Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: ARed    14/03/2016    3 recensioni
Bella ha 16 anni e nel giro di poche ore perde tutto, il suo fidanzato, la sua famiglia, la sua casa, rimane sola. Perché dentro di lei cresce il suo pesciolino.
A 25 anni si trasferisce a Seattle ed li che il destino gli farà rincontrare il padre del suo bambino..
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 15 Bella/ Edward
FORKS 

VENERDÌ 27 NOVEMBRE 2015

BELLA

Io ed Edward avevamo dato la lieta notizia alla sua famiglia erano tutti felicissimi e tutti speravano in una femminuccia, tutti mi dissero che sarebbe stato diverso, che non l'avrei cresciuta da sola, loro ci sarebbero stati sempre per i miei figli.
Alice era andata in crisi dicendo che non sarei entrata nell'abito che lei aveva in mente per il matrimonio, ma alla visita ginecologica ci avevano detto che la data del parto era verso i primi di giugno, esattamente un mese e mezzo prima del matrimonio e lei si era decisamente tranquillizzata.
Daniel era felicissimo di avere un fratellino o sorellina, avevo paura che si sentisse escluso, geloso, che non gli volessimo più bene, ma lui ci aveva sorpreso..

SABATO 14 NOVEMBRE 2015
Quel giorno io ed Edward avremmo dato la lieta notizia a nostro figlio, avevo paura che non lo volesse, che si sentisse abbandonato, ma doveva sapere che per me lui era la mia ragione di vita, che il mio amore per lui non sarebbe diminuito con l'arrivo di un altro bambino, sarebbe solo aumentato.
Edward ci aveva portato in un negozio di giocattoli, non sapevo cosa aveva in mente, ma non chiesi.
<< Allora ometto che ne dici di questo qui?>>, disse Edward mostrandogli un carillon molto carino con tre cavalli color lavanda.
<< Ma è da bambini piccoli papà! Io sono grande ormai, mi piacciono i videogiochi!>>, rispose lui fiero della sua "veneranda" età.
<< E..>>, continuò lui prendendomi per mano e avvicinandomi a sé, 
<< .. se lo comprassimo ad un bambino che non è ancora qui?>>, Dan era confuso.
<< A quale bambino?>>, domandò guardandosi attorno, sembrava lo stesse cercando, che dolce che era.
<< A un bambino che è ancora nella pancia della mamma, tesoro mio>>, gli risposi io con gli occhi lucidi toccandomi il ventre.
<< Ma io non lo vedo!>>, disse lui fissandomi la pancia.
<< Amore di papà è ancora molto, molto piccolo, deve crescere, ma sappi che già ti vuole bene>>, lo rassicurò Edward.
<< Davvero?>>, chiese il mio ometto sorpreso e felice.
<< Si, ma dimmi vuoi un fratellino o una sorellina?>>, domandai avvicinandomi a lui.
<< Sono io l'ometto di papà quindi a lui serve una principessa>>, ma da dove le tirava fuori queste cose così romantiche? Mi voltai verso Edward, aveva quel sorriso da schiaffi, ma tremendamente bello.
<< La tua principessa?>>
<< Papà ha detto che tu sei la sua regina!>>, ma io gli amo i miei due uomini, baciai Edward e strinsi mio figlio a me, sembrava felice del nuovo arrivo, saremmo stati felici.
<< Amore perché piangi?>>, mi domandò mentre Dan guardava i videogiochi appena usciti.
<< Sono felice>>, lui mi strinse a se e mi baciò con delicatezza.
<< Ho voglia di hamburger e patatine..>>, ed ecco che ricominciavano le mie strane voglie, come potevano piacermi delle cose che odiavo normalmente? Ormoni! Chi gli capisce è bravo!
<< Il DNA di qualcuno si fà sentire la dentro!>>, com'era simpatico lui, nessuno proprio.
<< Simpatico!>>
<< Ometto andiamo al Mc Donald, il tuo fratellino vuole un hamburger!>>, lo chiamò distraendolo dai videogiochi.
<< Si, grazie fratellino, ti voglio bene>>, disse facendo una cosa dolcissima, si avvicinò e mi baciò la pancia. Cosa potevo volere di più dalla vita?

