Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Reneesme    29/03/2009    10 recensioni
Un'idea un po' pazza, nata in una notte insonne. ^.^
Mi sono chiesta... e se esistessero davvero i Cullen, in un universo parallelo? E cosa accadrebbe, se i nostri vampirozzi incontrassero il cast?
Si, avete capito bene... in questa storia oltre ai vampiri, ci sono gli attori del film (Robert Pattinson, Kellan Lutz ecc..)
Spero di avervi incuriosito. XD
*****
"Non riuscivo a crederci.
Tra le mani tenevo quello che ormai veniva considerato da tutti un vero e proprio bestseller e raccontava la vita della mia famiglia. ...TWILIGHT...
Questo era il titolo del libro che probabilmente, un giorno, avrebbe condannato tutti noi... i Cullen.
A questo mondo esisteva sul serio un Carlisle, una Esme, un Emmett ed una Alice Cullen ed una Rosalie e Jasper Hale... ed era altrettanto vero che eravamo una famiglia di vampiri "vegetariari" e che risiedevamo stabilmente a Forks... ma non esisteva LUI... non esisteva un Edward Antony Masen Cullen.
Mi dispiace... perchè al suo posto esistevo IO. Esisteva una Evelyn Claire Cullen."
*****
Nuovo capitolo: LISTEN TO YOUR HEART
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chapter 12: Melody
Image Hosted by ImageShack.us

A me pare uguale agli dei
chi a te vicino così dolce suono ascolta
mentre tu parli e ridi amorosamente.
Subito a me il cuore si agita nel petto
solo che appena ti veda,
e la voce si perde nella lingua inerte.
Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle,
ho il buio negli occhi
 e il rombo del sangue nelle orecchie.
E tutta sudore e tremante
come erba patita scoloro:
e morte non pare lontana
a me rapita di mente.


("A me pare uguale agli dei" poesia di Saffo).

(Evelyn Pov)


Vegliavo notte e giorno quella stanza d'albergo come se custodisse un tesoro inestimabile, che poteva far gola a chiunque.
Sorvegliavo ogni sua mossa ed ogni suo spostamento, come se fossimo legati da un'invisibile filo conduttore che congiunge due poli opposti, due mondi che non potevano convivere, ma che a dispetto di tutte le regole esistenti rimanevano lì, uniti da quel sentimento chiamato Amore.
Erano passati esattamente tre giorni dalla visita di James, nella foresta: istante dopo istante, passavo in rassegna tutti gli eventi accaduti.
Quanto aveva visto?
Sapeva quello che provavo per Robert?
Quando sarebbe uscito di nuovo allo scoperto?
Che intenzioni aveva verso il mio piccolo umano?
E soprattutto cos'era quel "sogno" così vivido? Un'allucinazione? Un nuovo potere?
Scossi la testa all'idea di poter avere un'ulteriore dote extra. Le mie, mi bastavano e m'avanzavano.
E poi a dirla tutta, Emmett mi avrebbe fatto una testa così se solo avesse saputo di questa cosa. Ero fin troppo potente, per i miei e per i suoi gusti.
Evelyn la super-vampira!
No, non poteva essere. C'era qualcosa che non mi era ben chiaro.
Che non dipendesse da me, questo potere?
Quest'ultima domanda mi fece sobbalzare. Era un'eventualità, anche se non riuscivo a mettere a fuoco chi poteva esercitare un dote così potente.


Con le gambe a penzoloni su quel ramo di vecchia quercia, aspettavo silente l'arrivo della notte per avvicinarmi a quello che ormai, era diventato il centro dei miei desideri. Ad ogni calar del sole, raggiungevo la sua finestra, veloce come un fulmine e mi accomodavo su quella sedia per stargli più vicina. L'osservavo nelle sue azioni umane e scoprivo cose di lui che mi entravano dritte al cuore, come appuntite lance: per esempio, odiava l'idea di restare senza la sua musica, lo faceva sentire spaesato. Più di una volta l'avevo visto battibeccare con Jackson per la chitarra, era quasi indispensabile per lui.
Ma c'era dell'altro.
In quei giorni, lo vedevo sempre più triste d annebbiato. Passava intere ore a fissare il soffitto o ad ammirare le stelle, senza fiatare, massaggiandosi le tempie.
Non capivo cos'avesse.


