Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: Soccer Geek    17/03/2016    1 recensioni
Sono passati due anni dalla sconfitta di Deep Blue. I fratelli Ikisatashi hanno fatto ritorno al loro pianeta con la Mew Aqua e l’intenzione di renderlo bello e abitabile come la Terra. Nel frattempo i membri della squadra Mew Mew sono andati avanti con le loro vite sulla Terra, nonostante non siano ancora sicure del perché possano ancora trasformarsi in Mew Mew. Nessuno dei due gruppi ha più visto l’altro dal loro addio. Improvvisamente Kisshu appare di fronte a Ichigo e Retasu, sanguinando e dicendo di essere stato tradito. Ora le TMM si trovano nel mezzo di un’altra guerra intergalattic, dato che il fratellastro di Kisshu, Mylo, è venuto non solo per ucciderlo, ma per conquistare la Terra insieme al pianeta natale degli alieni appena rinnovato. Fortunatamente questa volta non sono soli in questa battaglia. (Presentazione tradotta)
**
[Long-fiction TRADUZIONE – tutti i dettagli all’interno ^^]
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 16


"Così stanno le cose," disse Ichigo mentre Rirī le steccava il polso slogato e Zakuro le portava una borsa del ghiaccio per i lividi. "Dobbiamo imparare a combattere corpo a corpo."

"Ichigo ha ragione,” disse Minto osservandosile calze rotte e le medicazioni alle ginocchia. "Questo ninja ci ha preso di mira troppe volte nelle ultime settimane."

Oltre ad essersi fatto vedere all'ospedale, il ninja si era presentato alla biblioteca per attaccare Retasu, alla pausa pranzo di Taruto a scuola, aveva attaccato Kisshu mentre portava fuori la spazzatura del Café, Pai e Rin mentre tornavano dalla consegna di una torta, aveva sorpreso Zakuro in camerino prima di una sfilata e ora aveva affrontato Ichigo e Minto di ritorno dal negozio di alimentari.

Retasu aveva gli occhiali rotti ed era piena di lividi causati dai libri che le erano caduti addosso, quando era stata scaraventata contro uno scaffale. Taruto sfoggiava un occhio nero e l'orgoglio ferito, ma quest'ultimo fu curato da Purin, che gli faceva le fusa e lo inondava di bacini. Kisshu aveva un brutto sfregio sullo zigomo, e le maniche della divisa da lavoro strappate. Pai e Rin erano riusciti a cavarsela con danni fisici molto lievi, ma entrambi erano tornati esausti e a mala pena capaci di camminare in linea retta. Zakuro aveva qualche ferita da schegge di vetro dove il suo specchio si era rotto, ma altrimenti era illesa. Il suo agente, d'altro canto, aveva dato di matto. Ichigo si era slogata il polso cercando di proteggersi dalla caduta ed era piena di lividi, Minto infine aveva ginocchia e mani insanguinate e leggermente bruciate per l’atterraggio sull'asfalto caldo. 

"Si nota un filo logico," disse Zakuro. "Il ninja si fa vedere in luoghi pubblici, con molta gente intorno."

"Ciò significa che non possiamo trasformarci per proteggerci," disse Retasu sfregandosi gli occhi. Stava cercando di sistemarsi le lenti a contratto, che metteva raramente, ma non aveva altra scelta che indossare fino a che fossero arrivati i suoi nuovi occhiali. Guardò lei sue compagne Mew Mew. "E non so per il resto di voi, ma a me combattere viene naturale solo come Mew Retasu. La Retasu di tutti i giorni è un bersaglio facile."

"Stessa cosa," disse Minto. "Mew Minto è la combattente. Minto la ballerina non lo è."

"Come ha detto Ichigo Onee-Chan," commentò Purin dalla sedia. "Dobbiamo imparare a combattere corpo a corpo, na no da."

"Possiamo spostare al muro i tavoli della sala da pranzo e usare lo spazio per un po’ di allenamento?" chiese Rin a Ryo.

"Non vedo perché no," rispose Ryo. "Prenderemo anche qualche tappetino, così nessuno si farà male nelle cadute."


La mattina seguente, ore prima dell'apertura del Café, lo staff era dentro a spostare i tavoli e impilare le sedie per liberare il pavimento sul quale vennero stesi dei tappetini blu.