VENERDÌ 27 NOVEMBRE 2015
Avevo passato l'intero pomeriggio a correggere i quaderni dei miei piccoli alunni, che stavano imparando a scrivere, era un'emozione grandissima sapere che avrebbero imparato una cosa fondamentale come leggere e scrivere grazie a me, era bellissimo.
Alle quattro come previsto andai a prendere Ben e Daniel a scuola, Jessica venne con me, doveva portare il figlio al padre. Era davvero una persona carina, adorava Daniel, ed era felice che avesse fatto amicizia con il figlio, Ben, infatti, era un bambino molto chiuso, con Daniel si era aperto fin da subito, sapeva che di lui si poteva fidare.
<< Mamma!>>, mi chiamò il mio ometto venendomi in contro e stampandomi un bacio sulla guancia, salutò anche Jessica ed io Ben, i due scapparono subito.
<< Come è andata tesoro?>>, chiesi sistemandoli la berretta, il freddo era arrivato a Seattle e lui era sempre in disordine, assomigliava a mio fratello da quel munto di vista.
<< Bene, mamma sai che ieri Ben è andato dai nonni?>>
<< No, non lo sapevo>>, dove voleva andare a parare?
<< Dai genitori della sua mamma è si è divertito molto>>
<< Sono felice>>, risposi salendo in macchina assieme a lui.
<< Mamma volevo chiederti, dove sono i tuoi genitori, io non gli ho mai conosciuti>>, e mi gelai sul posto, non aveva mai chiesto di loro.
<< Perché?>>
<< Sono morti?>>, domandò dispiaciuto, per me lo erano, ma dovevo essere sincera con lui.
<< No, gli vuoi conoscere?>>
<< Mi piacerebbe tanto>>, loro non l'avevano voluto, non volevo che soffrisse.
Quella sera glielo dissi ad Edward, ci avrebbe accompagnati, non mi avrebbe lasciata sola, dovevamo lasciare da parte i nostri sentimenti e pensare solo al bene di Daniel, se voleva i suoi nonni, io non glielo avrei impedito.
<< Come stanno le mie donnine?>>, domandò avvicinandosi alla mia pancia, ormai era una prassi ogni sera passava interi minuti a parlarci.
<< Se fosse un maschietto?>>, domandai giocando con i suoi capelli ramati.
<< Fidati>>, se lo dice lui..

