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Autore: clif    13/03/2016    6 recensioni
Il quarto volume delle avventure ci ha lasciato con il fiato sospeso: Lord Voldemort è tornato.
Che cosa succederà ora che l’Oscuro signore è di nuovo in possesso dei suoi terrificanti poteri?
Quanta morte e distruzione seminerà nel tentativo di riprendere il dominio del mondo?
Sono le stesse domande che si pongono Harry ed Heather Potter,
segregati nella casa dei loro zii babbani, lontani dal mondo magico che appartiene loro
ma ormai qualcosa è cambiato anche il loro.
Troviamo Harry divorato dalla frustrazione, dalla rabbia e dall’ansia di ribellione.
Si aggiunge inoltre una certa Serpeverde, che riesce a destabilizzarlo come nessun altro
E verrà fuori un anno pieno di sorprese per il gemello Potter.
Anche Heather dovrà fare i conti con dei sentimenti mai provati prima,
e con la persona che, fino a poco tempo prima, meno si aspettava.
Tra nuovi e forti sentimenti, nemici da ogni parte, e esami scolastici in avvicinamento
I gemelli Potter dovranno prepararsi ad affrontare un lord Voldemort sempre più potente.
Sequel della storia “Harry e Heather Potter_ il calice di fuoco”
Ambientazione: 2004-2005
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry e Heather Potter'
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Era una trappola. La visione di Sirius che veniva torturato da Voldemort nell’ufficio misteri, era un falso. Serviva solamente per attirarlo lì e fargli prendere quella sfera di cristallo che, a quanto pare, era una profezia su di lui, sua sorella e Voldemort. Credendo che Sirius fosse in pericolo, Harry era partito (insieme ad Hermione, Ron, Ginny, Neville e Luna) per il ministero.

Per un attimo aveva pensato di avvertire la sorella (ricordando la promessa di avvisarla nel caso finisse in qualche guaio, ma alla fine il suo stupido orgoglio aveva prevalso: perché avvisarla, se poi alla fine ti pugnalava alle spalle? Pensò con cattiveria. E adesso erano lì: da soli, circondati da una decina di Mangiamorte.

Lucius Malfoy, Bellatrix, Rodolphus e Rebastan Lestrange, Tiger, Jugson, Antonin Dolohov, Macnair, Avery, Rookwood, Mulciber e Nott. E come se non bastasse, i suoi amici erano ridotti male: Ron era stato colpito da un Confundus, Ginny aveva una gamba rotta e non poteva più combattere, Luna era svenuta, ma quella che lo preoccupava di più era Hermione.

Era stata colpita da una maledizione di Dolohov, e adesso era a terra priva di sensi. Sembrava morta. L’unica che gli era rimasto a fianco era Neville, seppur con il naso grondante di sangue. Sembrava finita: i Mangiamorte avrebbero preso quella profezie che desideravano tanto, e li avrebbero uccisi tutti. Grazie al cielo, arrivò qualcuno ad aiutarli.

I membri dell’Ordine della Fenice, chiamati da Severus Piton, giunsero in soccorso dei ragazzi: Sirius, Remus, Kingsley, Tonks e Malocchio Moody. Sirius si mise a combattere contro Lucius Malfoy, Remus afferrò Neville e andò a portare i ragazzi in un punto più protetto, lontano dagli scontri, per poi dirigersi contro Rebastan Lestrange.

Ninfadora Tonks si mise a duellare contro la sua odiata zia, Bellatrix Lestrange, mentre al marito, Rodolphus, ci pensò Malocchio. Kingsley invece iniziò a confrontarsi con Augustus Rookwood. Proprio mentre tutti erano nel pieno della battaglia, il pavimento iniziò a tremare.

-Cosa diavolo sta succedendo?- Gridò furioso Dolohov, mentre si portava la mano sulla bacchetta. Anche gli altri maghi si distrassero un secondo, senza capire cosa stesse causando terremoto. Dopo pochi istanti, proprio sotto i piedi di Nott, si aprì uno squarcio enorme. Il Mangiamorte venne sbalzato via da qualcosa non ben identificato, e andò a sbattere contro il muro, perdendo i sensi. Dal buco nel pavimento, fuoriuscì un serpente enorme, di almeno una ventina di metri. Appena lo videro, Moody gridò a tutti gli altri

-È un basilisco, non guardatelo negli occhi!- Gridò il vecchio auror al resto della sua squadra. Ma l’immensa creatura stava già scomparendo. Sotto lo sguardo sorpreso di tutti, il basilisco si rimpicciolì fino a riassumere le sembianze di…

-Heather!- Esclamò il fratello, vedendola. La ragazza si voltò verso di lui, con uno sguardo freddo. Come per dire: “dopo faremo i conti”. Intanto dal cratere al centro della stanza, iniziarono ad uscire Caroline, Millicent, Pansy e Daphne. Con addosso il loro cappuccio. Senza aggiungere altro, le cinque ragazze tirarono fuori le loro bacchette e si gettarono nella mischia.

