O Fiume, tu che silente navighi
con te stesso e per te stesso.
Tu che cheto smuovi il mondo
e fai dell'acqua parete di vetro
e oscuri la tua anima a notte.
Sereno e altero, seguendo una rotta,
trovi il mare, tuo unico amico.
Come fai, O Fiume,
a non fermarti di fronte alle acuminate rocce?
Come fai, O Fiume,
a sopportare tutto questo?
Nel tuo eterno mescolare
dai e togli la vita,
come un Dio Pagano.
Chiedo a te, O Fiume,
la forza di essere tale.
Anch'io voglio esser Fiume.