Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Mei91    02/03/2016    4 recensioni
Sasuke Uchiha e Sakura Haruno sono finalmente marito e moglie, ma la giovane sposa ha tenuto nascosto al marito un piccolo dettaglio.
Sakura infatti ha una disfunzione cardiaca e il fatto che ella è anche incinta non aiuta di certo la situazione.
Come reagirà Sasuke alla scoperta della malattia della moglie che che il parto potrebbe ucciderla?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sarada Uchiha, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

 

 

Buon giorno ragazzi e ragazze, eccomi qua, spero che vi piaccia perché ho tantissimi dubbi su questa storia. Be adesso vi lascio alla storia e buona lettura

Ps. Qualsiasi cosa abbiate da dire, ditela pure, critiche e commenti positivi sono accetti.  Le critiche mi aiutano a migliorarmi sempre di più e i commenti positivi mi fanno sentire apprezzata e stimolata a scrivere. Quindi se vi va recensite…e grazie a chiunque segua questa storia.

Grazie di cuore a tutti in anticipo

Buona lettura MEI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non avrei mai immaginato che anche per me potesse esistere la felicità. Mi sono sempre domandato perché Itachi avesse deciso di sacrificare la sua vita per una città che non è mai riuscita ad accettare appieno gli Uchiha.

Invece ultimamente Konoha mi ha sorpreso positivamente.

Non mi sarei mai aspettato un giorno o l’altro, la stessa città, le stesse persone che avevano considerato Itachi un nemico, un Nukenin, un assassino, ora lo esaltavano e riconoscevano come eroe.

 Il sacrificio eroico di Itachi e della mia famiglia fatto per il villaggio, aveva concesso a me la possibilità di rifarmi una vita e di capire cosa a Konoha ci fosse di buono e di buono a Konoha c’erano Sakura Haruno e Naruto Uzumaki.

Tutto successe un anno dopo la fine della guerra quando Naruto, dopo le dimissioni di Kakashi con la flebile scusa che se ne voleva andare in pensione, è diventato Hokage e la prima cosa che il mio migliore amico ha pensato di fare da Hokage fu:

Punto primo: riconoscere il valore di Itachi e della famiglia Uchiha e fare un monumento in loro ricordo.

Punto due: perdonarmi di tutti i casini combinati in passato.

Punto tre: mi ha reso eroe di guerra a suo pari merito.

Punto quattro: reintegrarmi a Konoha riuscendo anche a farmi accettare nuovamente dai cittadini.

Punto cinque: nominarmi capo AMBU della polizia di Konoha.

Punto sei, ma non per questo meno importante, prendermi a calci in culo affinché comprendessi e capissi bene cosa provassi per Sakura e quanto con il mio solito atteggiamento la tenessi in bilico e le precludessi la possibilità di farsi lei una vera vita non dedita all’inseguirmi.

Kami, ricordo che me le diede di santa ragione e il ricordo dei suoi pugni mi fa ancora male, perché per Naruto Sakura era sua sorella e da buon fratello maggiore l’ha sempre protetta, al contrario mio che le ho solo causato montagne di sofferenze e pianti.

Il tutto scattò quando quell’anno mi giunse all’orecchio la voce che Sakura aveva accettato la proposta di matrimonio di Rock Lee.

Non avevo mai capito cosa in realtà possedessi fino a quando non si è presentata la possibilità di perderla e io da bravo idiota, ora che desideravo Sakura nella mia vita, non sapevo che pesci pigliare per dichiararmi a mia moglie e togliere dai piedi quell’esserino in tutina verde che faceva il filo a mia moglie. Ho combinato così tanti casini con Sakura che Itachi e tutta la famiglia Uchiha si rivolterebbero nella tomba a causa di tutte le figure di fesso che ho fatto.

Ricordo tutte i problemi che creai a mollusco rinsecchito ogni volta che si avvicinava a Sakura più del dovuto. Quasi stento a riconoscermi e Naruto non era certo d’aiuto, preferiva sghignazzare come a dire “io te lo avevo detto che prima o poi l’avresti persa”

 

Ricordo la volta che mi dichiarai a Sakura. Fu davvero umiliante. Lo ammetto ero più imbranato e più rosso dei pomodori che mi piacciono tanto.