Millicent e Pansy si misero a combattere contro Jugson, Caroline e Daphne si ritrovarono faccia a faccia con Dolohov, mentre Heather iniziò ad affrontare Avery e Mulciber insieme. Nonostante i duelli non furono interrotti, tutti quanti erano rimasti sorpresi dalla rivelazione: quella quindicenne era un Animagus, e si trasformava addirittura in un basilisco.

Quasi nello stesso momento, Lucius Malfoy e Ninfadora Tonks vennero schiantati, rispettivamente da Sirius Black e Bellatrix Lestrange. Questi ultimi, una volta sconfitti i propri avversari, si misero a combattere tra loro, di fronte all’arco al centro della stanza. Heather mosse la bacchetta talmente velocemente da essere quasi impercettibile.

Con uno schiantesimo di incredibile potenza fece volare Avery dall’altra parte della sala, lasciando impietrito Mulciber. Intonato la ragazza non stava perdendo di vista le uniche tre persone a cui teneva veramente: Harry Caroline e Sirius. Ognuno di loro era una figura importante per lei. proprio allora accadde ciò che più temeva.

Una maledizione di Dolohov, somigliante ad una frusta, colpì in pieno Caroline. La ragazza urlò di dolore e cadde a terra. La Potter venne pervasa da un forte odio e, dopo aver schiantato via anche Mulciber, si mise a combattere contro Dolohov. Intanto le altre componenti della setta della serpe si girarono verso Caroline.

-Mettetevi intorno a lei! Non permettete che venga colpita di nuovo!- Gridò loro la Potter. Le tre ragazze si misero in cerchio, intorno a Caroline, e continuarono a combattere contro Jugson in quale, essendo tre contro uno, cominciava a trovarsi in difficoltà. I vari duelli procedettero così per alcuni minuti, nessuno di loro sembrava prevalere, almeno per il momento, sull’altro.

Heather constatò che la sua forza magica e quella dell’avversario all’incirca si equivalevano. Sarebbe stato difficile sopraffarlo. Fu proprio in quel momento che avvertì una presenza spaventosa: un mago a dir poco potente era appena entrato in quella enorme e buia stanza. Albus Silente, appena sbucato da una delle porte laterali, si avvicinò lentamente al terreno di scontro.

Macnair, il più vicino al vecchio mago, fu il primo  a notarlo. Cercò di fuggire ma venne afferrato da un rapido incantesimo di Silente e neutralizzato. Solo allora anche gli altri si accorsero del suo arrivo. La situazione sembrava tornata a loro favore, ma la Serpeverde non riusciva a tranquillizzarsi: la compagna non si era ancora rialzata.

Un boato risuonò ovunque, attirando la sua attenzione. Al centro della sala, nel punto dove vi era quello strano arco, Bellatrix iniziò ad esultare. La Potter era sicura di aver visto qualcosa cadere oltre il velo dell’arco. Cosa diavolo stava succedendo? Intanto Silente aveva sconfitto anche Augustus Rookwood e Rebastan Lestrange, ma nessuno sembrava prestargli attenzione.

Remus corse a fermare Harry, che intanto urlava disperato. Solo allora la sorella si accorse di un particolare: mancava Sirius. Era lui ad essere finito oltre il velo dell’arco della morte. non poteva essere. La ragazza, per un attimo, rimase senza parole: possibile? Ma a toglierle qualsiasi dubbio ci pensò Harry

-Lo ha ucciso! Ha ucciso Sirius e adesso ucciderò lei!- Gridò il gemello, mentre si mise all’inseguimento di Bellatrix. La donna, dopo aver schiantato il suo odiato cugino, era fuggita dalla furia di Silente e dei membri dell’Ordine. Intanto l’uomo aveva appena sconfitto anche Tiger e Rodolphus Lestrange.

Heather si concentrò sul nemico davanti a se e, con l’ausilio di un sortilegio oscuro, riuscì a procurare un profondo taglio sul braccio di Dolohov. Il Mangiamorte, a causa del dolore, perse la bacchetta e non potè proteggersi dal secondo schiantesimo che lo prese in pieno. Tolto di mezzo il suo avversario, si voltò verso le sue ragazze

-Riportatela subito ad Hogwarts. Ha bisogno di cure immediate, presto!- Ordinò Heather alle altre, che intanto avevano sconfitto Jugson. E dopo aver saltato vari membri dell’ordine che tentavano di fermarla, si precipitò a tutta velocità verso il punto in cui erano scomparsi. Tra pochi minuti avrebbe ucciso… Bellatrix sarebbe morta. Ma neanche Harry l’avrebbe passata liscia.
  
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