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Autore: Myra_16    02/03/2016    1 recensioni
[Crossover Percy Jackson] {SOSPESA}
E se sette semidei passassero un anno nella Scuola di Magia? E se fossero i Sette della profezia? Cosa combinerebbero?
Tra lezioni, G.U.F.O., Lumaclub, esibizioni, scherzi, guai e risate i ragazzi passeranno un "anno magico". In più, la strana scomparsa di due studenti e di un semidio verrà a complicare le cose.
Dal capitolo 4:
“-Ehi- disse.
-Ehi- la salutò.
-Perché non vieni?- chiese.
-Zeus- rispose semplicemente lui.
-Ah, dai, vieni! C'è Jason, Zeus non ti farà niente!- replicò.
-Senti Annabeth, non me la sento io...- ma non terminò la frase che si ritrovò sospeso in aria.
-Dii immortales! Cosa...?- esclamò la ragazza.
-GRACE!- urlò Percy.
-Sì?- rispose Jason.
-Mettimi subito giù!- gridò divincolandosi.
Ma dov'era James? Perché non era lì?
-Solo se tu fai un giro- replicò Jason.
-Mai!- si ostinò lui.”
(Ambientata dopo la battaglia contro Gea e contro Voldemort)
ATTENZIONE: alcune cose potrebbero non combaciare con gli avvenimente di Sangue dell'Olimpo
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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-Non credevo che il succo di zucca potesse essere così buono- dichiarò Annabeth la mattina seguente, a colazione.
-Già, è molto buono e dissetante- confermò Sarah.
-Ehi, voi cosa mangiate al vostro campo?- le chiese Lily.
-Niente di speciale, cibi normali e possiamo bere qualunque cosa purché non sia alcolica- rispose lei.
-Uhm...- mugugnò Sarah annuendo e mandando giù una cucchiaiata di porridge.
Continuarono a mangiare e vennero raggiunte dagli altri semidei di Grifondoro.
-Ciao ragazzi- li salutò Annabeth prima di dare un bacio a Percy.
-Oggi punizione, eh?- chiese quest'ultimo a Lily sedendosi davanti a lei.
-Già... ci sono un sacco di pozioni là sotto e lei si aspetta che io e te da soli riusciremo a etichettarle tutte in una sola sera... dovremmo essere almeno in quattro per farcela- sospirò la ragazza.
-Be' allora vedremo di farci mettere in punizione anche noi- scherzò Jason, indicando lui e Frank.
-Non è il caso- rispose lei.
Si bloccò di colpo quando vide qualcuno andare verso di loro: un ragazzo con gli occhi verdi e i capelli neri che avrà avuto la stessa età di Annabeth.
-Al, cosa ci fai qui?- gli domandò quando fu abbastanza vicino da risponderle.
-Ho sentito che la McGrannit ti ha messo in punizione- spiegò l'altro.
-Sì, è vero, solo perché ho detto a un gruppo di ragazzini di andare fuori dai piedi... be' in realtà l'ho gridato- affermò.
-E...-
-Sì, l'ho già detto a mamma, le ho spedito una lettera ieri sera- lo interruppe.
-Cosa devi fare?- chiese ancora il ragazzo di nome Al.
Che razza di nome è Al?, pensò Annabeth.
-Mettere l'etichetta alle pozioni che ci sono nei sotterranei.-
-Oh, be', buona fortuna, allora! Ciao!- detto questo se ne andò.
-È proprio quello di cui ho bisogno- borbottò la ragazza.
-Chi era?- la interrogò Jason.
-Albus, suo fratello- rispose Sarah per lei quando si accorse che l'amica non rispondeva e continuava a fissare la ciotola che le stava davanti.
Rimasero in silenzio ma la rossa sembrava incantata. Allora l'altra, guardando la Potter, disse: -Aspettate, so io cosa funziona in questo caso.-
-E cosa?- vollero sapere gli altri.
-Scorpius Malfoy- disse semplicemente.
A sentir pronunciare quel nome Lily sollevò di scatto la testa ed esclamò: -Scorpius? Dove? Perché?-
-Perché ne sei innamorata!- la prese in giro l'altra.
-Non è vero!- replicò lei.
-Sì invece- la rimbeccò sorridendo mentre gli altri guardavano la scena divertiti.
-Sarà meglio che andiamo a lezione, ragazze- intervenne Annabeth appena Lily aprì bocca per ribattere.
Si alzarono e si divisero: Lily e Sarah, ancora battibeccando, andarono ad Aritmanzia e gli altri a Erbologia.
-Con chi abbiamo lezione? Con i Serpeverde?- chiese Frank.
Percy annuì.
Si avviarono verso le serre e trovarono il professor Paciock già dentro alla numero 3 che li aspettava.
-Che pizzaaaa!- sussurrò Percy alla sua ragazza mentre l'insegnante spiegava i G.U.F.O.
-Dai Percy, prova almeno a stare attento!- bisbigliò lei in risposta.
-Ci provo, solo che questo discorso l'ho già sentito dieci volte!-
Annabeth sbuffò e ricominciò a guardare Neville.
Dopo una decina di minuti mormorò: -In effetti è noioso.-
-Vedi che ho ragione?- domandò lui.
-Bene, ora passiamo all'esercizio- disse finalmente il professore.
Mostrò loro cosa dovevano fare e, una volta finita la dimostrazione, incominciò a girare tra i tavoli a vedere come lavoravano.
Passò un'ora. Passò un'altra ora e finalmente la campanella suonò.
Uscirono dalla serra e la figlia di Atena dovette ammettere che Erbologia non era tanto interessante come se l'era aspettata.
-Finalmente un'ora libera!- esclamò Percy.
-Possibile che tu non pensi ad altro che alle ore buche?- gli chiese Jason.
-Invece sì che penso ad altro, o credi che Annabeth non esista?- replicò lui facendo sorridere la ragazza.
S'incamminarono verso il castello, la figlia di Atena e il figlio di Poseidone tenendosi per mano.
Mentre camminavano un po' di ragazzini si avvicinarono ma ad uno sguardo assassino di Annabeth se ne andarono subito.
Poco dopo raggiunsero Lily e Sarah che andavano ad Incantesimi insieme ai Serpeverde.