Non so per quanto tempo provai a dichiararmi a Sakura, ma per un modo o nell’ altro non c’era mai il tempo di restare io e lei da soli. Lei sempre troppo impegnata con l’ospedale, io con le missioni, Naruto sempre fra i piedi. Ma dopo mesi e mesi arrivò quel giorno, dove la trovai alla tomba di Itachi. Lei aveva portato sulla sua tomba dei gigli bianchi e quello per me fu segno di quanto Sakura fosse in uno strano modo legata a Itachi.

Flashback

“Sakura...” la chiamai e la vidi sussultare e le guance le si imporporarono.

“Oh…ciao Sasuke Kun …scusa me ne vado subito non volevo dis…”

“Perché sei qua?” le chiesi freddo e guardingo osservando la tomba.

“Un ringraziamento” sussurrò piano lei e io le prestai attenzione.

“A chi?” chiesi, ma poi mi detti dello stupido. Se era lì era lì per Itachi, visto che era l’unico corpo davvero presente degli Uchiha. La vidi mettere una mano sulla tomba e sorridere.

“A Itachi e chi se no!” esordì lei sorridente per poi avviarsi verso la sua abitazione.

“Perché?” chiesi e lei si bloccò.

“Perché è un eroe, perché ci ha salvati tutti, perché era la tua famiglia.” Iniziò a fare l’elenco sussurrando. “Perché ti ha protetto…” concluse con un sospiro e io mi trovai a sgranare gli occhi ma non dissi una parola oltre.

Lei riprese a camminare.

“So che ti sposi!” esordii glaciale e la vidi bloccarsi e sussultare.

“Come? Con chi?” mi chiese e io sgranai gli occhi per poi sospirare.

“Rock Lee…”

“Cosaaa? Ma quando mai Sas’ke, si è dichiarato si, ma io l’ho rifiutato. Preferisco non aver nulla a che fare con il matrimonio!” esclamò lei voltandosi verso di me e sta volta fui io a sussultare.

“Come mai?” le chiesi stupito.

“Perché un matrimonio di convenienza non fa per me e l’amore fa troppo male. Bè, chissà magari la fuori c’è di meglio per me che essere moglie ed essere amata. La vita è così misteriosa” sussurrò lei sedendosi accanto a me, davanti Itachi.

“Tu? Sakura Haruno che rinuncia all’amore?” chiesi incredulo e allibito.

“Tu? Sasuke Uchiha che mi fa domande sull’amore?” mi rispose e sta volta non resistetti a un sorriso o meglio ghigno.

“Comunque si Sasuke, non voglio saperne più nulla dell’amore. L’unica persona che abbia mai amato pare abbia il cuore di ghiaccio.” rise ironica ma quella frecciatina m’arrivò al cuore come una lama.

“Sakura, questo fa male!” iniziai la mia protesta, ma lei alzò una mano.

“No Sas’ke. Non preoccuparti, non sto dicendo che te ne faccio una colpa, ma magari questo tuo atteggiamento mi ha fatto capire che l’amore non fa per me.” Sorrise e io strinsi i denti. Ora che io volevo lei nella mia vita, lei non voleva nessuno nella sua.

“Se ti dicessi di sposarmi…” iniziai.

“Ti risponderei andiamo in ospedale, hai la febbre!” sorrise e io sospirai. Accidenti era un osso duro.

“Tsk. Se ti dicessi che ti amo.” Tentai, usando quelle due paroline per cui le donne impazzivano, ma non avevo fatto i conti con che donna fosse Sakura Haruno.

“Ti risponderei di far visita a uno psicologo ninja. Uno bravo per di più!” Sorrise beffarda alzandosi e voltandosi per darmi le spalle. Sakura non credeva più a una mia sola parola, figurarsi sui sentimenti e sull’amore. Decisi di aprirle del tutto il mio cuore, tanto peggio di così non poteva andare.

“Sakura sto parlando sul serio. Se la sola persona insieme a Naruto che non mi ha mai abbandonato. La sola persona che so per certo capisce il mio stato d’animo. La persona che col tempo non è diventata una spina nel fianco ma una rosa nel mio cuore. Kami Sakura non sono bravo con le dichiarazioni, ma se ti dico che ti amo perché sai comprendere il mio dolore e la mia anima, e che voglio sposarti perché sei la mia casa, il mio rifugio, il mio porto sicuro…Sakura credimi. Devi credermi!” Esclamai con enfasi e incredulo dallo stesso fatto di essere riuscito a pronunciare quelle parole che da mesi mi torturavano. Lentamente mi voltai verso Sakura e la vidi indietreggiare tremante.

“Chi sei tu? Che ne hai fatto del mio Sasuke!” esclamò lei mettendosi in posizione d’attacco.

