecchio, ma almeno sa che Brittany era con me quindi può stare tranquilla almeno in parte   

Rachel si è allontana da Quinn e non ha più quel sorriso da ragazzina alla prima cotta che le illuminava il viso prima che arrivassi io, ma la mia amica non si perde d'animo: cerca di nuovo di avvicinarsi a lei facendo finta di leggere qualcosa sul libro di storia e, con mia grande sorpresa, l'altra ragazza questa volta non si ritira  

I loro gomiti si accarezzano ed hanno i visi così vicini che di sfuggita potrebbe sembrare che si stiano baciando; Quinn punta il dito su una frase che, guarda caso, è scritta proprio sulla pagina più vicina a Rachel e le chiede qualcosa riguardante il capitolo che stanno leggendo, ma lo fa con voce talmente bassa che sembra quasi una confessione sebbene la carica erotica nella sua  frase è talmente intensa che riesco a percepirla perfino io  

L'altra si irrigidisce di botto si gira lentamenteil suo naso sfiora la guancia di Quinn con assoluta naturalezza tanto da farlo sembrare un gesto dolce ed innocuo anche se carico di emozionivedo la mia amica trattenere  il respiro come se fosse in attesa di qualcosa di importante che desidera da troppo tempo 

Che scenetta patetica penso tra me e me mentre mi guardo attorno sperando di non trovare occhi indiscreti a fissarle; comportarsi così a mensa è davvero da immaturi, ma non sono di certa la persona più adatta per far loro la predica  

Un pizzico di gelosia mi assale nonostante tenti di reprimerlo: io non ho mai avuto il coraggio di stare così vicino a Brittany con tutta questa gente intorno, ma a Quinn e Rachel la gente intorno non sembra dare poi così fastidio; non so se questo sia un bene o un male  

Loro due continuano a flirtare in maniera spudorata davanti a me ed io non posso fare altro che abbassare la testa e tentare almeno di mangiare quello che ho nel piatto pur continuando a lanciare qualche occhiata intorno di tanto in tano con sguardo attento e vigile 

Potrei tranquillamente tirare un calcio a Quinn o tossire pesantemente per attirare la loro attenzione se mai mi accorgessi che le loro effusioni non passino così inosservato come credano 

Il mio continuo stare allerta ormai fa parte di me e so che questo atteggiamento così ossessivo e paranoico deriva da anni e anni di coperture e repressione: non centra con il fatto che la mia migliore amica si trovi a due centimetri dalle labbra di Rachel e che quest'ultima non è così poi così pudica come sembra, ma questo loro comportamento di certo non aiuta 

Sono veramente preoccupata ed in ansia per loro; non sono mai stata una tipa protettiva eppure mi ritrovo qui, in sala mensa, a fare da guardia a Quinn e Rachel affinché possano scambiarsi effusioni senza che nessuno le scopra  

Non mi sono seduta al loro tavolo per fargli da balia, ma sembrano talmente prese l'una dall'altra da non rendersi conto di quello che stanno rischiando; o forse a loro non importa tanto quanto a me  

In ogni caso, fra un boccone e l'altro, quella parte che cerco di trattenere inizia ad emergere e più i loro corpi rilassati si avvicinano più io divento rigida fin quasi a scattare sull'attenti quando le loro mani si incontrano per sbaglio sopra il tavolo come se fossero guidate da un filo invisibile  

Rachel inizia a giocare pigramente con le dita affusolate di Quinn per poi spostarsi sul suo dorso con assoluta tranquillità ed ad accarezzarlo e graffiarlo leggermente con le unghie; Quinn reagisce quasi subito a quel tocco così delicato ed apre la mano per poi intrecciare le dita con quelle della ragazza al suo fianco   

"emh-emh" dico con tono di rimprovero fissando Quinn con sguardo corrucciato  

Lei non capisce subito le mie intenzioni e mi guarda con quell'aria da pesce lesso che ha sempre quando prova inutilmente a seguire la lezione di matematica  

Indico le loro dita intrecciate con un segno del capo e la biondina, dopo aver sgranato i suoi grandi occhi verdi come a voler dire 'non è come sembra', fa lentamente scivolare via la sua mano da sopra il tavolo cercando di nascondere il misfatto  

Rachel mi lancia un'occhiataccia feroce e sbuffa prima di mettersi seduta composta ed a una debita distanza da Quinn mentre quest'ultima abbassa lo sguardo amareggiata, ma sotto sotto riconoscente  

Non hanno imparato nulla da quello che è successo a me e Brittany?  

Per quanto mi piaccia prendere in giro ed infastidire Rachel, questa volta non l'ho fatto per un mio puro e semplice egoismo; non mi importa se non capirà il mio gesto, non voglio che lei e Quinn passino le stesse cose che stiamo passando io e Brittany anche se per loro questa faccenda non ha lo stesso peso che ha per me; potranno anche essere a loro agio con se stesse ed immuni ai pettegolezzi che invece a me lacerano dentro, ma se si venisse a sapere della loro semi-relazione sarebbero costrette a vivere l'inferno che vivo insieme a alla mia ragazza tutti i giorni ed è l'ultima cosa che voglio accada alla mia migliore amica e alla persona che la rende felice  

"San..." mi chiama Quinn catturando la mia attenzione; con un gesto impercepibile della testa mi indica di girarmi ed io, un po' scocciata per l'interruzione del mio flusso di pensieri, mi giro di soppiatto   

Dietro di me, appena entrata, vedo Brittany che se ne sta in piedi da sola e si guarda attorno in cerca di qualcosa; sulle mie labbra spunta un sorriso di quelli dolci e innamorati che dedico solo a lei ed i nostri sguardi si incontrano subito ormai fin troppo abituati a cercarsi fra la gente tanto che la semplice presenza dell'una fa scattare una specie di segnale dall'allerta nell'altra: è come se entrambe avessimo sviluppato questa sorta di potere che ci permette sempre e comunque di trovarci  

