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Autore: Nuel    29/02/2016    3 recensioni
James, Albus e Rose tornano a scuola, ma Hogwarts è, come sempre, luogo di misteri oltre che di magia e stregoneria e un nuovo enigma terrà impegnati i fratelli Potter e i loro amici.
◊ Serie: Imago Mundi
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Imago Mundi ϟ'
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Una brutta partita


 
 
Il terzo fine settimana di Ottobre si sarebbe tenuta la prima partita del campionato scolastico di Quidditch: Grifondoro contro Serpeverde, la squadra campione dell'anno precedente. Gli studenti non parlavano d'altro sin dal lunedì mattina, quando Mark Stretton, capitano del Grifondoro e Augustus Flint, capitano del Serpeverde, si erano stretti la mano, davanti all'intera scolaresca, impegnata a fare colazione, stabilendo che il perdente si sarebbe fatto carico del compito che il professor Lumacorno aveva affidato all'altro.
    «Non ho alcuna intenzione di passare l'inverno ad ustionarmi nell'aula di Pozioni estraendo fegati di Salamandre!», aveva garantito Stretton, sedendosi pesantemente al tavolo di Grifondoro e riempiendosi il piatto di salsicce.
    James Potter, che non aveva programmato altre incursioni nel Reparto Proibito, quella settimana, troppo teso per la sua prima partita ufficiale, annuì risoluto alle parole del capitano, mentre Albus, seduto accanto a lui, si accigliò e chiese: «A cosa serve il fegato di Salamandra?».
    «A raccogliere il sangue per la Pozione Rimpolpasangue e altre pozioni rinforzanti», rispose Stretton, mentre si versava il succo di zucca nel bicchiere. «Ce l'abbiamo in programma nel secondo trimestre, ma le scorte di sangue di salamandra sono scarse e il professor Lumacorno ha estratto due nomi tra quelli degli studenti del settimo anno e “guarda caso” siamo usciti Flint e io!», sbuffò.
    «Sembra disgustoso», commentò Lucy Weasley, facendo gli occhi dolci a Stretton: da quando James era stato ammesso in squadra, la cugina aveva sviluppato un sospetto interesse per il Quidditch che si era presto rivelato unilateralmente diretto al capitano Stretton.
    «Lo è!», garantì lui, rispondendole con la bocca piena e l'espressione corrucciata.
    «Farò il tifo per Grifondoro con tutte le mie forze!», promise la ragazza, arrossendo tanto che le guance divennero del colore delle sue lentiggini.
    A metà settimana, Albus raggiunse il fratello nella sala comune, con il viso scuro e un diavolo per capello, gli si piazzò davanti mentre James armeggiava col proprio manico di scopa e un panno sporco di cera e lo guardò con uno sguardo tanto arrabbiato che il ragazzo se ne sentì quasi intimorito.
    «Buttalo giù dalla scopa!», sbottò Albus, facendo sgranare gli occhi all'altro.
    «Chi?», chiese James, fermandosi.
    «Augustus Flint!». Albus sputò in nome e si sedette a gambe incrociate sul tappeto, davanti al fratello maggiore. «Ha vietato a Scorpius di studiare con noi fino a dopo la partita... “Non fraternizzare col nemico”, ha detto!», scimmiottò Flint, e James, facendosi scuro quanto Albus, cercò con lo sguardo Dominique per rinfacciarle l'ennesimo atteggiamento ostile del suo ragazzo.
    Nonostante i musi lunghi e le insistenze di James, Dominique non volle rendersi conto degli atteggiamenti di Augustus fino al giorno della partita, quando, assieme al resto degli studenti, si arrampicò su per gli spalti dello stadio di Quidditch per assistere alla prima e più attesa partita dell'anno.
    Mancava poco a Halloween e l'aria era fredda e tagliente, il cielo plumbeo era coperto di nubi grigie che annunciavano il maltempo, ma gli studenti erano eccitati e schiamazzavano sulle gradinate, in attesa dell'inizio della partita e, come al solito, Martin raggiunse Albus e Louis. I ragazzi cercarono con lo sguardo Lotus, ma il ragazzo non si vide.
    «Flint avrà detto anche a lui di non fraternizzare!», brontolò Albus, scoccando un'occhiata in tralice alla cugina, sperando di non vederla esultare per ogni rigore della squadra avversaria.
    Le due squadre lasciarono gli spogliatoi e si avviarono al centro del campo, dove Madama Bumb li attendeva per dare inizio alla partita. Stretton e Flint si strinsero la mano come se avessero voluto stritolarsela a vicenda, come avevano fatto pochi giorni prima in Sala Grande, e poi l'arbitro diede ordine che tutti montassero in sella.
