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Autore: Silkye96    11/03/2016    2 recensioni
Ciao a tutti!
Questa fanfiction è principalmente yaoi, ma inserirò anche coppie het.
Allora, non penso di definirla una raccolta di One-shot in quanto ogni storia è collegata alla precedente.
Però, ogni capitolo tratterà di una coppia differente e verrà vista dal punto di vista di un personaggio diverso ogni volta.
Spero possa piacervi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Castaniel CAPITOLO 5:
                              CastielxNathaniel


Non sono abituato a svegliarmi presto per andare a scuola ma, ammetto, che oggi davvero non vedo l'ora.
Salto giù dal mio letto e nemmeno mi prendo la briga di rifarlo, vado in bagno a farmi la doccia e poi mi vesto ad una velocità incredibile.
-Colazione?- mi chiedo.
Ci rifletto un attimo ma decido che è meglio di no, non vorrei far tardi.
Esco di casa, zaino in spalla e giubbotto di pelle ben saldo sulla schiena.
-E andiamo- mi dico.
Prendo il bus e ci incontro Priya.
-Hey Miss Ninja, anche tu a scuola così presto?- le chiedo sedendomi accanto a lei.
-Mh? Oh ciao Castiel, sì oggi sono di buon umore- mormora.
-E' strano vedere te in orario però- commenta poco dopo.
Le sorrido in modo enigmatico :-Bè, si cambia-
Lei scoppia a ridere divertita e torna a rivolgermi lo sguardo.
-Sai? L'altro giorno ho visto Nathaniel uscire da casa tua...-
Non posso evitare di gridare internamente, ci manca solo che tutto il liceo sappia che ho una relazione con il delegato!
-Mh?- faccio il finto tonto.
-Ma sì, stavo uscendo dal mio condominio e ho visto Nath uscire da casa tua- ripete.
-Mi...Mi ha portato una cosa da firmare- mormoro.
-Ah! Ora è tutto chiaro, visto che ti detesta voleva portartela di persona?- chiede scettica.
-Sai? Tu fai davvero troppe domande, nemmeno Silkye è così ficcanaso!- commento.
Priya mi sorride e posa la schiena sul sedile con delicatezza.
-Non ti conosco da tanto ma...Non sei una persona cattiva, sei solo sulla difensiva- borbotta.
-Mh? Bè...-
-Non dare spiegazioni, so che ho ragione- commenta divertita.
Scendiamo dal bus non appena ci accorgiamo della nostra fermata, scendiamo ridendo e scherzando e prima che me ne renda conto, Nathaniel è di fronte a noi e ci guarda malissimo, spero che non si faccia idee stupide, tonto com'è chissà che film si fa in quella testaccia dura?
-Buongiorno Nathaniel- mormora Priya.
-Buongiorno- risponde lui secco.
Mi squadra da capo a piedi e poi mi volta le spalle.
-H...Hey ci sono anche io!- esclamo.
-Non mi interessa- commenta lui.
Priya se la ride sotto i baffi.
Entriamo nel cortile del liceo e noto subito Lysandro appiccicato a quella scema di Silkye, sono seduti fuori e ridono.
-Che c'è da ridere?- chiedo avvicinandomi.
Silkye mi sorride radiosa e si alza dalla panchina :-Castiel! Buongiorno!- esclama.
La abbraccio preso da un attacco di paternità, ogni tanto questa piccoletta mi mette di buon umore senza motivo, non posso evitare di notare lo sguardo freddo che mi rivolge Lysandro non appena la prendo fra le braccia, persino Silkye è sorpresa dal mio gesto un po' fuori personaggio.
-Castiel! Oggi sei di buon umore vedo- commenta Lysandro con un'espressione seria.
-Mh? No è che mi andava di abbracciare la piccoletta- borbotto.
-Qualcosa non va?- mi chiede lei, mi guarda con i suoi occhioni verdi e non riesco a dirle che va tutto bene.
-I...Io...-
Nel frattempo torno in me.
-E piantala di farmi domande idiote! Mica vengo a dirlo a te cosa c'è che non va!- esclamo nervoso.
Me ne vado nervoso e arrabbiato, non sopporto sentirmi così frustrato ma non voglio nemmeno dover confessare quel che sento per il delegato, sarebbe oltremodo umiliante e perderei decisamente la stima che ho di me.
