Acquamarina – Tragici Fradici Felici
«Lascia che ti aiuti»
Peter districa i miei capelli bagnati con estrema delicatezza, quasi temesse di farmi male.
Come se potesse.
Ho i brividi e non so se sono dovuti alle gocce di acqua gelida che sento scivolare sulla schiena o a quel gesto tanto intimo. È un tocco lievissimo, ma ha su di me l’effetto di una scarica di defibrillazione da 300 volt. È lo stesso per lui? Non posso nemmeno capire se mi sta dicendo qualcosa, dato che è dietro di me e non posso leggergli il labiale. Chissà, forse approfitta della situazione per dirmi cose che non mi rivelerebbe mai in faccia, tipo che detesta il mio taglio di capelli o che si è innamorato di me.
Peter finisce di sciogliere la treccia che questo pomeriggio avevo maldestramente tentato di farmi da sola, appoggia l’elastico nero sul lavandino e accende l’asciugacapelli.
E tutto diventa acquamarina.
Il rumore dell’elettrodomestico di diffonde intorno a noi in una nuvola verdazzurra tanto intensa che mi sembra quasi di poterla sentire penetrare sottopelle. Mi chiedo se possa vederla anche Peter o se i suoi poteri abbiano una durata limitata come gli effetti di un medicinale da prendere senza ricetta.
È calda l’aria acquamarina del phon e calda è la mano di Peter che indugia per un attimo infinito sulla pelle nuda del mio collo, mentre mi scosta le ultime ciocche di capelli rimaste umide.
Potrei restare a farmi asciugare i capelli da lui per sempre. Del resto non si dice forse che l’amore è sentire il calore del sole da entrambi i lati?
Anche se stasera credo che il calore del phon mi basti.
Ma a Peter no.
Lo sento rabbrividire dal freddo ed improvvisamente ricordo che anche lui è tragicamente fradicio a causa del temporale improvviso. Mi volto verso di lui. Il maglione zuppo di pioggia, gli aderisce al corpo come una seconda pelle.
«Toglitelo» abbozzo indicandoglielo.
Peter mi rivolge uno sguardo sbalordito, come se preoccuparmi per la sua salute fosse particolarmente strano.
Sta- arrossendo?
«Il maglione… ti verrà un raffreddore»
Mimo uno starnuto per rendere meglio l’idea e lui sembra finalmente capire, perché scuotendo la testa mormora «Sì, certo, hai ragione»
Angolo dell'autrice
Questo è un ideale seguito de Il turno di notte, mentre confesso che il prossimo flash Pemma è il mio preferito
Itsamess