Quella sera, diversamente dalle altre, non era rimasto nella sua camera da solo, ma era stato letteralmente trascinato da Kristen, Ashely e Nikki ad unirsi al resto del cast ad una serata molto soft, organizzata dall'hotel.
Scrutai i pensieri di tutte le persone all'interno dello stabile, per cercare dove fosse.
All'improvviso, m'imbattei in quelli di Stephanie. Attraverso i suoi occhi riuscivo a vederlo, riuscivo a toccarlo e stargli accanto. Singhiozzava vistosamente.
<< Rob, io non riesco proprio a capire >> disse Steph, accarezzandogli la spalla.
Sospirò e si mise le mani sul volto.
<< Sei preoccupato per l'incidente? >> continuò lei.
Di che "incidente" stava parlando??? Ero sempre rimasta con lui e non era accaduto niente di strano, a parte qualche sua perdita di equilibrio che mi aveva fatto seriamente pensare che, avesse dovuto interpretare Bella nel film, invece che Edward.
Scesi dall'albero e raggiunsi la stanza 303, quella di Stephanie. Nascosta dietro l'anta della finestra, sbirciai la scena tra i due.
Fece segno di no, con la testa << Non proprio >>.
<< Per favore, Rob, spiegati >> esclamò spazientita.
Si arrese. << Vive nella mia testa, o per lo meno, è come se lo facesse >> sussurrò tra le dita << L'ho sentita, l'ho toccata con questi >> e sporse in avanti il palmo delle mani << stanno ancora bruciando >>.
Non serviva la presenza di Jasper per capire come stava dentro e quanto devastanti fossero le sue emozioni.
Avvicinai la testa al vetro ed espirai profondamente. Aspettai invana che il mio soffio appannasse il vetro, come accadeva agli umani.
Aveva vissuto anche lui, quel sogno?
<< C'era qualcuno con te? >> domandò sempre più preoccupata Stephanie
Si passò una mano tra i capelli << E' proprio questo che non so! Mi ricordo tutto, la luce abbagliante che mi circondava ed il calore che sprigionavo. D'un tratto, l'ho vista. Una figura angelica che vibrava nell'ombra delle tenebre >>.
Una piccola lacrima rigò la sua guancia arrossata << Il mio corpo la desiderava ed il mio cuore le parlava, come non aveva mai fatto con nessuna
>>.
<< Ed il problema dove sta? >>
Stephanie si alzò dal letto, dove sedeva accanto a Rob e venne verso di me. Pensavo che forse, avrei dovuto nascondermi... spostarmi da lì. Ma non lo feci. Rimasi ferma dov'ero, lasciando che lei mi scoprisse.

Che ci fai qui?

Indicai Robert, che ignaro stava con gli occhi chiusi.

Ah! Ne sai qualcosa?

Alzai le spalle. Era ovvio che io c'entrassi.

Vuoi che continuo a chiedergli le cose?

Annuii semplicemente e lei tornò al suo posto, senza dire nulla a Rob della mia presenza << Non hai risposto,Rob >>.

<< I miei occhi non la vedevano >> ammise sconvolto << E' patetico, non credi? Ho dichiarato il mio amore ad una ragazza di cui nemmeno ricordo il volto >>.
Gli occhi di Stephanie guizzarono nei miei e qualcuno bussò alla porta. Lentamente disse alla persona oltre la porta di entrare.
Kellan e Nikki fecero il loro ingresso. << Eccoti qui pelandrone! >> disse il biondino << Andiamo... abbiamo una sorpresa per te! >>
Se lo caricò quasi in spalla, visto che non voleva muoversi dal letto, ma a fatica e dopo varie minacce, si lasciò trascinare.
Prima di uscire, Rob, si voltò verso Steph << Ora, non mi hai risposto tu >> le sussurrò con voce strozzata.
<< Non si vede bene che con il cuore. Lo sai, l'essenziale è invisibile agli occhi >> rispose Stephanie, togliendomi letteralmente le parole di bocca << L'amore è troppo bello perchè gli occhi possano concepirlo, devi solo ascoltare il tuo cuore >>.
Avevo il groppo in gola e lo stesso Robert, perchè entrambi avevamo la stessa faccia attonita.


