Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

Feature Story

Marco leggeva distrattamente i titoli del quotidiano quando la caffettiera sbuffò nuvole di vapore. Versò il liquido in due tazzine, aggiunse un cucchiaino di zucchero, portò il tutto in camera da letto.
Da un cumulo di candide lenzuola aggrovigliate spiccava una chioma corvina: «Che cosa c'è per colazione?»
«Caffè e giornale.»
Ace si mise seduto, tese pigramente la mano verso di lui.
Marco gli lanciò il quotidiano, sorrise quando sentì un "mphf" soffocato. Lo aveva colpito in piena faccia.
Ace stese il giornale sussurrando una mezza imprecazione. Gli occhi rimasero testardamente incollati sulle righe, anche quando sentì il tepore di un braccio cingergli le spalle. Sulle sue labbra s'increspò un ghigno: «Guarda qua!»
La foto di Pugno di Fuoco era in copertina, l'articolo parlava di aggressione a un gruppo di Marines.
«Sei venuto incredibilmente bene, per quel brutto muso che ti ritrovi», Marco scombinò i capelli corvini con una mano.
«Tu non appari mai sul giornale», constatò.
«Con tutto quello che scrivono, non essere pubblicati diventa un onore».

Ace sfogliava le pagine freneticamente, si soffermò su quella dei morti.
«Il nome del tuo fratellino non è sul necrologio, tranquillo».
Il corvino sbuffò, prima di lasciare il quotidiano nelle mani del biondo: «Certo che non è lì, è pur sempre mio fratello». Espresse una nota di malcelata preoccupazione poggiando la testa sulla spalla del biondo.
Marco trovava i giornali molto più utili a coprire le notizie, che a diffonderle. L'unico motivo per cui non si fosse trasformato in Fenice dando vita a una spassionata battuta di caccia aerea al News Coo, era per Ace.
Considerando che aveva giusto bisogno di sgranchirsi le ali, non era cosa da poco.
Tra lui e Rufy c'erano miglia e miglia di distanza, non bastavano per impedirgli di interpretare la parte del bravo fratello maggiore.

Era un ragazzino all'apparenza così vivace e spensierato. Marco doveva ammettere che lo trovava irresistibile.
La narcolessia aveva colto per l'ennesima volta il pirata di fuoco. Si era assopito sulla sua spalla. Nonostante la lunga dormita della notte prima. Nonostante il caffè.
Ace era sicuramente unico nel suo genere.
Un po' degnando di nota le righe del quotidiano, un po' ignorandole, gli occhi di Marco finirono per scorrere sulle lentiggini del moro, poi sulle sue labbra.
Decisamente, lo trovava irresistibile. Anche troppo.

NdA: anche se lei non lo sa, questa fanfiction è nata grazie a SuperNova013 -e a una corrispondenza di MP che comincia 15 mesi fa circa. No, non siamo così affiatate, è solo una lunga storia.
Era da secoli che non scrivevo qualcosa su questi due, credo che all'epoca si parlasse ancora di Marineford.
Ringrazio Nami 93 per la seconda opportunità. Santa subito.
Era anche da secoli che non scivevo qualcosa di così... corto. Ho passato un periodo a sfornare (nel privato) One Shot da almeno 1400 parole.
E se sono riuscita a contenermi, in questa, è perchè puntavo a una Drabble. Ahahahah. Divertente.