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Autore: IlCantastorieDemente    10/03/2016    3 recensioni
Storia di un universo parallelo basata sul fan manga Dragonball Multiverse
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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                                                      -----------Premessa-------------

 

 

Come a tutti voi a questo punto credo sarà chiaro, in ognuno dei 21 universi è successo (o non è successo) qualcosa che ha irrimediabilmente influenzato il corso degli eventi. Tanto più antecedente è il cambiamento, tanto più si ‘propaga’ la sua influenza nel corso del tempo. Credo che questo concetto sia quantomai esplicativo nel caso dell’universo 21, dov’è una semplice differenza ha creato una realtà molto diversa, ma paradossalmente molto simile. Qual è questa differenza? Prima di dirlo una piccola premessa per rendere comprensibile il testo a chi non conosce le basi della riproduzione. Possiamo dedurre, essendo Sayan e umani in grado di generare un figlio assieme, che la loro genetica sia uguale alla nostra. Di conseguenza, come per gli umani, il sesso di un bambino viene determinato dalla presenza di un gene Y (maschio) o X (femmina). Probabilmente avrete già intuito cos’è successo in questo universo alternativo, quindi senza ulteriori indugi…

 

Storia di un Sayan sconosciuto

Prima parte – Effetto Farfalla

 

Capitolo 1

Distruggere!

 

Correva l’anno 737, sul pianeta Vegeta, in una piccola culla piangeva disperato il piccolo Kakaroth, il quale sulla terra verrà conosciuto con il nome di Goku. Egli nonostante il suo ridicolo livello combattivo, diventerà uno dei guerrieri più forti e temuti dell’universo ed è il protagonista di quasia tutte le storie della saga di Dragon Ball. Ma non di questa… in questo universo nessun bambino occupa questa culla, ma al suo posto c’è una bambina. Non piange e non strepita, e nemmeno urla, sta semplicemente in silenzio a guardare davanti a se con gli occhi socchiusi, sembrerebbe quasi dare l’impressione di stare riflettendo… se ciò non fosse impossibile per una neonata. Si porta la coda alla bocca e la mette in bocca per qualche secondo, finché una mano non la toglie delicatamente.

“Vediamo… livello di combattimento 7… Tsè, e adesso chi lo dice a Bardak” Disse il Dottore addetto al controllo dei neonati, con una voce scocciata.

“Dirmi cosa?” disse Bardack entrando nella stanza.

Il Dottore trasalì sentendo la sua voce cosi di colpo, non avendo sentito entrare nessuno.

“Hem… salve Signor Bardak, guardi lei stesso… la sua bambina ha un livello di combattimento di 7”

“Hmm…” ignorando le sue parole controllò con lo scouter

“Maledizione...”

Bardack si girò scocciato e uscì di fretta dalla stanza

“Signor Bardack aspetti! Sua figlia deve ess…” smise di parlare una volta che Bardack, ignorando le sue parole, uscì dalla stanza infuriato.

“O beh… come biasimarlo!” disse fra sé e sé, mentre rimetteva a posto delle cartelle vicino alla culla di un altro bambino, proprio vicino alla culla della figlia di Bardack “Prima Radish e ora questo… fossi in lui inizierei a sospettare che ci sia qualcosa di sbagliato nei miei geni.”

“I geni di chi hanno qualcosa di sbagliato?” disse imperativamente una voce femminile

Il Dottore trasalì di nuovo e si girò di scatto.

“Ah! Signorina Hanasia Hem… C-cioè non credevo ci foss… salve! Stavo solo pensando ad alta voc...” disse balbettando per l’imbarazzo.

“Zitto” disse Hanasia con tono nervoso “Non mi interessa”

Mise il dito sullo scouter e misurò il livello di combattimento di sua figlia.

“Beh poteva andare peggio” disse con un mezzo sorriso.

Si avvicino al Dottore e disse, senza giri di parole “immagino che la manderete su qualche pianeta”.

Il Dottore fin ora rimasto interdetto, un po per la paura che potesse averlo sentito parlare male di Bardack, un po per l’impetuosità del carattere della Sayan, si ricompose e spiegò che la bambina sarebbe stata inviata sul pianeta terra, che avrebbe dovuto conquistare facilmente visto la debolezza delle forme di vita presenti.

“...quindi la manderemo sulla terra fra qualche ora” disse il Dottore, concludendo la spiegazione.

