Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
Segui la storia  |       
Autore: gasoline    28/02/2016    2 recensioni
« Heichou... »
« Cosa c'è? »
« Mi dispiace ».
Eren Jaeger è un ragazzo di diciotto anni che, dopo la morte della madre, vive in una situazione familiare difficile: il padre è totalmente assente nei confronti del figlio, mentre la sorella adottiva maggiore, Mikasa, si comporta quasi come una sostituta della defunta, rendendo la convivenza, per il giovane, quasi un' oppressione. Tutto sembra andare storto quando, come partito da un faro sul bordo di una scogliera, un fascio di luce argentea di nome Levi, uomo dal passato tenebroso e duro, investigatore in incognito, assoldato dal liceo in cui studia Eren per bloccare un associazione mafiosa conosciuta come "I Giganti" che vuole impadronirsi della scuola,non sconvolge completamente la sua vita.
Credi nella reincarnazione?
[Dal primo capitolo:
Se chiudeva gli occhi verdi, immagini orribili passavano come un film ad alta velocità sotto le sue palpebre, costringendolo ad abbandonare l'idea di provare ad addormentarsi.
Soprattutto nelle ultime notti aveva continuato a girarsi e rigirarsi nel suo letto, fissando il buio delle cortine tirate, ascoltando il proprio flebile respiro, per poi abbandonarsi spossato a scarne ore di ristoro che vedevano troppo presto l’alba. E quella che sembrava una maledizione, continuò anche quella notte, lasciandolo silenzioso nell'oscurità.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eren Jaeger, Rivaille, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

