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Autore: Nuel    07/03/2016    2 recensioni
James, Albus e Rose tornano a scuola, ma Hogwarts è, come sempre, luogo di misteri oltre che di magia e stregoneria e un nuovo enigma terrà impegnati i fratelli Potter e i loro amici.
◊ Serie: Imago Mundi
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Imago Mundi ϟ'
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Il libro senza titolo




Dopo la partita di due settimane prima, Scorpius Malfoy non aveva più passato molto tempo con Albus e James: l'aver preso il Boccino l'aveva reso popolare presso tutti i suoi compagni di Casa, inoltre, James aveva la sensazione che il ragazzo fosse ancora arrabbiato con lui per quello che gli aveva detto mentre erano sopra il campo da Quidditch.
    «Non potremmo chiedere a Scorpius quali sono gli interessi di suo nonno?», sbuffò Martin, un giorno, mentre cercavano un incantesimo che svelasse il contenuto della pergamena.
    «E come ci giustificheremmo con lui?», gli chiese Albus.
    «Anche se lo sapesse, non ce lo direbbe», mugugnò invece James, scoccando un'occhiata di traverso al tavolo dove Dominique stava studiando con Augustus ed Ausia Flint.
    Dopo la partita, lei ed Augustus avevano litigato di nuovo, ma la pace era tornata piuttosto in fretta, cosa che l'aveva fatta litigare con Fred e Roxanne, che l'avevano accusata di preferire il suo spocchioso ragazzo ai suoi cugini. James, però, aveva anche sentito Roxanne mettere in guardia il fratello dal continuare a corteggiare Ausia o, prima o poi, Augustus gli avrebbe fatto male sul serio.
    La settimana successiva era stata la volta della partita Tassorosso contro Corvonero e Tassorosso aveva stracciato Corvonero sotto una pioggia battente. Il mattino successivo una buona parte degli studenti era raffreddata e, tre giorni dopo, c'erano ancora diversi studenti che starnutivano sulle zucche di Halloween.
    Fu poco dopo la metà di Novembre che Rose si schiarì la gola e guardò con espressione soddisfatta i cugini e Martin, mentre si stringeva al petto un vecchio libro di incantesimi. «Ho trovato una cosa!», annunciò loro e poi aprì il vecchio libro dove aveva lasciato una piuma come segnalibro.
    «Vulnera revelio», lessero i ragazzi, e poi Martin prese il testo, iniziando a leggere l'incantesimo, mentre Albus e James guardavano il libro al contrario, seduti dal lato opposto del tavolo.
    «Potrebbe funzionare», concesse Martin dopo alcuni minuti, «ma ci vorrà un sacco di tempo». Spinse il volume verso i fratelli Potter così che anche loro potessero leggere l'incantesimo.
    «Serve ad individuare ferite o rotture…», constatò Albus.
    «O strappi», precisò Rose. «Dovremo applicare questo incantesimo ad ogni libro, così troveremo quello da cui è stata strappata la pagina con un semplice tocco di bacchetta».
    «Rose, la maggior parte di quei libri è vecchissima! Saranno tutti rovinati», la contraddisse James.
    «No, invece», obiettò Martin, «Madama Pince controlla ogni libro che è stato prestato e ogni nuovo libro che viene inserito nella biblioteca».
    «I libri del Reparto Proibito non vengono consultati spesso, quindi tranne l'usura del tempo, non dovrebbero aver subito danni dopo essere stati portati a Hogwarts», aggiunse Rose.
    «Inoltre, l'entità del danno dovrebbe rendere subito distinguibile un piccolo strappo o il morso di un topo da un'intera pagina strappata», concluse Martin.
    «Ci vorrà comunque tantissimo tempo per esaminare tutti i libri dello scaffale, anche se impariamo tutti l'incantesimo», disse Albus, che continuava a tenere con sé la pergamena e ad essere l'unico in grado di scorgere qualcosa sulla sua superficie.
    «Però, se restiamo al castello durante le vacanze di Natale, potremmo riuscirci senza dare nell'occhio», suggerì James e la prospettiva di passare assieme il Natale, tra le mura del vecchio castello, piacque subito a tutti.
    Quando, la settimana successiva, venne giocata la partita Serpeverde contro Corvonero, Martin e Rose erano già in grado di eseguire l'incantesimo con sicurezza e nei giorni successivi, anche Albus e James si applicarono per impararlo.
    «Vulnera revelio», disse Rose, ruotando elegantemente il polso e toccando il libro di Storia della Magia di Martin con la punta della bacchetta. La copertina si illuminò appena e una tenue luminosità si irradiò da alcune pagine interne.
    «Erintja ha morso delle pagine mentre studiavo», spiegò il ragazzo. «E adesso state a vedere», si schiarì la voce e occhieggiò verso Madama Pince, immersa nella lettura come di consueto, mosse la bacchetta con precisione e toccò il libro dicendo: «Vulnera reparo». La copertina si illuminò di nuovo e così pure le pagine interne. Martin appoggiò la bacchetta sul tavolo e cominciò a sfogliare il libro. «È l'incantesimo con cui Madama Pince ripara i libri», spiegò, «in questo modo potremo ripristinare la pagina strappata».
    Rose gli buttò le braccia al collo per un momento, ritraendosi subito, col viso più rosso delle sue lentiggini. «Non ci resta che trovarlo!», esclamò ancora un po' imbarazzata.