“Bene” rispose prontamente “sono sicuro che farà un ottimo lavoro” disse dirigendosi verso l’uscita.

Appena prima di chiudere la porta dietro di se, si girò e guardò il dottore con un sorriso maligno

“Sempre che i geni di Bardack non la ‘rovinino’ troppo” disse chiudendo la porta, e lasciando il Dottore pietrificato a fissare il punto dove prima si trovava la Sayan.

 

Il resto della storia lo sappiamo… la navicella fù mandata sulla terra in una zona sperduta. Fù ritrovata da Son Gohan, esattamente come Goku, visto che è caduta esattamente nello stesso punto. Il vecchio Gohan allora la raccolse e la portò a casa sua, nonostante l’indole aggressiva e violenta della bambina, che ricordava quella di un animale selvatico! Ella non ebbe la stessa fortuna di Goku, infatti non cadde malauguratamente in un burrone sbattendo la testa e perdendo la memoria. Infatti passavano i mesi e, nonostante le amorevoli e pazienti cure del vecchio Gohan, i suoi comportamenti aggressivi non accennavano ad arrestarsi, anzi aumentavano sempre di più! Era sempre più difficile cambiarla, pulirla e darle da mangiare, cercava di continuo di aggredire Gohan e non voleva saperne di stare ferma, tranne quando finalmente crollava addormentata per la fatica. Spesso era riuscita a scappare per pochi minuti, durante qualche passeggiata o durante il tentativo di farle il bagno, ma fu sempre prontamente ripresa dal paziente Gohan, seppur con qualche difficoltà. Una sera però Gohan, stremato dalla fatica di una giornata particolarmente intensa, si addormentò di colpo e non si accorse che, in qualche modo, la bambina era riuscita ad uscire dalla casa. Comincio così a correre nuda e a quattro zampe, inseguendo tutto ciò che si muoveva… proprio come un lupo a caccia. A furia di inseguire ed attaccare animali a caso, con o senza successo, si spinse in una zona sperduta piena di alberi. Disorientata e stanca, avendo giratoa vuoto per parecchie ore senza trovare nessun essere vivente, inizio ad annusare l’aria e a guardarsi attorno per orientarsi, in cerca di qualcosa o qualcuno. Dopo qualche minuto vide in lontananza un animale molto grosso, steso a terra. Ancora una volta guidata dal suo istinto corse verso la preda e la morse, ma non appena la toccò una rete si alzò e si chiuse tirata da una corda, lasciando sospesa in aria lei e la sua ‘preda’.

“L’abbiamo presa!” si sentii gridare in lontananza.

Due uomini si avvicinarono correndo, entrambi vestiti da cacciatori. Uno era alto e magro, dall’aspetto abbastanza giovane, probabilmente era appena maggiorenne. l’altro era basso e abbastanza tozzo, robusto, con un fucile da caccia in mano.

“Ma cosa...” disse il ragazzo toccando la rete con un bastone per fare roteare la rete “HEY! Ma questa è una bambina!” disse stupito, mentre la guardava cercare di strappare la rete con i denti, tutta sporca di sangue.

“Ha mangiato un pezzo del maiale avvelenato! Ma com’è possibile?!” disse girandosi verso l’uomo alle sue spalle.

“Non ha importanza, non è quello che cercavamo” disse l’uomo con voce annoiata e posando il calcio del fucile a terra “Lasciamola la, muovendosi attirerà sicuramente la bestia”

“Ma sei scemo? È una bambina!” disse il ragazzo irritato

“Tanto se ha mangiato quella bestia avvelenata morirà tra poco, tanto vale che si renda utile...” disse alzando di nuovo il fucile e incamminandosi nella stessa direzione da dove erano arrivati “E poi non ci pagano per ritrovare i bambini sperduti”