Non so perché la cosa mi dia così fastidio, mi sento perso e confuso e ho bisogno che qualcuno, chiunque mi capisca!
Nell'essere perso nei miei pensieri mi scontro con qualcuno cadendo a sedere a terra.
-Hey! Vuoi fare più attenzione!?- grido innervosito.
Alzo gli occhi e noto Alexy di fronte a me, non ci ho mai parlato molto ma...
-Scusa, ma sei stato tu a venirmi addosso- mormora.
Mi aiuta ad alzarmi.
Continuo a fissarlo senza dire nulla.
-Ehm...Tutto bene?- chiede.
-A...Alexy, in realtà io mi vergogno ma vorrei...Vorrei....-
-Non sei il mio tipo- risponde divertito.
-Eh? No ma che hai capito? Io...- non riesco a finire la frase.
-Buttati- mi dice mentre se ne va.
Sgrano gli occhi, ma che razza di consiglio è?


Entro in classe con lo sguardo perso nel vuoto, mi siedo accanto a Kentin, il mio binomio per la lezione di scienze.
-B...Buongiorno- balbetta.
Diciamo che il nano sta migliorando, almeno ora mi saluta.
-Hey- mi limito a rispondere.
Poco dopo entra la Delanay, quella sua faccia spigolosa mi farà sempre paura.
-Buongiorno a tutti, oggi parleremo della fotosintesi-
Inizio ad ignorare le parole della vecchia e guardo fuori dalla finestra senza concentrarmi su nulla in particolare.
-Castiel....-
Mi volto e noto Lysandro in piedi accanto a me.
Mi guardo attorno, la classe è totalmente vuota.
-Oh...-
-La lezione è finita da circa venti minuti...- commenta il mio amico.
Lo guardo sorpreso.
-Perché non mi hai avvertito prima?- chiedo nervoso.
-Scherzi vero?- mi chiede lui con sguardo attonito.
-Ehh...Andiamo va...-
-Ecco è meglio- mormora lui.
-Aspetta Lys...Possiamo parlare?- chiedo timidamente.
-Sì, dimmi tutto- risponde.
-Lysandro, sono confuso io...Io ho una relazione ma...- inizio ma le parole mi muoiono in gola.
Il mio amico assume un'espressione seria e preoccupata.
-Castiel...-
-Lysandro, non è affatto facile da dire...Io ho...Ho una relazione e anche abbastanza seria con...Nathaniel- confesso.
Non appena lo dico il mio cuore si fa leggero e mi sento subito molto meglio.
Lysandro mi sorride :-Quindi...Ti piacciono i ragazzi?-
-Ecco io...Non lo so, in realtà è la prima volta che mi innamoro di un ragazzo- mormoro.
-Bè, non vedo dove sia il problema, se tu sei felice e se anche Nathaniel lo è non dovreste preoccuparvi- commenta.
-Lysandro...- non so cosa dire, le parole di Lys hanno colpito il punto giusto.
Non posso evitare di arrossire.
Gli afferro il volant che usa al collo e lo tiro verso di me con prepotenza :-Se questa cosa esce di qui io ti giuro che ti ammazzo-
-Non preoccuparti- borbotta spingendomi via.
Si riaggiusta i vestiti e si riavvia i capelli alla bell'e meglio.
-Tu non hai nulla da confessare?- chiedo guardandolo dritto negli occhi.
Lo vedo arrossire, cerca di evitare il mio sguardo come può.
-Ehm...No- risponde.
-Lysandro!-
-Non è...Senti non mi va di parlarne, è una faccenda privata-
-Scherzi? Dopo quel che ti ho appena detto!- esclamo furioso.
-Ok, ok...Calmati e ti dico ogni cosa-
-Mh, spara-
Lysandro prende un respiro e mi guarda con timidezza :-Mi...Ugh...Non so come dirlo, allora, credo di essermi fidanzato-
-Credi?- chiedo confuso.
-Non è ufficiale ecco...E' successo un po' per caso- mormora.
-Silkye?- chiedo divertito.
-Eh...Come...-
-Non ci vuole un genio per capire che vi piacete parecchio, state sempre insieme e lei è l'unica che riesce a farti ridere, ogni volta che vi vedo insieme mi dico che vorrei quel tipo di rapporto- rispondo.
