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Autore: mokuren078    27/03/2009    7 recensioni
Una mia personale visione delle vicende successe al Ballo del Ceppo e le conseguenze sui protagonisti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ronald Weasley scese l’imponente scalinata per raggiungere la Sala Grande con un’impazienza pari solo alla sua agitazione. Si rassettò come poteva l’orrendo vestito da cerimonia mentre passava in rassegna ogni centimetro della stanza cercando con occhi frementi una capigliatura selvaggia color nocciola e nelle sue viscere dilagò un nefasto presentimento. Si curvò lievemente su Harry per sussurrargli sardonico un commento negativo sulle loro accompagnatrici di quella sera. Non che fossero così male ma la voglia di correre nel dormitorio femminile dei Grifondoro e costringere Hermione ad andare al ballo con lui faceva figurare qualsiasi alternativa inconcepibile. Ricordava ancora con leggera ansia la risposta infuriata che lei gli aveva dato quando, nascondendo la sua timidezza dietro il sarcasmo, gliel’aveva proposto. Probabilmente le sue parole non avevano sortito l’effetto da lui sperato, certo non si poteva chiamare proprio un invito in piena regola, ne convenne cercando di ricordare le parole esatte che aveva usato. Aveva blaterato qualcosa su come dovesse esser triste per una ragazza andare senza accompagnatore al ballo.

Strizzò gli occhi mentre le luci della Sala Grande lo abbagliavano e si avvicinò ad una sfilza di tavoli circolari dove, con dei graziosi segnaposto, erano stati segnati i vari nomi degli studenti. Si accomodò affianco a Padma e gli bastarono pochi secondi per decidere mentre la mancanza di Hermione lo assalì traditrice. Si sollevò di scatto dalla comoda sedia di velluto rosso e stava per dirigersi verso l’uscita del salone pronto a trascinare Hermione al ballo anche con la forza o magari restare con lei ma, proprio in quel momento i quattro Campioni stavano facendo il loro ingresso nella Sala Grande allestita meravigliosamente per il ballo. Suo malgrado sorrise avvicinandosi alla folla di studenti per controllare di sfuggita come se la cavasse Harry, era a conoscenza delle sue preoccupazioni sul danzare e sapeva che i Campioni erano obbligati ad aprire le danze. Anche la sua accompagnatrice bruna sembrò curiosa di vedere la gemella abbarbicata al braccio di Harry Potter e si affiancò al ragazzo.

 

“Ma al braccio di Viktor Krum...quella è Hermione Granger!”

 

Ron sentì questa frase provenire da un luogo imprecisato della calca di persone, svariati commenti e fischi di approvazione seguirono dalla folla eccitata ed il brusio cresceva irrimediabilmente. Il ragazzo a quelle parole non riuscì nemmeno a deglutire, seguì la sagoma sospetta attraverso il corridoio di studenti che applaudivano entusiasti, il suo cervello non poteva concepire quello che poi gli occhi fissarono per un tempo che sembrò infinito.   

Quando vide Hermione scivolare lungo quel corridoio con al fianco Viktor Krum qualcosa in lui cambiò, o per meglio dire esplose prepotente. Sentì un dolore sordo alla base dello stomaco che quasi non lo obbligò a piegarsi in due. La sua amica era lì, a qualche metro da lui, stupendamente fasciata da un vestito pervinca chiaro e sul suo viso...dipinta un’espressione di estrema gioia. Era stata lei la scelta di quell’idiota ma corteggiatissimo di Krum, pallone gonfiato!!

