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Autore: lukespj    10/03/2016    6 recensioni
Eppure, uno di loro, non riusciva ad essere completamente felice.
Ogni giorno, sentiva sempre di più la mancanza di una persona.
Era consapevole di essere stato lui ad allontanarla dal suo nuovo mondo per paura di perderla, finendo con il perderla davvero.
***
Prese un respiro profondo scendendo dalla macchina.
Era tremendamente felice di rivedere i suoi amici, anche se questa volta avrebbe rivisto anche lui.
Da quando erano partiti nel 2013, aveva iniziato ad evitarla per non si sa che motivo, e lei aveva finito per fare lo stesso.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Close As Strangers
 
 


“Ti ho detto che faccio io” disse esasperato Calum, minacciando Ashton con un cucchiaio.
Il riccio alzò gli occhi al cielo sbuffando.
“Finirà male, me lo sento” sussurrò a bassa voce.
“Se hai qualcosa da dire dimmelo in faccia, senza palle”
“Senza palle a chi, Hood?” rispose il riccio, lasciandogli un’occhiataccia.
“Avete finito di fare i bambini?” disse Giulia, con la voce ancora addormentata, interrompendo la piccola discussione dei suoi amici.
Si era svegliata sentendo le loro urla, ma aveva cercato di fare finta di niente fino a che non erano diventi insopportabili. Così, sbuffando, si era alzata molto lentamente dal divano per non svegliare il biondo che dormiva profondamente.
“Ha iniziato lui!” dissero in coro Calum e Ashton, indicandosi a vicenda, iniziando così a bisticciare di nuovo.
La ragazza sospirò, guardandosi in torno per cercare di capire il motivo per cui i due non la smettevano di fare casino. La piccola cucinetta era tutta sotto sopra, il bancone era ricoperto di farina, la bottiglia del latte era aperta e un uovo era rotto sul pavimento.
“Cal, volevi fare i pancakes?”
I due ragazzi si zittirono subito. Il riccio guardò trionfante la ragazza, mentre il moro giocava con le dita delle mani fissando il pavimento.
“Cal” lo richiamò la ragazza.
“Mi sembrava un’idea carina, okay? E stava andando tutto bene fino a che questo rompi palle non è venuto a fare la predica”
“Ma ti senti? Guarda che macello che hai fatto! Come minimo ora ti metti e pulisci” disse Ashton, indicando il casino.
“Il macello lo hai fatto tu venendo qui a-”
“AVETE FINITO? SIETE DUE ROMPI COGLIONI E TESTE DI CAZZO UGUALI!”
I due ragazzi e la ragazza si girarono di scatto al suono della voce mezza incazzata e mezza addormentata di Luke.
“Parla per te, Hemmings” disse Calum, girandosi verso il bancone e iniziando a pulire con l’aiuto del riccio.
“Noto con piacere che un Luke appena sveglio abbassate subito le orecchie” disse la ragazza, guadagnandosi un dito medio dal suo migliore amico.
Sapevano tutti che appena sveglio, soprattutto se svegliato in malo modo, Luke era insopportabile e bisognava rigare dritto se si teneva alla propria vita.
Dopo essersi scambiati un’occhiata, il biondo e la ragazza si misero ad aiutare a pulire. Poi, come se fossero una catena di montaggio, si passarono i vari ingredienti, facendo fare l’impasto alla ragazza, così da evitare altri danni.
“Non dovete dirci niente, voi due?” disse Calum, passando lo zucchero al biondo, che lo fece quasi cadere a terra.
“Non credo” disse, passando lo zucchero alla ragazza, che stava miscelando gli ingredienti con lo sguardo fisso nella ciotola di vetro.
“Oh, andiamo! Quando mi sono alzato stavate dormendo abbracciati amorevolmente” disse il riccio.
Giulia sentì le guance andare a fuoco, mentre Luke si grattò il retro del collo senza sapere che dire.
“No ma bravi divertitevi senza di me” disse Michael, comparendo dal bagno e salvando – temporaneamente-  i due ragazzi dall’interrogatorio.
“Se vuoi puoi girare tu l’impasto” disse la ragazza, girandosi verso di lui, seguita dai tre ragazzi.
Fu così che si accorsero che, come da sua abitudine – in realtà ce l’avevano un po’ tutti, ma cercavano di contenersi per la presenza dell’amica- Michael era uscito dal bagno con solo un paio di calzini addosso.
“CLIFFORD! MA CHE STAI COMBINANDO?!” urlò Luke, sgranando gli occhi e mettendo le mani davanti agli occhi della ragazza, assicurandosi che non vedesse nulla.
“Ma che ti urli? Sei impazzito?” disse il ragazzo dai capelli blu, tappandosi un orecchio.
“IO?! SEI TU CHE VAI IN GIRO NUDO!”
Ashton e Calum stavano osservando la scena, trattenendo a stento le risate. Avrebbero potuto intervenire, ma volevano vedere che piega avrebbe preso la cosa.
“Oddio, solo perché sto le mostrando quello che tu non le mostri da tempo  perché ti sei comportato da testa di cazzo non vuol dire che la scandalizzo!”
La ragazza scoppiò a ridere di gusto, buttando indietro la testa, facendola scontrare con il petto del biondo. Rideva talmente forte che le faceva male la pancia, le piangevano gli occhi e sentiva i polmoni bruciarle in cerca d’aria.
I ragazzi la stavano guardando con la bocca spalancata, non rideva così da davvero troppo tempo. Non erano quasi più abituati a sentire quel suono, ormai erano risate molto contenute e spesso forzate. Luke, dal canto suo, sentì il suo cuore esplodere a quel suono. Aveva sempre amato la sua risata, talmente tanto che a volte si ritrovava a farle il solletico solo per poterla sentire.
“Ragazzi, fatela smettere o muore asfissiata!” disse improvvisamente Calum, vedendo il volto dell’amica tendente al bordeaux.
“E tu vatti a vestire” disse Ashton al diretto interessato.
 
