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Autore: Samwise The Brave    30/03/2009    7 recensioni
Soliti giorni noiosi, passati dormendo tra qualche sbornia in mezzo alla varie cartacce dei documenti del villaggio, di fronte ad una fila interminabile di screanzati rompiballe di assistenti. Era spossante vivere tutti i giorni alla stessa maniera. Ma una lampadina si sarebbe ben presto accesa nella testa dell'Hokage. < Sarebbe molto bello se i nostri piccoli ninja si riunissero a coppie...>
Genere: Romantico, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tsunade
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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.:Sfarzo da brivido! Un pianto pieno di amarezza:. .:Sfarzo da brivido! Un pianto pieno di amarezza:.


Un'occhiatina e destra.
Un'occhiatina a sinistra.
Una in alto, e poi una in basso.
Ten Ten stava in bagno, seduta sulla tazza del gabinetto.
Non fraintendete, non era lì per fare i suoi bisogni, ma si stava semplicemente rilassando dopo aver fatto la doccia.
I fumi di vapore dell'acqua calda le avevano dato un pò alla testa, e ora si sentiva alquanto accaldata. Probabilmente aveva preso la febbre.
Ormai era chiaro. Quel lussore non le piaceva tanto, anzi le dava praticamente fastidio.
Era ormai un mesetto e mezzo che stava in mezzo a tutto quello sfarzo allucinoso, tra enormi lampadari di cristallo e letti in stile ottocentesco. Quell'ambiente la stava stressando, non si trovava bene per niente.
Era abituata al tipico stile moderno delle case di Konoha, e ora ritrovarsi in mezzo a oggetti molto orientale del secolo precedente le sembrava esagerato.
< Mi sembra di stare dentro una casa delle bambole... Voglio un bel letto comodo e un tavolo di quelli alti, in modo da poter mangiare degnamente! > Tirò un sospiro lungo e secco, le soppraciglia incurvate verso l'alto. In quel momento bussò qualcuno alla porta.
<< Ten tutto bene? Sono tre ore che sei in bagno! Datti una mossa che ci alleniamo! >> Era la voce del suo compagno di team.
<< Ehm... Sì, arrivo Neji! Un secondo... >> Sì alzo di scatto, si mise apposto lo yukata e spostò nel cassetto la spazzola che aveva usato per pettinarsi i lunghi capelli simili a spaghetti tinti di scuro. Dopo di che girò la chiave e aprì la porta.
Neji era diventato ancora più alto, ormai raggiungeva di sicuro 1,75, che per l'età e considerata l'altezza degli altri genin era davvero tanto. Ten Ten in confronto si sentiva leggermente bassina.
Il suo sguardo minaccioso non cambiava mai. Doveva ammettere che ultimamente, lasciando da parte le questioni famigliari e tutte le missioni in cui il cugino di Hinata dava il meglio di se, sembrava più rilassato. Il suo nervosismo si era placato, la sua espressione sembrava più pacifica, di chi è in pace con il mondo. O almeno con tutto il mondo tranne che con la stirpe superiore la sua famiglia nella casata degli Hyuuga.
Il suo temperamento innato invece non cambiava mai.
Era un tipo abbastanza calmo, ma dentro di se nascondeva la sua forza e un caratterino niente male.
<< Hai fame? Se vuoi possiamo mangiare gli avanzi di ieri... >> Avanzava sempre qualcosa quando preparavano da mangiare. Praticamente si alternavano i giorni con uno di cibo appena cotto, e poi avanzi, andando sempre avanti così.
<< Neji... Non potremmo cucinarci qualcos'altro? Mi piacerebbe mangiare diverso ogni tanto... >> Disse tutto senza timore. Lo fissava negli occhi con grande maestria, comandando lo sguardo del ragazzo che già provava ad illuderla a fare il contrario di quello che aveva appena chiesto. Quello era il potere più spaventoso di Neji, lo sguardo. Tralasciando da parte il byakuugan, i suoi occhi potevano farti cambiare decisioni con cattiveria. Sembrava lo sguardo di un nazista irritato...
Non era solo quello che la stressava. Stare in quella casa metteva molto in soggezione, e senza lo spirito allegro di Rock Lee era tutta un'altra cosa.
Neji a stare solo con lei sembrava avere più potere su tutto, sulle decisioni, su tutte le cose da fare per passare il tempo.
A Hyuuga piaceva molto leggere. In quella casa c'erano biblioteche con migliaia di libri riposti sugli scaffali, tutti con argomento la storia della casata Hyuuga oppure personaggi mitologici con straordinari poteri dal grande orgoglio. Proprio come l'ormai cresciuto servo della casata di Hinata. Lui era una persona davvero troppo orgogliosa, che credeva troppo in se... e questo era davvero un problema.
Ten Ten non era libera di fare qualcosa di diverso.
A lei piacevano tantissimo le armi, ma Neji le aveva vietato di usarle in casa per non rovinare o rompere qualcosa. Era solo libera di utilizzarle al di fuori, dove c'era il giardino, ma ormai da quando si erano stabiliti bene non potevano andare oltre il maneggio dove stavano i cavalli, nella piana di terra oltre il recinto, e lei di certo non poteva dare sfogo alle sue abilità allenandosi in mezzo a dei poveri animali con il rischio di far loro male.
Quando la ragazza non si allenava, trascorreva quel poco tempo libero che aveva guardando la tv, ma Neji affermava sempre che era poco sano stare infissi allo schermo. Così un giorno decise di nascondergliela e non si seppe più dove la mise.
Quei due andavano d'accordo, ma erano due tipi che assieme ci sarebbero stati si e no... dipendeva tutto dal momento, dalla situazione.
<< Faccio io, non è un problema... però gli avanzi non li voglio mangiare. >> La ragazza percorse il corridoio e poi svoltò nella cucina. Era pieno zeppo di ogni tipo di posate, di una grande varietà di carne e pasta, di una miriade di pentole e strofinacci. C'era di tutto.
<< Certo che sei davvero schizzinosa... cioè, ci sono tante persone che soffrono la fame la fuori... >> Continuava a fissarla con quello suo sguardo micidiale.