Ricambia il mio sorriso da lontano anche se il suo è leggermente più triste del mio; rimaniamo così per qualche secondo fino a che non è costretta a spostarsi per non attirare troppo l'attenzione; si avvia al bancone per prendere la sua cena mentre io continuo a seguire tutti i suoi movimenti a debita distanza come farebbe un angelo custode 

Sospiro perché so che quel misero contatto sarà l'ultimo della giornata e la cosa è parecchio frustrante, soprattutto dopo tutti quegli sfregamenti e baci che ci siamo scambiate nel bosco; non possiamo più sederci vicine ed è meglio evitare qualunque tipo di rapporto anche se solamente di cortesia  

Prende il suo vassoio e, infatti, si mette seduta ad un tavolo ben distante dal nostro insieme a due ragazze dell'ultimo anno; dalle rispettive posizioni possiamo guardarci, ma il semplice contatto visivo con lei non basta per placare il fuoco che mi brucia dentro e di certo non posso passare tutta la cena girata nella sua direzione perché so che Suor Emma o qualcun'altro al suo posto ci sta osservando come un cacciatore farebbe con la sua preda  

Mi sento spiata e braccata e questa sensazione me la porto dietro da troppo tempo tanto che la testa ha cominciato ad abbassarsi e le spalle ad incurvarsi nascondendo la vera Santana Lopez; orami sono solo un animale impaurito che scatta anche al più piccolo rumore  

Mi giro di nuovo verso Quinn e la sua aria triste e dispiaciuta è un altro colpo per me perché non voglio coinvolgere anche lei nella mia miserabile situazione; soprattutto non voglio che nessuno provi pietà per me 

La ringrazio per avermi avvertito della presenza di Brittany e per avermi dato la possibilità di salutarla anche se in modo così distaccato, ma lei non dice nulla comprensiva come sempre 

È esattamente questo che voglio evitare a Quinn e Rachel; loro non devono sopportare i nostri stessi mali, ma è a questo che vanno incontro se non inizieranno ad essere più prudenti e meno rilassate  

Non si meritano di passare quello che stiamo passando noi; inoltre la loro relazione, se così si può chiamare, è appena iniziata e non hanno bisogno di ulteriori complicazioni che le impediscano di viverla in maniera sana come invece dovrebbe essere  

Eppure, quando le guardo, ho una sorta di gelosia nei loro confronti proprio perché sono ancora così ingenue e spensierate, come se avessero la convinzione che nulla al mondo possa ferirle o separarle, ma, in fin dei conti, è giusto così; io e Brittany abbiamo avuto il nostro momento idilliaco e ci è stata data la possibilità di rimanere insieme, ma l'abbiamo persa per colpa della mia imprudenza  

Tutto ad un tratto lo stomaco si chiude e, anche se il cibo della mensa è già immangiabile di suo, decido di non toccare più nulla; di nascosto dalle due ragazze di fronte a me mi giro di lato e cerco la persona che è costantemente al centro dei miei pensieri, ma, come se non bastasse starle lontano, Sugar si è messa seduta proprio vicino a Brittany ostacolando così la mia visuale  

"cazzo..." sospiro buttando con rabbia la forchetta nel piatto ed incrociando le braccia sotto al seno; non ho neanche bisogno di spiegare la motivazione di quell'attacco di rabbia che Rachel cerca di sopprimere una risatina e Quinn borbotta qualcosa a bassa voce"Sugar...e chi altro sennò?" 

"Quinn, potresti sempre andare da lei e dirle di togliersi da quel posto se non vuole essere fulminata dallo sguardo di Satana" propone Rachel accarezzando un braccio alla mia amica che subito arrossisce per il modo in cui questa si è posta nei suoi confronti; non sono ancora sposate e già Rachel si permette di darle ordini  

"lascia perdere" affermo nonostante la sua idea non sia poi così male; ma ricordo bene la chiacchierata con Sugar e non voglio che lei abbia un motivo in più per sospettare di me 

Nonostante la mia copertura sia da tempo saltata con tutte le mie amiche, non riesco ancora a liberarmi dell'orribile maschera che mi sono appositamente creata per nascondermici dietro; la corazza, fin troppo logora per reggere ancora, che continuo a portare sembra essersi attaccata a me come una seconda pelle e non so più come scrollarmela di dosso  

"hey guarda!" dice Quinn "sta venendo da questa parte"  

Non faccio in tempo a capire il significato delle sue parole che sento una mano battermi sulla spalla; mentre alzo la testa tutto in me spera di vedere una chiama bionda ed un paio di occhi azzurri a fissarmi, per questo, quando vedo Sugar con il suo sorriso impertinente stampato sulla faccia, rimango parecchio delusa 

"potresti almeno far finta di essere felice di vedermi?" mi domanda anche se con tono divertito mentre le altre due se la ridono incuranti del mio stato d'animo  

"quasi quasi riporto questo bigliettino indietro..." mi sussurra facendosi più vicina e mostrandomi un piccolo pezzo di carta ripiegato più volte nella sua mano "forse non ti interessa fare pace con Brittany 

Al nome Brittany tutto il mio corpo si sveglia ed improvvisamente Sugar ha tutta la mia più completa attenzione 

"è di Britt?" domando lasciando libere tutte le mille e più emozioni contrastanti che mi pervadono incurante di tutto il resto  

"ci sei arrivata finalmente" sventola il bigliettino sotto il mio naso senza però lasciarmelo prendere "mi ha detto che avete litigato e che lei vuole fare pace, ma non ha il coraggio di parlarti faccia a faccia come invece farebbero le persone adulte e vaccinate; per questo ha scritto quello che vuole dirti su un foglio e poi ha mandato me per dartelo" dice tutto dun fiato come se fosse un copione imparato a memoria per poi guardarmi con un aria impaziente  

"eh?" domando confusa cercando di rimettere insieme le sue parole che per me non hanno assolutamente senso 

Io e Brittany abbiamo litigato? Quando? Perchè? 