SABATO 28 NOVEMBRE 2015
Dopo pranzo partimmo per Forks, nessuno sapeva della  nostra visita, nemmeno i Cullen, avevamo detto che saremmo andati a fare una gita fuori città. Dopo oltre tre ore arrivammo nella cittadina più piovosa d'America, Edward si fermò davanti alla mia vecchia casa, e i miei ricordi tornarono, io sola e incinta con una valigia mentre aspettavo un taxi.
<< Hey va tutto bene>>, mi conosceva sapeva quali erano le mie paure e i miei ricordi.
<< Questa è la tua casa da giovane mamma?>>, domandò mio figlio una volta scesi dalla macchina.
<< Si>>, percorremmo il vialetto, stavo per suonare ma mi bloccai, ci pensò Daniel, Edward mi strinse la mano forte alla sua.
<< Bella>>, disse mia madre sorpresa aprendo la porta.
<< Mamma>>
<< Lei è la tua mamma?>>, domandò stupito Dan, l'aveva già vista a Villa Cullen.
<< Si tesoro lei è la mia mamma>>
<< Prego entrate>>, disse Renée facendosi da parte, entrammo e nulla era cambiato, tutto uguale a nove anni fa.
<< Grazie>>, ripose Edward entrando dopo di me.
<< Charlie vieni, Bella ha portato Daniel!>>
<< Bella?>>, disse papà entrando in sala.
<< Lui è mio padre>>
<< Sono i miei nonni?>>, domandò il mio bambino titubante.
<< Si>>, Edward mi teneva per un fianco.
<< Bella..>>, mi sentì chiamare dolcemente da mio fratello che a sorpresa mi abbracciò stretta a lui, mi era mancato.
<< Ciao Jake>>, il mio ometto mi lasciò la mano ed andò ad abbracciare mia madre e mio padre.
<< Che bello che tu sia qui, grazie per avercelo portato>>, io sorrisi sembrava felice davvero.
<< Lui è mio fratello, zio Jacob>>, dissi indicandoglielo.
<< Ciao zio Jake, posso chiamarti così?>>, domandò avvicinandosi a lui.
<< Certo che puoi campione>>, disse prendendolo in braccio con agilità.
<< Bella davvero grazie>>, mia madre si avvicinò a me prendendomi una mano ma io mi allontanai.
<< E' stato lui a chiedermi di voi, fosse stato per me non l'avrei mai portato>>, volevo fargli del male, volevo essere semplicemente sincera.
<< Grazie comunque>>, disse mio padre, sembrava sincero.
<< Sai zio Jake tra poco avrò un fratellino!>>, perché non se ne stava zitto?
<< Sei incinta?>>, domandò mia madre.
<< L'hai messa di nuovo incinta?>>, ed ecco che tornava quello di prima.
Si avvicinò ad Edward, << Hai intenzione di lasciarla di farle di nuovo del male?>>, sembrava minaccioso, cosa gliene fregava di me?
<< No mai, e non l'avrei lasciata nemmeno nove anni fa..>>
<< Ma l'hai fatto!>>, disse freddo, Daniel era immobile tra le braccia di mio fratello.
<< Io..>>, cercò di parlare il mio fidanzato, ma papà lo fermò.
<< Tu non lo sapevi, Esme mi ha detto tutto, io invece l'ho cacciata di casa quando seppi che aspettava un bambino, io sono stato un mostro, le ho fatto del male, non voglio che soffra ancora la mia bambina. Ho preferito mandarla via, pur di non sentire i chiacchiericci su di noi..>>, disse mettendo una mano sulla spalla di Edward, perché non aveva detto quelle parole quando erano venuti a Seattle, perché ora?
Daniel scese dalle braccia di Jake e si buttò addosso a me.
<< Mamma, davvero ti ha mandato via per colpa mia?>>, disse piangendo, perché aveva detto quelle cose davanti a Daniel, non volevo che si sentisse in colpa.
<< No, io ho scelto di tenerti, e per farlo ho preferito andare da nonna Marie>>, se avessi abortito mi avrebbero ripresa in casa, così dicevano in una delle prime e ultime telefonate, dopo che mi ero trasferita a Chicago.
<< Loro non ti volevano bene, per colpa mia.. tu ora non mi vorrai più bene!>>, continuò con i lacrimoni che rigavano il suo dolce viso.
<< Amore tu e il tuo fratellino siete il mio tutto, vi amo più della mia stessa vita>>, disse inginocchiandomi alla sua altezza e asciugandogli le lacrime.
<< E papà?>>, mi voltai verso di lui, che ci guardava preoccupato.
<< Anche lui>>, dissi prima di stringerlo forte a me, non avrei mai lasciato la colpa a lui delle mie sofferenze, lui era il mio piccolo miracolo, lui era il più bel sbaglio della mia vita.
Edward si stava avvicinando, ma io gli feci segno di no, era una cosa tra me e mio figlio, era un legame lungo nove anni, ma lui non mi ascoltò si abbassò e strinse forte al suo petto entrambi. Ero a casa, c'era anche lui ora, dovevo smetterla di essere egoista.
<< Bella perdonaci ti prego, per tutto, per non esserti stati accanto, per averti chiesto di fare un gesto orribile, perdonaci.. se puoi>>, disse mio padre con gli occhi lucidi.
<< Daniel amore, gli vuoi avere due nuovi nonni e un altro zio orso?>>, fisicamente Jake era come Emmet.
Era Daniel a dover scegliere, io potevo continuare a fare ameno di loro.
<< Loro ti vogliono bene?>>
<< Si tesoro, gliene vogliamo tanto>>, fu mia madre a rispondere.
<< Allora si>>, gli baciai la fronte e tornai a stringermi ad Edward che mi pose un delicato bacio sui capelli.
<< Hai fatto un capolavoro Bella>>, mi disse mio fratello sorridendomi.
<< Lo so.. L'ho detto ai Cullen e lo dico anche a voi, una sola possibilità>>
<< Grazie>>
Ci sedemmo sul vecchio divano e i miei genitori cominciarono a fare domande su Daniel, volevano sapere tutto di lui, a molte rispondeva Edward. Dan giocava con Jake alla PSP4, andavano molto d’accordo.
<< Bella si è addormentato>>, mi disse mio fratello indicandomi la vecchia poltrona di mio padre, il cucciolo dormiva con la testa poggiata sul bracciolo.
<< Edward portalo in macchina? Così andiamo via>>, gli dissi voltandomi verso di lui che annuì.
<< Rimanete per cena, per favore>>, ci chiese mia madre.
<< Portate Daniel a riposare in camera tua..>>, continuò papà ed io accettai, non so perché lo feci.
Jacob chiese silenziosamente di portare Dan in braccio ed io acconsentì.
<< Tesoro è stata una giornata lunga, riposa anche tu un po'>>, mi disse Edward una volta entrati nella mia vecchia camera, altri ricordi di me che prendevo con velocità le mie cose mi colpirono.
Neanche la mia camera era cambiata, foto e oggetti vari erano come gli avevo lasciati io.
Mi sdraiai accanto al mio ometto e lo strinsi forte a me, l'ultima volta che avevo dormito su quel letto avevo appena scoperto della sua esistenza, ora abbracciavo un bellissimo bambino di otto anni.