Poco dopo i tre ragazzi uscirono dalla stanza ed io aprii la finestra.
Stephanie mi venne incontro e mi gettò le braccia al collo << Dovrai darmi una valida spiegazione per tutto questo >>.
La faceva facile, lei. << Sarebbe più facile e meno doloroso morire un'altra volta >> risposi, conscia della veridicità delle mie parole.
Ci accomodammo di nuovo sul quel letto ed io mi misi dove stava Rob. Il suo dolce profumo era ancora lì, pronto ad inebriarmi.
<< Allora Evelyn >> incominciò Stephanie, con una voce da madre confidente << sputa il rospo >> come non detto.
<< Dall'inizio? >> borbottai e lei annuì con il capo.
<< Sarò breve: è successo tutto tre giorni fa, quando ho preso la decisione più dura di tutta la mia vita >>. Osservai le sue pupille dilatarsi per la curiosità << quella di cancellargli la memoria, dopo avergli confessato chi ero veramente >>.
Il viso di Stephanie assumeva delle tonalità particolari, più andavo avanti. Ma, il culmine lo ebbe quando gli dissi dell'arrivo di James.
<< J-ame-s >> balbettò tremando.
Le presi la mano e le accarezzai il dorso << E' cambiato anche lui, per lo meno nella dieta >> cercai di rassicurarla, perchè era evidente che il fatto di sapere che un vampiro pazzo girovagasse lì intorno, la terrorizzasse. Temeva una sorta di rivalsa dell'intero mondo del sovrannaturale nei suoi confronti, visto cosa aveva scritto nei suoi libri... soprattutto su di lui.
Il suo respiro si fece più calmo e m'invitò a proseguire.
Le spiegai nei dettagli, compresi i discorsi, come fosse andato il "sogno". Era un po' folle raccontare qualcosa di cui non si aveva la certezza che fosse realmente avvenuto, ma comunque era in un certo senso, liberatorio.
<< E' stato lui a dirmi come si era comportato il mio corpo, in quel momento >> continuai << avevo gli occhi velati, completamente assenti e privi di vita >> se avessi potuto, sarei rabbrividita. << Al mio risveglio tutto mi appariva leggermente sfuocato ed anche se può sembrare impossibile, mi ritrovai ad... >>
<< ... annaspare per respirare l'aria >> concluse lei.
La guardai sbalordita e lei mi spiegò che era esattamente quello che era accaduto a Robert. Lei era presente, quando era successo.
<< Cosa vuol dire? Insomma... è malato? Ha qualcosa che non va? >> mi domandò.
Io, con tutta sincerità, non sapevo cosa risponderle.
Era totalmente assurdo... tutto era maledettamente fuori dalle righe. Anche lui, lo era.
Mi tornò in mente una dei quesiti, che mi tormentavano da giorni: che non dipendesse da me, questo potere?
Mi sentii persa, come una nave alla deriva, quando l'unica risposta possibile si fece spazio, dentro di me.
<< Molto... molto peggio, credimi >> furono le sole parole che riuscii a dirle.


Erano passati circa tre quarti d'ora da quando avevo iniziato a raccontare, quando sentii provenire dall'immenso salone dell'hotel un frastuono allucinante. Erano degli strumenti musicali che venivano accordati. Le corde delle chitarre e del basso venivano pizzicate per trovare la giusta tonalità ed i piatti e le casse della batteria tuonavano, come se ci fosse un temporale.
<< Perchè c'è tutto quel brusio di sotto? >> chiesi, tappandomi un orecchio per il suono.
Stephanie fece un salto che mi lasciò di sasso, forse perchè subito dopo ruzzolò giù dal letto. << Sta inziando >> rispose in imbarazzo e con tutti i capelli sul viso.
<< Che cosa? >>
<< La sorpresa per Rob: gli abbiamo organizzato una serata di musica live! >> cinguettò orgogliosa << sai, diventa una noia se resta per troppo tempo senza ascoltare qualcosa >>.

Allora, uscimmo dalla camera e ci dirigemmo verso il salone. Lei andò avanti e si unì al cast, mentre io rimasi un po' indietro ad osservare, tramite i suoi occhi, quello che accadeva.
C'erano tutti: Kris, Michael, Taylor, Nikki, Kellan, Jackson ed Ashely. Perfino l'odiosissima assistente di Stephanie, Wendy.
<< Questa che vi propongo, è l'altra versione di Never Think, quella del mio caro amico Sam >>.
Il riverbero della sua voce al microfono mi colpì come una palla di cannone.
<< S'intitola Too Far Gone, spero vi piaccia >>.
Era lì, sul quel palco con una chitarra acustica sulle gambe e con alle spalle quei grandissi drappeggi rossi che scendevano dall'alto.
Era lì e stava per cantare una canzone.


Too far gone
So you come to me
For rest in my heart
Rest in my home


Aveva una voce incantevole. Bassa ed in certi momenti, anche tremolante ma che suscitava una tempesta nell'anima, come poche.
Chiusi gli occhi e mi sedetti sulle scale ad immaginarlo nella mia mente.


