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Autore: ARed    09/03/2016    3 recensioni
Bella ha 16 anni e nel giro di poche ore perde tutto, il suo fidanzato, la sua famiglia, la sua casa, rimane sola. Perché dentro di lei cresce il suo pesciolino.
A 25 anni si trasferisce a Seattle ed li che il destino gli farà rincontrare il padre del suo bambino..
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Capitolo 14 Bella

BEN VENUTA NEL MIO REGNO

GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2015

Alice era tornata da New York appena avevamo comunicato la notizia del nostro fidanzamento ufficiale, si era fissata di organizzare il matrimonio che si sarebbe svolto il 15 luglio, il giorno del compleanno di Daniel, era stato il nostro tesoro a scegliere la data, io avevo proposto un mese caldo e lui aveva insistito perché fosse il giorno del suo compleanno. Edward si era adeguato.
Per me era ancora presto, per Alice invece eravamo già in un enorme ritardo. Le avevo dato carta bianca.

DOMENICA 25 OTTOBRE 2015
Dopo la proposta io ed Edward avevamo cenato nella vecchia Villa Cullen a Forks, nessuno si era accorto della nostra presenza in quella minuscola cittadina.
La mia paura di incontrare i miei genitori e Jacob non si era avverata, per loro e mi fortuna, non volevo rovinassero uno dei momenti più belli della mia vita.
Tutto era perfetto, il cibo, l'atmosfera, Edward, il nostro amore, la dolcezza di quel momento.. mi ritrovai a pensare mentre tornavamo a Seattle.
<< Devo confessarti una cosa..>>, disse imboccando la strada che portava a villa Cullen.
<< Spara..>>, sembrava timoroso, cosa aveva combinato?
<< Visto che.. ecco il tuo rapporto con Charlie non è dei migliori..>>, perché lo tirava in ballo adesso?
<< Cosa centra Charlie?>>
<< Per tradizione dovrei chiedergli la tua mano prima di inginocchiarmi a te..>>
<< Credo che tutto tra di noi sia, fuorché tradizionale amore mio!>>, gli risposi, era così romantico il suo solo pensiero.
<< Beh volevo rispettare almeno la tradizione.. perciò ho chiesto la tua mano a Daniel, l'uomo più importante della tua vita..>>, com'era dolce pensai, << ..dopo di me>>, e presuntuoso aggiunsi.
<< E lui cosa ha detto?>>, rimaneva comunque il mio gelosone.
<< Dopo avermi fatto un discorso da uomo a uomo, mi ha detto che approvava la nostra unione>>, ma quanto era scemo? Che discorsi poteva fargli un bambino di otto anni?
Arrivammo davanti all'ingresso della villa e il signorino non mi permise di scendere da sola dall'auto, doveva aprirmi lui la portiera.
Mi fece scendere e catturò le mie labbra alle sue, voleva infondermi coraggio, sapeva che ero terrorizzata dall'idea che poi tutti sapessero del nostro matrimonio.
<< Ragazzi ciao>>, ci salutò Esme aprendoci la porta, io ed Edward entrammo mano nella mano.
<< Buongiorno Esme, Daniel dov'è?>>, chiesi cercando il mio ometto.
<< Papà!!>>, urlò lui scendendo le scale e saltandogli addosso, era l'immagine più bella che avessi mai visto, si dissero qualcosa all'orecchio e poi si voltò verso di me per abbracciarmi e darmi un bacio.
<< Ciao mamma>>, disse stringendosi a me.
<< Buongiorno tesoro mio>>, mi era mancato moltissimo quei due giorni, non ero abituata ad averlo lontano.
<< Allora siete tutti in cucina?>>, domandò Edward prendendomi per un fianco.
<< Si>>, rispose Carlisle, andammo tutti in cucina, dove trovammo anche Emmet e Rose, ci salutammo tutti ed Edward chiamò anche Alice a New York, mettendola in vivavoce.
<< Ora che ci siamo tutti io e Bella dovremmo dirvi una cosa..>>, disse prendendomi la mano sinistra e stringendomela forte.
Vedevo tutti emozionati, sembrava che sapessero, Daniel in particolare non riusciva a stare fermo, continuava a saltellare sul posto.
<< Le ho chiesto di passare la sua vita con me, e lei ha risposto di si!>>, sentimmo un urlo provenire dal cellulare, Esme sorrideva commossa. Carlisle si congratulò con entrambi, << Sei sicura di poterlo sopportare per una vita intera?>>, mi chiese Emmet abbracciandomi.
<< Ci ho fatto un figlio, credo sia quello giusto>>, gli risposi facendo ridere tutti.
<< A tuo rischio e pericolo cognatina!>>
<< Benvenuta in famiglia Bella, sono così felice, credimi>>, accettai anche l‘abbraccio di Esme, ero felice, non volevo rovinare quel momento.
<< Auguri>>, si congratulò una Rose con gli occhi lucidi abbracciandomi, era come una sorella per me, era stata fondamentale nella mia vita, aveva un posto speciale nel mio cuore e in quello di Daniel.
Anche Edward accettò l'abbraccio della madre, Daniel si avvicinò e mi strinse forte a se, << Mamma, ora saremo una famiglia>>, mi disse il mio ometto felice.
<< Si amore mio>>, risposi mentre Edward si avvicinava abbracciandoci entrambi.
<< Vi amo>>, ci disse Edward prima di coprire gli occhi di Dan e baciarmi dolcemente, mentre tutti intorno a noi applaudivano contenti. Qualcuno scattò una foto..

GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2015
Sorrisi, guardando quella bellissima fotografia e ricordando quel giorno..
Presi il pranzo ed andai nell’ufficio di Edward, non sapeva della mia visita. Nel suo studio non mi conosceva ancora nessuno, sapevo che si trovava al ventiseiesimo piano di uno dei grattacieli più belli di Seattle. 
Presi un bel respiro e salì nell’ascensore pieno di gente, speravo si sbrigasse perché l’aria stava diventando soffocante. Arrivati al piano di Edward scappai, letteralmente, fuori dall’ascensore, entrai in un ambiente molto minimal, freddo e professionale.
Mi avvicinai al bancone dell’ufficio, dove una ragazza stava lavorando al computer; << Scusi dov’è l’ufficio del Signor Cullen?>>, le domandai avvicinandomi.
<< Ha un appuntamento?>>
<< Si..>>, guarda te se dovevo avere un appuntamento per vedere il mio.. fidanzato.
<< Bene, a che nome la annuncio?>>
<< Swan>>, la signorina molto gentilmente mi annunciò ad Edward chiamandolo al telefono.
<< La signorina Swan è qui, la faccio entrare?>>
Probabilmente Edward aveva messo giù, perché due secondi dopo era accanto a me e mi baciava.
<< Ciao tesoro. Lauren ti presento Isabella, la futura signora Cullen>>
<< Molto piacere, chiamami pure Bella>>, le dissi stringendole la mano.
<< Piacere mio, sono Lauren, e mi dispiace per prima, non avrei dovuto chiederti se avevi un appuntamento>>, si giustificò..
<< Non ti preoccupare, stavi semplicemente svolgendo il tuo lavoro>>, le risposi prima che Edward mi trascinasse nel suo ufficio.   
<< Benvenuta nel mio regno>>, disse aprendo le braccia e mostrandomi il suo ufficio.
<< Oh grazie sire, le ho portato il pranzo>>, gli feci notare la busta e lui mi baciò.
Pranzammo e lui parve apprezzare molto le mie lasagne, erano il mio piatto forte.
<< Amore erano squisite>>, ti credo dopo averne mangiate due porzioni e metà della mia, io non mangiai molto avevo un po’ di nausea..
<< Bella vieni qui>>, mi chiamò vicino alla sua poltrona, mi avvicinai e mi fece sedere sulle sue ginocchia, mi indicò lo schermo del computer.
<< Ti piace?>>, chiese indicandomi il progetto di una piccola villetta.
<< È bellissima, l’hai progettata tu?>>, lui sorrise e mi posò un bacio sulla guancia.
<< No, l’ho comprata e ristrutturata>>
<< Hai fatto un bellissimo lavoro, amore>>, era davvero bella, su due piani, sul retro si vedeva un grandissimo giardino.
<< È nostra..>>, lanciò la bomba.
<< Cosa?>>
<< Vedi qui>>, disse indicando una delle stanze della casa.
<< Questa è camera nostra>>, non lo stavo ascoltando, il mio cervello era fermo a “nostra”. Saremmo andati a vivere assieme come una famiglia vera, anche se già vivevamo assieme praticamente. Dormiva da me tutte le notti. 
Amavo quell’uomo sempre di più, non perché aveva comprato una casa per noi, ma  per il suo modo di essere, di fare, di essere semplicemente lui.
<< Se non ti piace, potremmo fare delle modifiche o comprarne un’altra..>>, sentivo dal suo tono di voce che era preoccupato, probabilmente dal fatto che non avevo ancora detto nulla.
<< Forse aggiungerei una cameretta>>, toccava a me sganciare la bomba.
