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Autore: Angel2211    20/03/2016    2 recensioni
Se le piume fossero dello stesso colore non sarebbe più facile? Ma se fosse più facile non ci sarebbe nulla di proibito, e si sa, cosa c'è di più affascinante del proibito?
Anya, una normale e timida ragazza americana, stanca di sentirsi fuori posto, scoprirà il vero valore della parola "casa".
Lion, prudente e interessante biondino, coltiva da sempre un'amore per Anya, proibito sulla Terra, in Paradiso e all'Inferno.
Principe e principessa di due regni che si combattono fin dalla creazione, il loro sarà un amore travagliato, colpito anche da una guerra. Riuscirà il loro amore a trovare una soluzione?
Dal secondo capitolo:"Fu la voce della professoressa a farmi riemergere dai miei pensieri.
Due nuovi studenti? Ogni volta che sento frasi del genere non faccio altro che pensare che magari potrebbero diventare miei amici... Ma poi gli altri li "avvertono" ed io resto sempre sola.
Dalla porta fanno il loro ingresso un ragazzo e una ragazza... Ma che dico?! Questi sembrano angeli!"
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Passano i mesi, da quanto mi hanno detto ha quasi un anno che sono qui, gli allenamenti sono sempre più intensi, ma ormai me la cavo, in velocità di volo ho superato Lucifero, ho battuto a spade e a combattimento libero sia Kaila che Damon. Ho anche imparato a conoscere i loro poteri: Kaila riesce a creare illusioni e allucinazioni a suo piacimento, mentre Damon riesce a trasformarsi in qualsiasi animale. I miei poteri sono diventati fortissimi, ora con un gesto della mano posso sradicare una quercia adulta e le mie ali diventano di fuoco nel giro di qualche secondo. Nel frattempo l'ho scampata a diversi attentati da parte un po' di tutti, e adesso ho persino il rispetto del popolo, sembra che qui si rispetti solo il più forte.
Tuttavia le notti non sono cambiate: quell'abbraccio, quel flash, mi perseguitano.
Non sono in grado di parlarne con mio padre, non saprei cosa dirgli.
Si, ho chiamato Lucifero "padre". Ora il nostro rapporto è ben diverso, certo non mi dice ogni secondo "ti voglio bene", ma in questo tempo si è spesso preoccupato per me, mi ha curata quando tornavo ferita da qualche attacco e mi ha dato ottimi consigli. Inoltre mi ha salvato la vita un sacco di volte e in camera sua ho visto delle mie foto da bambina, senza contare che l'ho sentito parlare qualche giorno fa "con Sonia", in realtà con una foto di Sonia, e diceva che credeva che nulla gli potesse guarire il vuoto che lei gli aveva lasciato, ma che io lo stavo aiutando a cambiare pagina.
Anche se è molto duro credo di volergli bene. 
La situazione non potrebbe andare meglio: sono forte, ho il rispetto dei miei sudditi, ho trovato un padre, Kaila è diventata come una sorella e la cotta di Damon per me è completamente svanita col tempo.
"Anya, posso entrare?" è mio padre.
Ero in stanza, la cena era finita da un po'.
"Certo"
Lui entra, chiude la porta dietro di se e si siede in una poltrona.
"S-senti... Io... Beh... Ecco" 
"Lucifero, il re degli inferi che balbetta?" dico io in una risata.
Anche lui ride, fa un respiro profondo e riprende a parlare.
"Anya, so che non lo ricordi ma domani sarà il tuo diciottesimo compleanno"
"Oh..." ogni volta che mi dicono qualcosa che non ricordo mi sento a disagio.
"E credo che sia ora che ti riconosca formalmente come mia figlia" sembra imbarazzato.
"Formalmente?"
"Sai bene che ormai per me sei già mia figlia" dice con una nota di imbarazzo in più, poi continua "Allora ho pensato di organizzare una bella festa, per presentarti a tutti come mia figlia e principessa di questo regno"
Una festa? Sua figlia? Mi viene da piangere per la felicità.
Lo abbraccio di scatto.
"Credo che sia un'idea  meravigliosa... Papà" lo chiamo per la prima volta così e so che ne sarà felice.
"Tuttavia la presentazione di una nuova principessa è qualcosa che riguarda anche gli angeli, quindi l'invito deve essere esteso anche ad alcuni di loro e si svolgerà sulla terra"
Io sobbalzai, non avevo ancora mai visto un angelo.
"Perché anche gli angeli?"
"Te l'ho detto: è una questione che riguarda tutti"
"E cosa devo fare?"