"si beh...è per questo che vi sedete lontano a mensa e non siete più unite come prima, no?" domanda lei in maniera retorica  

"Santana!" mi chiama Quinn lanciandomi un'occhiata eloquente e spazientita allo stesso tempo "prendi quel bigliettino" mormora a denti stretti continuando ad indicare Sugar con la testa come se avesse un tic mentre quest'ultima se ne sta in piedi al mio fianco facendo finta di nulla 

"si dai, prendilo e basta, così posso continuare la mia cena in pace" aggiunge la ragazza vicino a me allungando il foglio sul tavolo nella mia direzione per poi rivolgersi a Rachel "vieni tu a consegnare la risposta a Britt ? Sempre che Santana non abbia intenzione di perdonarla subito e di riavvicinarsi di nuovo a lei" dice con tono ironico dandomi una leggera gomitata sulla spalla come se con quel gesto volesse lasciare intendere qualcosa di più  

Forse ha capito che quella era solo una scusa per mascherare ciò che è veramente successo, ma io sono ancora parecchio confusa ed il mio cervello non fa altro che ripetere il nome Brittany all'infinito  

"non credo che si riappacificheranno così presto, non è vero?" mi domanda Quinn suggerendomi già la risposta da dare; la mia amica ha praticamente preso le redini della situazione e non potrei essere più contenta visto che so di non essere in grado nemmeno di parlare correttamente; mi tremano le mani ed, appena Sugar se ne va per tornare al suo tavolo, apro il foglio di carta che mi ha inviato la mia ragazza  

Le parole sono scritte a matita e, anche se il bigliettino è stropicciato, la sua scrittura elegante e pulita mi fa tremare il cuore  

'sei bellissima quando mi fissi da lontano  

P.S. Mi manchi da impazzire' 

Un sorriso beato ed incantato compare sul mio viso mentre lo rileggo più e più volte e faccio scorrere le dita sulle lettere impresse sulla carta  

Rimango qualche istante immersa nei miei pensieri fino a che con uno scatto mi giro verso il suo tavolo e la trovo a guardarmitesta appoggiata su una mano ed un sorriso amorevole ad illuminarle il volto 

È lei quella ad essere bellissima 

Il contatto visivo fra noi dura poco meno di una manciata di secondi fino a che entrambe, quasi contemporaneamente, non distogliamo lo sguardo per rivolgerò altrove consapevoli della nostra situazione  

Nessuno ci rimproverebbe per una semplice occhiata come quella, ma sappiamo anche che ogni scusa è buona per accusarci di gesti inadatti ad un collegio religioso e quindi cacciarci definitivamente  

Molte persone qui dentro non aspettano altro dopotutto  

Noto che Quinn e Rachel hanno gli occhi puntati su di me ed il loro continuo fissarmi con impazienza può significare solo che stanno morendo dalla curiosità di sapere cosa c'è scritto sul foglio che tengo stretto fra le mani; ma quelle parole sono così preziose ed importanti da impedirmi di condividerle con loro  

"beh?" mi domanda Rachel allungando il collo come se volesse sbriciare  

"beh che ? Non abbiamo veramente litigato..." le rispondo come se questo lei già non lo sapesse  

"ovvio che no!" mi fa punta nell'orgoglio "l'ho capito prima di te che era tutta una scusa per poter comunicare senza parlarti dal vivo!"  

Quinn al suo financo le da una leggera gomitata dicendole di abbassare la voce; si guarda in torno e poi incurva le spalle quasi a volersi nascondere come se quella fosse la più segreta delle conversazioni  

Mentre la guardo comportarsi così non posso fare a meno di pensare che in Quinn ho trovato una degna complice; lei copre le spalle a me, io copro le spalle a lei visto che nessuna delle due è così matura e responsabile da potersela cavare da sola; senza la mia amica sarei completamente persa  

"è stata una bella idea, almeno avete una scusa da usare nel caso qualcuno vi chiedesse il perché di questo improvviso allontanamento..." 

"nessuno lo farà perché a nessuno interessa veramente di noi; siamo  in un collego femminile e, per quanto odi gli stereotipi, alle ragazze piace solo il pettegolezzo e le chiacchiere" affermo con tono amareggiato "non interessa la nostra versione, ma solo avere qualcosa di cui parlare 

Ed è questa la cosa di cui ho più paura: sentire la gente sparlare alle mie spalle e non potermi difendere; i mormorii sommessi che non hanno una provenienza precisa, ma che continuano a perseguitarmi ovunque vada; le risatine strozzate e gli sguardi sfuggenti; il pettegolezzo stesso che trae la sua forza dalle masse che lo alimentano  

Nessuno si prenda la responsabile di ciò che viene messo in circolo come se a parlare non fossero essere individuali, ma un unica identità impersonale  

"sarà, ma almeno adesso hai una balla credibile da dire quando qualcuno ti chiede di Brittany; e credimi, è un ottima alternativa al tuo sguardo impaurito e balbettare frasi senza senso!" mi fa Quinn prima di girarsi verso Rachel "quando c'è lei di mezzo Santana non capisce più nulla e va nel pallone" le spiega, con voce più delicata e melliflua di quella che ha usato con me; sembra che per la mia amica ogni scusa sia buona per flirtare con la nana e la cosa inizia davvero a spazientirmi  

Scuoto la testa e decido di ignorarle mentre prendo una matita dall'astuccio che Rachel tiene sul tavolo; "prego Santana, fai pure" mi risponde lei con tono irritato lasciandomi comunque fare 

"il vostro studio serale fa comodo anche a me" affermo scherzosamente prima di scrivere poche parole sul retro del bigliettino per poi chiuderlo e passarlo a Rachel che alza lo sguardo al cielo; mi scruta per un attimo con sguardo critico, ma poi finalmente si decide a prenderlo ed ad alzarsi per raggiungere Brittany  

