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Autore: Angel TR    15/03/2016    2 recensioni
She saw my silver spurs and said let's pass some time
And I will give to you summer wine

Lana del Rey - Summer Wine.
{Avvertimenti e note all'interno | Raccolta disomogenea | LilixAsuka}
{Storie partecipanti alla "Le situazioni di lei&lei" indetta da starhunter Challenge indetta su EFP}
{Partecipa alla challenge "Just stop for a minute and smile" indetta da Sou_Shine su EFP}
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Shoujo-ai | Personaggi: Asuka Kazama, Emily Rochefort
Note: Lime, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Bondage, Gender Bender
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Belle Époque'
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38. Luogo: una nave da crociera
Nickname: Angel Texas Ranger
Rating: Giallo
Flashfic
Genere: Slice of life, fluff
Titolo: Like an angel



Il dondolio suave e dolce dell'enorme MSC Diadema cullava il sonno tranquillo di Lili, distesa sul vasto letto bianco della suite.
I capelli biondi erano sparsi sul cuscino ed il petto si alzava ed abbassava piano. La canottina bianca con le bretelline sottili si era sollevata a mostrare il ventre piatto e liscio. Aveva l'aria serena e rilassata: così, addormentata, sembrava un angelo.
Asuka si lasciò sfuggire un sorriso.
Forse non era stata così una cattiva idea lasciar venire anche Lili in vacanza con loro.
Davanti alla famiglia Kazama, la bionda ereditiera indossava la maschera perfetta della ragazza innocente ed elegante dalle buone maniere.
Non dava troppo fastidio.
Certo, con lei si comportava in modo diverso... l'altra volta aveva fatto sparire la sua protezione solare; ora, persino nel sonno le faceva i dispetti: indossava lo slip con la Ferrari che aveva rubato ad Asuka durante l'ultimo soggiorno ad Osaka.
Asuka scosse la testa e scivolò via lentamente dal letto, per non disturbare l'amica. Scostò le raffinate tende beige ed ammirò le onde blu che accarezzavano i fianchi della nave.
Il passaporto nuovo di zecca di Asuka era posato sul comodino di legno chiaro, accanto all'abat-jour bianco. Riportava: Asuka Kazama, anni diciassette, giapponese, studentessa; mostrava una sua foto con i capelli legati e l'aria seria.
Era la prima volta che Asuka usciva dai confini del Giappone.
Andiamo ai Caraibi.
In realtà, originariamente, la mini-crociera prenotata dalla famiglia Kazama prevedeva un più modesto giro per le isole giapponesi e una capatina nella vicina Cina.
Ovviamente, i Rochefort avevano sconvolto tutto. Il papà di Lili si era offerto di prenotare tutt'altra rotta, tutto a sue spese.
Quando mai nella vita una modesta ed umile famiglia giapponese metteva piede su terra caraibica? Ecco, appunto.
E tutta perché quell'oca bionda deve rovinarmi le vacanze.
Asuka tornò al letto e si distese a pancia in giù. Lili continuava a dormire, serena. Avvicinò il viso al suo: le palpebre dal leggerissimo colorito lilla ogni tanto vibravano, le labbra rosee erano schiuse e il respiro ne usciva in un soffio regolare.
Non poté evitare di constatare che era incantevole quando non apriva bocca e non la fissava in quel modo strambo.
Improvvisamente, il sonno colse anche lei. Le lenzuola fresche e pulite del letto la invitavano a poggiare la testa sul cuscino e riposare un po'.
Lili si girò su un fianco, un braccio piegato affianco al viso. Sull'orologio digitale campeggiavano le 15.04, l'ora perfetta per fare un sonnellino.
Asuka si sistemò più comodamente sul letto. Gli occhi indugiarono sul viso dolce dell'amica. Sbuffò, sconfitta, prima di circondarle la vita con un braccio e chiudere gli occhi, lasciandosi cullare dallo sciabordio delle onde.

  
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