"Nulla, la tua unica preoccupazione sarà trovare un abito, e neanche perché domani Kaila ti aiuterà. E dimenticavo di dirti che sarà una festa in maschera"
"E da cosa potrei travestirmi?"
"Non so Anya, domani ti aiuterà Kaila, sarai bellissima e magari conquisterai il cuore di qualche bel demone"
"Mh... Ho seri dubbi"
Continuiamo a parlare ed è molto piacevole.

"Festa con gli angeli?!"
"L'idea non piace nemmeno a me, Damon"
Damon aveva ascoltato la conversazione con Anya, per caso da fuori la stanza, e adesso stavano discutendo nello studio di Lucifero.
"Ma perché dovete invitare anche gli angeli? In fondo è solo un compleanno"
"Ho intenzione di presentarla come mia figlia, e stessa cosa vuole fare Michele e non sarà certo mia figlia ad aspettare, senza contare che invece di esserci due feste ce ne sarà solo una"
"Ne basta una per farli incontrare" insiste Damon.
"È per questo che, con Michele, abbiamo deciso che sarà una festa in maschera, per evitare che si vedano"

"Uffa che posso indossare?"
"Prima dovresti dirmi da cosa vorresti travestirti"
Sono passate circa due ore da quando sono riuscita a ringraziare tutti coloro che si sono premurati a portarmi dei doni per il mio compleanno, e Kaila è venuta in camera mia per scegliere insieme che vestiti indossare stasera.
"Non so pensavo a qualche divinità greca" 
Durante i mesi passati qui ho seguito anche dei corsi culturali per non essere proprio ignorante. Inoltre ho scoperto una cosa sorprendente: oltre le grandi nubi rosse che coprono il cielo si possono vedere stelle, pianeti e galassie. Ho anche scoperto di amare l'astronomia e ogni sera mi apro le finestre nella speranza di poter vedere qualche piccolo bagliore.
"Perché non ti travesti da Tanit?"
"Parli della dea cartaginese della Luna?"
"Si, magari indosserai un abito lilla con dei tocchi argentei, stile impero"
"Si! Mi piace!"
"Perfetto allora dopo una sarta verrà a prenderti le misure" fa per andarsene.
"Aspetta e tu che indosserai?"
"L'uniforme"
L'uniforme???? Questa potrebbe essere un ottima occasione per farsi notare da Damon e lei si mette l'uniforme?! Mi sa che ne devo parlare con Lucifero.
"No, non indosserai l'uniforme per il mio compleanno!"
"Devo"
Si, ne devo parlare con mio padre.
"Va bene"

"Padre, posso entrare?"
Non appena Kaila è uscita, mi sono diretta verso lo studio del re.
"Certo Anya"
Entro e chiudo piano la porta per non disturbarlo.
"Volevo parlarti di Kaila"
Lui poggia la penna sul tavolo e mi da ascolto.
"Che succede con Kaila?"
"Nulla, solo vorrei che stasera non indossasse l'uniforme"
"E perché?"
"Beh... Sai padre magari farebbe colpo su qualcuno"
"Qualcuno tipo Damon?"
"C'è ancora qualcuno che crede che siano semplici amici?" dico io in una risata.
Ride anche lui.
"Credo di no, comunque hai ragione, quella ragazza ha bisogno di un po' di svago"
È fatta!
"Bene grazie papà" gli stampo un bacio sulla guancia e sembra arrossire.
Corro verso la porta e vado verso la mia stanza. Passo davanti una porta, è la stessa che qualche tempo fa ho provato ad aprire, ma i risultati sono stati solo dei lividi. Ho chiesto di quella stanza e mi è stato spiegato che è vietato entrarvi perché è molto pericolosa, è la prigione di molte anime maligne. Continuo a camminare, nella mia stanza, trovo ad aspettarmi la sarta. Gli spiego un po quello che ho in mente e lei capisce subito, inoltre le chiedo consiglio anche riguardo a un abito per Kaila.
"Mi piacerebbe vederla con qualcosa di ricco, sfarzoso, ma molto sensuale"
"Che ne pensate di un abito lungo rosso con degli inserti in oro? E magari un grande spacco nella gonna e una scollatura a cuore?"
"Dafne, credo sia perfetto!"
Avevo imparato a chiamare tutti per nome lì.
Mi prende le misure, le offro qualcosa da bere e da mangiare e poi va via.
Dafne doveva essere stata una donna molto in gamba nella sua vita, ma per qualche motivo è finita qui. È molto dolce e disponibile e mi ha sempre dato dei consigli molto utili.
