Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: LostHope92    24/02/2016    2 recensioni
Un tributo alla coppia Andromeda/Ted, spero vi piaccia! :)
Un abbraccio e un saluto!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Black, Cygnus Black, Druella Black, Ted Tonks | Coppie: Ted/Andromeda
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Perchè non posso mai venire a casa tua? Capisco di non essere una gran bellezza o un portento ma...- scherzò Ted Tonks con un sorrisetto.

Ma Andromeda, quando si parlava della sua famiglia, non era pronta al gioco.

-No, sono loro che non voglio che tu veda, sono...sono...non credo esistano parole per descriverli- disse lei con un mormorio abbattuto.

-Si, che esistono- disse il ragazzo, avvicinandosi alla sua compagna di studi e sua ragazza, per dirle all'orecchio una lista piuttosto lunga di parole poco lusinghiere.

-Giusto giusto- disse lei fingendosi seria.

-Mi piacerebbe comunque conoscerli, se hanno cresciuto una ragazza come te, non devono essere troppo male ,no?- continuò lui a bassa voce, dopo essere stati ripresi dalla bibliotecaria, che li aveva intimoriti con uno sguardo minaccioso.

Andromeda gli rivolse uno sguardo scettico e ironico:

-Oh certo! Dubito a volte di essere figlia loro, l'unica mia certezza in merito è quell'orrido albero genealogico che si preoccupano di mettere in mostra, tenterò di dargli fuoco al più presto-

Ted cercò di continuare il discorso, ma fu messo a tacere di nuovo dalla ragazza che lo interruppe con un esasperato:

-Ted, fidati di me. Non c'è nulla per noi in quella casa, non più. Se vuoi conoscere qualche vero parente, beh, c'è lo zio Alphard , lui è fantastico...un po' pazzo, ma grandioso-

Ma il ragazzo si era rattristato e lei proprio non riusciva a vederlo in quello stato.

-Senti- disse lei con un sospiro esasperato- ci proverò ok? Durante le vacanze di Natale proverò a parlare a mia madre, magari inventerò qualche zio famoso e illustre nella tua famiglia...ti darebbe fastidio?-

-Che tu aggiunga tasselli purosangue al mio albero genealogico?Non devi neanche chiederlo, dacci dentro tesoro- disse lui facendola ridere forte, per poi smettere subito, incontrati di nuovo gli occhi della bibliotecaria che mandavano saette.



Andromeda non riusciva a crederci.

Sua madre aveva fatto diverse domande certo, ma alla fine, con tono conciso aveva affermato:

-Molto bene, ma che sia puntuale, odio i ritardatari-

Eppure sua figlia non riusciva a capacitarsi di come fosse riuscita ad ingannare sua madre, che aveva da sempre affermato di conoscere tutti i membri più illustri purosangue del mondo magico, sia vivi che morti.

Come aveva potuto credere che il ragazzo si chiamasse veramente Theodore Caramell? Cugino di quarto grado da parte di madre del giovane e promettente Cornelius?

Ma ce l'aveva fatta, e tanto bastava per stamparle un sorriso da orecchio a orecchio, che non riusciva ad essere spento neanche dai borbottii indispettiti di suo padre, che non aveva alcuna voglia di conoscere nessuno di nuovo, men che meno un ragazzino.

Le sue sorelle, Bellatrix e Narcissa, avevano deciso di rimanere ad Hogwarts, e lei sospettò che nel caso della mora centrasse una certa compagnia poco raccomandabile della casa Serpeverde, nel caso invece della bionda, un certo biondino avvenente.

Quindi la sua bugia era al sicuro, e la serata, almeno così sperava, non sarebbe durata molto.

Il campanello gracchiò fastidiosamente, annunciando il suo arrivo.

Andromeda si precipitò giù dalle scale, beccandosi una frase infastidita da sua madre:

-Una signorina non deve correre così per un uomo, non dare potere a quel ragazzo-

Ma lei non vi fece caso, troppo presa a spalancare il grande portone scuro e accogliere il suo Ted, anzi, il suo Theodore.

Lo abbracciò forte e disse poi :

-Sono contenta che tu sia finalmente arrivato caro Te....Theodore.-

-E' un piacere vederti mia adorata- rispose lui stampandole un leggero bacio sulla guancia.

Alla signora Black fece un cordiale baciamano, mentre a suo padre strinse la mano, cercando di comparire né troppo debole, né arrogante.

La tavola era già apparecchiata, e il ragazzo si sprecava in complimenti riguardanti l'arredamento (evitando di commentare però la lunga fila di teste di elfo domestico appese).

-E' tutto davvero delizioso- disse Ted con un gran sorriso rivolto alla signora Black, assaggiando la zuppa di carote -E' un'ottima cuoca-

-Scusami?- fece la donna con sguardo confuso.

Andromeda fece cenno a Ted verso l'elfo domestico che zampettava per la casa.

-Intendevo....che gran cuoco che è il vostro elfo domestico, davvero ben ammaestrato- si corresse lui, guadagnandosi un sorriso sollevato dalla sua ragazza.

-Si, immagino abbiano la loro utilità- rispose freddamente la donna.

-Ma dimmi ragazzo- fece Cygnus Black, che era stato in silenzio per tutto il tempo.-Di cosa si occupano i tuoi genitori?-

-I miei genitori?- chiese lui prendendo tempo- loro....loro- e fece balzare gli occhi su Andromeda in cerca di un aiuto.

Lei gli indicò con un gesto impercettibile delle dita, suo padre.

Cygnus Black lavorava al ministero della magia, ma da anni ormai era andato in pensione.

-Al ministero della magia, mio padre almeno, mia madre invece sta a casa, lei...fa quello che fanno le donne a casa, le streghe intendo....- la sua voce si perse, e decise di prendere altro tempo masticando un grosso pezzo di faraona.