La musica iniziò ad espandersi nel salone e, dopo l’apertura delle danze, molti ragazzi si decisero a ballare, affollarono la pista che divenne un miscuglio di colori, grida e suoni. Ron seguitava a fissare la ragazza con un cipiglio di rabbia inespressa. Quel bulgaro continuava a stringerla forse più del dovuto e questo stava per minare tutti i buoni propositi che il ragazzo avesse fatto per il ballo. Si era ripromesso addirittura di non consentire a Malfoy di rovinargli la serata, ma si accorse, con grande irritazione, che la serata era già di suo completamente sciupata. Una vena iniziò a pulsargli nella tempia e più guardava quella coppia spensierata al centro della pista da ballo, più le sue grandi mani iniziavano ad aprirsi e chiudersi spasmodicamente. Vide Harry venire nella sua direzione ed un leggero sollievo si diffuse piano nella sua mente. “Sta ballando con Krum!” sentenziò Ron con un gesto nervoso del mento che indicava la pista da ballo come se l’amico gli avesse chiesto qualcosa al riguardo, Harry lo guardò sorridendo e si lamentò della sua accompagnatrice “Quanto parla!” gli confessò passandosi una mano nei capelli come sempre scompigliati fino a scoprire la cicatrice rossastra che gli marcava la fronte. Ron come se non l’avesse minimamente ascoltato strinse i pugni nuovamente fino a farsi male i palmi “Hai visto com’è scollato quell’abito?Si renderà ridicola così!” ringhiò ancora mentre non perdeva di vista Hermione che si muoveva sensualmente contro il suo accompagnatore. Harry lo guardò perplesso e gli diede una pacca sulla spalla “Veramente, Ron, tutto sembra tranne che ridicola” sentenziò il ragazzo bruno guardando la sua amica che ormai era sbocciata in un bellissimo fiore, molti occhi in quel salone erano puntati su di lei, aveva attratto l’attenzione di parecchi ragazzi e sicuramente l’indomani avrebbe avuto una miriade di corteggiatori che si sarebbero dati battaglia solo per portarle i libri. Sghignazzò a quel pensiero e si accomodò su di un morbido divano affiancato da una seccata Calì. Ron rimase invece rigido in piedi vigilando su ogni movimento della coppia. Doveva fare qualcosa, sarebbe scoppiato di lì a poco facendo una scenata a dir poco patetica. Padma lo fissò in maniera eloquente, segno che stava annoiandosi, cercando di far capire al ragazzo che aveva voglia di ballare gli si parò davanti muovendo la testa a tempo di musica “Ronald, vuoi invitarmi a ballare?” gli chiese con una vena di ansia nella voce. L’attenzione di Ron fu svegliata da quella domanda che aveva ascoltato a stento, “Come scusa?” le disse sbattendo le palpebre come se si fosse ridestato da un sonno profondo. La ragazza sbuffò indispettita mentre il rosso spostò lo sguardo da Hermione a lei velocemente. “Balliamo?” ripeté con disinvoltura mentre gli afferrava la grande mano per condurlo verso la pista. Il viso di Ron ad un tratto si illuminò come se un’idea fosse balenata nel suo cervello e fu lui che accelerando il passo velocemente finì per trascinare Padma in pista. “Si certo, balliamo, è un’ottima idea” dichiarò mentre le circondava la vita con il braccio e la stringeva un tantino a sé. Ballarono per quasi due canzoni ma Hermione non lo degnò di uno sguardo, probabilmente nemmeno si era accorta che lui ci fosse, troppo presa da quel ragazzo straniero che la guardava dritto negli occhi, che non era spaventato nel dimostrarle interesse. Sbuffò continuando a fissarla in maniera enigmatica e smise di muoversi d’improvviso tanto che Padma quasi non inciampò nei suoi piedoni. Ron la riprese al volo tirandola bruscamente contro il suo largo petto e fu allora che Hermione lo guardò. I loro occhi si incontrarono per un lungo istante e la giovane sembrò rabbuiarsi completamente. “Grazie” soffiò la ragazza bruna sulla sua spalla e riprese l’equilibrio lentamente, indugiando un po’ più del normale.

