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Autore: Mitsunari    01/03/2016    1 recensioni
Oggi sono qui per raccontarvi una storia, in particolare una storia d'amore. I due innamorati sono Yashiro ed Erik e, come ogni storia romantica che si rispetti, avranno anche loro non pochi ostacoli. Siete curiosi di scoprirli? Beh allora non vi resta che leggere!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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POV. Erik 
La mattina dopo mi alzo presto, quella notte non avevo per niente dormito. 
È lunedì quindi si torna al dormitorio. Quella che frequento è una sorta di scuola privata; siccome amo studiare, il mio padre adottivo ha pagato una fortuna per farmi entrare e non lo ringrazierò mai abbastanza per questo.
Mi preparo, prendo il borsone con le cose che mi serviranno quella settimana, passo dalla cucina e noto che mio padre ha dimenticato la colazione, quindi la prendo e scendo. Mio padre ha una biblioteca -la stessa dove io e Yashiro ci siamo dichiarati, mi sembra ieri- che si trova sotto casa nostra ed è lì che sto andando.
Gli porto la colazione e lo guardo mangiare mentre io passo anche se lui mi offre una fetta biscottata; ho un buco allo stomaco e una brutta sensazione.

POV. Haruka 
Arrivo alla biblioteca Yukiya ed entro con fare professionale -ah, se non fosse per mio padre che mi obbliga non lavorerei-.
“Buongiorno signor Nagisa, sono venuto per conto di mio padre, Harui Tsubasa” saluto educatamente mentre vedo il proprietario pulire frettolosamente i resti della sua colazione.

POV. Erik 
Sussulto spaventato a sentire quella voce -Ecco, io lo dico sempre che i miei brutti presentimenti si avverano ogni volta-.
Cerco di mantenere un comportamento calmo “Padre, lui chi è?” fingo di non conoscerlo. 
“È il figlio del nostro fornitore, la compagnia Tsubasa non solo rifornisce la biblioteca ma gestisce anche tutti i nostri avere dato che hanno anche una rete di banca” mi spiega, il suo tono ha una nota d’ammirazione verso quella famiglia.
“Tsubasa?” chiedo un po’ sospettoso. Poi guardo l’ora “Adesso è meglio che vada o farò tardi, ciao papà” saluto e me ne vado ignorando Haruka; l’unica cosa che voglio è stare lontano da lui.

POV. Yashiro 
Appena arrivo a scuola cerco subito Erik, non mi aveva telefonato e neanche inviato un messaggio, quindi ero preoccupato. Lo cerco e lo vedo su una panchina nel cortile di scuola. È seduto di profilo con le gambe incrociate, la schiena poggiata sul suo borsone e le cuffie nelle orecchie. Lo guardo da lontano, è un comportamento strano per lui, quello; in genere è sempre educatamente perfetto in tutto. Non passa molto tempo che mi perdo a guardarlo: sta benissimo con la divisa, lo dico sempre. I raggi del sole rendono arancioni i suoi capelli rossi e i suoi occhi azzurro/verde chiaro sono… aspettate un attimo! Perché i suoi occhi non sono felici come tutti i giorni?
Subito mi avvicino e mi siedo accanto a lui.

POV. Erik 
Quasi salto per lo spavento quando Yashiro mi abbraccia.  Mi tolgo le cuffie e lo guardo “Cosa c’è?” chiedo dolce.
“Non ti sei fatto sentire questa mattina, ero in pensiero” mugola.
Rido dolce “Scusami” lo bacio a stampo.
“Qualcosa non va? Hai uno sguardo strano” mi guarda preoccupato.
“Sto bene, è solo un po’ di stanchezza” lo rassicuro e lo bacio sulla guancia.
Lui sorride “Stasera vieni nella mia stanza? Il mio compagno di camera è a casa malato” mi supplica.
“No, mi dispiace, stasera vorrei andare alla biblioteca, sono arrivati dei nuovi libri e vorrei iniziarlo al più presto”
“Ma come, amore, preferisci dei libri a me?” gonfia le guance.
Rido dolce e sento la campanella “Su, andiamo” mi alzo e lo prendo per mano poi andiamo in classe.
A sera esco di nascosto dal dormitorio e vado in biblioteca. Come al solito non accendo le luci, mi danno fastidio e uso solo una candela. Mi metto a leggere quando sento dei rumori spaventosi, quindi mi alzo e vada a controllare. 

POV. Haruka 
Sono rimasto in biblioteca per sistemare alcuni libri, il signore Nagisa mi aveva dato il permesso. Sento entrare qualcuno e vado a controllare. Appena vedo Erik ghigno malizioso e mi avvicino di soppiatto. Una volta vicino lo abbraccio all’altezza della vita “Hey, bellezza, oggi mi hai ignorato, mi sono sentito triste, non si fa” mugolo con un finto broncio.