Lysandro mi sorride calorosamente :-Bè, ma ce l'hai no? Con Nathaniel non è lo stesso?-
-Non so...E' più una cosa di sesso...- borbotto.
-Ma tu vuoi che diventi seria non è così?- chiede.
-Mh, penso di sì- rispondo con veemenza.
Lysandro mi posa una mano sulla spalla, continua a sorridermi e mi sento tranquillo.
-Andrà tutto bene, se fai quel che ti dice il cuore non potrai mai fallire, buttati-
Gli sorrido e, forse per la prima volta da quando ci conosciamo, lo abbraccio.
Lui mi cinge le spalle con un solo braccio, sento il suo mento scolpito sulla mia nuca.
-Anche questo non deve uscire di qui- dico.
-Figurati se voglio che si sappia- commenta lui divertito.
Usciamo dall'aula di scienze con lo sguardo fisso davanti a noi, continuiamo a parlare finché non arriviamo al corridoio principale dove, pare, ci siano problemi.
Non so bene cosa sia successo, so solo che quello che vedo mi pietrifica.
Nathaniel è in piedi di fronte alla vecchiaccia della preside che sta urlando contro di lui con una foga allucinante.
-Da lei non me lo sarei mai aspettato!- grida la vecchia.
La sua voce da cornacchia echeggia in tutto il liceo.
-Mamma mia come strilla! Che diavolo le prende alla vecchia?- chiedo infastidito.
Iris si volta e mi bisbiglia qualcosa all'orecchio :-Pare che Nathaniel sia stato beccato a rovistare nei dossiers in sala professori-
-Come?!- chiedo confuso.
Non sembra una cosa che il delegato farebbe, pare più una cosa che farebbe Peggy.
-Questa poi...- mormora Lysandro che, dall'espressione, sembra confuso quanto me.
Aspettiamo che le acque si calmino e poi mi avvicino a Nathaniel.
-Oh, delegato, vieni un po'- gli dico afferrandolo per il braccio.
Non gli do nemmeno il tempo di dimenarsi come fa sempre e lo trascino nel sottoscala.
-Che problema hai eh?- esclama nervoso.
-Tranquillo tigre, che ti prende? Spii i dossiers altrui ora?- chiedo divertito.
Nathaniel arrossisce.
-E' solo che...-
-Di chi?- chiedo.
Nathaniel mi osserva confuso.
-Di chi hai spiato il dossier?- incalzo.
-Di Priya- mormora.
-Prego?-
-Oggi, vi ho visti...Io...Io volevo solo sapere qualcosa in più su di lei per...-
-Idiota! E tu per gelosia ti sei fatto beccare dalla vecchia? Guarda che rischi il tuo amato posto da cane da guardia...- esclamo.
Il delegato sgrana gli occhi sorpreso.
-So che ci tieni a questo incarico, ti piace occuparti delle faccende scolastiche e ti piace anche essere ordinato ed efficente, ti piace metterti in mostra caro mio-  sussurro.
-Castiel...- mormora.
Ha le guance totalmente rosse e il suo respiro si fa affannoso.
-Certo che ne pretendi di attenzioni eh? Ti ricordo che siamo a scuola- borbotto.
-I...Io...- inizia a parlare ma non continua la frase.
Si avvicina a me e me lo ritrovo a pochi centimetri dalle labbra.
-Come corri! Guarda che possiamo farlo anche dopo...- mormoro.
-No, non voglio farlo dopo- risponde deciso.
-Nathaniel, vorrei parlarti- dico allontanandolo delicatamente da me.
Noto il terrore nel suo sguardo.
-C...Che c'è?- chiede tentennante.
Di solito non lo chiamo per nome, lo faccio solo quando facciamo l'amore.
-E' una cosa seria- continuo imperterrito.
Noto che la sua espressione si fa sempre più preoccupata, si vede che ha l'ansia riguardo a quel che sto per dirgli, forse ha paura che voglia mollarlo.
-Cosa c'è?- mi chiede nuovamente, noto che la sua voce si è alzata di un'ottava.
