Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
Segui la storia  |       
Autore: Silkye96    03/03/2016    2 recensioni
Ciao a tutti!
Questa fanfiction è principalmente yaoi, ma inserirò anche coppie het.
Allora, non penso di definirla una raccolta di One-shot in quanto ogni storia è collegata alla precedente.
Però, ogni capitolo tratterà di una coppia differente e verrà vista dal punto di vista di un personaggio diverso ogni volta.
Spero possa piacervi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Kenlexy 2 CAPITOLO 4:
                               AlexyxKentin


E' un pomeriggio come gli altri a casa mia, tutto sembra così incredibilmente calmo, mi rendo conto che Armin non sta urlando in giro per casa, né tantomeno lo vedo girovagare per i corridoi con la console in mano a maledire ogni boss finale.
Mi dirigo distrattamente verso la nostra stanza, sono sicuro che sia lì a dormire anzi che concentrarsi sugli studi, lo fa continuamente.
Apro la porta della camera e osservo divertito la scena che mi si para davanti: mio fratello, il mio caro fratellone si sta masturbando davanti ad un video di dubbia origine.
-Dio, devi davvero trovarti una ragazza Armin- mormoro.
Lui si volta esterrefatto, è tutto rosso in viso e strizza gli occhi innervosito :-Sparisci impiccione!- grida.
-Hey, non ti scaldare, se vuoi una mano basta chiedere- dico divertito.
-Non voglio una mano! Vattene via clone!- grida così forte che pare voglia rompere i vetri.
Esco dalla stanza con un ghigno dipinto in viso, è troppo divertente beccare mio fratello in certi momenti e avere l'occasione di metterlo nel totale imbarazzo.
-Mamma! Papà! Armin lo sta facendo di nuovo!- esclamo.
-Alexy!- sento urlare da dentro la camera.
Inizio a ridere e corro via prima che mi prenda.


Rientro notando che mio padre è seduto sul letto di Armin con lui al fianco.
Mi siedo accanto a loro.
-Questa me la paghi Alex!- esclama Armin.
-Armin, figliolo...Vuoi che facciamo di nuovo quel discorso?- chiede mio padre.
Mio fratello si tinge di rosso e osserva mio padre con gli occhi sbarrati.
-Assolutamente no!- grida indispettito.
So già che me la farà pagare con gli interessi ma...Accidenti! E' troppo divertente!
-Vedi figliolo, non c'è nulla di male ad esplorare i propri...-
-Papà ma che dici?! Basta!- esclama mio fratello.
Si vede che il discorso lo imbarazza oltremodo, eppure con Silkye fa tanto lo spavaldo e lo splendido.
-Non vergnognarti non ne hai motivo- continua nostro padre.
-Papà!- grida di nuovo mio fratello.
Capisco che è giunto il momento di aiutarlo, in fondo in questo pasticcio ce l'ho messo io!
-Papà ti chiama mamma- dico convinto.
-Non è vero-
-Sì che lo è, come fai a non aver sentito? Stai davvero invecchiando eh- rispondo ancora più sicuro.
Papà si alza e corre di sotto.
Chiudo la porta alle sue spalle.
-Ti odio clone!- esclama Armin, è ancora rosso in viso.
-Nah, in realtà mi vuoi bene...- mormoro con un ghigno divertito sul viso.
Armin sbuffa ma sorride, mi ha perdonato per la mia bravata.
-Armin...Posso confessarti una cosa?- chiedo timidamente.
Mi viene in mente il giorno in cui dissi a mio fratello di essere gay, lui mi sorrise e mi prese fra le braccia baciando dolcemente la mia fronte e mi disse delle parole semplici ma fondamentali: "Non potrei mai non accettare quello che sei, tu sei parte di me e lo sarai per sempre, ricorda...Io sarò qui per te ogni volta che vorrai".
-Dimmi- mi risponde.
Osservo i magnetici occhi azzurri di mio fratello e tiro un sospiro carico di ansia e timore.