"ricordati di dire che non ci siamo ancora riappacificate" le faccio sottovoce  

Sa qual è la nostra situazione al momento e sa anche che abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile per mantenere stabile quel che resta della nostra relazione; lei ha sostenuto e coperto me e Brittany fin dall'inizio e, per quanto mi dia fastidio ammetterlo, le devo davvero tanto 

"Rach è tipo la nostra fatamadrina" sospiro rivolta a Quinn per farle capire quanto io sia grata a quella ragazza anche se non avrei il coraggio di ammetterlo di fronte a lei; la mia amica sorride mentre la osserva con aria sognante  

"lo sa che gli vuoi bene, anche se fai sempre la stronza" afferma prima di lasciare che il silenzio cali su noi  

Mentre Quinn è intenta a studiare ed io ad aspettare che qualcuno mi porti la risposta di Brittany percepisco un paio di occhi fissi su me; mi giro, già sapendo a chi appartengono, e trovo Kitty Wild seduta a qualche tavolo di distanza intenta a sorridermi con fare maligno 

Il sangue mi ribolle nelle vene ed il mio cuore inizia a correre come se avesse fretta di vincere una qualche gara sportiva; cerco di ignorarla, ma quel senso di disagio ed imbarazzo che è ormai familiare si fa strada dentro me e non so per quanto tempo ancora riuscirò a sopportarlo  

Un altro anno penso cercando di sopprimere la paura ed il malessere che tutto questcomporta, ma, quando insieme a Sugar e a Rachel, che chiacchierano tranquillamente mentre vengono verso di me, vedo arrivare anche Kitty e le sue amiche, qualcosa mi dice che un anno è troppo da sopportare  

"hey Santana" mi saluta lei aprendosi un varco tra le due ragazze che la guardano stranite "come va la tua vita sentimentale?" domanda sghignazzando mentre io non ho il coraggio di guardarla in faccia; tengo la testa bassa e la mascella serrata sperando solo che ignorandola lei possa perdere interesse, ma la sua presenza scatena una reazione a catena come se avesse fatto cadere un tassello del domino spingendolo contro gli altri  

Quinn, davanti a me, chiude il libro con uno scatto rabbioso e i suoi occhi sono così accesi che fanno quasi paura; le vene del collo sporgono leggermente e respira affannosamente cercando di mantenere la calma mentre Rachel, che si è resa conto della situazione, si sbriga a raggiungerla ed ad affiancarla posandole le mani sulle spalle come per tranquillizzarla  

Sugar si mette tra me e Kitty con nonchalance per poi rivolgersi a quest'ultima come se fosse la sua più cara amica "ciao Kitty! Non si usa più salutare ?" le domanda parandosi di fronte a lei impedendole di avere così un contatto diretto con me  

"oh Sugar !" risponde come se fosse sorpresa di vederla "finalmente qualcuno normale in mezzo a questo branco di deviate" afferma compiaciuta sottolineando bene le ultime parole sapendo quale effetto queste abbiano su di me  

Se non sapesse della mia omosessualità non avrebbe nessun arma con cui abbattermi; se soltanto osasse aprire bocca le risponderei a tono azzittandola come un padrone severo fa con il suo cane, ma da quando ha scoperto il mio segreto non riesco più ad avere il controllo ed ora è lei ad avere il coltello dalla parte del manico 

Prima non ero così debole e spaventata: nessuno si azzardava ad attaccare briga con me perché sapeva che non ne sarebbe mai uscito vincitore; alcune studentesse avevano persino paura di rivolgermi parola e con Quinn al mio fianco eravamo quasi intoccabili, ma ora non sono altro che una nullità e Kitty ha scoperto come ferirmi tirano in ballo il mio punto debole 

La mia sessualità è la mia croce, il mio tallone d'Achille, la cosa che odio più di me stessa e che non riuscirò mai ad accettare, ma per quanto l'argomento mi faccia star male ho ancora il mio braccio destro   

Improvvisamente Quinn sbatte un pugno sul tavolo attirando l'attenzione di tutti 

Si alza dalla sedia mentre dai suoi occhi escono lampi di odio, ma prontamente Rachel, che si trova dietro di lei, la blocca e riesce tenerla ferma anche se la sua presa è precoce e Quinn potrebbe liberarsene in qualsiasi momento; il suo semplice tocco comunque basta a rilassarla almeno in parte e quando apre bocca la sua voce sembra quasi normale per nulla alterata dalla rabbia  

"è meglio per te se vai a rompere da un'altra parte; credimi, non staresti per niente bene con un occhio nero stampato in faccia"  

A quella frase Rachel trasalisce perché sa bene che sarebbe in grado di fare una cosa del genere; la stretta sulle sue spalle si fa più forte e noto che il respiro le si è bloccato in gola esattamente come me 

"meno male che c'è la tua fidanzatina a tenerti a bada come la bestia che sei!" 

Dopo quella frase non riesco più a trattenermi: mi alzo in piedi e, per la prima volta, ho il coraggio di prendere in mano la situazione e di reagire nonostante quello che stia per fare sia terribilmente sbagliato 

Sugar si gira verso di me e mi prende la testa fra le mani costringendomi a guardarla negli occhi 

"stai calma o ci rimetterai solo tu" mi dice con uno sguardo serio che non le ho mai visto in faccia ed è proprio quella sicurezza che aleggia nei suoi occhi che mi da la conferma definitiva: sa tutto 

Probabilmente avrei dato retta alla mia amica e mi sari rimessa seduta, il formicolio alle mani sarebbe passato e la ragione sarebbe tornata se Kitty non avesse messo in mezzo l'unica persona che non avrebbe mai dovuto permettersi di nominare 

"Karen, vai a chiamare Brittany così la squadra delle lesbiche è al completo!"  