 

***
 

Si sedettero nei soliti banchi in fondo e si guardarono intorno.
Durante l'ora di Aritmanzia avevano ideato un piano: intercettare a lezione di Incantesimi la ragazza Serpeverde e chiederle una spiegazione. Perché si era scusata? Cosa c'entrava lei con quello che era successo ad Annabeth? Non era neanche presente sulla scena o almeno Lily non l'aveva vista e poi non conosceva neppure la ragazza, che motivo aveva di porle le sue scuse?
La videro seduta in prima fila che chiacchierava con un'amica. Fecero per andare da lei ma Hermione entrò in classe proprio in quel momento e dovettero risedersi.
-Buongiorno ragazzi- li salutò la professoressa.
-Buongiorno prof- risposero loro.
-Oggi, come avevo detto l'altra volta, riprendiamo gli Incantesimi Rallegranti, dividetevi in coppie e provate.-
Lily, come tutte le volte che c'era da fare qualcosa in coppia, si mise davanti a Sarah e le lanciò l'incantesimo. Lo parò facilmente e lei scagliò il suo.
La ragazza venne colpita ed incominciò a sentirsi subito più allegra, tutti i suoi problemi: la Serpeverde, la punizione, i ragazzini curiosi... scomparirono in un attimo dalla sua testa.
Riprovò e riprovò a fare l'incantesimo finché, con una dritta da parte della professoressa Granger, riuscì a  padroneggiarlo.
Appena suonò la campanella Hermione diede il compito di esercitarsi nell'incantesimo.
Gli studenti uscirono dalla classe e si diressero verso l'aula di Difesa contro le Arti Oscure incontrando a metà strada i Corvonero, con cui avrebbero dovuto condividere le due ore di lezione.
-Ciao Hazel- la salutò Sarah.
-Ciao ragazze- rispose la semidea.
-Allora, com'è questa materia?- chiese poi.
-A me piace molto- rispose Lily -È un po' impegnativa ma è bella.-
-Chi è il nuovo professore?- domandò Sarah.
-Non lo so... spero qualcuno di simpatico e che non ci riempia di compiti- rispose.
-Come mai non lo conoscete? Non è quello dell'anno scorso?- si stupì la figlia di Plutone.
-Sì, quello dell'anno scorso è andato in pensione e così ce n'è uno nuovo ma non sappiamo chi sia- spiegò la rossa.
Entrarono in classe dove un ragazzo sui trent'anni era in piedi vicino alla lavagna.
Quando tutti si furono seduti lui era ancora lì, con un sorriso stampato in faccia, che li scrutava uno ad uno.
Una ragazza di Corvonero fece un profondo respiro e chiese: -Mi scusi, lei chi è?-
-Sono il vostro nuovo professore di Difesa contro le Arti Oscure, signorina...-
-Corner, signore- finì quella.
-Bene, signorina Corner. Non vi avevano avvertito che avreste avuto un nuovo insegnante?- le chiese.
-No... non ci avevano detto niente...- rispose.
-Sì, invece- intervenne Lily.
-No, ti sbagli, la Preside non l'ha detto al banchetto- replicò l'altra.
-Oh, be', forse allora me l'ha detto mio padre...- borbottò la ragazza.
-Tuo padre? Posso sapere chi è?- domandò il professore.
-Harry Potter, signore.-
-Oh, sì, l'ho conosciuto al Ministero. Comunque io sono il professor Këtrohas, nato in Russia sono cresciuto in Inghilterra, prima ero un Auror ma ho incominciato ad insegnare qualche anno fa- si presentò.
Fecero un veloce scambio di nomi per conoscersi e poi il professore li sorprese: -So che siete abituati a sentirvi dire tutto sui G.U.F.O. da ogni insegnante dato che quest'anno avete gli esami ma secondo me sapete già tutto quello che c'è da sapere sui G.U.F.O. quindi non ritengo necessario spiegarveli solo per annoiarvi e direi di incominciare subito con gli esercizi.-