-Armin...Mi sono innamorato- confesso con voce tremante.
Mio fratello si alza dal letto, ora è in piedi di fronte a me e mi guarda dritto negli occhi senza mollarmi un secondo, non posso più scappare ora che l'ho detto e non è che voglia farlo ma...
-Di chi?- mi chiede con un gran sorriso.
-Oh...Io....- non so come dirlo, mi tremano le mani.
Mio fratello mi posa una mano sulla spalla e mi fa un occhiolino complice :-Quindi è Kentin, eh?-
-C...Come hai fatto a...- balbetto.
-Sei il mio clone, no? Ti leggo nella mente!- risponde lui divertito.
-Cosa devo fare?- chiedo affranto.
Armin alza gli occhi al cielo come a voler riflettere su ciò che gli ho domandato.
-Devi buttarti, dare tutto te stesso perché, Alex, te lo dico con tutto il cuore: tu sei la persona migliore che conosco, hai un buon cuore e sei simpatico, non dubitare di te stesso e non dubitare nemmeno del fatto che a Kentin potresti piacere e pure tanto!-
Il suo tono è serio, deciso, non penso che mio fratello mi abbia mai rivolto parole così serie e dolci.
Lo abbraccio forte, proprio come lui fa sempre con me quando ho qualche problema :-Grazie Armin- mormoro fra le lacrime.
Mio fratello si lascia stringere senza muoversi o dimenarsi come fa solitamente, è immobile e ha ancora la mano salda sulla mia spalla.



E' lunedì mattina, odio il lunedì.
Dopo una domenica movimentata ritornare alla noia della scuola mi delude sempre.
C'è da dire anche, però, che al Dolce Amoris non ci si annoia mai, ne succede sempre una, oggi sarò io a far succedere qualcosa di importante dato che ho deciso di dichiararmi a Kentin, forse è un'idea da pazzi ma non posso più trattenermi.
Ho le mani sudate e le mie gambe mi reggono a stento, ho un'ansia gigante e spero che svanisca al momento della confessione.
Armin è di fronte a me, cammina spavaldo con la cartella oltre la spalla e fischietta allegro.
Io gli sto subito dietro, aggrappato al lembo del suo gilet.
Armin mi rivolge uno sguardo dolce oltre la spalla.
-Come va?- mi chiede.
La sua voce è soave e profonda, mi rilassa all'istante.
-Sto bene solo...- non riesco nemmeno a terminare la frase, mi salgono i conati di vomito.
-Sei agitato?- mi chiede sorridendo.
-Un pochino- mormoro.
-Rilassati, andrà benone, in base a quel che mi hai raccontato Kentin ci ha provato con te, no?-
-Più o meno- rispondo con veemenza.
-E allora vai tranquillo, stai sereno e andrà tutto a gonfie vele!- esclama.
Entriamo nel cortile della scuola, sono tutti fuori a lamentarsi.
-Che succede?- chiedo andando verso Silkye e Rosalya.
-Le lezioni sono state annullate e i prof si degnano di dircelo solo ora!- esclama nervosamente Rosa.
-Bè, meglio tardi che mai- commento.
-Scherzi? Ci vuole organizzazione!-
-Rosa calmati, mi fai venire mal di testa- borbotta Silkye.
Annuisco in segno di assenso, effetivamente il tono di Rosalya è oltremodo esagerato!
-Alex, dicci un po'...Oggi sembri strano, qualcosa non va?- chiede Silkye curiosa.
Inizio a frenarmi, non vorrei dover rispondere ma so anche che le ragazze mi hanno sempre accettato e compreso e, anzi, mi hanno sempre aiutato in qualunque cosa, mi reggono sempre il gioco e si interessano sempre a me e ai miei problemi.
-Bè, in realtà oggi ho intenzione di fare la dichiarazione a Kentin- mormoro intimidito.
Le due si scambiano uno sguardo d'intesa e, con un gridolino acuto, corrono ad abbracciarmi senza la minima esitazione.
