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Autore: SoyunCasiAngel    20/03/2016    0 recensioni
Lali è una ragazza dalla bellezza molto particolare,ha scuola va bene e ha una relazione con Gaston che va a gonfie vele,tuttavia nella sua vita c'è una persona che sembra far di tutto per darle fastidio e farla innervosire non poco anzi,parecchio.Il ragazzo in questione è Peter il tipico bello ma scemo con cui litiga tutto il tempo ma che guarda caso è proprio il fratellino del suo attuale ragazzo.
ps, storia non mia,ripubblicata con permesso autrice
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Marianella, Rama, Tefi, Thiago
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non reciterò mai con lui.. nemmeno morta passerei delle ore chiusi nella stessa stanza per imparare delle stupide battute per Romeo e Giulietta. Per di più, un'opera romantica, con un rozzo animale che di amore non capisce nulla. Lui paragona le ragazze a dei calzini che una volta usati, si possono buttare. Già, avete capito il tipo. Uno stupido casanova,viscido e insulso che si diverte a scoparsi tutte e quando ne è soddisfatto le molla con una scusa da povero cane bastato.Ma la cosa che mi stupisce è che ci siano ancora ragazze idiote e oche che ci vanno a letto. Poi dopo si lamentano perchè Peter le ha solo usate.Davvero patetiche... Ritornando alla dura e schifosa realtà.. io e Peter per fortuna c'e ne eravamo scampati senza note o senza richiami dei rispettivi genitori. Ma con una cosa assolutamente orrenda.. Dovevamo passare insieme molte ore per imparare a memoria le nostre battute ed esporle davanti a tutta la scuola per il corso del signor Vazquez, il nostro professore di recitazione. Maledetta materia! "Io non verrò mai da te" bofonchiò Peter guardandomi schifato. "Io non ho nessunissima intenzione di venire da te, invece" ricambiai lo sguardo con aria di sfida. "Senti qualcosa dovremmo pur inventarci, il preside è già stato benevole nei nostri confronti a risparmiarci la convocazione dei nostri genitori. Quindi.. potremmo fare una tregua e dimostrargli che ci piacciamo.. così forse ci rispiarmierà la patetica operetta che vuole farci recitare" finì io con molta naturalezza. "Una specie di farsa, per scamparci quello spettacolino imbarazzante" commentò Peter, in risposta annuì guardandolo mentre si aggiustava i capelli che con tanta malvagità li avevo rovinati, feci una risata soffocata, ma poi mi ricomposi e ritornai seria immagginandomi il disastro che aveva causato il fango, sui miei capelli çç Una volta che suonò la campanella Peter mi guardò e disse: "Pur di non rovinare la mia reputazione farò finta che tu non mi fai schifo, ma stanne certa che ti odio Esposito" finì con disprezzo che si guadagnò una mia occhiataccia, "Lanzani, per me sarebbe meglio se non fossi mai nato, quindi farò il possibile anche io" risposi acida e poi mi voltai raggiungendo di corsa la mia aula. * * * Finalmente dopo 5 ore di scuola, mi diressi stremata a casa, ovviamente a piedi e per mia grande sfortunata dietro di me sentivo i passi di quell'insulso bamboccio di Peter che non alzava mai i piedi dal terreno quando camminava, e questo mi irritava ancora di più. "Hey suora, come mai oggi ti sei messa una gonna? Pensavo che le suore andassero in giro coperte" commentò malizioso. Ohhh ci mancava solo questo suo commento da animale in calore. Mi voltai scocciata, "Possibile che anche con la tua acerrima nemica tu debba fare il porco maniaco?" domandai acida. "Devo confessare che hai un bel corpo e che se non fossi così antipatica e suora, saresti una delle mie amate amichette" replicò lui sorridendo in modo arrogante. "1: Non sono suora, 2: Non ci tengo ad essere una delle tue amichette' e 3: Vaffanculo Peter" sorrisi soddisfatta e poi mi voltai continuando a camminare. Peter, senza perdere tempo, mi fù subito accanto e continuò ad infastidirmi. "Vuoi un'altro pugno?" mi girai verso di lui e lo vidi ghignare con il suo solito comportamento da bimbominkia, che mi dava il nervoso. Però devo ammettere che è dannatamente BELLO, si ma non fatevi un'idea sbagliata, non mi piace per niente, è idiota, arrogante, antipatico e lo odio da quando sono nata! Direi che è molto più alto di me .. ha gli occhi verdi smeraldo, due labbra rosee e carnose, dei capelli castani e corti con un ciuffo ribelle (ormai rovinato dalla sottoscritta, pienamente soddisfatta :D) e un corpo scultoreo, beh è anche normale, pratica rugby praticamente da quando era piccolo ù.