Still I stand to save your soul
Yes, I stand to save your soul
Before you're too far gone
Before nothing can be done


La sua voce mi ricordava quella di un vecchio cantante ammaliatore di blues.

So I come to you
For rest in your heart
Rest in your home
It's what you want


Era venuto da me e si era impossessato del mio cuore. Era suo, l'aveva rivendicato fin dall'inizio.
E questo era quello che volevo.


Girl, you got it all, so hold on
But you're just too far gone.


***

(Robert Pov)

Non appena suonai l'ultima accordo, un applauso scrosciante venne dal pubblico. Era stato emozionante, anche se un paio di volte avevo preso qualche stecca e la voce non era in piena forma.
Rosso di vergogna, feci un piccolo inchino per ringraziare tutte quelle persone che mi avevano ascoltato ed ignorai palesemente le urla che provenivano dai miei compagni: "Vai, Rob!"... "Sei un mito"... "Ti adoro amore mio!"
Quella frase di Kellan poi, volevo letteralmente cancellarla dalla memoria.
Non appena feci quel pensiero, una fitta tremenda alla testa mi colpì in pieno. Non volevo far preoccupare i miei amici, visto che li avevo già fatti penare abbastanza, giorni addietro. Così camuffai un po' il fatto che mi stavo massaggiando la testa, passandomi una mano tra i capelli e come se non fosse successo nulla, tornai al mio posto.
<< Sei stato fantastico >> mi sussurrò Kristen all'orecchio << sono davvero impressionata >>.

Nei suoi occhi traspariva molto di più che dalle sue parole, ovviamente perchè nella sedia accanto alla sua stava faccia da scimmione-Michael.
<< Grazie Kris, per i complimenti e per aver messo su tutto questo >> le risposi gentile, facendole un piccolo buffetto sulla guancia.

<< E a me non ringranzi? >>.
Una voce, chiaramente in falsetto per imitare quella femminile, richiamò la mia attenzione. Decisi di voltarmi, sapendo che al 99% mi sarei pentito di quell'azione e di fronte a me, mi trovai MrSimpatia-Kellan che mi sporgeva in fuori le labbra, come per darmi un bacio.
<< E levati, che non sono il tuo tipo! >> urlai, cercando di divincolarmi da quelle labbra carnose << piuttosto, ti dispiacerebbe andarmi a prendere una birra? >>.
Non feci in tempo a dire per bene quelle parole che, dodici occhi mi circondarono e mi fissarono in modo assassino.
<< Che c'è? >> domandai stizzito in generale.

<< Niente birra, hai sentito cos'ha detto il dottore! >> m'imbeccò Ashely.
Strabuzzai gli occhi e feci una bruttissima smorfia. << E cosa dovrei prendere, scusa? Un succo di frutta, per caso? >>.
Tutti annuirono.

<< Hey, ci siete? Vi ricordate che sono inglese, io??? L'alcool mi scorre nelle vene e non potete impedirmi di ordinarlo! >> sbraitai quasi con la stessa voce da donna di Kellan.
<< Ma davvero??? >> dissero tutti in coro.
Il loro sguardo non era affatto cambiato, era sempre assassino ed aggiungerei quasi sanguinario, visto la presenza di cinque vampiri ed un licantropo.

Mi arresi. << D'accordo, vada per il succo di frutta >> borbottai << appena torno a Londra mi barrico dentro il mio pub preferito e vedrete che sbronza che mi prendo... non saprò neanche più il mio nome >>.

Insieme agli altri mi recai al bancone per prendere da bere.
<< Per me, un Long Island... tu Kellan, cosa vuoi? >> chiese tranquillo Jackson, mettendo il dito nella piaga.

<< Una birra ghiacciata, grazie >> rispose il biondino al barista.
<< E lei signor Pattinson? >>.
Guardai il ragazzo dietro il bancone, con uno sguardo da vero vampiro e feci una specie di grugnito. I miei due amici scoppiarono a ridere, come non li avevo mai sentiti prima e mi ordinarono il succo.
<< Andrà bene vedrai >> sentii una voce familiare parlare con qualcuno sulle scale.
Voltai la testa verso quella voce e vidi Stephanie, ma non il suo interlocutore.