POV. Erik 
Salto spaventato e cerco di liberarmi dalla presa “L-lasciami!” 
“Mmm~ no, perché? Restiamo un po’ così dai, voglio solo fare amicizia” mi sussurra anche con una nota di malizia.
“N-non mi sembra che tu voglia soltanto fare amicizia” cerco di staccarlo da me e quando finalmente mi lascia mi allontano abbastanza da creare una distanza di sicurezza.
“È così, sei libero di crederci o no” mi sorride -Non ci casco, so che non porta nulla di buono- penso sospettoso.

POV. Haruka 
Alla fine cedo e lo lascio sospirando. Lui mi guarda confuso, immagino voglia spiegazioni. 
“Dovevo sistemare dei libri ed ho chiesto a tuo padre di lasciarmi le chiavi” gli spiego.
“Tu non lavori qui, non dovresti fare queste cose” sentenzia ed in effetti ha ragione.
“Sono il figlio del vostro fornitore nonché nipote del vostro contabile, è normale che voglia darvi una mano” alzo le spalle.
“Non mi fido di te, non entrare più nella mia biblioteca” mi minaccia. 
“Altrimenti cosa fai? Come ho già detto i soldi delle tua famiglia sono gestiti dai miei zii e se voglio posso rovinarvi. Credi che Yashiro ti ami? Sta con te solo perché i suoi genitori vogliono essere sicuri che tuo padre non cambia banca” ghigno malignamente.

POV. Erik 
A quelle parole sento qualcosa rompersi dentro di me “N-no… non è vero, Yashiro… lui mi ama…” balbetto con la voce rotta dal pianto.
Lui si avvicina a me “Lascia stare Yashiro, ti farà solo soffrire. Io invece ti amerò e ti proteggerò sempre” mi sussurra e tenta di baciarmi.
Lo fermo e, tentando di mantenere un comportamento calmo ed indifferente, prendo il mio cappotto “Mi dispiace… non posso, scusa” dico non guardandolo e me ne vado tornando al dormitorio.

POV. Yashiro 
La mattina dopo mi alzo presto e dopo essermi preparato vado a prendere Erik in camera sua. Busso e mi apre il suo compagno di stanza che mi dice che Erik non vuole vedere nessuno per un motivo che non ha voluto spiegargli. Dopo che il ragazzo è uscito, mi avvicino ad Erik che era ancora nel letto, coperto completamente e mi siedo sul bordo “Hey, che succede, piccolo mio?” Piano gli tolgo le coperte scoprendogli il viso.

POV. Erik
Appena sento la sua voce mi metto a sedere di scatto e lo allontano da me spingendolo via “Sta lontano da me!” piangendo.
“Ma… Erik,  che ti prende?” mi guarda sconvolto.
“Tu non mi ami e come se non bastasse, stai aiutando la tua famiglia a prosciugare gli averi di mio padre. Voi e la vostra stupida banca!” sbotto in lacrime -Non ho idea di quello che sto dicendo, so solo che mi sento distrutto e ferito-.

POV. Yashiro 
A sentirlo piombo in una totale confusione ma quando nomina la mia famiglia riprendo il controllo della situazione e lo abbraccio forte “Ti amo Erik e sei la cosa più importante della mia vita. Per quanto riguarda la mia famiglia ti proteggerò io da loro” lo guardo negli occhi sperando che non mi mandi via.
“Non è vero! Stai mentendo!” piange disperato.
“Non ti mentirei mai! Io odio i miei genitori!” sbotti esasperato.
Lui mi guarda confuso “M-ma Haruka ha detto che…” balbetta.
“Haruka? Perché  mai ti avrebbe detto una cosa del genere?” m’insospettisco.
“Non lo so… ma da quando lo abbiamo incontrato al lunapark mi sta sempre intorno, addirittura pare che da ieri aiuti mio padre in biblioteca dato che tuo zio è il nostro fornitore” spiega.
“Stasera vengo anch’io in biblioteca e con Haruka faremo i conti” sentenzio e lo stringo dolcemente a me coccolandolo “Scusami, ti do solo problemi” sussurro con tono triste.

POV. Erik
Lo stringo forte “No, è colpa mia, non mi sono fidato di te” singhiozzo e lui mi bacia sulla guancia. Mi appallottolo tra le sue braccia e lui inizia a giocare con i miei ricci “È tardi per andare a lezione, ormai. Restiamo qui, ti va? Mi piace accarezzare i tuoi splendidi capelli” dice dolcemente.
Annuisco “Va bene, per oggi la prima ora la saltiamo, ma recupererai tutto, intesi?”
Ride “Si, si, va bene” mi bacia a stampo e poi mi tira accanto a lui facendomi stendere di nuovo sul letto. Mi aggrappo a lui allacciando le mani dietro al suo collo “Ti amo” gli sussurro a fior di labbra.
“Anch’io ti amo” sussurra e mi bacia -ah, finalmente un bacio come si deve! Morirei senza i suoi dolci baci-.
Appena ci stacchiamo ci sistemiamo sotto le coperte e ci addormentiamo entrambi.