-Ma davvero? Come si chiamano? Non ricordo di avertelo chiesto.-

Andromeda, sicura che Ted non conoscesse cognomi illustri, prese a cercare nella sua mente quelli che avrebbero colpito suo padre, ed anticipò il suo ragazzo nel rispondere:

-Mi sono dimenticato di dirvelo, sono Ignus Caramell e sua moglie Cecilia Rosier, ve li ricordate padre?-

L'uomo, che era orgoglioso di natura, non aveva alcuna intenzione di ammettere che la sua memoria stesse facendo cilecca, quindi rispose a sua figlia con un burbero:

-Certamente, pensi che sia sciocco?Come potrei dimenticarmi di quell'adorabile coppia?-

Ted e la ragazza si guardarono per un attimo e per poco non scoppiarono a ridere, si trattennero a stento, fingendo di avere assoluto bisogno di bere un intero bicchier d'acqua, tutto in un lungo e lento sorso.

-Porterò loro i vostri saluti signore- disse poi Ted.

L'uomo annuì.

La serata sembrava andare stranamente a gonfie vele, tolta la freddezza dei due padroni di casa, che rivolgevano domande in maniera disinteressata al giovane,il quale però non sembrava affatto prendersela.

Stavano quasi per concludere e salutare il ragazzo quando suo padre, dando una scorta al giornale, si mise a ridacchiare a lungo.

-Qualcosa di divertente padre?- chiese Andromeda con un sorriso, ormai contagiata dalla buona riuscita della serata.

-Hanno trovato un babbano morto- disse l'uomo continuando a ridacchiare- dicono che qualcuno abbia stregato suo figlio e lo abbia ucciso, ha avuto certamente quello che si meritava, così imparano a dare le bacchette a questi inetti- concluse con un sorriso maligno ripiegando il giornale, sotto lo sguardo d'approvazione di sua moglie, che annuiva lentamente e solennemente.

Ted era sbiancato, si era gelato sul posto e fissava il padre della sua ragazza, con così tanta intensità da spingere quello a domandargli confuso:

-Tutto bene Theodore?-

-Ted- rispose lui a bassa voce, quasi un sussurro.

-Come scusami?-

-Ho detto- riprese lui più forte- che mi chiamo Ted-

L'uomo sembrava sempre più confuso, e ora portava lo sguardo da sua figlia al ragazzo, in una tacita richiesta di spiegazioni.

Ted si alzò e continuò:

-Mi chiamo Ted Tonks, non troverebbe del sangue magico neanche se sradicasse il mio dannato albero genealogico, neanche se scavasse sotto le sue radici, fino al centro della dannatissima terra. Sono un babbano, un sanguemarcio, un inetto.

Druella rischiava di svenire, si agitava una mano davanti al viso prendendo respiri profondi con piccole e veloci boccate d'aria.

Cygnus invece si era alzato di scatto, fronteggiando il ragazzo con la bacchetta alzata.

E la sua voce risuonò forte nella stanza, rimbombava potente:

-E' vero Andromeda?E' vero quello che sta dicendo questo...questo...essere?-

La ragazza era senza parole, sembrava andare tutto così bene, sembrava essere tutto perfetto.

Ma nello stesso tempo sapeva che quel giorno sarebbe arrivato, perchè lei non amava Theodore Caramell, lei amava Ted, il suo Ted.

Si alzò e, mettendosi davanti al suo ragazzo, per coprirlo dagli eventuali colpi di suo padre, disse con voce ferma :

-Si, è così e io lo amo. Si padre, hai sentito bene, amo questo rifiuto del mondo magico, amo il suo sangue corrotto. Lo amo più di quanto io abbia mai amato te, o te- disse rivolgendo ora il suo sguardo su sua madre.

-Tu....tu....- Cygnus non riusciva a trovare le parole, le sue labbra tremavano di rabbia, riuscì solo a sbottare contro la ragazza- Vattene! Subito, ora!-

Lei, lasciando di stucco l'uomo, anziché disperarsi e implorare perdono, sorrise, lo fece di gusto, sembrava godere del loro dolore e rispose, senza perdere neanche per un attimo quel sorriso sfacciato:

-Con piacere-

Per poi andarsene, prendendo per mano il suo ragazzo, che la guardava inebetito, e pieno di ammirazione.

Si smaterializzarono su un campo, lontani miglia dalla casa, e Ted, subito dopo essere arrivati, si allontanò dalla ragazza, come se avesse bisogno di prendere un attimo di respiro, come se anelasse lo spazio.

-Ted?- lo chiamò incerta lei.

Lui non rispose e rimase fermo dov'era, con la testa fra le mani, sedendosi a terra.

Andromeda alla fine lo raggiunse, sedendosi accanto a lui e mettendogli una mano sulla spalla, cercando di scuoterlo dallo stato in cui era caduto.

-Andrà tutto ben....-

-Sposami-

Ora lui la guardava fisso, serio, dritto negli occhi.

-Sposami Andromeda-

Lei sentì le lacrime che minacciavano di uscirle, le ricacciò solo per rispondere con un sussurro:

-Si-

-Si?- chiese lui allargando gli occhi stupito.

Lei annuì forte, senza avere la forza di parlare, con le lacrime che ormai erano scivolate sulle guance.

-Io non ho niente, non ho niente da darti- disse lui, spegnendo il sorriso che prima gli illuminava il viso.

Ma lei prese il suo viso tra le mani e lo baciò.

Quello non era affatto niente.

E Ted le sorrise contro le labbra, e prendendola in braccio, continuava a gridare:

-Ha detto sì! Ha detto sì!-

Il campo deserto osservava silenzioso e si riempiva delle risate dei due innamorati.


   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: LostHope92