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Autore: International_Love    29/02/2016    0 recensioni
Immaginate un Draco Malfoy diverso. Un Draco che nasconde un grande segreto, di cui solo pochi ne sono a conoscenza. Questa è la storia di un ragazzo che ha perso tutto e che ha ritrovato tutto.
Una storia d'amore che va oltre le barriere sociali e razziali. La storia che nessuno si aspettava di Draco Lucius Malfoy.
Tratto dalla storia:
Draco la guardò e mai si sentì così fiero. Era fiero di se stesso per la scelta che aveva fatto e fiero di lei, per la sua testardaggine e la sua voglia di vivere. Era sua e sempre la sarebbe stata. Gli bastò questo per calmarsi e proseguire la loro passeggiata [....]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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La Sala Grande era bellissima. Per festeggiare il primo giorno di scuola e dare un benvenuto ai nuovi studenti di Hogwarts, la Preside McGrannit aveva deciso di addobbare con festoni e ghirlande rosse tutta la stanza incantata. Un cielo stellato con le più belle costellazioni ornava il soffitto e i tavoli imbanditi con ogni pietanza riempivano gli stomaci più esigenti.
Subito dopo la collocazione nelle quattro case dei nuovi alunni, la Preside fece apparire la cena, facendo iniziare il banchetto. Le risate si alzavano in coro da ogni tavolo, come se la guerra appena passata non fosse mai iniziata. Gli insegnanti, invece, guardavano con sincero interesse gli alunni del primo anno, cercando di inquadrarli, e si auguravano l'uno con l'altro un anno senza problemi.
Minerva McGrannit si soffermava soprattutto sul tavolo della propria casa, i Grifondoro. Anche se era divenuta Preside, non poteva in cuor suo non tifare per la propria casata, ed era contenta che tutti i suoi studenti più anziani fossero tornati per terminare gli studi. Ogni tanto volgeva lo sguardo anche verso i Serpeverde, ricordando quanto astio c'era stato e c'era ancora tra le due case. Quest'ultimi, anche se nettamente inferiori agli studenti delle altre case, erano tornati anche loro per terminare la loro carriera scolastica sfidando gli insulti e le malelingue. Li ammirava, Minerva, li ammirava davvero. Anche se non lo avesse mai ammesso, nemmeno sotto tortura.
-Minerva, pensi che la novità piacerà ai ragazzi?- chiese Hagrid, sinceramente preoccupato per la decisione che l'anziana strega aveva comunicato ai professori prima della cena.
-Oh Hagrid, le novità non piacciono mai a nessuno. Ma non avevamo altra scelta.- rispose questa, sorridendo al gigante e cercando di rincuorarlo. -Penso che sia arrivata l'ora di scoprirlo.- finì, dopo aver fatto un lungo respiro. Si alzò e si diresse con eleganza al centro del soppalco, proprio davanti alle tavolate.
Gli studenti ci misero un po' prima di accorgersi che la strega si era alzata e si zittirono.
-Prima che vi rechiate nei vostri dormitori, debbo dirvi una grande novità per quest'anno. Come tutti voi sapete, ci sono stati dei problemi... logistici per l'apertura di Hogwarts, quest'anno. Molte famiglie erano restie a far ritornare qui gli studenti e anche il Primo Ministro in persona ha espresso delle perplessità.-
Tutta la sala era muta. Gli studenti guardarono la Preside come attirati da una calamita, soprattutto dopo che questa aveva nominato il primo ministro.
-Nonostante la scuola sia stata ristrutturata, la paura regna ancora nei cuori e.... per placare questo sentimento il corpo docenti e il Primo Ministro ha preso una decisione. Quest'anno, Hogwarts, ospiterà oltre agli studenti e al corpo insegnanti, anche le famiglie degli studenti che...-
-Che cosa?-
-Non potete farci questo?-
Gli studenti cominciarono ad animarsi, interrompendo il discorso della preside. Da tutti i tavoli si alzarono cori di rifiuto, e solo pochi alunni si mostravano calmi e pacati, come se la grande novità non li toccasse nemmeno.
Per la prima volta, Minerva McGrannit non sapeva cosa fare. Non era contenta nemmeno lei per quella insensata decisione ma per tutta l'estate ha avuto le mani legate sia da parte delle famiglie, sia da parte del Ministero.
-SILENZIO!- Hagrid si alzò in aiuto dell'amica, riuscendo a far tornare il silenzio. Minerva lo ringraziò mentalmente, e tornò a completare il suo discorso.
-La decisione è stata presa. Le famiglie arriveranno tra circa un mese, e se avete qualcosa da ridire ci sono i prefetti! Adesso, potete andare nei vostri dormitori. Buonanotte.-
La preside rimase eretta come una statua, fino a quando anche l'ultimo studente non aveva lasciato la Sala Grande.
Tutti i piatti vuoti e li avanzi sparirono immediatamente, lasciando posto a tavoli lucidi e panche pulite. Anche i professori piano piano si recarono nei loro alloggi, dando la buonanotte alla Preside e augurano un buon inizio anno, senza commentare gli ultimi avvenimenti.
La Sala Grande scese in un tenebroso silenzio e quando la McGrannit pensava di essere sola, si appoggiò al tavolo dei professori.
-Beh.... l'hanno presa bene.- disse Hagrid, tossendo per far capire che lui era ancora lì.
-Tu dici?- chiese stanca la strega, coprendosi gli occhi con una mano per ritardare ancora di poco la stanchezza che la stava sopraffando.
-Non hanno dato poi così di matto, di solito si lamentano di più-
La Preside sorrise, annuendo con la testa e ricordando le numerose volte in cui gli studenti non erano del tutto d'accordo con le decisioni di Howarts. Si voltò verso il gigante e grata di avere lui al suo fianco si rassicurò.
-Cambieranno molte cose, quest'anno. E a qualcuno cambieranno molto.- disse infine, prima di prendere le scale verso i suoi alloggi.
Hagrid annuì, fidandosi ciecamente dell'intuito dei Presidi di Hogwarts. Non sapeva di chi la strega stesse parlando, ma sapeva che se lei avesse detto una premonizione del genere, questa allora si sarebbe avverata. Era il potere dei Presidi di Hogwarts. Un potere ineguagliabile e potente, che coinvolgeva la verità e la vita futura.
Hagrid fu l'ultimo a lasciare la Sala Grande, e poco prima di uscire per raggiungere la sua capanna, si voltò verso la grande sala, ricordandosi che una nuova era era iniziata. Per un secondo, nella sua mente, al posto dei tavoli rivide la guerra e i morti a terra. Ma era un ricordo che durò solo un secondo. Subito dopo la stanza tornò al suo splendore originale, e il gigante le diede la buonanotte prima di andare via, promettendole che sarebbe stata così anche il giorno dopo e quello dopo ancora.