     2. Missione.


Levi prese una grossa boccata di fumo dalla sigaretta che teneva stretta tra le labbra, corrugando la fronte.
L’ufficio in cui si ritrovava era al dir poco orribile: il muro –che nei suoi giorni migliori, doveva essere stato bianco- era completamente rivestito da bacheche di sughero piene di fogli e post-it disordinati. Il soffitto, poi, perdeva pezzi ed era costellato da macchie di umido dovute alla pioggia. Il pavimento, per fortuna, era stato spazzato di recente, ma comunque non era abbastanza pulito per lui.
Niente, in quel luogo, era decentemente in ordine, tranne forse per qualche scaffale o libreria, dove però il suo sguardo argento attento riusciva ad identificare cumoli di polvere, i suoi acerrimi nemici.
« Levi Ackerman che perde il treno. Tutto ciò è decisamente anomalo, eh, nuca rasata? » scherzò la fastidiosissima Hanji Zoe, da dietro quei suoi stupidi occhiali, tenuti in bilico su quel suo stupido naso, montato su quel suo ancor più stupido viso.
« Qui, se c’è qualcosa di anomalo, sei tu Hanji » ribatté acidamente Levi, alzando gli occhi grigi verso la donna che, con aria saccente, sedeva dietro l’enorme scrivania del vice-preside, ricoperta in modo disordinato da tante di quelle scartoffie e documenti che si era quasi sentito male nel vedere una scena del genere.
« Dov’è Erwin? » chiese, spegnendo la sigaretta nel posacenere che non veniva pulito da un bel po’ di tempo.
« Premiazione. Un nostro alunno ha vinto una borsa di studio ed è andato ad attirare un po’ di studenti… » Hanji si diede una spinta con i piedi, facendo partire la poltrona a rotelle, spostandosi verso un armadietto pieno di cartelle. Ne tirò fuori una e la schiaffò sul legno della scrivania, facendo crollare una montagna di fogli lì vicino.
« Ops. Certo che i bidelli in questa scuola sono davvero dei nullafacenti! ».
Levi prese la cartella tra le mani, rabbrividendo per il disordine appena creato, abbandonando la schiena contro lo schienale della sedia pieghevole sul quale era seduto.
Era una scheda di un alunno dall’aspetto quasi angelico: capelli biondi, occhi azzurri e sguardo da bambino.
« Armin Arlert » lo presentò la donna, come se Levi non fosse capace di leggere il nome da solo: « Frequenta l’ultimo anno. Ottimi voti in tutte le materie, un gran cervello. Purtroppo però cala negli sport  » continuò quella, grattandosi il retro di un orecchio nascosto da folti ciuffi di capelli bruni.
« Lo vedo » tagliò corto lui, restituendole la cartella « …al contrario, non capisco perché mi abbiate chiamato. Nella mail che mi ha inviato Erwin si parlava di qualcosa di molto importante ».
Hanji si fece seria, stringendo la scheda al petto: indossava un vecchio pullover beige, con sotto una camicetta bianca di cui si poteva intravedere solamente il colletto. Sotto, un paio di jeans vecchi, macchiati recentemente da caffè, il tutto ricoperto da un camice bianco da laboratorio.
« In poche parole, abbiamo bisogno di te, Levi. Le iscrizioni stanno calando parecchio nell’ultimo periodo e l’intera scuola sta andando allo sbaraglio. Siamo pieni di debiti e addirittura stiamo rischiando di far chiudere la mensa scolastica poiché siamo indietro con il pagamento degli alimenti. In più ci sono le bollette, il mantenimento dell’edificio e gli stipendi. Erwin ha chiesto alcuni prestiti, ma… » s’interruppe, guardandosi attorno, quasi per cercare di individuare qualcuno nascosto tra gli scaffali.  
Questa storia puzza di bruciato.
« …ma la cosa non si è rivelata la scelta migliore. Siamo letteralmente nella merda, Levi. Erwin ha chiesto soldi alle persone sbagliate. Sono aguzzini, della peggior specie. Si fanno chiamare il clan dei Giganti e penso che tu li conosca molto bene ». Gli occhi grigi di Levi prima si spalancarono, increduli, poi si assottigliarono: « Tu mi stai prendendo per il culo, Zoe. Erwin non è così stupido da vendere la scuola a quella feccia » sibilò, stringendo i braccioli della sedia.
Proprio loro! Ma che coglione.
« Eravamo disperati, Levi! Non sapevamo cosa fare! Abbiamo pagato ciò che ci hanno chiesto, versando anche di tasca nostra, ma non vogliono lasciarci andare...! » s’inumidì le labbra screpolate, tornando verso l’armadietto precedente, lanciandogli altre tre cartelle che atterrarono sulle sue ginocchia.
« Hanno persino iscritto i loro figli per tenerci d’occhio costantemente ».
Levi sfogliò attentamente le schede di quegli alunni, massaggiandosi il mento: « Reiner Braun, Bertholdt Fubar e… »
« Annie Leonhardt, la figlia del boss » concluse l’altra, tornando a sedersi sulla poltrona girevole, poggiando i gomiti sulla scrivania: « Il punto è questo: abbiamo bisogno del tuo aiuto per toglierli definitivamente dalla scuola. Ci stanno succhiando via ogni centesimo e… »
« Sai benissimo che ho chiuso con quel capitolo della mia vita, Zoe. Mi dispiace, ma non posso aiutarvi » la fermò l’uomo, alzando una mano per zittirla. I tempi in cui giocava al gatto e al topo si erano conclusi da anni, principalmente da quando Isabel e Farlan erano stati uccisi in quel modo così brutale.
Dopo l’esplosione, non erano riusciti a rimettere insieme le parti del corpo, tanto erano ridotte male e sparse per il parcheggio.
 Aveva preferito allontanarsi da quella vita così pericolosa che i suoi due amici avevano seguito solo per non abbandonarlo.
Perché si erano fatti una promessa, una promessa che non avevano mantenuto.
« Capisco che questa situazione ti causa un grande dolore, soprattutto perché tratta di quel clan…ma ti prego, devi aiutarci. Questa scuola è tutto quello che abbiamo: il nostro lavoro, la nostra casa…e non pensi a tutti quei ragazzi lì, eh? Hai idea di quale brutta reputazione si stanno creando solo per il puro fatto che stanno frequentando una scuola piegata da… » strinse i pugni, abbassando il tono della voce « …da dei mafiosi del cazzo?! ».
 « Dei mocciosi che sono qui dentro non può fregarmene di meno » pronunciò gelidamente, alzandosi in piedi. Non era molto alto, ma possedeva un corpo ben scolpito, quasi scultoreo, proporzionato, e riusciva ad intimidire le persone anche se arrivava a sfiorare il metro e sessantacinque. Hanji sembrava sul punto di mettersi a piangere:
« Levi, ti prego, sai quanto tengo a questo lavoro. E’ ciò che ho sognato in tutti i miei anni di studio…vogliamo solo che tu ci aiuti a risolvere la situazione, a togliere questi idioti dalla faccia della terra una volta per tutte. Non era forse il tuo obbiettivo, una volta, questo? Quando ti facevi chiamare Rivaille  e strisciavi negli angoli più bui della città, non desideravi mettere un punto a tutto quello schifo in cui avevi vissuto fin da bambino?! ».
Colpo basso, quattrocchi.
Sospirò, infilando nervosamente una mano nella tasca dei pantaloni, tirandone fuori un pacchetto di sigarette ed un accendino. Ne prese una e la poggiò tra le labbra, accendendola. Inspirò il fumo, facendolo poi fuoriuscire dalle narici.
« In poche parole, ciò che mi state chiedendo è di infiltrarmi in questa cazzo di scuola, investigare un po’ in giro, scoprire dove si nascondono questi bastardi e denunciare tutto? »
« Denunciare? Noi vogliamo annientarli completamente ed uscirne puliti…per questo ci siamo rivolti a te ed anche ad un altro paio di persone… » un sorriso beffardo si dipinse sul viso di Hanji, mentre osservava quello di Levi che lentamente apprendeva a chi si riferiva.
« Vuoi dire che… »
« Esatto, nuca rasata, l’intera Armata Ricognitiva sarà qui a breve, con o senza il suo capitano » Hanji giunse le mani, poggiandoci la testa sopra.
« Petra Ral, Oluo Bozado, Gunther Schltz e Eld Jinn…Erwin ha inviato a loro la stessa mail che ha mandato a te. Sono tutti molto bravi, nel loro campo, Levi. Ma noi vogliamo il meglio per la nostra causa ».
I nomi dei suoi ex-compagni di squadra, i suoi sottoposti, galleggiarono nel silenzio della stanza per qualche secondo. Levi si attaccò alla sigaretta, avvicinandosi alla finestra, che affacciava sul cortile principale della scuola.
« Cosa vuole fare, Heichou? » chiese, alla fine, la donna.
« Al diavolo, quattrocchi. Se ci rimango secco, verrò a tormentarti per il resto dei tuoi giorni »
« Non aspetto altro! » esclamò l’altra, alzandosi di scatto in piedi, ritornata improvvisamente allegra. Gli tese una mano, sfoggiando un sorriso a trentadue denti: « Benvenuto alla Walls High School, investigatore privato Rivaille…o meglio, professor Levi ».

 
 
|||
Angolo autrice:
Konnichiwaaa! ^w^
Allora, lo so, la lunghezza dei capitoli in questo momento è pari alla durata di un pacco di biscotti nelle mie mani (quindi relativamente poco) maaaa ben presto, spero, ne usciranno di nuovi moooolto più lunghi, ehehe.
Beh, spero che la storia si stia facendo piùùù…invitante(?) per voi!
Fatemi sapere cosa ne pensate con una bella recensione, vi va?
susu, vi aspetto!
xoxoxo
gasoline.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti / Vai alla pagina dell'autore: gasoline