Pai e Rirī fecero un incontro di dimostrazione. Tutti osservarono ammirati i due gemelli danzare uno attorno all'altro, schivando e bloccando, con uno scintillio trionfante negli occhi ogni volta riuscivano a mandare un colpo a segno sull'altro. Alla fine, dopo molti minuti, Pai chiamò il time out. Lui e Rirī si fecero un inchino e scesero dai tappeti.

"È stato fantastico!" esclamò Ichigo. 

"Guardare voi due combattere non mi stanca mai," aggiunse Kisshu lanciando a Pai una bottiglietta. Il maggiore trangugiò l'acqua con gratitudine e si asciugò la bocca col dorso della mano.

"Rirī è un'ottima avversaria," rispose. Si girò verso sua sorella minore. "Ho sempre pensato che tu avresti dovuto accettare l'Addestramento Avanzato."

Rirī alzò le spalle asciugandosi la fronte con un panno. "Adoro quello stile di combattimento, ma adoro ancora di più ciò che faccio," spiegò. Sorrise e guardò il resto del gruppo. "Allora, chi vuole cominciare?"

Minto e Zakuro si offrirono volontarie, nonostante entrambe fossero nervose. Rirī spiegò e mostrò le mosse base a Minto, mentre Pai faceva lo stesso con Zakuro dall'altra parte della stanza. 

"Di solito, all'inizio di questo addestramento, ti viene insegnato a non mettere forza negli attacchi, a meno che non sia una sfida o un vero scontro," spiegò Rirī sistemando la posizione di Minto. "Comunque voglio che tu metta un po' di energia in queste mosse, così possiamo vedere dove hai bisogno di migliorare e dove sono i tuoi punti di forza, oltre ad allenarti per combattere un avversario reale."

In pochi minuti, Minto e Rirī erano in pieno combattimento.

"Ehi, sto diventando brava!" esclamò Minto con un sorrisetto, mentre bloccava uno dei colpi di Rirī. 

Rirī sorrise e velocemente si abbassò sulle ginocchia, fece un giro e calciò le gambe di Minto da sotto. Minto cadde con un grido di sorpresa.

"Bel lavoro Minto," disse Rirī aiutandola a rialzarsi. "Ho senza dubbio visto dei miglioramenti. Hai anche un equilibrio sorprendente."

"Grazie," rispose Minto, compiaciuta, prendendo una bottiglia d'acqua dal tavolo. 

Anche Zakuro sembrava contenta di come era andato il suo allenamento e fece l’nchino finale a Pai.

"Retasu-san?" disse Pai, offrendo la mano alla ragazza dai capelli verdi. Timidamente Retasu la accettò. Lui la porto nel mezzo della materassina e la ragazza sentì gli occhi di tutti puntati su di lei, dato che Rirī aveva deciso di fare una pausa. In realtà voleva solo vedere cosa sarebbe successo tra i due.

Pai gentilmente insegnò a Retasu la posizione di difesa e lei arrossiva ogni volta che lui le spostava un braccio.

"Da questa posizione, puoi facilmente passare all'attacco," disse Pai colpendo un avversario immaginario con un pugno come dimostrazione. Quindi si spostò di fronte a Retasu. "Ora prova tu contro di me."

Tremando dalla paura e dall'imbarazzo, Retasu fece come le era stato spiegato, con gli occhi serrati, sussultando per tutto il tempo. Esitante, portò in alto il pugno...

... e in un instante si pentì del momento in cui le sue nocche avevano sfiorato la guancia di Pai. 

Pai corrugò la fronte. "Retasu-san, devi mettere un po' di forza nella attacco. Se lo impari così adesso, non esiterai a colpire il tuo nemico quando ce ne sarà bisogno," disse Pai pazientemente.

"Ma io non voglio fare del male nessuno!" rispose Retasu preoccupata.

"Io ho allenato la mia mente e il mio corpo per anni per riuscire a sopportare ogni colpo infertomi," le assicurò Pai, mettendole la mano sulla spalla e facendola diventare rossa come un pomodoro. "E se mi farò del male durante questi esercizi di allenamento, ti posso garantire che non sarà la prima volta né l'ultima." Pai si mise nella stessa posizione di difesa che aveva mostrato a Retasu qualche minuto prima. "Adesso fai come ti ho mostrato e colpiscimi con tutta la forza che hai."