“Tsk. Maledizione.” sbottai furioso riacquisendo i miei soliti modi di fare e appena la vidi avvicinarsi a me e mettersi in ginocchio, mi soffermai ad osservare il suo splendido viso.

“Sei davvero tu? Davvero tu mi stai chiedendo di...di...di…” balbettò e io accennai un sorriso.

“Sposarti? Si, sono io Sakura e si ti sto chiedendo di sposarmi!” dichiarai fermo e risoluto, poi sorrisi e la vidi sorridere di rimando, prima di vederla accasciarsi a terra, priva di sensi.

“Sakura!” esclamai alzandomi di scatto arrivando ad afferrarla prima che sbattesse la testa a terra.

” Sakura!” la chiamai nuovamente scuotendola con dolcezza per poi accarezzarle il viso.

Ops, non avevo fatto i conti con il fatto che probabilmente la mia dichiarazione l’avrebbe shoccata o come era appena successo, l’avrebbe fatta svenire. Dopotutto ero il suo sogno da quando aveva dodici anni.

Sorrisi per poi guardarmi intorno e vedi che non c’era nessuno, così preso di coraggio, mi chinai su di lei e unii le mie labbra alle sue, scoprendole morbide e calde.

La vidi aprire lentamente gli occhi lucidi ma colmi di una felicità che mai lei avevo visto in quelle iridi verdi

“Sasuke Kun” sussurrò lei come a chiedermi conferma di ciò che era appena successo e che ne ero certo, lei dubitava fosse la realtà date tutte le volte che aveva sognato una situazione del genere, e quando annuii con un sorriso, la vidi buttarsi addosso a me e baciarmi con passione. Ci baciammo a lungo e la strinsi a me reputandomi l’uomo più fortunato del mondo. Mi staccai da lei.

“Lo prendo per un si?” chiesi leggermente ironico e la vidi scoppiare a ridere e alzarsi in piedi prendendo una tovaglietta dalla sua borsa.

“Sono cinque anni che ti amo e non sono corrisposta Sas’ke, ora che il mio sogno si è avverato e che tu finalmente mi contraccambi, non solo posso sperare nell'amore della mia vita, ma secondo te la mia risposta alla tua proposta di matrimonio può mai essere no? Certo che voglio sposarti Sasuke. Me lo stai chiedendo vero?” sorrise e poi mi chiese con espressione dubbiosa e io annuii.

“Di nuovo!” esclamai sollevando gli occhi al cielo. “Sakura sei davvero noiosa, ma si te lo sto chiedendo.” esclamai  

“To, sei tornato il solito Sasuke, ma Kami sono così contenta!” esordì Sakura asciugandosi gli ultimi residui di lacrime. Sorrisi comprendendola, poi la vidi avvicinarsi alla tomba di Itachi.

“Scusa Itachi Kun avremmo bisogno di un po’ di privacy!” sorrise lei mettendo simbolicamente la tovaglietta sulla tomba come a coprire gli occhi di Itachi. Quel gesto mi colpì molto perché come me anche Sakura considerava Itachi ancora vivo e parte integrante delle nostre vite, ma non riuscii a capire il perché dovesse coprire la tomba di Itachi, almeno fino a quando non si avvicinò a me mi baciò con passione stendendosi su di me cominciando a spogliarmi allora li ringraziai mentalmente Sakura per aver coperto gli occhi a Itachi.

 

“Capo? Ehi capo?  Sasuke!” mi chiamò Sai. Mi voltai verso di lui.

“Missione compiuta?” chiesi nervoso e lui annuì.

Una strana sensazione prese possesso di me. Come un angoscia allucinante e una paura terribile. Mi voltai in cerca di un possibile nemico ma non c’era nessuno eravamo soli. Scuotendo la testa feci segno a Sai di iniziare ad avviarci verso Konoha. La sola cosa che in questo momento desidero disperatamente e solo correre da mia moglie, ma più penso a Sakura più la sensazione di terrore e di paura mi attanaglia lo stomaco.

Che ci siano problemi con la bambina?  O Sakura? Non so mi devo solo sbrigare a tornare a casa.

“Capo?”

“Sai sta zitto!” sbottai gelido.

“Sasuke perché sei così nervoso, la missione è compiuta con successo “esordi Sai e io ringhiai.

“Babbeo!”

Quella sensazione cominciava sul serio a preoccuparmi.