“Tu fai quello che vuoi” sbotto il ragazzo, girandosi di nuovo verso la rete “Io la ti…. Dove diavolo…?” l’unica cosa che il ragazzo riusciva a vedere era un buco nella rete, e il sangue che colava. Non ebbe nemmeno il tempo di guardare in basso che la bambina gli saltò alla gola. Riuscì ad urlare per appena un secondo, prima che riuscì a strappargliela di netto, facendolo cadere di schiena agonizzante. l’uomo dietro di lui, che girandosi per il grido aveva assistito a tutta la scena, prese il fucile terrorizzato e inizio a sparare a caso i primi due colpi. La bambina, che stava ancora strappando carne dal collo del ragazzo, iniziò a correre verso l’uomo dopo il secondo colpo (andato quasi a segno). Allora l’uomo rovistò nella sacca delle munizioni e prese due colpi, cercò di inserirli ma, malauguratamente, uno gli cadde e riusci quindi ad inserirne uno soltanto. Nel panico chiuse il fucile e puntò verso la bambina ormai vicina ma… non riuscì a premere il grilletto. La bambina assetata di sangue fù troppo veloce e saltò verso il suo braccio destro mordendolo con forza fino all’osso, facendo urlare disperatamente l’uomo e facendogli cadere il fucile. Questo, fortunatamente per l’uomo, fece partire un colpo che colpì il lato destro della testa della bambina, facendola staccare dal braccio e cadere lateralmente priva di sensi. L’uomo, nel panico più totale e con un braccio sanguinante, cominciò a correre senza guardarsi indietro.

 

Nel frattempo il vecchio Gohan si svegliò di colpo. Si calmò rendendosi conto di essersi appisolato per un attimo.

“Uff… quella bambina mi strema...” pensò tra se e se, alzandosi e dirigendosi verso la culla. Il sangue gli si raggelò quando si rese conto che la bimba non era come al solito nella culla a mordere il cuscino nel sonno, così corse immediatamente fuori e inizio a cercarla disperatamente.

La pioggia imperversava sempre più violentemente, le ore passavano una dopo l’altra, ma della bambina non c’era traccia. Finalmente il vecchio Gohan notò una rete appesa con un animale sanguinante all’interno. Incuriosito e speranzoso si avvicino e vi trovò, poco più avanti del cadavere di un ragazzo, la sua bambina. Era nuda e piena di sangue, la maggior parte proveniente dalla sua testa. Gohan la sposto delicatamente e cercò di valutarne il respiro e sentirne il battito. Rabbrividì nel sentire che non solo il battito era estremamente debole, ma la bambina era completamente fredda! Prontamente la mise nel cesto che teneva sulla schiena ( che aveva portato con sé per riportarla indietro una volta trovata) e comincio a correre e a saltare sugli alberi più veloce che poteva, dirigendosi verso il centro abitato più vicino. Riusci a raggiungere ben presto la città, e vide immediatamente l’ospedale. Diede la bambina ad un infermiera che, dichiarando il codice rosso, la portò immediatamente in sala operatoria.

Non restava che aspettare...

 

 

Ormai erano più di 3 ore che nessuno gli faceva sapere niente. Era lì, seduto ad aspettare in quella vuota e silenziosa sala d’attesa. La tensione lo stava facendo impazzire, allora cerco di distrarsi alzandosi e affacciandosi alla finestra. vide alcune case luminose davanti a se, tipiche delle piccole città, e qualche ragazzino giocare in mezzo alla strada.

“he he… era da molto tempo che non tornavo nella civiltà...”

Quel pensiero venne interrotto da un infermiera, che uscì dalla sala operatoria. Il vecchio Gohan allora si avvicinò impaziente di avere notizie.

“Signor Gohan l’operazione ha avuto successo. Per qualche motivo il proiettile è entrato a mala pena nella calotta cranica, l’estrazione è andata liscia come l’olio e non ci sono danni cerebrali. La cosa più preoccupante però è il veleno...”

“Veleno?” la interruppe stupito il vecchio

“Sì, non sappiamo come ma sembra avere ingerito un veleno relativamente poco tossico, ma per una bambina cosi piccola sarebbe dovuto essere letale… soprattutto perché agisce molto velocemente, ma fortunatamente il suo sistema immunitario è molto più forte del normale e sembra reagire sorprendentemente bene all’avvelenamento anche se la situazione è comunque critica. Ha la febbre molto alta, dobbiamo tenerla sotto stretta osservazione… le ripeto che per una bambina così piccola subire tutto questo normalmente sarebbe letale, è molto fortunata ad essere sopravvissuta”

Il vecchio Gohan non sapeva se essere sollevato o preoccupato a questa notizia, ma non ebbe nemmeno il tempo di metabolizzare che l’infermiera ricominciò a parlare.

“Un'altra cosa… nel modulo che ci ha consegnato al momento del ricovero, si è dimenticato di scrivere il nome di battesimo della bambina”

“eh… già… sa nella fretta mi sono proprio dimenticato...” disse Gohan imbarazzato.