 Ora vado nella stanza di Kaila.
Nel corridoio penso agli abiti che ho scelto e spero che la mia migliore amica non mi uccida...
Ah! Mi scontro con un corpo duro come la pietra.
"Damon!"
"Anya, che ci fai qui?"
"Potrei chiederti la stessa cosa"
Gli occhi mi cadono sulle mani del mio amico, che tiene dietro la schiena: mi nasconde qualcosa!
Con tutta la velocità che posso giro e gli tiro quello che ha nelle mani: è una lettera!
"E questa?" gli dico sventolandogli davanti la lettera.
"No, Anya ridammela!"
Inizio a leggere ad alta voce.
" < Per Kaila > ..."
"Anya basta per favore"
"Dimmi cos'è e non la leggo, promesso"
"E va bene... Volevo chiederle se aveva voglia di venire accompagnata da me alla festa" lui abbassa lo sguardo, imbarazzato.
"E volevi dirglielo con una lettera?!"
"Beh si..."
"Damon, devi chiederglielo di persona, non con un foglio di carta!"
"Ci ho provato! Ma lei non mi calcola, ogni volta che provo a prendere argomento finiamo sempre di parlare di lavoro"
"Dammi retta Damon, sono certa che se le fai capire che vuoi parlare con Kaila, e non con il capitano dell'esercito infernale, lei capirà e ne sarà molto felice"
"Tu dici?"
"Ne sono sicura"
"Ok... Allora vado a parlarle!"
Lui si allontana.
"Ehm... Damon, la stanza di Kaila è dall'altro lato"
Imbarazzato torna indietro e cambia direzione.
Ok, credo che sia proprio il momento meno opportuno per parlare con Kaila, quindi torno in stanza e mi sdraio sul letto.
La mia mente vaga, non ho ancora smesso di cercare i miei ricordi. Ma sono poche le immagini che ho in mente e sono tutte sfocate. 
È come se qualcuno avesse spento la luce nella mia testa da un momento all'altro, cosa assai difficile se consideriamo il fatto che il mio ultimo ricordo è proprio un fascio di luce. Sono immagini tristi, anche se non so perché, malinconiche, come se appartenessero ad un passato lontano, o fossero frutto di fantasia. Nel rievocare quelle immagini mi scoppia il cuore, come se mi avessero ferita, nonostante ricordi un uomo e baci, tanti baci, dolci come nient'altro potrebbe essere. Poi dolore, un abbraccio nelle lacrime e nient'altro.
Sono già le diciassette, sarà meglio andare a prendere i vestiti.
Scendo giù nelle parti più interne del palazzo: lì, dove l'aria è quasi irrespirabile e la terra è polvere per il caldo, vivevano coloro che erano stati catapultati all'inferno dopo la loro morte. 
L'ambiente e grande e si divide in moltissime sale: c'è la cucina, la gioielleria, la sartoria, l'orologeria, la cartoleria, la bottega del vetro, del cemento, degli attrezzi agricoli, e molte altre cose, insomma è come un grande centro commerciale, solo che la gente è schiava.
Forse questo è l'unico aspetto di questo mondo che non sopporto.
Si, nella loro vita hanno commesso ingiustizie, vengono mandati all'Inferno per essere puniti, ma potremmo essere un po' più... Clementi e rispettosi. 
Arrivo alla sartoria e tutti mi acclamano e mi fanno gli auguri, scusandosi di non avere doni per me, ma poco importa dei regali, tempo fa credevo che il loro rispetto e quello della maggior parte del regno fosse qualcosa che io potevo solo sognare e invece, adesso è realtà! 
"Grazie a tutti, ma avrei bisogno di abiti, dovrebbero essere pronti" dico loro sorridendo. Dafne si avvicina a me e mi porge due scatole.
"Ecco a voi Altezza spero che vi piacciano, prima di salire volevo dirvi di passare nella gioielleria e dai calzolai, eravamo certe che Vostra Altezza avrebbe dimenticato gli accessori, allora abbiamo dato ordini precisi per farveli avere"
"Grazie a tutti, non saprei come fare senza di voi" mi scende una lacrima, sono tutti delle ottime persone.
Vado dove mi aveva detto Dafne e mi procuro delle scarpe d'argento e diamanti, e per quanto riguarda i gioielli mi fanno trovare pronti: una collana, un bracciale, degli orecchini e dei fermagli, tutti pieni di diamanti e ametista. È tutto stupendo! E ancora non ho visto l'abito, ma sarà eccezionale!
   
 
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