 
 
 



Tra una cosa e l’altra, era arrivata l’ora del soundcheck. Così, appena tutte le fan che avevano il pacchetto erano entrate nell’arena, i ragazzi si erano preparati ed erano saliti sul palco. Giulia, invece, si era messa nella platea, ma in un angolo in modo da non essere vista, ma i fan – non si sa come- sanno sempre tutto, così l’avevano fatta avvicinare e si era seduta tra i fans. In tre anni, ancora non era riuscita a capire se gli piacesse o meno, ma aveva sempre cercato di essere sempre gentile e disponibile con tutti, rispondendo anche alle varie critiche, affiancata dai ragazzi.
I ragazzi iniziarono il soundcheck cantando Outer Space, per poi posare gli strumenti e iniziare il Q&A. Dopo una quindicina di domande e un po’ di battute e risate, ripresero gli strumenti per cantare un’altra canzone.
“Ragazzi, oggi vorrei fare un cambio di canzone” disse Luke, guardando i suoi compagni di band.
Le fan, di contro, urlarono esaltate, immaginandosi ognuna che cantassero la propria canzone preferita.
Il biondo fece un cenno ai suoi amici, che gli si avvicinarono per capire cosa aveva in mente. Quando glielo disse, rimasero abbastanza sorpresi della cosa, ma accettarono tranquillamente, credendo fosse una buona idea.
Così, dopo aver salutato velocemente i fans, dicendo che si sarebbero rivisti di lì a poco al concerto, scesero dal palco, lasciando Luke al centro con la sua chitarra acustica.
“Scusate per questo scompiglio, ma sentivo di dover farlo da solo” disse, sorridendo ai fan, soffermandosi poi a guardare Giulia, che era abbastanza confusa da quello che stava succedendo. “Questa canzone non l’abbiamo mai fatta live, quindi spero non venga un completo disastro”
Detto ciò, iniziò a strimpellare le prima note di Close As Strangers, scatenando un’euforia collettiva. Mentre cantava, teneva gli occhi fissi sulle corde della chitarra, lasciando che tutte le sue emozioni uscissero attraverso la sua voce.
Quando arrivò la strofa finale, alzò lo sguardo, cercando gli occhi della ragazza, che aveva continuato a guardarlo per tutto il tempo, sconvolta, lasciando sfuggire delle lacrime contro la sua volontà. Luke sorrise, per poi cantare, cambiando però un po’ le parole, rendendole giuste per la loro situazione.
 
Three years since I went away
And I know everything is changed
But now I’m right next to you
 
Quando finì di suonare, salutò i fans, scendendo dal palco e respirando profondamente. Appena lo vide sparire dietro al palco, Giulia si alzò e iniziò a correre verso il backstage. Aveva la vista annebbiata dalle lacrime, sentiva che Luke aveva cantato quella canzone per dirle qualcosa, soprattutto per il fatto che aveva cambiato lo parole della strofa.
Appena entrata dalla porta che dava al backstage, vide Calum correrle in contro e gli si fiondò tra le braccia.
“Hey, pulce, è tutto okay” disse, dondolandosi sulle gambe.
La ragazza si sciolse dall’abbraccio, tirando su con il naso.
“Lo so, è solo che ho rivissuto tutto mentre cantava, e in un certo senso ho sentito anche quello che ha provato lui”
“Non ne sapevamo niente, è stata una sorpresa anche per noi, ma se ti ha fatto questo effetto.. Beh, Luke è riuscito nel suo intento, direi” disse il moro, per poi girare i tacchi e allontanarsi, avendo visto Luke appoggiato al muro dietro di loro.
La ragazza si avvicinò al biondo e si accorse che anche lui aveva gli occhi lucidi. Gli passò una mano sulla guancia, asciugando qualche lacrima solitaria.
“Perché piangi?” gli chiese, sorridendo.
“Potrei farti la stessa domanda” rispose il biondo, sorridendo a sua volta.
Giulia si alzò sulla punta dei piedi e gli lasciò un bacio sulla guancia, coperta da quella barbetta che stava iniziando ad amare.
Luke rimase pietrificato a quel gesto, sentiva che il suo cuore avrebbe potuto esplodere da un momento all’altro.
“Ragazzi, rimanete li a non combinare nulla o venite a mangiare con noi?” disse Michael.
Ashton gli tirò una gomitata, mentre Calum scosse la testa.
“Veniamo, veniamo” disse Giulia, andando verso i ragazzi seguita dal biondo.
Si diressero verso la stanza in cui era allestito il buffet e, nonostante fosse a poca distanza da dove si trovavano loro, Luke allungò la mano in cerca di quella della ragazza, intrecciando poi le loro dita.
“Vuoi tornare a essere la mia ragazza?” sussurrò piano, sperando che i tre davanti a loro non lo sentissero.
“Convincimi che è la cosa giusta, Hemmings”
“Lo farò” disse lui, sorridendo.
 
 
 
 


*angolo autrice*
 
Hello people!
Come state? Io ora che ho dato i primi esami mi sento molto più rilassata – per ora. Vi ringranzio per i vostri buona fortuna, mi hanno fatto molto piacere!
Ma passando al capitolo, che ne pensate? A me sinceramente non piace molto, ma rispetto alla prima stesura, è molto meglio rido
Spero di non aver deluso le vostre aspettative, fatemi sapere che ne pensate e se ci sono errori
Un bacione e alla prossima,
Giuls xx
   
 
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