<< Preparo della carne grigliata, va bene? >> Ten Ten faceva finta di niente, in parte aveva ragione, ma doveva trovare uno svago per sentirsi meglio e rilassarsi.
<< Mi stai ascoltando? >> Divenne un poco più arrogante, ma lei non rispose.
< Neji, smettila... > Tagliava ogni singola fetta di manzo con lo sgruardo currucciato in direzione della carne. Era riferito ovviamente al ragazzo.
<< Ten Ten, ci sono tante cose in frigo! Smettila di rovinare quella carne, la mangiamo stasera. >> Sta volta le venne incontro e le prese un braccio con una mano, non dandole la possibilità di poterlo muovere. Ten Ten rimase interdetta e poi voltò il viso verso quello di lui.
Aveva un'espressione davvero forte e dura.
Non era quello il vero problema di tanta tensione tra i due. Anche Neji ormai l'aveva capito.
Tutto accadde quella mattina.
I due si erano alzati con precisione alle 9 del mattino, per avere successivamente una buon ricca colazione a base di obento, il tradizionale pranzo mattutino giapponese.
Ten Ten preferiva molto di più la colazione occidentale, a base di cereali e latte, ma in quella casa era solito avere sempre quella orientale.
Ultimamente, per questa improvvisa abitudine la ragazza aveva sempre il mal di pancia. Non era abituata.
Per tutta la sua vita aveva avuto una colazione con cereali e latte, e adesso per via delle tradizioni della famiglia Hyuuga, aveva chiuso con tutte le sue grazie.
<< Mangiare del buon obento al mattino tempra corpo e mente. >> Ripeteva sempre Neji.
Andò velocemente in bagno per i forti dolori al ventre e ci rimase per una bella mezz'ora.
Quando uscì, ritrovò un Neji con le braccia conserte poggiato con la schiena al ciglio della porta. Sguardo corrucciato.
<< Ho deciso di fare un po' di pulizia... >> La mora non badava alle sue parole... era diventata volubile a stare con lui.
<< ... Tutta quella roba che ti sei portata dietro mi sembrava inutile, così ho deciso di disfarmene. Hai bisogno di concentrarti sull'allenamento, quindi non puoi perderti in quelle sciocchezze. >> Le si spalancarono gli occhi. Gli unici svaghi che si era portata dietro, con cui passava la parte migliore delle sue giornate rilassandosi a sfogare tutti i suoi sentimenti su un diario da quattro soldi o rilassandosi pacamente consultando il cielo, affamata di imparare il linguaggio delle stelle adorando l'astrologia. Aveva anche qualche oggetto regalatole dalla madre a cui teneva con riguardo, poichè erano le ultime cose che aveva ricevuto da lei prima di morire.
Il mix di tutti questi sentimenti repressi stava nascendo in lei con una forma trasformata, come odio per il suo compagno di team.
Ten era ferita dentro.
Non era la questione dell'obento o dell'insopportabile comportamento di Neji.
Ten Ten si sentiva debole, era stufa di stare a tutti i suoi ordini. Lei era una ragazza ribelle, con delle idee precise in testa. Nessuno la poteva comandare.
Adesso era stanca... Ci voleva una svolta a quei giorni infelici.
<< COME TI SEI PERMESSO?! Dove sono!? DOVE HAI BUTTATO TUTTE LE MIE COSE!!! >> Una lacrima scorse per una gota impallidita.
<< ... Non sono più recuperabili ormai. Il netturbino le ha appena portate via. >> Sembrava come se a lui non importasse di come si sentisse la kunoichi.
<< BASTARDO!!! >> Con un braccio si sfrego la faccia con pressione e fuggì via dando una spinta a Neji.
Uscì di casa. Si diresse velocemente verso il tronco di fronte lei e cominciò a prendere a pugni il povero albero con movimenti quasi coordinati.
<< Basta... BASTA!!! MI SONO ROTTA DI STARE QUA!!! >> Neji la raggiunse qualche secondo dopo, e incredibilmente provò a scusarsi.
Le poggiò una mano su una spalla. Ma tutto inutile. Ten gliela scaraventò via. Si girò di scatto e con morsa arrogante gli prese le spalle stringendo talmente tanto da conficcare al ragazzo le unghie nella carne.
<< SEI UNO STRONZO! UN BASTARDO!!! NON TI FAI MAI I CAZZI TUOI!!! >> Le colava il naso, mischiato a tutte le lacrime pesanti che ricadevano come grandi fardelli. Hyuuga lo sentiva bene il dolore, ma da suo tipico comportamento, nascose bene il suo dolore con una leggera smorfia di male dimostratasi con il corrugamento del viso.
<< IO VOGLIO ANDARMENE, NON CI STO BENE CON TE!!! >> Dopo di che lo sbattè via allontanandolo da se. Si lasciò andare, scivolando sulla corteccia fino a terra. L'erba era così morbida... le ricordava il suo caldo letto che l'aspettava a casa.
Come era successo tutto questo?
Erano partiti così bene... a lei tutto andava a meraviglia.
E adesso il ragazzo non si era smentito e provava ancora a tormentarla.
Ora c'era in ballo la questione sul non poter mangiare qualcosa di diverso dalle solite cose... già oltre ad alternare sempre i pasti mangiando di continuo avanzi su avanzi, in casa Hyuuga si consumava troppo spesso lo stesso cibo.
Il menu era davvero poco ricco.
Neji si era preso l'impegno di preparare a tavola, e per quello era sembrato gentile, ma troppo ristretta la sua padronanza in cucina.
Cucinava sempre riso bollito, l'obento, le verdurine al vapore e pesce crudo.
La carne non era prevista nelle sue abitudini, come i dolci di cui Ten era ghiotta e che non avrebbero fatto male a Neji per rallegrarlo.
Si sa i dolci portano buon umore.
<< Neji, basta. Sono ancora immensamente incazzata con te, smettila di rompermi o vedi che non ti parlo per sempre, e ogni volta che ti vedrò farò finta che tu non esista. >> Il coltello si stoppò, conficcandosi nel legno con forza . Neji rimase interdetto e si rimangiò tutte le parole fastidiose che le serbiva.
Non fece altro che girare i tacchi e andare nella palestra di casa sua ad allenarsi.
< ... Sono riuscita a vincere. > Un sorriso di compiacimento le apparve gagliardo sul volto. Ora era tutto da vedere. Dopo questa vittoria, sarebbe riuscita a cambiare le cose?