"O-ok," mormorò Retasu.

Pai osservò la Mew dai capelli verdi mettersi nella stessa posizione in cui era lui, poi velocemente assumere quella di attacco. Vide il suo pugno arrivare verso di lui e nonostante sapesse di dover rilassare il corpo per incassare bene, in realtà non credeva che il colpo sarebbe stato granché...

Subito dopo si ritrovò a terra supino, stordito a fissare le nuvole dipinte sul soffitto del caffè, stelle e punti neri danza ti davanti agli occhi. O almeno, al suo occhio destro, quello sinistro si stava lentamente gonfiando fino a chiudersi.

Girò lievemente la testa e si rabbuiò nel vedere entrambi i suoi fratelli a terra che ridevano come pazzi. Taruto rotolava sul pavimento tenendosi forte lo stomaco, mentre Kisshu stava sulla pancia pestando le piastrelle col pugno. Le sue sorelle, non più comprensive di loro, ridevano con le braccia strette al ventre. Quindi vide Ryo che si reggeva stretto allo stipite della porta anche lui piegato in due dal ridere. Le Mew Mew non erano meglio. Almeno Minto, Zakuro e Ichigo cercavano di nasconderlo, ma Purin era festante.

Cosa mi ha colpito? Si chiese per un poco. Si sedette facendo attenzione, sbattendo gli occhi un po’ di volte per darsi equilibrio e sentendo l’insorgere di un blando mal di testa.

Vide Retasu, che stava lì in piediin stato di assoluto shock: il suo viso era di tutti i colori e teneva entrambe le mani strette alla bocca.

"Gomen-nasai, Pai-Kun," continuava a ripetere Retasu da dietro le mani.

Almeno Keiichiro ebbe pietà di Pai, lo aiutò ad alzarsi e gli porse una borsa del ghiaccio, che Pai istantaneamente si mise sull'occhio, sollevato di sentire un po' del dolore sciogliersi insieme al ghiaccio. 

"Mi hai tirato un bel pugno," disse Pai imbarazzato ad una mortificata Retasu.

"Gomen-nasai," sussurro lei con un inchino. "Non intendevo colpirti così forte."

"Se non altro ora sappiamo che Retasu se la caverà, se il ninja la attaccherà ancora," disse Rin con una risata.

"Bel colpo, Retasu Onee-chan!" esultò Purin. Pai scelse di ignorarla come aveva fatto con i suoi fratelli, i quali sapeva non gli avrebbero mai, mai fatto dimenticare la cosa.

"Penso che sia abbastanza per oggi," disse Kei guardandosi attorno.

"Sono d'accordo," rispose Pai e così dicendo se ne andò per medicarsi l'occhio nero e la vergogna.

Con Pai fuori dalla sala, Retasu aveva iniziato a scusarsi con i suoi fratelli. 

"Non serve," disse Rin, fermando le sue scuse. "Gli serviva un bel colpo al suo ego. Così adesso lascerà in pace Rirī per un po', dato che sa benissimo che non sarebbe successo nulla se non avesse abbassato la guardia."

"Sa anche che Rirī non si sarebbe mai aspettata un colpo facile," aggiunse Kisshu raccogliendo i tappetini insieme a Ichigo.

"Comunque, da dove ti viene tutta quella forza?" chiese Minto.

Retasu sorrise timidamente. "Chi avrebbe detto che tutti quegli anni ad essere costretta a portare le borse pesanti delle compagne avrebbero allenato un bel po' di forza negli arti superiori?"

"Oh, Retasu Onee-chan," disse Ichigo scuotendo la testa.

"Lo so," disse Retasu abbassando lo sguardo.


Iniziarono il solito lavoro al Café, anche se la giornata non fu meno interessante. 

Pai era immensamente popolare tra le ragazze che venivano al Café, a causa del suo bell'aspetto e dell'aria tenebrosa e spesso flirtavano con lui. Quel giorno ogni singola ragazza che attraversava la porta del Café gli faceva le fusa per l'occhio nero.

"Cosa ti è successo?" chiedeva una ragazza trattenendo il respiro .