Sugar, che cerca di rimanere ferma davanti a me creando una specie di muro, diventa improvvisamente invisibile e l'unica cosa che vedo è la mia mano aprirsi sulla guancia di Kitty Wild e lasciare sopra di essa un evidente segno rosso che le rimarrà sul suo volto per molto tempo 

Lo schiaffo è talmente forte ed inaspettato che barcolla indietro per poi guardarmi attonita e sorpresa, ma prima che possa rendermi conto di ciò che ho fatto mi avvento di nuovo su di lei sotto le urla e gli sguardi sconcertati delle nostre amiche che rimangono impietrite di fronte a quella scena  

Dopo poco sento delle forti braccia prendermi per i fianchi tirandomi via dalla mischia ed in quel momento un barlume di ragione si fa strada anestetizzando la rabbia 

Sugar, insieme ad alcune studentesse, si frappone fra di noi per dividerci e la paura mista a delusione che trovo riflessa nelle sue irridi mi fa capire cosa ho appena fatto; ad un tratto il silenzio cala fra noi e quasi tutte le altre ragazze si sono alzate dai rispettivi posti per vedere meglio ciò che è successotra queste, in piedi al suo tavolo, noto Brittany che mi guarda fisso con splendidi occhi azzurri e la bocca semi aperta  

Il nostro contatto visivo dura un battito di ciglia perché la mia attenzione viene catturata dalla figura di Kitty che, sorretta da alcune amiche, si asciuga il mento dove le è colato un rivoletto di sangue  

La stretta intorno ai miei fianchi si fa più forte e, di punto in bianco, mi sento trascinare all'indietro; non oppongo resistenza e, con non poca fatica, riesco anche a muovere qualche passo senza distrarmi dallo spettacolo che si presenta davanti a meRachel ha le mani davanti alla bocca come a coprire un urlo e Quinn al suo fianco è appoggiata la tavolo come se non avesse le forze per stare in piedi; l'unica cosa di cui sono felice è che lei non abbia avuto né il tempo né i riflessi per intervenire perché sono sicura che non avrebbe di certo aiutato le altre a dividere me e Kitty  

Camminando riesco a riprendere coscienza di me e, girandomi, vedo che il braccio che mi stringe il fianco tirandomi è quello di Suor Holly che in fretta e furia cerca di portarmi via impedendo alle altre suore di avvicinarsi a me difendendomi come un tesoro prezioso; poco prima di uscire dalla stanza mi rivolgo verso Brittany, che ha seguito tutti i miei passie la vedo mimarmi con le labbra un "andrà tutto bene" prima che la porta della sala mensa mi si richiuda davanti agli occhi 

Non andrà tutto bene penso mentre sento il rumore tonfo della porta e Suor Holly continuare a trascinarmi di peso da qualche parte nulla andrà bene questa volt 

^^^^ 

Suor Holly cammina svelta fra i corridoi del dormitorio tenendomi saldamente il polso fra le sue dita come se avesse paura di perdermi durante il tragitto; io la seguo a testa bassa, ormai pienamente consapevole delle mie azioni anche se ancora confusa sul perché abbia fatto una cosa del genere  

Se prima ero il pettegolezzo più gettonato del collegio a causa della mia presunta omosessualità, questo evento non farà altro che aumentare le chiacchiere e ciò era l'esatto opposto di cui avevo bisogno  

"entra" mi fa lei spingendomi dentro quella che dovrebbe essere la sua camera; obbedisco senza troppe cerimonie, ma comunque sorpresa dal fatto che non mi abbia portato direttamente dalla preside per il mio inaccettabile comportamento  

Una volta chiusa la porta dietro di sé mi fa cenno di sedermi sul suo letto mentre lei rimane sulla porta a fissarmi con aria tesa  

"immagino che chiederti il motivo del tuo gesto sia inutile" afferma con tono fermo, ma con un ironia ed una dolcezza velata che solo lei possiede  

Rimango in silenzio e abbasso lo sguardo puntandolo a terra contorcendomi le mani per la vergogna; l'imbarazzo ed i sensi di colpa mi attanagliano lo stomaco e mi rendono difficile parlare  

Tra noi cala un leggero silenzio e Suor Holly continua a studiarmi aspettando che sia io la prima a parlare; magari crede che mi inventerò una scusa o una motivazione logica, ma la realtà è che non ho intenzione di mentire, almeno non questa volta  

Sono troppo stanca e spossata per continuare a farlo e comunque la mia credibilità è solida quanto un castello di carta lasciato su un tavolino all'aperto durante una tempesta; non riuscirei a sopportare un altro interrogatorio sapendo che ogni mia parola viene ben studiata ed analizzata per rilevare tracce di eventuali bugie  

Pensavo che con il tempo fossi diventata abbastanza forte caratterialmente da non dover mai più avere paura di nulla ed invece tremo senza nessun controllo; credevo che Brittany mi avesse infuso un po' della sua forza questo pomeriggio, ma è bastato un non nulla per mandare all'aria tutti i buoni propositi fatti  

È bastato il suo nome per farmi perdere il controllo  

Chiudo gli occhi e sprofondo di più sul materasso morbido prima di dare voce ai miei pensieri  

"questa è la cosa più stupida che abbia mai fatto" affermo capendo che questo è quasi più grave dell'essere scoperti con la propria ragazza durante l'orario dlezione a sbaciucchiarsi nel chiostro vicino alla chiesa  

"bhe, almeno su questo siamo d'accordo" annuisce con un sorriso amaro sul volto  

Di nuovo silenzio; questo però è molto più pesante ed opprimente perché siamo entrambe consapevole della gravità della cosa; ho praticamente spaccato il labbro a Kitty Wild davanti a tutta la scuola 

Lei ha toccato un tasto dolente, l'unico nervo scoperto che non avrebbe dovuto stuzzicare e per questo sono scattata senza avere il tempo di riflettere; la nostra sessualità non deve essere una cosa pubblica e con le sue parole Kitty ha distrutto l'ultimo frammento di muro che proteggeva me e Brittany dal mondo esterno lasciandoci così completamente nude e prive di difesa  

Ed il fatto che sia stata io la prima a crepare quel muro non fa altro che aumentare i sensi di colpa 