Le sue forme tondeggianti poggiavano morbidamente sulla scomoda scrivania, un braccio portato in avanti per poggiare la testa pesante e indolenzita, con qualche ciocca bionda a coprirle la vista appannata dal sonno.
La schiena divaricata in avanti, con una coperta d'incoraggiamento al sonno sulle spalle.
Tsunade pareggiava i conti con una la sua decisione.
< Proprio adesso che c'è in ballo la mia splendida trovata, doveva arrivare Orochimaru!? Era tutto così perfetto... Lo sapevo che non sarebbe durato a lungo. > Sbuffò con altisonanza e si diede al sake.
L'orologio segnava l'una di notte.
I suoi amichetti di spionaggio dormivano in una sala a parte dopo essersi sbaffati dei popcorn come fossero al cinema nella sala video. La donna di mezza età li aveva abbandonati qualche ora prima del previsto proprio per completare il suo lavoro trascurato per troppo tempo, ritrovando i suoi equilibri di buon Hokage che amministra un villaggio dalle mille risorse.
Shizune si era appisolata sul divano alla sua destra e le finestre alle sue spalle facevano passare la luce della notte a sobbalzi, poichè c'era qualche nuvola passeggera ad arricchire il firmamento.
< Orochimaru che intenzioni ha...? Non è da lui venire così spavaldo senza nessuno... Domani radunerò i migliori ninja del paese, non mi convincono le sue mosse... Sono troppo azzardate. > Chiuse un'occhio e poi un'altro. Infine si addormentò preoccupata e stressata da tutti i suoi impegni sulla scrivania.


Il giorno dopo sarebbero accadute tante di quelle cose che la stessa Tsunade non avrebbe mai immaginato.


















SCUSATE IL TREMENDO RITARDO! MAMMA MIA E' GIA' UN MESE!
Vedo che vi è piaciuta davvero tanto la parte di Sasukkia e della Nutella xD
Lo so, questo capitolo non è un granchè... non ho una buona conoscenza di Neji e Ten da farne un capitolo degno di loro, e
ammetto di aver esagerato il comportamento di Neji, ma le cose non andranno bene per tutti quanti...
Ringrazio per le recensioni SAKURA UZUMAKI (andate a leggervi tutte le sue storie, che sono mozzafiato!); Miss_Dany (la mia Dandy! XD) e neji4ever.


A PRESTO!
KISHU! >3< <- E' BJ V.V

SABAKU NO INO
  
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