"Un piccolo incidente prima del lavoro," rispose semplicemente Pai. "Sono inciampato in qualcosa che era più duro di quanto mi aspettassi."

"Povero cucciolo," pigolò l'amica della prima ragazza, accarezzando la guancia di Pai che le riempiva il bicchiere. 

Entro la metà pomeriggio Pai aveva fatto il callo alle attenzioni delle clienti. Non incoraggiava certo il loro comportamento, ma lo tollerava, se non altro, quelle ragazze lasciavano abbondanti mance.

Tuttavia Retasu aveva assistito al ripetersi di quelle scene per tutta la giornata ed era verde di rabbia. Un'ora prima della chiusura, dopo aver visto un'altra bella ragazza rimbambirsi attorno all'alieno, Retasu si ritirò come un uragano verso la cucina, schizzando ovunque acqua sporca della pulizia dei tavoli.

"Gli ho fatto un occhio nero, dovrei essere io a stargli attorno," grugnì a se stessa oltrepassando Kisshu e Ichigo. I due si scambiarono un'occhiata consapevole. 

"Cento yen che alla prossima ragazza che tocca la faccia di Pai, quella si trasforma e la sbatte fuori dalla porta con un Retasu Rush," ghignò Kisshu.

"Nah, farebbe qualcosa di più discreto. Farebbe finta di inciampare e rovesciare del cibo addosso ragazza. È goffa e, beh, è Retasu, tutti crederebbero che sia stato un incidente," replicò Ichigo. 

Nessuno dei due arrivò a vedere cosa successe dopo, perché le luci tremarono e si spensero. Keiichiro uscì dalla cucina, annunciando che c'era un problema elettrico e scusandosi perché avrebbero dovuto chiudere prima quel giorno. 
Una volta che l'ultimo cliente fu fuori, Rirī riaccese le luci.

"Mylo?" chiese. Keiichiro annuì cupamente.

La squadra annuì in risposta e tutti estrassero i propri pendenti. Entro pochi minuti erano arrivati alla zona della battaglia trasformati e pronti all'azione.


"Dieci minuti, niente male," disse Mylo fluttuando nell'aria, facendo oscillare dal mantello un grosso e antico orologio da taschino argentato. “Felice che siate venuti a giocare.” L'alieno alzò un sopracciglio quando vide Pai.

“Cosa ti è successo, Ikisatashi?” chiese. “Hai volato contro qualcosa di duro?” 

“Qualcosa del genere,” rispose Pai secco.

Mylo alzò le spalle. “Non sei mai stato il migliore nel volo, quindi non vedo perché stupirsi,” disse esaminandosi le unghie con scarso interesse.

Pai si sentì il viso avvampare al commento, però dovette ammettere di essere più arrabbiato perché l'altro aveva ragione.

Di colpo Mylo alzò lo sguardo e ghignò. “Questa conversazione mi annoia,” disse sollevando le mani. I suoi palmi si illuminarono e materializzò un parassita a forma di medusa. “Animiamo un po’ questo allegro raduno. Per l’appunto, Mew Ichigo, vorrei presentarti qualcuno, credo che andrete d’accordo purr-fettamente.”

Subito un piccolo gattino rosso cadde sotto il controllo di Mylo. E sembrava proprio avere una predilezione per gli oggetti luminosi…


“Metti giù Purin, gattaccio cattivo!” gridò Purin sospesa a mezz’aria per la coda tra le zampe ora giganti di quello che era stato il gattino. Kisshu si alzò in volo e cercò di liberarla, mentre gli altri distraevano il chimero e cercavano di distruggere il parassita dentro di lui. 

Kisshu provò a pugnalare la zampa del gatto con le sue spade, in modo che lasciasse andare la Mew Mew, tuttavia quello si mosse e lo evitò. Purin strillò di dolore. 

“Attento alla coda!” gridò a Kisshu.

“Scusa!” rispose lui prendendo la mira di nuovo. Stavolta il colpo andò a segno e Purin venne liberata con un ululato. Taruto volò ad afferrarla, mentre Kisshu tirava fuori il pugnale dalla zampa infilzata.

“Grazie per aver preso Purin, Taru-Taru!” disse Purin dandogli un bacio sulla guancia. 

“Certo, certo,” disse Taruto arrossendo. “Andiamo a finire questo felino oversize. E non sto parlando di Ichigo...”