EDWARD
Mi chiusi la porta della vecchia camera di Bella e scesi al piano inferiore, quella casa le aveva fatto rivivere dei momenti brutti della sua vita, ma mi sorprendeva sempre, era forte, era una bambina quando era nato Daniel, ma è diventata donna da sola, era da ammirare.
<< Vi sposate?>>, mi chiese Charlie appena mi vide.
<< Si>>
<< La renderai felice?>>
<< Si, non la lascerò mai, non soffrirà più per colpa mia. Tu l'hai cacciata via Charlie ma io mi sono arreso non cercandola>>, volevo essere sincero.
<< Abbiamo sbagliato tutti con lei, ma Bella è stata forte, ha cresciuto un bambino bellissimo..>>
<< Già.. ho chiesto la sua mano a Daniel, se le cose fossero andate diversamente l'avrei chiesta a te..>>, lui avrebbe preso la pistola accanto a sé e poi avrebbe dato la sua benedizione.
<< Pensi mi lascerà accompagnarla all'altare?>>, non credo.
<< Non lo so..>>
<< Edward sei un bravo ragazzo, rendila felice solo questo ti chiedo..>>
Cenammo tutti assieme Daniel si era ripreso, povero il mio angelo si sentiva in colpa quando la colpa era solo di noi adulti.
Durante la cena scoppiò un violento temporale e i signori Swan ci convinsero a dormire li da loro, era pericoloso guidare con quel tempaccio ed anche io ero d’accordo. Non volevo mettere in pericolo la mia famiglia.
<< Dan ti va di dormire con me?>>, gli domandò Jacob mentre salivamo al piano superiore.
<< Dai calci la notte? Russi?>>, una medaglia d'oro a mio figlio, grazie.
<< No, sono una mummia. Giuro!>>, rispose lui mettendosi una mano sul cuore.
<< Allora va bene, buona notte papà>>, mi diede un bacio, poi passò a Bella, << Buona notte mamma e fratellino>> disse dando un bacio alla pancia.
<< Buona notte tesoro>>, rispose Bella commossa dal gesto del figlio.
<< Buona notte nonni>>, disse baciando anche loro, ero orgoglioso di mio figlio, aveva amore da donare a tutti. Ti voleva bene, di un bene puro e sincero.
Io e Bella andammo in camera sua a dormire, Renée e Charlie ci prestarono un paio di pigiama e dei spazzolini nuovi.
Una volta a letto cominciai a baciarla fino ad arrivare alla sua pancia, alla mia bambina, speravo fosse una lei.
<< Dolce notte amore di papà, oggi siamo a Forks, quando crescerai ti porterò alla radura dove portavo anche la tua mamma..>>, le dissi riempendola di baci, ancora la pancia non si vedeva, ma potevo giurare di vedere una piccola rotondità. Sarebbe stata bellissima con il pancione.
<< Mi ci porti domani, o devo aspettare che la principessa esca fuori?>>, domandò accarezzandomi i capelli.
<< Se c'è bel tempo, o meglio se non piove ci andiamo>>, non voelvo che si ammalasse, gli eventuali medicinali non facevano bene al feto.
Quanti ricordi in quella camera, era uguale a come la ricordavo, sul comodino c'era la foto di me e Bella al suo sedicesimo compleanno.
<< Probabilmente l'abbiamo concepito qui!>>, le dissi all'orecchio stringendola a me, sapeva a chi mi riferivo.
<< Probabilmente..>>, mi rispose voltandosi per darmi un bacio sulle labbra.

Ciao a tutte! Scusate il mega ritardo ma devo studiare per un esame e non avevo il tempo materiale per mettermi a scrivere.. Cosa ne pensate?
Vi piace, aspetto i vostri pareri..
Purtroppo siamo quasi alla fine un bacio e buona settimana a tutti/e!

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: ARed