I ragazzi si guardarono sbigottiti. Nessun professore, da quando Hogwarts era stata fondata, aveva rifiutato di spiegare i concetti degli esami per non annoiarli.
-Mi farebbe molto piacere sapere dove siete arrivati l'anno scorso- disse Këtrohas che non si era accorto dello stupore dei suoi alunni.
-Il vecchio professore ci aveva detto che dovevamo fare i Patroni, signore- rispose una Corvonero.
-Già hai Patroni? Siete avanti allora, ragazzi!- esclamò lui.
Le due amiche si scambiarono un sorriso compiaciuto.
-Allora, suppongo che nessuno di voi abbia mai provato a farne uno- disse l'insegnante.
Si alzò una mano.
-Sì, signorina Potter?-
-In realtà io sì, mio padre ha voluto insegnarmi per precauzione- spiegò Lily.
-Oh, bene, allora! E sai che forma ha?-
-No, non sono riuscita a farlo corporeo.-
-Non importa, è difficile provarci le prime volte.-
Incominciò a spiegare come fare per produrne uno e poi, con un lieve gesto della bacchetta, i banchi volarono ai lati della classe e gli studenti provarono a fare un Patronus mentre Këtrohas andava da un all'altro a dare dritte.
Ogni tanto uno sbuffo argenteo fuoriusciva dalla bacchetta di qualcuno anche se spariva subito. Allora il professore era subito lì a fare i complimenti.
-Prova a puntare la bacchetta un po' più in alto, ecco così- disse a Sarah, mentre passava.
-Mi piace ogni minuto di più- sussurrò all'orecchio dell'amica quando si fu allontanato.
Lily ridacchiò e annuì.
Passate le due ore uscirono dall'aula tutti contenti: il professore non aveva dato neanche un compito.
Uscirono nel cortile e si sedettero sotto un albero, lo stesso dove, anni prima, si soffermavano Harry, Ron e Hermione.
Dopo dieci minuti vennero raggiunte da Annabeth e Percy mentre Jason e Frank erano andati dalle rispettive fidanzate.
Passarono tutte il tempo a ridere e scherzare fino all'ora di cena.
Corsero in Sala Grande e il figlio di Poseidone e la piccola di casa Potter mangiarono più in fretta che poterono per arrivare in tempo alla punizione.
Lumacorno li aspettava davanti alla porta del suo ufficio.
-Buonasera ragazzi- li accolse.
Li portò nell'aula di Pozioni, gli diede una scatola piena di foglietti e disse: -Dovete metterli su ogni bottiglietta che non ce l'ha.-
Poi se ne andò e li lasciò soli.
-Ok, dai, incominciamo- disse Lily.
Prese una boccetta che conteneva quella che sembrava Felix Felicis e frugò nella scatola in cerca dell'etichetta giusta. Con un Incantesimo di Adesione Permanente la appiccicò e la rimise al suo posto.
Stava per prenderne un'altra quando si accorse che Percy era ancora fermo.
-Che c'è?- gli chiese.
-Io non so riconoscere le pozioni, come faccio?-
-Oh, è vero, scusa! Allora possiamo fare così: io ti dico di quale cartellino ho bisogno e tu me lo passi, ok?- propose.
-Va bene- acconsentì.
Prese una fiala e dichiarò: -Amortensia.-
Il ragazzo cercò nel contenitore e tirò fuori un cartellino su cui, in bella calligrafia, c'era scritto: Amortensia.
Andarono avanti così per un po' finché Percy non disse: -Oh, cavolo, non riesco più a leggere, cosa c'è scritto qui? Pulasoccio?-
-No, è Polisucco.-
-Scusa è che la dislessia...-
Provarono a scambiarsi il ruolo per un po' e dopo un'ora avevano messo il nome a tutte le pozioni dello scaffale.
Dopo due ore anche gli altri scaffali erano in ordine e quando Lumacorno andò a vedere cosa avevano combinato non trovò niente da ridire e li mandò a letto.

   
 
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