“CHE COS’HAI DETTO, NANETTO?” gridò Ichigo indignata, fulminando Taruto con lo sguardo, col pelo ritto e gli occhi infuocati.

“Niente!” rispose lui in fretta, lanciando un’occhiata alla Strawberry Bell di Ichigo, che sapeva da precedenti esperienze poteva mirare parti molto sensibili dell’anatomia di un ragazzo. E faceva più male di quanto si poteva credere.

“La pagherai comunque dopo!” gridò Ichigo. Taruto deglutì e ritornò alla battaglia. 

Il mostro era quasi sconfitto, quando all’improvviso Rozū strillò. Il ninja era tornato e stava trattenendo la ragazza così stretta da impedirle di teletrasportarsi. 

Rirī mollò l’arco e si precipitò verso i due, sferrando al ninja un tagliente calcio negli stinchi. Quello lasciò andare Rozū, che velocemente si teletrasportò accanto a Pai e Rin. I gemelli alzarono le armi per unirsi a Rirī che fronteggiava il ninja, ma la ragazza gridò loro: “Finite il chimero! Qui me la sbrigo io!” 

Riluttanti, suo fratello e sua sorella si voltarono di nuovo verso la battaglia. Rirī e il ninja si fissarono a lungo, ognuno sfidando l’altro a fare la prima mossa. Alla fine il ninja attaccò, e Rirī lo bloccò con il braccio prima di sferrare il suo attacco, che venne anch’esso parato. 

Continuarono con questo ritmo per un po’, poiché si equilibravano perfettamente nel combattimento.

Rirī finalmente mise a segno un colpo sulla spalla del ninja, colpendo un nervo a destra, così che il suo intero braccio fu immobilizzato.

Il ninja indietreggiò fissandola con duri occhi blu zaffiro. 

Aspetta, conosco quegli occhi, pensò Rirī con improvviso orrore. 

Volò attraverso l’aria e strappò via la maschera del ninja, rivelando il volto di un Cyniclon sedicenne, di bell’aspetto, con i capelli rosso fragola che gli ricadevano sulle spalle e due lunghi e folti codini ai lati del viso. Un viso molto familiare per Rirī.

Gli occhi di Rirī si riempirono di lacrime.

“Zen?” sussurrò.

Il ragazzo – Zen – sussultò al suono della sua voce, si sollevò nell'aria teletrasportandosi via. 

Riri rimase in un silenzio impietrito, sentendo i suoi amici e fratelli che la chiamavano.

“Rirī?” disse Taruto mettendole una mano sulla spalla.

Con le lacrime agli occhi, Rirī spinse via il fratello minore e corse via, afferrando da terra il suo arco. Raggiunto il limite dell’isolato si teletrasportò, ignorando i richiami di Rin. 

"Come mai tutto questo?” chiese Minto.

Tutti i Cyniclon eccetto Rozū alzarono le spalle. La più piccola Ikisatashi tuttavia era seria.

“Io so chi è il ninja e adesso lo sa anche Rirī,” disse tristemente la ragazzina. “Quando mi ha afferrato, la sua manica si è sollevata un po’. C’era il tatuaggio di un drago blu sul suo braccio.”

“Quindi?” chiese Ichigo. Kisshu si girò verso di lei, con il viso che rifletteva il suo stupore. 

“C’è solo una persona che conosciamo che sa combattere così, far reagire Rirī nel modo in cui ha fatto e ha un dragone blu tatuato sull’avambraccio,” disse.

“Chi?” chiese Retasu.

“Zen Tatsuya,” disse Pai solennemente. “Il migliore amico di Rirī.”



Buonasera :) Ebbene sì, con un capitolo lungo e interessante ho ripreso in mano Alien Uprising e conto di andare avanti così. Questa storia non ha mai avuto molto seguito, ma nonostante questo, la traduzione è un impegno che voglio prendermi, quindi prima o poi la finirò di sicuro :) 
Nel frattempo ho creato una pagina Facebook e mi permetto di spammarla qua Endorphin_94 EFP
Inoltre proprio oggi ho finito il disegno che questo capitolo mi ha ispirato Zen Tetsuya
Grazie a chiunque passerà di qui 
Endorphin <3 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: Soccer Geek