Sembra che ormai tuttgiri intorno ai miei gusti sessuali; non vengo più giudicata come una persona completa, me semplicemente catalogata come lesbica e la cosa mi mette i brividi  

Suor Holly si passa una mano sul volto strofinandosi gli occhi: ha l'aria stanca e pensierosa e, come me, non sa che fare 

"sai che ciò che hai fatto è molto grave e che io non posso proteggerti dalle tue stesse azioni ?" mi chiede; la sua dovrebbe essere la solita predica che si fa a chi infrange le regole, ma dal tono che usa sembra più che si stia scusando per questa mancanza  

Annuisco, ma non ho il coraggio di alzare la testa; "perché mi ha portato qui?" le domando davvero incuriosita dal suo comportamento; forse sto solo evitando di chiedere informazioni riguardo a ciò che mi accadrà perché ho troppa paura di saperlo 

Suor Holly sospira e stavolta tocca a lei abbassare lo sguardo; "non potevo lasciarti lì da sola; stando qui hai il tempo di calmarti e di riflettere sulla stupidaggine che hai fatto" afferma riacquistando un po' di autorità "se fosse intervenuta qualcun'altra ti avrebbe sicuramente porto dalla preside e a quel punto che scusa ti saresti inventata?" 

Si avvicina per poi appoggiarsi sul davanzale della finestra vicino al letto; i suoi occhi sono tutt'ora puntati si di me, ma non mi sta giudicando; sento solo tanta preoccupazione e protezione nonostante lei in questa storia non c'entri proprio nulla  

"qui sei al sicuro, almeno per questa sera; le altre penseranno che io ti stia facendo una bella strigliata ed invece te ne starai buona a riflette su come affrontare la preside Sylvester domani; magari Quinn e Rachel ti daranno una mano" dice sovrappensiero "ti riaccompagnerò in camera non appena tutti saranno andati a letto così eviterai domande scomode"  

Io sussurro un flebile "grazie" e, nonostante le sia molto grata, non posso fare a meno che sospettare anche di lei così una domanda mi esce spontanea; "non mi trascinerà dalla preside domani contro la mia volontà, vero ?"  

Il tono infantile e debole che ho usato la fa sorridere e mi risponde muovendo la testa in segno di negazione e questo mi rassicura  

"se avessi voluto portarti da lei l'avrei fatto sta sera stessa, ma credimi: è meglio che tu ci vada di tua spontanea volontà piuttosto che ti veda arrivare con una di noi trascinata per un orecchio !"  

"secondo lei che cosa mi succerà ?" chiedo alzando per la prima volta la testa da quando sono entrata in questa stanza; la guardo fisso ed i suoi occhi chiari lasciano trasparire le sue preoccupazioni  

"Santana" mi chiama mettendosi seduta sul letto accanto a me come a volermi dare conforto "non sarebbe giusto darti una risposta adesso perché neanche io la conosco, ma sarebbe ancora più sbagliato illuderti e dirti che ciò che è successo non è grave: aggredire Kitty durante la cena è un gesto che non rimarrà impunito" 

Le sue parole sono come pugni nello stomaco proprio perché così vere e sincere, ma infondo ha ragione; sarebbe ingiusto passare la serata a tranquillizzarmi pur sapendo che domani mi aspetterà una punizione con i fiocchi 

Eppure una parte di me ci aveva sperato  

"posso farle un'altra domanda?" chiedo titubante nonostante Suor Holly sia sempre stata disponibile ed accondiscendente con noi studentesse; lei sorride di nuovo e prendo quel suo gesto come un sì 

"perché sta aiutando me invece che Kitty; insomma, non mi sembrava ridotta troppo bene... " mi stringo le mani e sento che stanno tremando così come tutto il mio corpo che è ancora scosso da spasmi  

"tu hai più bisogno di aiuto di lei" mi dice ed in quella frase sembra esserci nascosto molto più di quanto voglia farmi credere "e comunque lei si riprenderà presto, nessuno è mai morto per qualche schiaffo ben assestato; quella che mi preoccupa sei tule parole spesso feriscono di più ed in un modo che è difficile da far guarire" 

Socchiudo gli occhi ed assaporo a pieno il senso di quella frase ragionando sul fatto se si possa invece morire per qualche insulto ben indirizzato, ma ho troppa paura di una risposta positiva anche solo per pensarci più di qualche secondo  

Suor Holly si gira verso la finestra dandomi le spalle e non so se lo faccia per osservare il meraviglioso paesaggio che si può guardare dalla sua camera o per darmi la privacy di cui ho bisogno per rimettermi in sesto; colgo comunque l'occasione per asciugarmi qualche lacrima e ricacciare indentro i sensi di colpa che minacciano di emergere prepotenti da un momento all'altro 

Non sono pentita per ciò che ho fatto a Kitty, ma per la punizione che ne conseguirà 

"le sembra giusto" chiedo di punto in bianco con voce rotta "che l'unica a pagare le conseguenze di tutta questa storia sarò io?" 

Lei si gira e mi guarda con le sopracciglia leggermente aggrottate incapace di cogliere il significato complessivo di quella domanda che negli ultimi tempi affolla fin troppo spesso la mia mente  

Si prende qualche secondo per ragionare come fa sempre quando il discorso si fa più serio o importante; al contrario di quanto si possa immaginare nel guardarla, Suor Holly è una delle persone più riflessive ed attente di questo posto; non lascia nulla a caso e ogni suo gesto o parola è ben calibrata a seconda delle situazioni  

"è vero che ad ogni azione corrisponde una reazione" inizia con il volto più rilassato come se avesse finalmente trovato risposta giusta da dire "ma in questo caso i due comportamenti si trovano su piani diversi per questo avranno conseguenze diverse" afferma, ma intuendo la mia perplessità continua cercando di semplificare il discorso "il male che ti ha inferto Kitty non è visibile; le sue parole ti hanno colpito dentro, ma, per quanto profonde possano essere, le tue ferite non posso essere percepite e curate se non da persone che ti vogliono bene, mentre tu...bhe le hai quasi rotto il setto nasale!" sorride cercando di sdrammatizzare la situazione  

"ma lei ha detto...  