-Nathaniel, ho bisogno di sapere se...La nostra relazione è seria per te o se...Se stai con me solo per farti una scappatella ogni tanto-
-Come?!-
Sembra che la mia frase lo abbia offeso parecchio, prendo un profondo respiro e lo guardo dritto negli occhi, i quali si stanno riempiendo di lacrime.
-Guarda che io non dico ti amo al primo venuto!- esclama risentito.
Non so bene come rispondere, effettivamente mi ha dimostrato più volte che mi ama, quello che non glielo ha dimostrato affatto sono io, se c'era qualcuno fra noi due che avrebbe avuto il diritto di fare questa domanda, era lui.
-Nathaniel io...- provo a spiegarmi ma lui non mi lascia finire.
-Come giustamente hai detto, siamo a scuola, ne parleremo dopo da te- commenta.
-No aspetta! Priya ti ha visto uscire da casa mia- dico.
-Bene, da me allora- risponde secco.
Se ne va e io mi sento di nuovo solo.


Aspetto con le spalle posate contro la porta, il silenzio attorno a me mi attanaglia e spero che nessuno mi veda.
Vedo Nathaniel arrivare da lontano, ha due grandi buste della spesa in mano, gli vado incontro e ne prendo una.
-Non serve sai?-
-Lo so ma mi piace aiutarti- rispondo.
Entriamo nel suo appartamento, è luminoso e piccolo ma è davvero accogliente.
-Dove la metto?- chiedo mostrandogli la busta.
-Mettila sul bancone della cucina- risponde facendo altrettanto.
Faccio come dice.
-Allora, vogliamo affrontare il discorso?- chiedo preoccupato.
Nathaniel si volta e mi guarda dritto negli occhi con sguardo severo, prende un lungo respiro e continua ad osservarmi con durezza.
-Come puoi anche solo pensare che per me quel che abbiamo non sia serio?- chiede.
Ha un'espressione delusa e affranta, mi fa sentire un vero verme!
-Io...Pensavo che fossi solo confuso quanto me- ammetto.
-Certo che sono confuso deficente! Mi pare normale no? Però, a differenza tua io non sono una femminuccia che corre a ripararsi sotto alle sottane della mamma quando ha un problema! Se fossi più diretto e mi parlassi anzi che tenerti tutto dentro forse riusciresti a capire quanto tutto questo sia importante per me!- me lo grida in faccia così forte che potrei quasi diventare sordo.
Non riesco a rispondere.
-Non posso credere che pensi che per me non sia una cosa seria! Io cerco continuamente un dialogo sei tu che porti tutto al sesso! Non te ne rendi conto? Forse questo comportamento andava bene per Debrah ma con me non funziona! Se vuoi stare con me seriamente dobbiamo parlare e me lo devi dire se hai problemi!-
Abbasso il capo.
Non pensavo di essere una persona così terribile tanto da sfruttare il sesso per evitare di esprimere i miei sentimenti.
-Io penso che fare l'amore sia l'unico modo che ho per farti capire che...- non riesco a dirlo.
-Non riesci nemmeno a dirlo!- esclama piangendo.
Mi distrugge vederlo così, però quelle parole non vogliono uscirmi di bocca.
-Perché devo sempre piangere per fartelo dire? Perché dobbiamo sempre litigare per farti ammettere che mi ami?- mi grida in pieno volto.
Le sue lacrime scorrono inesorabili lungo il suo viso lungo e scolpito.
-Nathaniel io non sono il tipo che...Non confesso i miei sentimenti volentieri ma...Ma per te io...- inciampo sulle parole come un ragazzino.
Nathaniel non dice nulla, mi fissa con sguardo truce.
-Per te io sono disposto a fare ogni cosa...Io...Io forse non...Forse non riesco a dirlo apertamente ma...Ma se sono disposto a sforzarmi così per te qualcosa vorrà dire, no?-
-Dillo allora, ho bisogno di sentirtelo dire Castiel!- esclama.
Inizio a sudare, mi uccide vederlo piangere così, eppure c'è ancora qualcosa che mi frena.
Il nervoso mi attanaglia lo stomaco.
-Ok, Nathaniel io...-
I suoi occhi mi scandagliano con aspettativa.
Non so bene cosa stia per succedere ma so che le parole iniziano ad uscire spontaneamente dalla mia bocca senza che io voglia bloccarle.