    La ricerca, però, dovette attendere perché, in men che non si dica, iniziarono le verifiche del primo trimestre e, in previsione della pausa natalizia, Stretton impose un ritmo serrato agli allenamenti della squadra: Serpeverde aveva vinto anche contro Corvonero ed era saldamente in cima alla classifica. Come se non bastasse, il capitano del Grifondoro, doveva occuparsi delle Salamandre e, ogni sera, dopo cena, si recava nei sotterranei ad alimentare il fuoco in cui le creature vivevano. La sera prima di lasciare il castello per le vacanze di Natale, il ragazzo tornò nella sala comune con una scottatura sul braccio e una ciocca di capelli bruciacchiata. Lucy Weasley strillò e si offrì di medicarlo, ma Stretton era troppo eccitato per darle retta: «È stata la prima volta che sono uscite dal fuoco!», raccontò ai suoi compagni di casa, orgoglioso della loro crescita, «Ormai sono grandi così!», mostrò loro aprendo le braccia. Durante le vacanze, le creature sarebbero state affidate alle cure di Hagrid e, una volta ricominciata la scuola, sarebbero state abbastanza grandi per gli scopi del professor Lumacorno.
    Quando la maggior parte degli studenti partì e furono rimasti in pochi, tra le mura di Hogwarts, James cominciò a portare il Mantello e la Mappa sempre con sé, così da poter entrare nel Reparto proibito approfittando di ogni occasione. Gli allievi rimasti passavano la maggior parte del tempo nelle loro sale comuni e gli insegnanti non li sorvegliavano con la stessa attenzione che prestavano loro durante il periodo scolastico, pertanto, James cominciò a prendere nota degli orari di Madama Pince. La bibliotecaia passava molto tempo con Mastro Gazza, dando a lui, Albus e Rose la possibilità di perlustrare il Reparto Proibito con relativa tranquillità.
    Avevano misurato la pagina strappata sulla lunghezza delle loro bacchette, così da non perdere tempo con libri troppo piccoli o troppo grandi e, avevano preso l'abitudine di infilarsi sotto il Mantello dell'Invisibilità subito dopo la cena, una volta salita la prima rampa di scale, quando non c'era nessuno nei paraggi. La prima sera, Martin era andato con loro, ma era risultato difficile stare in quattro sotto il Mantello, inoltre, accompagnare l'amico al suo dormitorio, dopo la perlustrazione notturna, costituiva un inutile rischio, così, seppure a malincuore, avevano proseguito in tre.
    Nonostante avessero individuato lo scaffale su cui doveva trovarsi il libro e avessero ridotto il numero di volumi da esaminare, ogni volta che “Vulnera revelio” veniva bisbigliato, un brivido percorreva le schiene dei Grifondoro, che si guardavano attorno per accertarsi che Gazza o la sua odiosa gatta o Madama Pince non comparissero all'improvviso.
    Fu solo durante la prima notte del nuovo anno, considerata una delle più magiche di tutto il calendario, che, mentre James sbadigliava e Rose si stropicciava gli occhi, Albus estrasse un volume dalla rilegatura in pregiata pelle nera, un po' consumata, lo aprì, stese la pergamena che teneva sempre in tasca accanto ad una sottile linea luminosa che rivelava un lungo e deliberato strappo e pronunciò: «Vulnera reparo!».
    La pagina si rinsaldò perfettamente, tornando al proprio posto come se non vi fosse mai stata tolta e Albus si girò verso il fratello, guardandolo sbadigliare di nuovo. «È questo. L'ho trovato», disse allora, la voce bassa e stanca.
    «Come?», chiese James, di colpo sveglio. Lui e Rose si avvicinarono ad Albus.
    «Sei sicuro?», chiese la cugina. Aveva gli occhi arrossati per la stanchezza.
    «La pagina si è riunita al libro lungo lo strappo. Nessun dubbio», rispose lui, tenendo il libro stretto al petto.
    «Che libro è? Facci vedere», chiese James, evidentemente eccitato.
    Nel momento in cui aveva riparato il libro, Albus aveva sentito uno strano attaccamento nei suoi confronti, quel tomo lo affascinava, ma non c'era motivo per non mostrarlo a James e Rose, così lo sporse affinché anche loro potessero vedere che sulla copertina scura non c'era nessun titolo. Nemmeno sulla spessa spalla era riportato alcun che.
    «Aprilo. Forse il titolo è scritto all'interno», suggerì Rose, le mani strette al petto e la bacchetta ancora in pugno, e Albus aprì la copertina, sfogliò le prime pagine, ma non solo non trovò alcun titolo, scoprì che il libro era completamente bianco. Scorse rapidamente le numerose pagine, ma su nessuna era scritto nulla.
    «Non è possibile!», protestò James, deluso.
    «L'abbiamo trovato, James. Troveremo anche il modo per leggerlo», disse Rose.
    «Speravo che bastasse ripararlo per rendere visibile il suo contenuto», si lamentò ancora James, sbuffando.
    «Forse non dovremmo farlo. Se è nel Reparto Proibito, probabilmente è qualcosa di oscuro e pericoloso», mormorò Albus, che non riusciva a staccare gli occhi dal volume.
    «Ma dobbiamo scoprire perché Lucius Malfoy voleva quella pagina», gli ricordò James. «Portiamolo con noi, così potremo esaminarlo con più calma».
    Rose annuì e Albus lo richiuse, stringendolo nuovamente al petto come se gli appartenesse o se fosse destinato a lui. James gettò il Mantello dell'Invisibilità su tutti loro; da qualche parte, un orologio batté le tre del mattino con rintocchi lugubri e un gufo bubolò all'esterno. Dopo aver dato un'occhiata alla Mappa per sincerarsi che la via fosse libera, i Grifondoro fecero ritorno alla torre col loro bottino.


 
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Un altro capitolo è andato. Come sempre, un grazie ai lettori di questa storia, a partire da Ladyriddle e Ledtere, per aver commentato.
Per aggiornamenti, spoiler e chiacchiere, mi trovate su FB! ^^
   
 
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