    Al fischio di inizio tutti i giocatori si alzarono in volo raggiungendo le proprie postazioni. Il Boccino sfrecciò in alto, sparendo alla vista in un istante e James si piegò in avanti sulla scopa per raggiungere maggiore velocità nell'inseguimento, rabbrividendo per il vento che gli frustava il viso e le braccia, si infilava nella divisa e la faceva sventolare come una bandiera. La sensazione che provava era indescrivibile: era la sua prima partita e avrebbe voluto che suo padre fosse lì a vederlo.
    Metri sotto di lui, i primi fischi della folla gli comunicarono che doveva essere successo qualcosa, ma ancora non si sentiva la voce dello speaker, così abbassò lo sguardo, appena in tempo per vedere Peakes parare la Pluffa. Pochi secondi dopo, con un suono gracchiante, la voce carica di entusiasmo del ragazzo di Tassorosso incaricato di commentare la partita riempì l'aria. La Pluffa passa a Serpeverde, tiro di Serpeverde, ma Peakes para! – strepitò nel microfono, mentre James individuava Scorpius volare a una quindicina di metri da lui – Peakes rimette la Pluffa in gioco, Harper se ne impossessa, un Bolide sta per colpirlo, ma Harper lo evita! Bella battuta di Fred Weasley, ma Harper lancia la Pluffa verso Mulciber che a sua volta lancia a Flint e Flint vola verso gli anelli di Grifondoro!
    James strinse le labbra: sotto di loro la partita era frenetica e lui non aveva ancora individuato il Boccino, ma in quel momento vide Scorpius piegarsi su un fianco e direzionare la scopa verso un punto preciso, così si lanciò all'inseguimento. Un boato della folla annunciò il primo goal della partita mentre lo speaker gridava Fred Weasley segna! Dieci punti per Grifondoro! Le labbra di James si distesero in un sorriso mentre un bagliore dorato compariva per un momento nel suo campo visivo, sbucando da una nuvola per infilarsi in un'altra, un po' più in alto, a pochi metri da Scorpius.
    Malfoy rallentò all'improvviso, doveva averlo perso di vista quando si era infilato nella nuvola scura, e James decise di aggirarlo, salendo rapidamente di quota, per non fargli capire in quale direzione sarebbe andato, ma il ragazzo dovette intuire le sue intenzioni e, virando bruscamente, lo inseguì verso le nuvole più alte.
    James trattenne il respiro mentre gli pareva di attraversare un velo d'acqua che gli lasciò il viso umido; la voce dello speaker divenne lontana e ovattata e, una volta sopra il tetto di nubi, si guardò attorno alla spasmodica ricerca della pallina alata.     Pochi attimi dopo, Scorpius sbucò oltre la condensa e si guardò attorno voltando la testa a destra e a sinistra, in cerca del Boccino. Di nuovo, lo individuò lui per primo e scattò in avanti.
    James era di nuovo all'inseguimento e cominciava ad essere irrequieto. Poi, d'un tratto, si rese conto che quella di Scorpius era stata una finta: ora il Serpeverde sapeva che nemmeno lui aveva idea di dove fosse il Boccino e si rituffò tra le nuvole, scendendo in picchiata. James lo inseguì di nuovo, senza perderlo di vista, mentre Scorpius fendeva a tutta velocità l'area sopra il campo da Quidditch. Nel frattempo il fischio dell'arbitro precedette solo di un secondo il grido dello speaker: Fallo! Fallo di Flint su Weasley!
    James cercò velocemente con lo sguardo i cugini mentre i giocatori erano poco più di macchie colorate nelle loro uniformi, che volavano velocemente all'inseguimento delle palle, ma riuscì a vedere il momento in cui Fred, perduta la presa sulla scopa, iniziò a precipitare.
    Un battitore di Serpeverde direzionò un Bolide contro di lui, in caduta libera, e Megan Simon dovette precipitarsi a respingerlo prima che raggiungesse l'obiettivo. Nella fretta di salvare Fred, la ragazza perse la presa sulla mazza e per qualche istante fu in balia del nuovo attacco del Bolide. Mentre Roxanne si lanciava a recuperare Fred, prima che toccasse terra, Bats dovette frapporsi tra Megan e il Bolide, lasciando scoperti gli altri giocatori. Megan recuperò rapidamente la propria mazza, mentre Roxanne depositava Fred a terra, livido di rabbia, ma fortunatamente incolume, e  Serpeverde segnò ancora.
    Stretton si avvicinò a Madama Bumb, chiedendo una sospensione e la donna fischiò la pausa, in modo che la squadra potesse riunirsi. La folla fischiava scontenta.
    James volò fino a raggiungere gli altri e sentì Fred urlare: «Mi ha afferrato la scopa! L'ha trattenuta per farmi cadere!».
