THE SWEETEST
PROMISE
La superficie del lago nero era
stranamente immobile, considerato il vento sferzante che soffiava in quel
pomeriggio di fine aprile. Nel silenzio che abbracciava il giardino deserto si
potevano udire solo due respiri leggeri, intervallati da frecciate più o meno
velenose e vaghe minacce di maledizioni senza perdono.
Sotto il porticato che correva lungo
tutto il perimetro della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts due figure
stavano chine su una pila di libri, le cui pagine ingiallite si agitavano al
vento, come sfogliate da mani invisibili.
In realtà solo una delle due, una
bella ragazza con folti riccioli bruni era davvero presa dallo studio, mentre
il biondo seduto accanto a lei si limitava a osservarla, fumandosi una
sigaretta in tutta tranquillità.
- saresti così gentile da darmi una
mano, invece di startene lì impalato a fumare? –
- no –
Hermione Jane Granger distolse per un
attimo gli occhi dorati dal libro di pozioni, che la stava facendo impazzire da
almeno due ore, per posarli in quelli
argentei e immobili di Draco Lucius Malfoy.
Se solo quel maledetto serpente si
fosse degnato di aiutarla avrebbero già finito da almeno un’ora; in fondo, per quanto le bruciasse ammetterlo, era lui
il migliore in pozioni.
- sei irritante, Malfoy –
- e tu sei stupenda, mezzosangue –
Il biondo si alzò improvvisamente e
si abbassò, piegandosi sulle ginocchia, fino a trovarsi con il viso a pochi
centimetri da quello di Hermione che gli sorrise ironica, con malcelata
indifferenza.
Chiudendole la bocca con la sua
cominciò a solleticarle dolcemente le labbra con la lingua.
- Draco, smettila… - sussurrò
Harmione, senza però avere la forza di sottrarsi al tenero tocco di lui.
Lo stava facendo di nuovo, pensò,
maledicendosi per la propria debolezza. Si stava lasciando baciare da uno per
cui quel bacio non significava nulla se non una conferma del potere che aveva
su di lei.
Ma era poi davvero così?
- è inutile che fai la sostenuta,
mezzosangue, lo so che non puoi resitermi – la provocò lui, sapendo di colpire
un nervo scoperto.
Infatti, una risata secca riempì l’aria
fresca del giardino.
- quanto sei presuntuoso – sbottò la
grifoncina, staccandosi bruscamente. Un semplice sguardo le bastò a inchiodare
il maledetto serpeverde alla colonna a cui era appoggiato.
Come si aspettava Malfoy non rispose,
ma si limitò a fissarla intensamente in quegli occhi dorati, capaci di
incendiargli il sangue nelle vene. Un lieve
sorriso gl’increspò le labbra, mentre in una strana carezza lasciava scivolare
il dorso della mano sulle gote liscie e leggermente arrossate dal vento di
quella che ormai considerava la SUA mezzosangue.
Prendendole il viso tra le mani si abbassò su di lei, depositandole un
bacio leggero a fior di labbra, incapace di rinunciare a quel tenero contatto. Contatto
che si affrettò ad approfondire, costringndola ad alzarsi e cingendole la vita
con entrambe le mani, per poi stringersela contro.
Una goccia di pioggia scivolò lungo
il collo della grifoncina, riportandola alla realtà appena in tempo per
scorgere un sorriso di soddisfazione allargarsi sul volto pallido di Draco.
Posandogli entramebe le mani sul
petto spinse con forza, allontanandolo da sé, per poi a sua volta
indietreggiare di ualche passo.
- tu…tu..sei veramente uno stronzo!-
sbottò, avvampando per la vergogna. Cercando di ignorare la sensazione di
calore che le inondava le guance, che si stavano lentamente tingendo di un
imbarazzante rosso cremisi, gli rivolse lo sguardo più sprezzante che potè,
ottenendo come risultato solo che il sorriso che deformava il bel viso di
Malfoy si allargasse ancora di più.
Ormai pioveva a dirotto e senza
nemmeno tentare di ripararsi i due rimanevano in piedi, uno di fronte all’altro,
fissandosi intensamente negli occhi.
I vestiti zuppi aderivano
completamente ai loro corpi, lasciando intravedere quelle curve che sembravano
disegnate apposta per stare insieme. Il cuore
martellava nei loro petti, che si sollevavano e abbassavano ritmicamente.
Veloci, troppo veloci.
- ti odio, Malfoy – gli comunicò
Harmione, dandogli le spalle per impedirgli di scorgere le grosse lacrime che ormai
da qualche minuto le solcavano le guance, già umide di pioggia. – ti odierò per sempre –
Le labbra rosse di Draco Lucius
Malfoy si piegarono in un ghigno amaro, mentre il suo cuore si riempiva di un
sentimento che ormai stava imparando a riconoscere.
- è
una promessa? -