Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: AndreaMineLyo    05/03/2016    1 recensioni
Alexander Thorp è un brillante studente e un promettente psicologo, appena laureato, e aspirante ora ad un dottorato di ricerca. Per ottemperare a questo scopo e per risolvere i suoi problemi finanziari, Thorp accetta un breve stage in una strana società, la WIRE Corporation. Qui Thorp scoprirà qualcosa che gli cambierà la vita, e che devierà il corso della sua esistenza: "il soggetto A". Egli segnerà una grande svolta nella sua vita ed intraprenderà una "Epic Quest" per salvare il mondo.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Thorp e il Sergente Maggiore White si sistemarono nell'ufficio di quest'ultimo «Allora ragazzo. Non ci saranno colloqui, ti abbiamo scelto sulla base di dati precisi, pertanto non c'è necessità di metterti ulteriormente sotto pressione. Sei qui perché io non sono qualificato per fare quello che abbiamo bisogno faccia tu. Ho un dottorato di ricerca in fisica ed uno in ingegneria meccanica, ma non ho una laurea in psicologia, mentre vedo che tu ce l'hai. Sei qui per la tesi del dottorato, non è così?» chiese il Sergente. Alexander fece cenno di sì con la testa, nonostante il suo iniziale aspetto autoritario e da tipico militare ottuso, il Sergente Maggiore era una persona intelligente e piena di arguzia, ed era anche fornito di una buona dose di carisma, umorismo e sarcasmo, a Thorp tutto questo piaceva. «Benissimo allora. Qui troverai pane per i tuoi denti. Il “soggetto A” è uno dei soggetti più instabili che abbiamo avuto fin'ora. Ma ciò nonostante, è anche il più importante in assoluto. Ti senti pronto?» chiese White, Thorp che voleva fare una buona impressione rispose subito di sì. «Bene allora.» White gli fornì un blocco per gli appunti, una penna, un camice ed un badge e lo scortò fuori dal suo ufficio fino ad una grande struttura al centro della divisione S. Lo sguardo di Thorp fin'ora era stato concentrato sul viso del Sergente, che sembrava scolpito, ma poi, tutta la sua attenzione fu catturata dalla grande struttura al centro: era un enorme parallelepipedo d'acciaio, che arrivava fino al tetto. Su ogni lato era scritta la lettera “A” con vernice rosso fuoco, ancora fresca, che colava; Thorp si chiese come fosse possibile che non l'avesse notata prima «So cosa stai pensando. Perché non l'ho vista prima? He he, molto semplice, si tratta di un sistema di A.O.C. vale a dire Advanced Obscure Cloaking. E' un complesso sistema di specchi particolari che riflettono i fotoni della luce in modo da deviare la prospettiva e la tridimensionalità e renderlo praticamente invisibile.» Alexander fu stupito, ma, ricordandosi che si trattava di un lavoro molto importante, decise di tenere per se eventuali osservazioni e ammirazioni verso il Sergente. Man mano che si avvicinavano, il numero di scienziati intorno alla struttura diminuiva gradualmente; a tal punto che, appena arrivati, il Sergente e Thorp erano praticamente soli, se non per due scienziati appostati di fronte alla porta. «James, Trixie, che ci racconta il soggetto A?» chiamò White, «Il soggetto A sta bene...» cominciò James «...non ci sono anomalie di nessun tipo, e...» continuò Trixie «...non è stata riportata alcun tipo di anomalia medica!» concluse infine James. Il modo in cui questi due parlavano completando l'una le frasi dell'altro, inquietò un po Thorp, che però, osservando più attentamente dettagli come l'evidente somiglianza fisica e l'assenza di anelli di qualsiasi tipo, oltre che del fatto che i due si volevano evidentemente bene, ma non si tenevano per mano ne mostravano nessun tipo di attrazione l'una per l'altro, capì che non erano fidanzati, ma fratello e sorella. «Allora, questo è il nostro nuovo amico, Alexander Thorp. E' un genio della psicologia e abbiamo bisogno di lui ricordate?» chiese White ai due, che non tardarono a rispondere «Ma certo...» cominciò Trixie «...che ci ricordiamo! Prego, seguiteci.» continuò James, e così fecero Thorp e il Sergente. Alexander dovette passare attraverso tre porte blindate, corrispondenti a tre strati di acciaio, intervallati da materiali che dovevano impedire il passaggio di radiazioni di qualsiasi tipo; poi, superate le porte, una sala di controllo, con una finestra che corrispondeva ad un pannello bianco dall'altro lato. Thorp tuttavia non riuscì a vedere nulla dalla finestra, in quanto Trixie e James lo spinsero dentro senza dire nulla e chiusero la porta dietro di lui. Quella porta sembrava la più robusta. La stanza era grande e spaziosa, le pareti e il pavimento erano coperti con piastre bianche di metallo; era separata in due da diversi strati di vetro infrangibile e antiproiettile. Dal lato di Thorp c'erano una poltrona, un tavolino e un divano, dall'altro invece c'erano un letto, una scrivania piena di fogli, una poltrona rivolta verso il vetro, e l'accesso ad una stanzetta più piccola nella quale risiedeva il bagno. Al centro dell'altro lato, eccolo lì, il potenziale dottorato di ricerca di Alexander, quel soggetto che Thorp aveva capito essere così pericoloso, il soggetto A. Vestito di bianco, piedi e mani nude, un paio di occhiali neri che si intravedevano soltanto in quanto era girato dall'altro lato; era seduto per terra, con le gambe rannicchiate e le braccia intorno a queste ultime. «Uhm, ciao?» chiese timidamente lo psicologo. «.oɒiɔ» rispose il soggetto A girandosi leggermente, facendo un sorrisetto laterale. Il bianco dei suoi occhi era invece nero come la pece e aveva strani simboli al posto delle pupille.

  
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