    Madama Bumb assegnò un rigore a Grifondoro per compensare il fallo subito da Fred, la folla tacque e, per qualche istante, parve che la Pluffa stesse per entrare nell'anello di sinistra della porta di Serpeverde, ma il portiere verde-argento, all'ultimo istante, riuscì a respingerla, rimandandola in gioco con un lancio spettacolare.
    La partita riprese e James e Scorpius salirono di nuovo di quota, ma James era nervoso: Scorpius era perfettamente tranquillo eppure suo cugino aveva appena rischiato di uccidere Fred. Finalmente individuò il Boccino e si lanciò al suo inseguimento. Voleva che la partita finisse.
    Sentì lo speaker annunciare che Grifondoro aveva segnato, erano 20 a 10 per Serpeverde. La voce lo raggiunse di nuovo, assieme ad una folata di vento avvisandolo che un Bolide era stato lanciato contro di lui. Intanto Scorpius l'aveva quasi raggiunto. Bats respinge il Bolide destinato a Potter e intanto Malfoy lo incalza! Un momento! Cosa sta facendo Mulciber? Madama Bumb fischiò di nuovo, ma Mulciber continuò a volare contro James come se intendesse speronarlo. Per non finire infilzato dalla sua scopa, James dovette virare e Scorpius ebbe modo di superarlo avvicinandosi al Boccino tanto da poter allungare la mano per afferrarlo.
    James vide le dita guantate di Scorpius chiudersi intorno alla svolazzante pallina dorata e Madama Bumb fischiò la fine della partita. Lo speaker annunciò la vittoria di Serpeverde per 170 a 10 e James rimase a fissare l'espressione contenta di Scorpius come se non riuscisse a crederci.
    Mulciber rise forte e volò intorno a Scorpius che fissava, ancora incredulo, il baluginio dorato tra le proprie dita, prima di ghignare all'indirizzo di James e Scorpius lo seguì verso il suolo. Un inizio di campionato davvero sottotono per Grifondoro, stava commentando lo speaker, con tono deluso.
    «Scorpius…», lo chiamò James, e il Serpeverde alzò lo sguardo su di lui, un sorriso felice sul volto pallido. «Non è stata una partita corretta».
    Il sorriso scomparve dal viso di Scorpius, che fissò serio James. «Abbiamo fatto gioco di squadra».
    «Augustus ha afferrato la scopa di Fred e i vostri battitori hanno cercare di ferirlo dopo che era caduto…».
    «Non l'hanno fatto apposta!».
    «E Mulciber ha cercato di speronarmi!», insistette James.
    Scorpius si imporporò di rabbia sulle guance rese ancora più pallide dall'aria fredda. «Impara a perdere, James», gli rispose piccato, prima di iniziare a scendere.
    James guardò la squadra del Grifondoro radunarsi a terra, abbacchiata. Anche da quella altezza poteva distinguere Fred che gettava la scopa e si buttava contro Flint solo per venire fermato da Stretton e Bats, prima che intervenisse Madama Bumb.
    Sugli spalti di Serpeverde, gli studenti festeggiavano, mentre la squadra capitanata da Flint si stringeva intorno a Scorpius che smontava dalla scopa e porgeva con orgoglio il Boccino al cugino.
    Megan Simon lo raggiunse, accaldata, reggendosi con una mano sola. Aveva lasciato la mazza a terra. «Vieni giù o vuoi goderti lo spettacolo dall'alto?», gli chiese con un sorriso quieto. Anche lei guardava con sdegno la squadra avversaria.
    «Mi sono fatto fregare come un novellino», le rispose James, chinando lo sguardo, ma la ragazza scrollò le spalle.
    «Abbiamo perso una partita, non il campionato, e trattandosi di Serpeverde, siamo fortunati che nessuno si sia fatto male. Stretton dice che sono stati più aggressivi del solito e che la colpa è della sua scommessa con Flint, quindi non te la prendere». Gli fece segno di scendere e James, dopo un sospiro, volò verso terrà.
    Forse era colpa di Flint se avevano perso la partita, ma era certo che fosse assolutamente colpa di Flint se Scorpius gli aveva risposto a quel modo.
    

 
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Note
Tra i falli del Quidditch troviamo il Blagging: afferrare la coda della scopa di un avversario, che è quello che ha fatto Augustus con la scoda di Fred, ed il Blatching, volare con l'intento di entrare in collisione con un altro giocatore. [Wikipedia]

Un ringraziamento a tutti i lettori silenziosi, ma in particolare a Ladyriddle e a Ledtere per aver commentato il capitolo precedente. Come sempre, vi invito a seguirmi su FB.

 
   
 
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