"se vedessi un ragazzo a cui sta uscendo del sangue dal naso ed affianco a lui la persona che lo ha appena colpito..." continua ignorando la mia interruzione "chi aiuteresti per primo ?" 

Apro più volte la bocca cercando di formulare un ragionamento logico a favore della mia testi, ma l'unica cosa che riesco a fare è sbuffare ammettendo l'evidenza per quanto irrazionale ed ingiusta possa essere 

"semplicemente il suo dolore è quantificabile mentre il tuo... " sospira e capisco quanto sia faticoso per lei spiegarmi questa verità "nessuno sa quanto male ti ha fatto per questo il suo gesto viene considerato da molti meno grave 

"non mi sembra giusta come cosa"  

"non lo è infatti! Per questo le tu amiche hanno cercato di trattenerti e per questo ti ho trascinato qui sperando di far calmare un po' le acque" 

Mi prendo la testa fra le mani massaggiandomi le tempie stanca e spossata; Brittany dice di aspettare ancora un altro anno, ma io non credo di poter resistere nemmeno un altro giorno  

Come farò a guardare negli occhi le altre mie compagne ? Come posso vivere in un posto in cui la maggior parte delle persone è a conoscenza del mio segreto e proprio per questo mi tratta come se fossi un mostro ? Come riuscirò ad andare avanti senza avere Brittany costantemente al mio fianco ? 

Non sono abbastanza forte per sopportare tutto questo da sola   

Viviamo a qualche passo distanza eppure la sento così lontana; il mio cuore continua a battere solo per lei, ma mi rendo conto che l'amore avvolte non basta per far andar bene le cose  

Suor Holly si avvicina con calma al suo letto e si siede al mio fianco, mi posa una mano sulla schiena tentando di darmi conforto; quasi mi vergogno a farmi vedere in questo stato, ma posso permettermi di mettere l'orgoglio da parte almeno in questa stanza e mostrare tutte le mie debolezze nonostante abbia cercato a lungo di nasconderle  

"sei una brava ragazza, Santana" sussurra come se mi stesse rivelando un segreto "certo, tu e la tua amichetta Fabray trasgredite alle regole più spesso di quello che farebbe un normale studente, ma so che dentro di te c'è un animo buono anche se non lo mostri; l'ho capito dal primo giorno che hai messo piede qui dentro e non sono l'unica ad essersene accorta" afferma abbassando la testa per incrociare il mio sguardo che ostino a nascondere  

Non ha senso continuare a negare l'evidenza eppure quella microscopica parte di me che ancora non è crollata e che continua a sorreggere il muro di menzogne e falsità che mi ha protetto dagli altri non vuole cedere; paradossalmente quella maschera che mi sono costruita è più resistente della mia vera personalità e non so se riuscirò mai a togliermela definitivamente 

Annuisco fingendo di essere d'accordo, ma Suor Holly è troppo furba per cadere in un trappola architettata da una diciassettenne terrorizzata e impaurita perfino dalla sua stessa ombra  

"Brittany riesce a vedere la parte buona della gente, anche se questa è piccolissima o ben nascosta; non so come ci riesca, ma ha questo dono fin da bambina e l'ha sempre utilizzato al meglio" 

"si... è una buona amica... " affermo con aria impassibile  

Lei sospira e toglie la mano dalla mia schiena per poggiarla sul suo grembo  

"la gente vede solo quello che vuole vedere ed ha paura di ciò che non conosce, ma personalmente non mi scandalizzo più di nulla; sono stata giovane anche io e ti assicuro che non ho sempre voluto prendere i voti e ritirarmi in un collegio! Ho visto molte più cose di quello che crediate" dice con una risatina imbarazzata tentando in questo modo di farmi aprire e non fa in tempo a fine la frase che cedo al suo gioco  

"io...io volevo solo proteggerla" mi lascio scappare con un nodo stretto alla gola "non avrei mai voluto trascinarla giù con me, ma da quando Suor Emma...lei ci ha scoperto per colpa mia ed ora ho spaccato il labbro a Kitty e tuttsta andando a rotoli e sto rovinando la vita di Brittany !" urlo come se fossi in  preda ad una crisi di nervi senza riuscire a creare frasi logiche 

Suor Holly cerca di bloccare il mio sproloquio abbracciandomi e stringendomi a se come se fosse una madre amorevole, ma, per quanto provi a calmarmi non riesco a pensare ad altro se non alla triste realtà in cui mi trovo  

"ho solo diciassette anni ! Non riesco a gestire tutto questo..." affermo facendomi assalire dai sensi di colpa e di inettitudine che mi logorano dentro  

Lei continua a tenermi stretta cercando di mantenere insieme i pezzi di me che si stanno man mano sgretolando senza che io possa fare nulla; "lo so piccola, non è colpa tua; hai avuto un peso troppo grande da portare" dice senza costringermi a parlare  

Dopo quella frase entrambe rimaniamo in silenzio per parecchio tempo; Suor Holly continua a coccolarmi ed io mi concedo il lusso di essere debole e vulnerabile perché mi sento stranamente al sicuro dentro quelle quattro mura e la vicinanza di una persona adulta e matura come lei riesce a rendere i miei problemi più chiari e comprensibili  

Ad un certo punto la sento mentre cerca di sopprimere uno sbadiglio e solo allora mi accorgo di quanto entrambe siamo stanche: lei per via dell'ora tardaio per colpa della giornata piena di emozioni che ho avuto 

"che ne dici di tornare in camera ?mi chiede guardando l'orologio che tiene al polso "scommetto che le tue amiche si saranno preoccupate abbastanza non vedendoti tornare" 

Io annuisco senza aggiungere nulla e con le mani mi strofino il viso cercando di darmi una svegliata  

Prima di uscire mi avverte che dovrò fare assoluto silenzio e penso che la sua preoccupazione nel portarmi in giro per la scuola a quest'ora tarda sia perché deve aver già sentito le mie grida e risate risuonare per i corridoi, quando io e Quinn torniamo dalle nostre serate, e sa quanto posso essere rumorosa  

Arrivati di fronte alla porta della mia camera si ferma davanti ad essa bloccandomi il passaggio  

"Santana..." mi fa a basa voce girandosi verso di me; i suoi occhi sono leggermente arrossati e la sento tirare sul con il naso "fa la brava, ok?"  