-Io ti amo- dico deciso :-E non so perché, sei una persona irritante, precisina e nevrotica ma...Sei la persona che ho scelto- continuo.
Nathaniel arrossisce e sento il mio cuore battere all'impazzata.
-C...Castiel- balbetta.
-Ora non fai più lo spavaldo?- chiedo divertito.
Mi avvicino a lui e gli asciugo le lacrime con le maniche del mio cappotto.
-Ti amo- mi dice sottovoce.
Sorrido sereno, finalmente riesco a dirlo con semplicità, certo mi imbarazza ancora parecchio ma è meno difficoltoso.
Osservo la gatta che sta comodamente sdraiata sul sofà.
-Pensi di poterla togliere da lì?- chiedo.
Nathaniel osserva la bestiaccia stesa sul mobile e la prende delicatamente fra le braccia, lentamente la posa a terra e mi osserva sedendosi sul divano.
Inizia a sbottonarsi la camicia e io sento il desiderio annebbiarmi la vista.
-Castiel...Ho voglia- mi dice deciso.
Non posso più resistergli.
Mi sistemo sopra di lui, stendendolo dolcemente sotto di me, gli sfilo i jeans e osservo il grande bozzo che spinge per uscire dai boxer.
-Però, ti scaldi in fretta eh?- commento ridendo.
-Non prendermi in giro, è colpa tua...- borbotta.
-Mh, effettivamente sono davvero bello- rispondo.
-Lo sei- mi dice con un filo di voce.
-Sentimentale- mormoro.
Mi avvicino al suo viso e infrango le mie labbra contro le sue con passione e ardore.
Non posso evitare di gustare ogni sapore che mi nasconde, amo il gusto delle sue labbra piene.
-Castiel...- ansima.
Gli abbasso i boxer e lascio libera la sua prorompente erezione.
Senza preavviso avvolgo il suo pene con la mia lingua e inizio a passarla lungo tutta la lunghezza.
-C...Castiel...-
Continuo senza fermarmi, accelerando di tanto in tanto il ritmo del peccato orale.
Sento i gemiti tremanti di Nathaniel sotto di me, avverto il suo corpo irrigidirsi e tremare con forza.
Ci siamo...
Poco dopo mi ritrovo a dovermi asciugare le labbra, un liquido latteo è completamente sparso su tutto il mio ventre e le mie labbra.
-Sei davvero dolce- dico sorridendo.
Mi lecco le labbra e, mentre lo faccio, lo guardo fisso.
-Castiel...- mormora.
-Ora tocca a me- dico serio.
Mi avvicino e inizio a spogliarmi, gli sollevo le gambe e lo penetro con forza.
-Aaah!- esclama strizzando gli occhi.
Ogni volta è doloroso per lui, gli occhi gli lacrimano sempre.
Prendo un respiro profondo per evitare di venire dopo le prime due spinte.


-E' stato bello- mormoro carezzandogli i capelli morbidi.
-Ti amo- sussurra lui.
-Ti amo anche io- rispondo.
Mi viene quasi naturale dopo aver fatto l'amore.
Guardo i suoi occhi chiudersi piano, le sue ciglia solleticano il dorso della mia mano, posata proprio sulla sua guancia.
Sento il suo corpo andare a fuoco contro il mio, è incredibile come possa eccitarsi in fretta questo ragazzo.
Chiudo gli occhi e ci addormentiamo così, stretti l'uno all'altro, protetti dalla consapevolezza di questo strano sentimento chiamato amore.
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ANGOLO DELL'AUTRICE:
Ecco qui!
Il capitolo cinque, ci siamo...
Questa volta il narratore è Castiel, un Castiel confuso ma sicuro al tempo stesso, contradditorio e anche OOC, perché se avesse ragionato come il Castiel che tutte amiamo avrebbe seccato il povero Nath senza nemmeno una spiegazione ahahah
Detto questo, aspetto i vostri pareri che spero saranno positivi!
Spero tanto vi piaccia, io ne vado fiera onestamente, anche perché sono finalmente riuscita a rappresentare la profonda amicizia che lega Lys e Cass, più avanti vedremo molti momenti "awwww" fra i due.
Benissimo, fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio!
-Silkye96.
  
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