Tornati al tavolo Ron e Padma si accomodarono e lui sospirò rumorosamente. La rabbia non era minimamente sbollita, anzi, vedere da vicino l’amica serrata fra le braccia di quell’idiota l’aveva maggiormente messo di malumore. Se solo Hermione non fosse stata così orgogliosa avrebbe potuto essere lui a stringerla quella sera, finalmente toccarla senza dover sempre preoccuparsi delle conseguenze.

“Che ballerino provetto, Weasley!”dichiarò Draco Malfoy avvicinandosi ghignando insieme ai due suoi compari che non lo lasciavano mai solo, poi  seguì lo sguardo del ragazzo rosso e il suo ghigno divenne più accentuato “La mezzosangue è venuta con Krum, credevi che avrebbe scelto te, perdente?” rise con malagrazia buttando la testa all’indietro e scompigliandosi leggermente la pettinatura rigida che gli costringeva i capelli biondi, non si accorse nemmeno degli occhi blu di Ron che si sfumarono un istante per la sua esclamazione.

“Sparisci Malfoy!” latrò fra i denti Ron mentre le sue orecchie prendevano fuoco, il serpeverde non se lo fece ripetere, poi però si fermò come se avesse dimenticato qualcosa “A proposito, bel vestito!” disse allontanandosi dal tavolo dove anche Harry e Calì erano seduti.

In realtà Ron aveva sempre pensato di non meritare Hermione, lei era così al di sopra di qualsiasi ragazza avesse mai conosciuto, quasi inavvicinabile, totalmente fuori dalla sua portata, così superiore a lui che probabilmente non aveva nemmeno il diritto di sfiorarla con uno sguardo. Cosa mai poteva dire di avere lui in più degli altri maschi che proprio in quella sala la stavano mangiando con gli occhi? Perché avrebbe dovuto pretendere il suo amore soltanto per sé? Non aveva nemmeno il coraggio di guardarla negli occhi e confessarglielo. Eroe? Non lo era mai stato, poteva rischiare la vita per Harry e per lei in continuazione ma non era altro che un Vigliacco. Mettersi così a nudo, aprirsi in maniera dolorosa, rendersi fragile davanti ai SUOI occhi...questo comportava un altro tipo di coraggio, un altro tipo di sentimento.  Il ragazzo era erroneamente convinto che la sua amicizia con Miss-so-tutto-io era semplicemente fortuita, venuta, probabilmente, di riflesso alla profondo rapporto che legava Hermione ed Harry. Lui era solo il terzo. Un’altra fitta allo stomaco lo raggiunse facendogli spezzare il respiro in gola. Già. Harry ed Hermione, quante volte ci aveva pensato e quante volte si era straziato cercando di trovare una ragione, soltanto una per cui la ragazza avrebbe dovuto scegliere lui e non Harry. A volte era così facile farsi male, creare immagini talmente affilate da ridurre il suo cuore in brandelli. Al contrario altre volte gli sembrava...credeva di leggere negli occhi di Hermione...nelle sue azioni qualcosa di troppo intenso per chiamarlo amicizia. Ma erano solo brevi attimi di cui non era sicuro. Le donne erano complicate ed Hermione su tutte.

Fissò ancora una volta la ragazza in mezzo alla pista ed ancora un dolore sordo non si fece attendere e quasi si sentì sollevato nell’avvertire lo spasmo lancinante all’altezza dello stomaco. Il dolore fisico sapeva gestirlo...

N.D.A: Mia prima fanfiction su Harry Potter, ho amato la coppia Ron Hermione fin da subito. Sono una neofan di questa opera d'arte letteraria. Ho letto i sette libri in meno di due settimane, e quando ho finito...mi sono sentita così sconsolata, dover dire addio a qualcuno non è mai facile. 

Personalmente mi sarebbe piaciuto un diverso avvicendarsi della storia per quanto riguarda il Ballo del Ceppo. Mi ha lasciato l'amaro in bocca e così ho deciso di scrivere una mia personale visione cambiando dei punti focali ovviamente. 
  
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