<< Ecco a lei, un succo d'arancia >>. Ringraziai, prendendo il bicchiere e mi diressi verso di lei.
<< Roooobert! >> non appena si accorse dallo specchio del bar che stavo arrivando, girò su se stessa ed avanzò verso di me, abbandondo la persona con cui stava parlando senza salutarla.
<< Stephy, ti ho interrotto per caso? >>.
La mia non era una vera domanda, ero solamente curioso di capire con chi stesse parlando.
Sbirciai oltre i la sua testa, ma lei si spostò quel tanto da impedirmi di vedere.

<< Figurati >> mi prese sottobraccio e mi trascinò lontano da lì, verso il centro del salone dove tutti si erano seduti << sei stato molto bravo, non l'avevo mai ascoltato quella versione >> continuò un tono di voce della serie "cambiamo discorso che è meglio".
<< Sei troppo buona Steph >> le sorrisi dolcemente << mi sa che me ne tornerò in camera >> feci finta di andarmene, perchè volevo vedere la sua reazione.

<< NOOO! >> urlò la scrittrice << Cioè, non è carino... abbiamo fatto tutto questo per te... non te ne puoi andare ora >> cercò di ricomporsi e di abbassare la voce.
C'era qualcosa di grosso che mi stava nascondendo. << Ora, che sta per arrivare il meglio >>.
Oh si, decisamente qualcosa di molto ma molto grosso.

Mi sedetti al mio posto, tra Kristen e Kellan.
Guardai il palco su cui poco prima mi ero esibito e notai che al centro era stato posizionato un bellissimo pianoforte a coda nero.
<< Qualcuno suonerà il piano? >> domandai incantato.

La voce di Stephanie che proveniva dalle mie spalle, mi fece perdere qualche battito << Non guardare con gli occhi, ascolta con il cuore >> le rivolsi un'occhiata perplessa << sarà lei, a tornare da te. Non avere paura >>.
Dovevo iniziare a tremare?
<< Alla vita manca sempre qualcosa per essere perfetta >>.
Un richiamo soave si fece largo tra i mille rumori che vagavano per il salone.
<< La canzone s'intitola The Sound Of White >>.
Mossi la testa verso il centro del palco e lì, focalizzai tutti i miei sensi.

Una scintilla di elettricità pura attraversò completamente il mio corpo, paralizzandolo.
Una delicata ragazza si sedette al pianoforte e fece librare le sue dita affusolate, sui quei tasti che non aspettavano altro di essere suonati da lei.
Chiusi gli occhi e da quella melodia mi lasciai cullare.


Like a freeze-dried rose, you will never be,
What you were, what you were to me in memory
But If I listen to the dark,
You'll embrace me like a star,
Envelope me, envelope me...


Una carezza fredda si avvicinò con una dolcezza ed un calore tale da sciogliermi come neve al sole.
Sentivo le sue parole impadronirsi della mia mente e del mio corpo, andando a colmare quei vuoti che da giorni non mi facevano vivere.
"Ma se io ascolto l'oscurità, tu mi abbraccerai come una stella... avvolgimi... avvolgimi".
Nella mia mente raffiorarono vividi i ricordi di quel sogno. Restavo immobile, avvolto da quella luce abbagliante che tendeva ad illuminare l'infinito. Il mio infinito, che vagava solitario nel buio dell'ombra.

Eravamo come il giorno e la notte, divisi dall'inganno di un istante ma allo stesso tempo indissolubilmente legati come poche cose al mondo. Non potevamo esistere l'una senza l'altro, ma tuttavia non potevamo restare insieme.
Come ci si poteva sentire, quando si è sempre uniti e sempre divisi?
Io non ne avevo idea ma l'unica cosa che sapevo era che senza di lei, per me nulla aveva senso.


If things get real for me down here,
Promise to take me to before you went away, if only for a day.
If things get real for me down here,
Promise to take me back to the tune we played, before you went away.


Promesse.
Grandi e piccoli inganni che potevano alimentare la speranza di milioni di persone e che davano l'illusione di poter raggiungere quel qualcosa che non si pensa possa mai avverarsi.
Io avevo qualcuno a cui promettere ciò che avevo di più importante?
Ci riflettei un attimo e riuscii a vedere solo due immensi occhi verdi che mi rassicuravano e che mi dicevano che mi avrebbero protetto in ogni momento.
Poco importava che non riconoscessi il resto di quel viso, perchè io non avevo paura.
Io, sapevo che prima o poi avrei dissolto quella nuvola di vapore che m'impediva di essere felice.
"Promettimi di portarmi con te prima che tu vada via, anche solo per un giorno".
Non un giorno, non un anno... ma molto molto di più.
Ascoltai dentro di me, perchè avrei voluto dedicare a qualcuno quella specie promessa.
La sola cosa che udii, fu il pulsare incessante del mio cuore per un nome solo: Evelyn.