ù Era il solito bello ma scemo, lo vedi e dici che è un bellissimo ragazzo ma appena lo conosci vorresti rompergli quel bel faccino. E' superficiale, cattivo, pieno di sè, egoista, stupido, petulante, arrogante, deficiente e quando un tempo gli confessai il mio amore nei suoi confronti mi illuse e divenni così ossessionata da lui che feci lo stupido errore di vendere corpo e anima a lui. Già avete capito..ci andai a letto. Ma lui ovviamente aggiunse solo una ragazza in più alla sua stupida lista e divenni solo un numero, niente più. Mentre per noi ragazze, fare l'amore significa diventare finalmente donne e ci mettiamo cuore nel farlo, per i maschi è solo una gara, per loro significa solo attenuare i loro ormoni in preda a pensieri poco casti. "A domani suora" fu la voce di Peter che mi fece trasalire dai miei pensieri, lo guardai storto e senza nemmeno rispondergli, misi le chiavi nella toppa ed entrai finalmente a casa esausta. Ad accogliermi trovai mia sorella che discuteva con il suo fidanzato, mmm 1-10-20... il suo 34 fidanzato. Uuh che novità. Già la solita troietta. Odiavo mia sorella, mi ricordava quelle insulse oche di classe mia ,che baciavano un ragazzo e dicevano di amarlo e il giorno dopo stavano già con un'altro. P-A-T-E-T-I-C-H-E. Ormai mi ero scocciata a ricordarmi i nomi di tutte le sue conquiste, così un giorno iniziai a chiamarli tutti Fill, già perchè non durano nemmeno un giorno, filano tutti via .-. Mia sorella Maria, alta, bionda con occhi nocciola, pelle olivastra e fisico da fare invidia a tutte, non le mancava niente, tranne il cervello, che ahimè le mancava del tutto. Io del tutto diversa, bassa, mora, occhi marroni presi da mia madre, fisico modesto e con i miei adorati capelli lunghi e lisci ... oddio me ne ero dimenticata, ho un disastro in testa! E ovviamente quella stronza, non si lasciò scappare un commento, "Hahah Lali finalmente hai capito di essere un maiale, ti dona il fango" mi rivolse un sorriso falso e prima che potessi schiaffeggiarla, entrò nostra madre calmando l'atmosfera. "Ciao mà" le andai vicino e gli lasciai un mieloso bacio sulla guancia. Sapevo di essere la sua preferita e ogni volta che lo facevo notare a Mery, storceva il naso disgustata, ma poco mi importava lei odiava me e io odiavo lei. "Ciao Lali" sorrise e una volta che mi accarezzò la guancia, tornò ad essere indaffarata come suo solito, in cucina. Il suo luogo preferito. Era una cuoca con i fiocchi e una scocciata casalinga che svariava a creare vari piatti per colorare le sue giornate. Ma se lo poteva permettere, eravamo una famiglia benestante e non ci mancava nulla. A me un pò però mancava mio padre. Era sempre fuori per lavoro e quelle poche volte che veniva qui, passava poco tempo e poi per 4 mesi non lo rividevamo. Così mia madre per stare in compagnia, aveva fondato a casa nostra il club del libro, una sorta di gruppo di donne che ogni settimana si riuniva in salone per discutere sul libro che sceglievano insieme. E per mia grande sfortuna, in questo club del libro, aveva conosciuto quella santa donna che aveva sfornato quel diavolo di Peter, già... mia madre e la signora Lanzani erano grandi amiche. Mentre io e Peter eravamo nemici per la pelle. Salì in camera mia, e mi precipitai subito nella doccia, e una volta che mi fui rilassata, indossai il mio adorato pigiamino con gli orsachiotti, che mio padre mi regalò quando avevo 8 anni .Una volta sotto le grande coperte, del mio adorato letto, sprofondai in un sonno tranquillo. Il giorno dopo era sabato e ci sarebbe stata la festa più attesa di tutti i tempi. La festa dei 18 anni di Euge, una tipa smorfiosa che le uscivano i soldi dal culo. Facile da credersi, visto che suo padre era il padrone di tutti gli autoconcessionari di tutta Buenos Aires, aahh, e per chi non lo sapesse, io sono nata nella meravigliosa città di BA.
   
 
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