<< Perché?>>, domandò posando il mento sulla mia spalla.
<< Beh.. Daniel vorrà sicuramente averne una tutta sua..>>
<< La camera di Dan è qui tesoro>>, disse indicandola sul computer.
<< Ed anche lui o lei vorrà averne una tutta sua>>, presi la sua mano e la poggiai sulla mia pancia ancora piatta.
Lo osservai e vidi nel suo volto una miriade di emozioni.. speravo positive.
<< Li dentro c'è.. c'è>>, disse guardando il mio ventre, era emozionato, era felice, e tutto lo esprimeva il suo dolce sguardo.
Era immobile, sembrava felice, ma se non lo voleva? Forse era stato troppo presto.
Mi abbracciò di slancio cominciando a baciare ogni centimetro del mio viso, fino a raggiungere le mie labbra, combaciavano perfettamente le une alle altre. Era felice, ne ero certa.
<< Grazie amore mio>>, disse sulle mie labbra.
<< Non sei arrabbiato? Non è troppo presto?>>, domandai esternando tutti i miei dubbi.
<< Perché mai dovrei essere arrabbiato?>>, chiese baciandomi nuovamente.
Sarebbe stato bello, avergli detto di Daniel così, sono sicura che la reazione sarebbe stata leggermente diversa, perché eravamo giovani, ma sarebbe stato bellissimo poterlo crescere assieme.
Cominciai a piangere, non volevo ricordarmi di quel periodo, questa volta sarebbe stato diverso.
<< Hey questa volta ci sono io, ci sarò sempre per te, per Daniel e per..>>, si abbassò alzando la mia maglietta e baciando la mia pancia, << .. hey tu la dentro, sei una lei, vero? Sei la principessa del papà?>>, era così dolce e tenero, era meraviglioso ed io mi commossi.
<< Di quanto sei?>>, domandò riportando il suo viso al mio.
<< All'incirca di 8 settimane, secondo i miei calcoli>>, ancora dovevo andare dal medico.
<< Dobbiamo andare da una ginecologa e fare un controllo, e poi fare un'ecografia, le analisi..>>, cominciò a parlare a raffica in stile Alice.
<< Perché deve essere una ginecologa?>>
<< Nessun uomo ti vedrà nuda, se non il sottoscritto!>>, ci tenne a precisare.
<< Ma non mi vedrà completamente nuda..>>, amavo stuzzicarlo, sapevo già che la mia ginecologa era una lei, era una amica di Rose.
<< Bella sul serio, quello che vedrebbe basta e avanza, quindi fine della discussione!>>, il mio gelosone.
<< Io spero sia un maschietto, se fosse una femminuccia ogni bambino dovrebbe rimanerle a non meno di 100 metri da lei>>, dissi prendendolo in giro.
<< Ma non varrebbe per sempre, fino ai 18 anni almeno!>>, lui era così.
<< Ed anche Daniel sarà super protettivo, povera la mia bambina>>
<< Sarà un mio degno alleato, nessuno tocca le donne Cullen, in particolare quella che mi ha rapito il cuore>>, disse prima di regalarmi un dolce e passionale bacio, mentre una sua mano massaggiava il mio ventre.
<< Ti amo>>, soffiai sulle sue labbra.
<< Ti amo anche io, Dan lo sa?>>, era il primo a saperlo.
<< No, glielo diremo assieme>>, gli risposi baciandolo ancora una volta.

Ciao, vi avevo anticipato che sarebbero stati felici..
Vi è piaciuto? Ditemi cosa ne pensate, mi fa piacere leggere i vostri commenti.
Vi aspetto con il prossimo capitolo, un bacio e buona notte
AlmaRed
   
 
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