Poche e semplice parole a racchiudere tutto l'affetto e la preoccupazione che ha nei miei confronti; non faccio in tempo a risponderle che apre la porta e di colpo il brusio che sentivo dall'atra parte cessa all'istante 

"voi dovreste essere a letto già da un bel po'" le rimprovera Suor Holly fiondandosi dentro e trascinandomi con lei  

Appena metto piede nella stanza i miei occhi corro subito ad incontrare quelli blu e bellissimi di Brittany che, con mia sorpresa, si trova nella stanza insieme a tutte le altre; non avrei mai pensato di ritrovarle tutte lì dentro ad aspettarmi e questo mi riempie il cuore di gioia 

Il tempo è come se si fosse congelato; nessuna di loro sembra volersi muovere dai rispettivi posti, forse troppo impaurite di essere state scoperte in fragrante da Suor Holly per fare qualsiasi cosa, ed io non so proprio cosa dire per interrompere quel silenzio  

Ma Brittany non sembra accorgersi dell'imbarazzo generale e si alza dal letto di Quinn, che una volta era il suo, per venire da me ed abbracciarmi  

Con quel gesto l'ultimo pezzettino di muro dentro di me crollala stringo forte fra le mie braccia incurante di tutto quello che c'è intorno e mi sento così orgogliosa del forte sentimento che provo per lei che il mio cuore potrebbe non reggere, in quel modo ha spazzato via ogni malessere che c'era in me  

Dovrei salutare anche le altre e soprattutto ringraziare Sugar e Quinn per aver anche solo provato a difendermi da me stessa, ma non ci penso nemmeno a staccarmi da lei e di questo sembrano essersene accorte tutte quante 

Così le mie amiche, che erano venute li per me, mi dimostrano ancora una volta il loro affetto uscendo dalla stanza facendomi il regalo di poter passare l'intera notte da sola con la persona che amo senza soffocarmi con scomode domande  

Persino Quinn e Rachel escono e Suor Holly, comprensiva come sempre, non si oppone a questa infrazione; dopotutto è a conoscenza di cose ben peggiori 

Non faccio caso a ciò che dicono, ma, prima che tutte se ne vadano definitivamente, sento una mano accarezzarmi piano la schiena e poi la porta chiudersi con un leggero tonfo; non ho bisogno di girarmi per sapere a chi appartiene quella mano, lei è la seconda persona che mi mancherà di più una volta fuori di qui 

^^^^ 

"sai che questa è l'ultima notte che passeremo insieme vero?" le chiedo con gli occhi lucidi, ma senza versare inutili lacrime; le gambe si intrecciano sotto le lenzuola ed il calore dei nostri corpi completamente nudi è sufficiente a tenerci al caldo  

La sento sospirare sul mio petto e stringersi di più a me come se fosse lei quella ad aver bisogno di conforto  

"lo so" mi risponde con voce rotta e dopo quelle poche battute nessuna delle due ha più il coraggio di continuare la conversazione; d'altronde le parole fra noi non sono mai servite a molto ed ormai non possiamo più fare nulla per cambiare le cose: abbiamo giocato tutte le nostre carte 

Brittany singhiozza silenziosa, ma, oltre ad abbracciarla trasmettendole tutto il mio amore, non faccio nulla perché so che infondo siamo arrivate alla fine ed a questo non vi è rimedio  

Dopotutto dovremmo sentirci sollevate o quanto meno fortunate per avuto l'occasione di conoscere il nostro futuro con una notte di anticipo ed avere quindi la possibilità di rimanere insieme fino a che la mattina non ci allontani definitivamente portando via anche l'ultimo pezzettino di noi 

Sarebbe stato peggio andare a dormire con la beata illusione che tutto sarebbe andato per il meglio per poi essere prese alla sprovvista dalla cruda realtà che ci avrebbe separato senza possibilità di salutarci  

Eppure, come faccio a sentirmi sollevata quando, tra poche ore, dovrò rinunciare per sempre a Brittany? 

È chiaro come il sole che la punizione che mi spetta sarà quella di lasciare la scuola, le regole sono chiare e quella di stasera è stata la mia seconda inflazione; la prima volta siamo state fortunate, per così dire, ma la fortuna non bussa due volte alla tua porta, soprattutto se come me i guai te li vai a cercare   

La guardo raggomitolarsi sul mio petto e, anche se la stanza è completamente immersa nel buio e non riesco a vedere ogni minimo particolare del suo volto, non posso fare a meno di rimanere senza fiato mentre contemplo la sua bellezza  

"sei la miglior cosa che mi sia capitata" le dico con tutta la sincerità di questo mondo "ti amo, Brittany" 

"ti amo anche io, San; e lo farò per sempre" 

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N.d.a. Ciao a tutti! Ebbene si, dopo secoli sono tornata e chiedo venia per l'imperdonabile ritardo. Oltre a questo volevo ringraziare tutti voi che seguite ancora la mia storia e vi chiedo di tenere duro perché manca un capitolo (forse due ) alla fine; inoltre volevo dire a chi ancora non lo avesse capito che nella fic i miracoli non succedono e che tutto il racconto si basa principalmente sui sentimenti di Santana quindi non aspettatevi unicorni ed arcobaleni nel finale! Detto ciò , grazie ancora per essere qui a leggere e spero di aggiornare il prima possibile.

  
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