-Ma va! E secondo te andrà bene?- chiede Rosa.
Racconto loro quel che è successo a casa mia con Kentin, il quasi bacio e tutto il resto...Le mie amiche mi ascoltano con attenzione, credo di veder già spuntare gli occhi a cuoricino su entrambi i loro visi.
-Alex, mi sento il dovere di farti notare che per Kentin è un periodo confuso e che potresti rimanere scottato- afferma Silkye.
-Sì, è vero...Ci hai pensato bene? Sei disposto a correre il rischio?- incalza Rosalya.
-Sì, devi buttarmi, non posso più aspettare- confermo.
-In ogni caso, se non dovesse andar bene, noi siamo qui a raccogliere i pezzi- mormora Silkye senza lasciarmi.
Le sorrido, mi piace il fatto che lei non sia ottimista e che mi prepari al peggio.
-Secondo me andrà bene- dice Rosa, sembra molto convinta.
-Certo che andrà bene, insomma...E' di Alexy che stiamo parlando, è il ragazzo più carino della scuola-
-Adulatrice- commento divertito.
Armin, Kentin e Castiel vengono verso di noi a passo deciso.
-Che succede?- chiedo.
-Le lezioni...- inizia Armin, però lo blocco facendogli capire che so già tutto.
-Che vogliamo fare?- chiede Kentin seccato.
Gesù, è davvero bello quando si acciglia in questo modo!
Sento le ginocchia cedermi tanta l'emozione.
-Perché non andiamo tutti al parco a passeggiare?- propone Rosa.
-Non male come idea- borbotta Castiel.
Mentre parla, noto che osserva Nathaniel con sguardo duro, chissà se hanno litigato? Eppure, non sembra il tipo di sguardo che si rivolge ad una persona che si odia e che si vorrebbe vedere il meno possibile.
Ho deciso di ignorare tutto ciò e di tornare a concentrarmi sulla conversazione.

In pochi istanti, nemmeno so come, tutta la classe si trova al parco.
-Oggi è una bellissima giornata, abbiamo fatto bene a venire- osserva Melody.
-Sì è vero! Non potevano scegliere giorno migliore per annullare le lezioni- commento.
Silkye, la cui casa è la più vicina, ci propone di mangiare al parco, proprio come un picnic.
Io e Kentin decidiamo di accompagnarla a casa sua, in modo da poterla aiutare a portare tutto.
Lysandro insiste per venire con noi, poi dovrò chiedere a Silkye cos'è successo fra loro due.
Arriviamo a casa di Silkye in pochi secondi e lei ci fa entrare senza farsi troppi problemi.
-Vado a prenere il telo da mare da stendere sul prato- ci informa.
-Ok, noi faremo razzia del tuo frigo- commento.
Lei e Lysandro salgono le scale lasciando soli me e Kentin in soggiorno.
E' il mio momento, devo farlo ora, o mai più!
-Kentin...- mormoro con un fil di voce.
-Sì?-
-Devo farti una confessione- dico guardandolo dritto negli occhi.
I suoi magnifici occhi color smeraldo, quei due gioielli meravigliosi che brillano come stelle al chiaro di luna.
-Dimmi tutto- risponde lui, ha il viso preoccupato.
-Kentin io...- le parole mi muoiono in gola.
Voglio parlare ma non ce la faccio, il mio cuore inizia a battere alla follia, sembra quasi che voglia esplodere.
Sono convintissimo che se ci fosse abbastanza silenzio Kentin potrebbe udire distintamente il suono delle pulsazioni del mio battito cardiaco.
-Dimmi, non aver paura- mi incoraggia lui.
La sua voce dolce mi tranquillizza, penso di essere finalmente pronto a dirgli tutto.
-Kentin...- mi avvicino a lui e prendo il suo viso piccolo fra le mani.
Lo guardo negli occhi e noto il lieve rossore delle sue guance incavate.