 Per fortuna la missione era nelle vicinanze di casa, quindi qualche ora dopo fummo alle porte di Konoha e mi fermai per riprendere fiato

 

 

 “Ehilà amico!” esclamò Naruto saltandomi davanti con un sorriso ebete.

“Come è andata la missione?” mi chiede ancora il Baka.

“Come vuoi che sia andata Baka, troppo semplice, troppo noiosa!” dichiarai con il mio solito tono Uchiha e un mezzo ghignò riprendendo a correre lasciando quello scemo di Sai alle porte. La preoccupazione non vuole abbandonarmi.  Naruto mi comprende e capisce benissimo e sa che quando ho quell’ espressione è meglio assecondarmi, e infatti prese a correre verso l’ospedale venendomi dietro.

“Mi dispiace Sas’ke, ma da quando la guerra è finita queste sono le missioni. E dire che ti avevo dato pure quella più difficile!” sbottò Naruto che non sapeva più che pesci pigliare con me per affibbiarmi missioni difficili.

“Va bene così Naruto. Dopotutto non posso lamentarmi, mi offri la possibilità di tornare a casa da mia moglie e mia figlia presto e senza lesioni.” Esclamò ghignando.

“A proposito di pargoli, a momenti ti arriva il tuo pargoletto eh Teme!”

“Tu invece già lo hai dobe! Ho saputo che ti è nato il pargolo mentre ero via” sussurrai, ma dentro l’ansia mi stava divorando

“Si, e lo devi conoscere e gli devi fare da padrino e mi devi aiutare ad allenarlo e mi dev…” iniziò il dobe e io scoppiai a ridere

“Frena, frena Dobe, dammi il tempo di godermi prima mia moglie e mia figlia poi conoscerò il tuo pargolo e deciderò il da farsi!” esclamai felice per il mio migliore amico e per me visto che a quanto pare Naruto mi voleva sempre più presente nella sua vita.

“Si chiama Boruto. È bello, biondo con gli occhietti azzurri, proprio come i miei, sarà un fortissimo ninja e…” parlava Naruto. Niente da fare il mio amico era partito per il paese del papilandia e a breve lo avrei raggiunto anche io con la mia piccola marmocchia.

Arrivammo in ospedale e con Naruto alle calcagna mi diressi allo studio di Sakura e vidi che non c’era. Sicuramente era da Tsunade e con passo svelto mi diressi allo studio dell’ex Hokage. Ma delle urla mi bloccarono.

“Pazza degenerata! Ti rendi conto di cosa hai fatto!” urlò Tsunade e io inarcai un sopracciglio apprestandomi ad origliare. Aprii leggermente la porta non facendomi notare e sussultai. Ino, Hinata e Tsunade   tutte lì dentro a inveire contro mia moglie. Ma che avrà mai fatto?

“Maestra la prego mi aiuti…” esclamò mia moglie. Tsunade si voltò verso la porta e quello che vidi mi gelò il sangue. Piangevano tutte.

“Come ti aiuto bimba mia…hai portato avanti una gravidanza con il tuo cuore in questo stato. Sakura, se partorisci non sopravvivrai!” urlò in lacrime Tsunade. Ino e Hinata abbracciate a piangere.

“NOOOOOOOOO! Sopravvivrò. Non posso morire ora maestra. Ho Sasuke non voglio lasciarlo e non da solo soprattutto. Cosa devo fare? Cosa devo fare?” urlò mia moglie in lacrime e a me mi si appannò la vista pronto a venirmi un infarto. Indietreggiai e caddi su Naruto. Non poteva essere. Non poteva essere vero. Era un incubo.

“Sasuke…oddio…Sas’ke!” urlò Naruto.  Mi mancava l’aria. Stavo per svenire. Tsunade spalancò la porta e si accasciò su di me.

“Oddio…ragazzo mio! Hai…” iniziò Tsunade ma io non c’ero più guardavo mia moglie davanti a me tremante.

“Ha sentito Naruto?” chiese Tsunade a Naruto e questi annuì.

“Diamine!” urlarono le tre donne, ma io mi misi in piedi e mi avvicinai a Sakura scossa da lacrime.

“S…S…Sakura…n…non …” balbettai e appena gli fui e pochi centimetri di distanza gli caddi addosso e lei mi afferrò subito e mi strinse a se.

“Sakura…”

“Sasuke…snif..snif..perdonami…” sussurrò lei stringendomi.

 

To be continued

Allora che ve ne Pare …fatemi saper un kiss mei

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Mei91