And if I listen to, the sound of white,
Sometimes I hear your smile and breath your light.
Yeah, if I listen to, the sound of white
You're my mystery. One mystery. My mystery. One mystery.


"E se ascolto il suono del bianco, qualche volta riesco a sentire il tuo sorriso ed a respirare la tua luce".
Bianco. Sorriso. Luce.
Un piccolo filo argenteo collegava quelle tre parole.
TAC! Sentii tornare alla mente degli attimi perduti: un balcone, una sigaretta che mi bruciava la punta delle dita ed un suo sorriso sghembo che mi faceva perdere la cognizione del tempo e del mondo intorno.
Non avevamo deciso di essere così diversi e compatibili allo stesso tempo.
Finalmente avevamo trovato la miracolosa metà che completava il nostro essere, anche se era tremendamente pericolosa.
In qualche modo, c'eravamo misteriosamente scelti su quel balcone. SCEL-TI. DE-STI-NA-TI.
Ovunque andassi, fra tutte le persone notavo solo lei. Lei e tutto quello che faceva, anche i più piccoli gesti.
Le altre persone erano solo delle maschere e lei l'unico viso.
Ed ora lo sapevo.


My silence solidifies,
Until that hollow void erases you,
Erases you so I can't feel at all.
But if I never feel again, at least that nothingness will end the painful dream, of you and me...


"Il mio silenzio si consolida, fino al momento in cui quel vuoto non ti cancella.
Ti cancella, cosicchè io non possa sentire affatto.
Ma se non riuscirò mai più a sentire, alla fine quest'inesistenza porrà fine al sogno doloroso, che riguarda me e te".

Un sogno doloroso.
Come un fulmine a ciel sereno, il ricordo di quella notte si ripresentò ai miei occhi.
"Sarà come se non fossi mai esistita". Eri tu, non è vero?
Eri il misterioso angelo della notte che mi sussurrava parole che sapevano d'addio? Perchè, Evelyn?
Forse, perchè sono uno stupido e fragile umano e tu la pazza e masochista vampira?!?!
A me, non interessa cosa sei. Io riesco a sentirti... riesco a vedere la vera te.
"La prima regola: mai fidarsi degli umani"
"La seconda: negare, negare, negare sempre"
"E la più importante: mai innamorarsi di un umano, perchè amare gli umani significa vederli morire"
E questo, va oltre a tutte le vostre insulse regole.


Quella canzone, aveva risvegliato dentro di me migliaia ricordi assopiti.  
Era come se, negli ultimi giorni, avessi vissuto con delle enormi bolle di sapone che mi volteggiavano nella testa.
Mi occupavano lo spazio, m'impedivano di arrivare alla fonte del mio dolore e mi falsavano la visuale, distorcendo quella realtà.
Grazie a quelle note ed a quella meravigliosa voce, quelle grandissime bolle erano sparite.
POOF!  POOF!  POOF!
Erano scoppiate in meno di un secondo, sotto il flebile tocco di tanti piccoli spilli.


Riaprii gli occhi, sperando di ritrovare davanti a me, la più bella visione mai esistita. Ma non accadde.
Cercai Evelyn, tra tutti quei volti sconosciuti... ma non riuscii a vederla.

<< Sta prendendo l'ascensore >>.
Mi voltai verso Stephanie, incredulo di quello che avevo appena sentito. << Ma come... come fai a sapere... chi sto cercando? >>.
Alzò un sopracciglio e senza dire una parola, indicò la mia fronte << Ce l'hai stampato a caratteri cubitali. Ed ora sbrigati.. >> si voltò nella direzione opposta, dove il "plin" avvertiva l'arrivo del mezzo. << non vorrai mica perdere il viaggio più importante della tua vita >>.
Le schioccai un veloce bacio sulla guancia, per ringraziarla ed iniziai a correre verso la mia meta.



***************************************************************************************************************
Ok, scusate la lunghezza del capitolo... ma dovevo farmi perdonare l'assenza di 2 settimane.
Spero che vi sia piaciuto!
Vediamo se avete capito di chi è questo misterioso nuovo potere...

Vi metto i link delle 2 canzoni: mi raccomando ascoltatele!
1) Too far Gone
2) The Sound of White

Non riesco a ripondervi alle recensioni, ma non temete lo farò nel prossimo chappy!
Leave me a Comment!
Vi adoro tutte!!!!





 



 
  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Reneesme