Ignoro l'ansia che mi attanaglia lo stomaco, rifiuto la paura che insorge nel mio cuore e osservo semplicemente il desiderio celato nei suoi occhi cristallini.
Senza aspettare oltre infrango le mie labbra contro le sue, ci scambiamo un bacio passionale e deciso, mi sento come se stessi fluttuando a venti metri da terra, il mio cuore batte così forte che quasi non riesco a sentire i miei pensieri.
La sua lingua danza delicata nella mia bocca, accarezza la mia con dolcezza e gioca con la punta sfidando il mio autocontrollo.
Non vorrei mai smettere di baciarlo ma, poco dopo, siamo costretti a dividerci per prendere aria.
-Scommetto che non vuoi dirlo a nessuno vero?- chiedo.
-Per ora no...Vorrei prima riordinarmi le idee- mormora lui con veemenza.
-Va benissimo- rispondo con un gran sorriso.
Kentin ricambia e io posso finalmente sorgere quel sole che gli illumina il volto ogni volta che sorride.
-Ti amo- mi bisbiglia.
Arrossisco di riflesso, non ci posso quasi credere.
-Ti amo anche io- mormoro.
Mi sento così leggero, così vivo...Finalmente, finalmente sono riuscito a baciare Kentin, aspettavo da tempo questo momento e ora che è arrivato mi sento così felice.
-E quindi immagino che il mio frigo sia ancora pieno?- chiede Silkye divertita.
Io e Kentin siamo rossi dalla vergogna.
-S...Silkye, Lysandro...- provo a spiegarmi ma è del tutto inutile.
-Hey, vi sembriamo i tipi che giudicano?- chiede Lysandro.
-Silkye...- mormora Kentin.
-Sai una cosa? Non c'è modo migliore di scoprire chi sei innamorandoti di qualcuno che ti fa essere te stesso- si limita a dire lei.
-Belle parole- commenta Lysandro, noto che i due sono lievemente rossi in volto.
Ok, è decisamente successo qualcosa fra loro due, devo davvero ricordarmi di chiedere a Silkye.


Arriviamo di nuovo al parco, busta-frigo e telo da spiaggia più un paio di altre buste.
Lysandro stende il velo all'ombra, aiutato da Nathaniel.
Io e Kentin posizioniamo il cibo e le bevande al centro di esso e poi ci sediamo invitando gli altri a fare lo stesso.
Mangiamo e scherziamo tutti insieme ma i miei occhi sono fissi su Kentin, non riesco a non guardarlo con aria sognante.
Ovviamente ho paura che gli altri lo notino ma non posso davvero farne a meno, mi sono innamorato e non riesco a resistere, non mi stancherei mai di guardarlo, potrei farlo per ore in effetti e non mi basterebbe comunque.
Non so...Penso di essere dipendente dal suo sorriso.
E sì, sono melenso.
Tornando a casa, ho raccontato tutto ad Armin, lui mi ha abbracciato.
-Alex, pensa quando dovrai presentarlo a mamma e papà- dice ridendo.
Rido anche io, se ne vedranno delle belle, per fortuna che i miei non hanno problemi circa la mia omosessualità altrimenti non mi sarei mai sognato di riderci su.
-Bè, sempre meglio un ragazzo di una mano- commento.
Armin arrossisce e mi versa dell'acqua in testa.
-Taci clone!-
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ANGOLO DELL'AUTRICE:
Eccoci qua con il quarto capitolo!
Spero vi piaccia, è un pochino corto, me ne rendo conto ma...Mi farò perdonare non temete.
Dunque, ora vi lascio e ci sentiamo al prossimo capitolo!
-Silkye96.

P.S. Avviso tutti che la mia tastiera ha alcuni problemi, io ho riletto il testo ma non ho notato errori di battitura, se rileggendolo doveste notarli voi ci terrei a chiedervi immensamente scusa e a pregarvi di segnalarmeli in modo da poterli correggere in futuro.
Grazie!
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Dolce Flirt / Vai alla pagina dell'autore: Silkye96