In realtà non era vero. Nei mesi in cui si occupo della bambina non pensò minimamente a darle un nome, anche perché non sapeva se era realmente in grado di occuparsene, dato il suo comportamento ingestibile… quindi probabilmente sarebbe stato costretto a darla in affidamento.

Anche se era da un po che un certo nome gli girava per la testa...

Questi pensieri furono bruscamente interrotti dall’infermiera che, un po scocciata, richiese:

“Allora? Come si chiama la bambina?”

“Beh… si chiama... Shanti” disse prontamente.

“ AH! Shanti! Che bel nome! Significa pace interiore lo sa?” disse allegramente l’infermiera

“Beh lo so, è per questo che l’ho scelto”

“A sì? dev’essere una bambina molto tranquilla” disse mentre scriveva il nome sulla cartella

“He he… diciamo che è più che altro un augurio...” rispose, toccandosi la testa imbarazzato.

“Posso vederla?” disse tornando serio

“No sta notte starà in osservazione nella macchina di monitoraggio, domani vedremo...” rispose

“Lei vada a riposarsi nel frattempo”

“Preferisco aspettare qui… mi faccia sapere” disse, risedendosi nel posto precedentemente occupato

“Come vuole...” disse l’infermiera “Ma non può stare qui, questa è la sala d’attesa della sala operatoria, vada nell’altra stanza, io la verrò a chiamare quando saprò qualcosa” disse indicando la porta dell’altra stanza.

Il vecchio Gohan allora si alzo e si diresse verso la sala, senza dire una parola.

 

 

Il giorno successivo Gohan, che si era addormentato sulla sedia, venne svegliato dall’infermiera con una buona notizia. La bambina era sveglia e, nonostante avesse una febbre moderata, i segni vitali erano stabili. Nemmeno il Dottore riusciva a capacitarsi di una tale velocità di recupero, ma non si fece tante domande. La cosa che paradossalmente più incuriosiva i medici era la presenza della coda. Era un anomalia genetica più unica che rara (a loro parere), ma non creando nessun problema funzionale non gli fu data particolare importanza… in effetti lo scarso interesse dei medici di quell’ospedale, dovuto forse alla grande mole di emergenze di quei giorni che inondavano le sale, consentirono a Gohan di riportare a casa già il giorno dopo, essendosi la bambina ripresa completamente, senza troppe storie. Diciamo anche che il vecchio Gohan non fece effettivamente… un check out regolare. Semplicemente una volta che il medico disse che la bambina stava bene, la prese e se ne andò… probabilmente per semplice ingenuità.

Una volta tornati a casa, Gohan non pote fare a meno di notare che la bambina era stranamente… calma.

“beh, è stata semi cosciente e con la febbre alta fino a l’altro ieri, sarà stanca morta!” pensò fra se e se. In effetti una volta ripresa ricominciò ad essere iperattiva, a mordere e saltare come un gatto selvatico, a strappare le lenzuola e le tende… ma c’era qualcosa di diverso. Era sì selvaggia e irruenta, ma non nello stesso modo. Non c’era più una furia omicida nei suoi comportamenti, non sembrava più voler attaccare e distruggere qualsiasi cosa o chiunque, ma sembrava più che altro essere semplicemente iperattiva e vivace. Soprattutto non attaccava piu Gohan, ma anzi iniziava sempre di più a mostrare affetto nei suoi confronti, anche se sempre in un modo aggressivo. Con il passare degli anni l’amorevole cura del Nonno Gohan attenuarono sempre di più la furia omicida di Shanti, e la sua severa ma giusta educazione unita al duro allenamento nelle arti marziali ne plasmarono il carattere e la morale, nonché l’autocontrollo. Ma nonostante questo, il suo carattere rimase aggressivo e irruento.

 

 

Dal prossimo capitolo non tratterò cosi dettagliatamente gli episodi della vita di Shanti. Arriverò in modo piuttosto riassuntivo, ma abbastanza chiaro, ad un determinato evento principale che ha effettivamente dato inizio al vero cambiamento dell’universo 21. casomai farò qualche spin-off piu avanti dove racconterò qualche evento non molto importante per la storia del Sayan sconosciuto, ma comunque potrebbe essere interessante. spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Alla prossima!

   
 
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