POV. Yashiro 
Mi sveglio dopo un’oretta, dovremmo andare a lezione, almeno così non perdiamo il resto delle lezioni mattutine, ma Erik dorme così tranquillamente e non voglio svegliarlo. Alla fine cedo e lo sveglio “Su, piccolo mio, ora dobbiamo andare” lo chiamo toccandolo sulla spalla.
Lui apre piano gli occhioni azzurri/verdi e sbadiglia carinamente per poi alzarsi e andare a cambiarsi in bagno.
Mentre lo aspetto divento pensieroso -Haruka me la pagherà per questo, deve smetterla di mettermi i bastoni tra le ruote, non gli permetterò di portarmi via Erik-.
Dopo poco Erik esce dal bagno e andiamo a lezione. A sera, ci incontriamo nel cortile della scuola e andiamo in biblioteca.

POV. Erik 
Appena arrivati lì davanti guardo Yashiro timoroso “Cosa vuoi fare?”
Lui mi bacia sulla guancia “Non preoccuparti, voglio solo parlargli”
Annuisco e mi giro per aprire la porta. Entriamo, io avanti e Yashiro dietro di me.

POV. Haruka 
Sentendo la porta aprirsi vado a controllare -se non fosse che non voglio tornarmene a casa non starei qui. Mah, almeno riesco a vedere il dolce Erik che presto sarà mio-.
Accendo le luci e vado alla ricerca di coloro che sono entrati. Quando vedo Erik sorrido “Hey, ciao” mi avvicino.

POV. Yashiro 
Mi metto in mezzo ai due prima che Haruka possa avvicinarsi troppo “Hey, ciao cuginetto”
Lui sorride stranamente, come se non fosse contento di vedermi -Ti ho beccato bastardo- penso ghignando un po'.
“Ho saputo che dai fastidio al mio Erik” lo guardo minaccioso.
“Io? Non ti fidi più del tuo cuginetto? È Erik che mi provoca” alza le mani in segno di resa.
Sgrano gli occhi a sentirlo “No, Erik non farebbe mai una cosa del genere”
“Davvero non ti fidi? Non ti mentirei mai, lo sai”
Guardo Erik in difficoltà, non sapevo cosa fare “N-no… Erik non…” incredulo.
“Ha inventato tutto ciò che ti ha detto ed ha tentato di sedurmi” spiega Haruka.

POV. Erik
Guardo Yashiro sconvolto “N-non vorrai credergli, vero amore?” supplico.
Haruka tira fuori un fazzoletto di stoffa con una E ricamata sopra “Questo me lo hai dato tu ieri, non ricordi?” mi guarda con un’espressione quasi triste -Quel fazzoletto è mio ma non gliel’ho mai dato, ha architettato tutto- penso arrabbiato.
“Non te l’ho mai dato! L’hai preso nella stanzetta dove dormi, lì ci stavo io prima di te” esclamo poi guardo Yashiro “È una bugia, ha inventato tutto, mi credi vero amore?”

POV. Haruka 
Ghigno soddisfatto, il mio piano sta funzionando “Erik, tesoro, ti rimangi tutto? Mi fai soffrire così. Avevi detto che di Yashiro non ti importava e che amavi solo me. Era tutta una bugia?!” mi fingo sconvolto -il piccolo e dolce Erik sarà mio-.

POV. Erik
Mi copro le orecchie, non voglio sentirlo “No, no, no, non è vero! Non ho mai detto una cosa del genere! Io amo Yashiro, lui soltanto!” scioccato abbraccio Yashiro ma lui non ricambia, non mi guarda neanche e scoppio in lacrime.

POV. Yashiro 
Appena Erik mi abbraccia lo allontano spingendolo via “Non mi toccare! Come hai potuto mentirmi? Non farti più vedere da me!” sono arrabbiatissimo, non ragiono più. 
Erik cerca di provare la sua innocenza ma non gli credo -mi ha ferito! Come ha potuto?! Non me lo sarei mai aspettato da lui-.
“È finita, Erik, mi dispiace” dico con disgusto e me ne vado.



Note dell'autrice
Ed eccoci qui alla fine del secondo capitolo! Yeee!
Si lo so, è molti triste e un po' contorto. Vi prego non mi linciate mi farò perdonare nel terzo capitolo T.T
Detto questo vu ringrazio per essere arrivati fin qui, fatemi sapere cosa ne pensate con una piccola recensione piccina picciò (ok la smetto  .-.) 
Ci vediamo presto *scuote la mano salutando*
-Mitsunari 

  
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