 

 

-Non ci posso ancora credere.-
-Dovrebbe essere vietata una cosa del genere!-
Blaise si lanciò sul divano del dormitorio, occupandolo in gran parte, e continuò a lamentarsi per quella grande novità che li avrebbe tutti coinvolti quell'anno.
-Ma di cosa ti lamenti tu? Tua madre sicuramente non si unirà a questa follia!- disse una ragazza verso il moro, spostando con mala grazia i suoi piedi per potersi sedere anche lei.
-Ma tranquilla Daphne, fai pure con comodo!- si lamentò ancora Blaise, non potendo più godere della comodità di un divano tutto per lui.
Draco, invece, si era seduto sulla poltrona vicino al camino, per niente interessato al battibecco tra i suoi due migliori amici. La notizia della preside non lo aveva particolarmente preso alla sprovvista, aveva capito già da tempo che quell'anno le cose a Hogwarts sarebbero state diverse e forse, tra tutti i suoi compagni, era l'unico a non disperarsene.
-Come mai sei così tranquillo?- chiese Blaise, notando l'amico completamente perso a contemplare il fuoco.
Draco si voltò verso di lui e alzò le spalle come a fargli capire che non gli importava niente. Blaise conosceva il biondo fin da quando erano dei neonati in fasce, ma quel silenzio prolungato lo stava preoccupando. Non era da Draco non fare commenti velenosi su ogni fatto di Hogwarts, e quel suo mutismo lo mise in allerta.
-Pensi che i tuoi verranno?- chiese Daphne verso il biondo, salutando con un piccolo accenno la sua sorellina che stava entrando in quel momento nella sala comune.
-Certo. Mi meraviglierei del contrario.-
-Penso che i nostri genitori ne approfitteranno per officiare la nostra unione!- Astoria Greengrass, la sorella minore di Daphne si sedette su bracciolo della poltrona, mostrando quasi tutte le gambe, lasciate scoperte dalla gonna corta.
Draco non si curò della sua presenza, e Daphne alzò gli occhi al cielo, stanca di sentire ancora lei che parlava del suo imminente matrimonio con il suo migliore amico.
-Dovresti essere meno invidiosa, sorella. Se Blaise non ti vuole sposare non è mica colpa mia.-
-Cosa hai detto scusa?- Daphne si alzò pericolosamente dal divano, troneggiando sulla figura di Astoria, la quale si fece più piccola per lo spavento.
-Oh, la cosa si fa interessante.- ghignò Blaise, sistemandosi meglio sul divano per godersi la scena.
Astoria e Daphne Greengrass non erano conosciute per il loro buon amore fraterno. Daphne era intelligente e sapeva farsi rispettare da chiunque, sua sorella invece era subdola e manipolatrice, nonché una gran libertina. Le sue storie passate erano conosciute in tutta la scuola e non c'era ragazzo che era passato nel suo letto. La sorella maggiore si dissociò dalla sorella quando le storie sulle sue notti d'amore cominciarono ad essere pubbliche, desiderosa di non essere additata come lei.
-Non sono io quella che deve elemosinare una notte da Draco, sorellina.- Daphne era arrabbiata, e Astoria incassò il colpo.
-Questa era tosta!.-
-Zabini, sta zitto o giuro che il prossimo sarai tu.-
-E io che c'entro adesso? Draco, aiutami!- Blaise si voltò verso il biondo, per nulla divertito da quel teatrino. Era infastidito dalla presenza di Astoria così vicina. Anzi, era infastidito dalla sua presenza e basta.
-Lasciaci soli.- disse freddamente verso la ragazza, scansata di malo modo dal bracciolo della poltrona. Astoria dovette quasi fare un salto per non cadere e indignata si avviò verso le scale che portavano al dormitorio femminile.
-Puoi cacciarmi quanto vuoi, ma c'è un contratto Draco. Non dimenticarlo.-
Sparì dietro l'angolo del corridoio, facendo sbellicare dalle risate sia Blaise sia Daphne.
-Devo dire che tua sorella diviene ogni giorno più comica.- disse Blaise, prendendosi una sigaretta dalla tasca.
-Però ha ragione, Draco. Il contratto esiste.- Daphne rubò una sigaretta dal pacchetto del moro e si rivolse verso il principe delle serpi, scura in volto.
-Lo so.- rispose atono Draco.
E lo sapeva bene. Era un contratto matrimoniale stipulato da suo padre e il Signor Greengrass quasi un anno prima, e la sensazione di essere imprigionato da catene fantasma lo invase un'altra volta. Il senso di vuoto lo aveva provato già quando era uscito da casa sua quella mattina e si era diretto al treno per Hogwarts. Un vuoto che per tutto il giorno non lo aveva lasciato in pace, desiderando con tutto se stesso di tornare indietro e non fare più ritorno. Ma era stato convinto a tornare e solo una promessa lo aveva destato dal non uscire di casa.
Dentro il fuoco del camino risentiva quella promessa, e come destato da un bellissimo sogno vide i suoi due migliori amici che si scambiavano piccoli gesti d'affetto tra di loro, chiudendogli maggiormente il cuore.
Daphne e Blaise erano innamorati, ma non erano la classica coppia normale. Loro non si dicevano che si amavano ogni tre minuti e non si baciavano davanti ad altri. Si tiravano i capelli, o pugni, e si chiamavano con nomignoli che se sentiti da qualcuno che non li conosceva, avrebbe facilmente pensato che si odiavano. Ma Blaise e Daphne erano così, e mentre li guardava, un leggero sorriso comparve sul viso di Draco.
-Me ne vado a letto. Voi due non fate troppo casino.-
Si alzò dalla poltrona e diede un leggero bacio sulla guancia alla sua migliore amica prima di sparire oltre una porta che portava alle camere da letto singole.
-Buonanotte Draco. A domani.- rispose Blaise, tornando a dare fastidio alla sua ragazza e tirandogli un capello troppo forte da farle male.
Il biondo chiuse la porta proprio mentre Daphne inveiva contro il moro, e un altro sorriso gli apparve.
La sua camera personale era in fondo al corridoio e quando vi entrò notò le sue valigie sistemate vicino al grande letto matrimoniale. Con un gesto meccanico bloccò la porta e insonorizzò la stanza. Si spogliò velocemente, e si diresse in bagno, pronto per un lungo bagno caldo.
Mentre l'acqua scorreva per farla arrivare alla sua temperatura preferita, in testa gli balenò pochi frammenti del discorso della vecchia di quella sera e la non conversazione con i suoi amici. Era sicuro che i suoi genitori non avrebbero perso occasione di farsi vedere in giro, e avrebbero colto questa opportunità per ritornare in cima alla scala sociale nonostante il verdetto di colpevolezza di suo padre dopo i maxi processi per la guerra. Come lui era riuscito a stare fuori Azkaban era un mistero anche per suo figlio, ma non voleva farsi sopraffare un'altra volta e, incurante della vasca che stava traboccando d'acqua, ritornò nudo in camera e chiamò con un fischio il suo gufo.
Un elegante gufo imperiale nero atterrò con grazia sul davanzale dopo pochi minuti e Draco gli porse una lettera, guardandolo spiccare il volo per poi sparire nella notte stellata.
Soddisfatto e pieno di energie, ritornò in bagno, godendosi il suo bagno con una strana calma e tranquillità in corpo. Durante i processi era riuscito a starne fuori e a tornare ad una vita quasi normale. Aveva fatto una promessa e aveva tutte le intenzioni di mantenerla.

 

 

 

Angolo Autrice:

Ci ho messo un bel po' a tornare a scrivere e mi scuso per questo. Come ogni scrittore ho momenti bui in cui non riesco a buttare giù nemmeno una bozza, e altri momenti in cui vorrei scrivere senza fermarmi mai.

Ho ripreso in mano questa storia, come riprenderò in mano anche le altre. Ma adesso parliamo di questo capitolo :)

Come ho scritto i processi si sono svolti e tutti i mangiamorte sono stati condannati. Tutti tranne il padre di Draco, che è fuori prigione e a casa con la famiglia. Astoria e Draco dovrebbero sposarsi, in quanto ho fatto accenno ad un contratto, mentre Blaise e Daphne stanno insieme anche se sono una coppia strana.

Per il resto dovrete andare avanti :)

Mi scuso ancora per il ritardo e spero che vi sia piaciuto. Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate :) :)

 

   
 
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