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Autore: G RAFFA uwetta    21/03/2016    3 recensioni
Erano più di mille anni che non nasceva una Prescelta umana e il Re era impaziente di conoscerla. Maddeline, la Vestale, nei fogli accartocciati in mano, nascondeva il Destino di Opzwellen. Una bambina, resa determinata dall'amore, saprà essere all'altezza del suo compito? Tra i viaggi attraverso i misteriosi portali, vedremo l'intrecciarsi di molte vite e il consumarsi di una verità ignorata.
Dal testo: "Gli occhi della Vestale si colmarono di autentico terrore, sulla fronte della nascitura apparve, in delicate sfumature oro, il fiore del mughetto."
Questa storia si è classificata seconda al conest "Portali" indetto da Najara87 sul forum.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Nata sotto la quinta luna di Caspio

Cap.4 - La parola fine è l'inizio di un'altra storia

"Amare è appartenersi prima di nascere, riconoscersi fiutandosi l’anima." (cannonav, Twitter)

Mermaid non perse tempo, con i piedi ben piantati a terra, l'arco teso tra le braccia snelle, scagliò a ripetizione una decina di frecce colpendo i bersagli direttamente al cuore. Le guardie amberiane caddero come birilli mentre l'acqua si tingeva di viola; alcune meduse, spaventate da tutto quel trambusto, si spostarono molli ed eleganti, con i lunghi tentacoli sfioravano i corpi facendoli vibrare. Si inginocchiò vicino alla ragazzina che, tremante, rimaneva abbracciata alla Vestale; in lontananza il Re radunava alcune guardie pronto a raggiungerle.

   — Ciao, — le disse con voce morbida guardandola negli occhi azzurri, — sono Mermaid. — Immerse la mano nei capelli neri che fluttuavano intorno ad un volto grazioso, prolungò la carezza fino al viso e indugiò un attimo sulle labbra serrate. — Non temere, Opzwellen morirà oggi stesso! — Sentenziò sicura. Dauphiness le regalò un timido sorriso, anche se attraverso la bolla risultò atterrito. Una lancia si conficcò nel terreno ai loro piedi facendo sussultare la ragazzina.

   — Ti fidi di me? — Chiese Mermaid alzandole il viso, tenendo il dito sotto il mento rotondetto. Aspettò che assentisse. — Bene, — sorrise incoraggiante, — quando ti dirò salta, devi saltare attraverso il portale. — Si fermò giusto il tempo di farle assorbire l'ennesimo sussulto, dopo che una lancia l'aveva sfiorata. — Capito? — Dauphiness scosse la testa un paio di volte per poi raddrizzarsi e nascondersi dietro il corpo scattante di Mermaid. Quest'ultima scoccò altre tre frecce in direzione delle guardie, colpendo ogni bersaglio. — Quanto siamo vigliacchi, Opzwellen, nascondersi dietro degli inutili fantocci, — una lancia le sfiorò la pelle scura del viso lasciando un leggero graffio che si riassorbì all'istante. Con un gesto teatrale, Mermaid estrasse la freccia dalla faretra, ben salda sulla schiena, e allungò il braccio verso il corpo di Maddeline; gli occhi ormai vitrei conservavano ancora il terrore della morte. Infilzò in profondità la punta, lasciandola ad impregnarsi di sangue per svariati secondi, l'estrasse e, tenendola ben visibile sopra la testa, disse:

   — Ho fatto una scoperta interessante, Opzwellen. — Gli occhi bianchi di Mermaid luccicarono sinistri. — Mi sono spesso chiesta come funzionava il portale, senza mai arrivare alla giusta conclusione. Poi, esaminando da vicino, mi sono accorta che oltre al mio sangue, che avevo versato quel giorno, — il suo tono di voce divenne duro, — ce n'era un altro. Una goccia piccolissima, nascosta in una crepa. — Intanto il Re si era spostato davanti alle guardie, intimando loro di stare fermi.

   — Dovrebbe interessarmi tutto ciò? — La voce del Re era ferma ma l'incessante sbattere delle pinne sulla schiena tradivano il suo nervosismo.

   — Direi di sì, visto che era sangue di Vestale. — Opzwellen sussultò ma rimase immobile osservando con occhio vigile ogni sua mossa. Mermaid avvicinò la punta al portale che prese a vibrare e scuotersi, scricchiolando in modo sinistro. Dietro il Re, le guardie presero ad agitarsi, una di loro scagliò una lancia che si perse alle spalle di Mermaid.

   — Fermi! Ho detto che la voglio viva, — Opzwellwn sbraitò furioso verso gli amberiani, — avrà la giusta ricompensa. — Un ghigno cattivo gli deformò il volto.

   — Davvero? — Cinguettò Mermaid, sbattendo civettuola le ciglia. — Gentile da parte tua, ti ringrazio, ma non credo mi interessi. — Concluse indurendo repentinamente i tratti. Abbassò lo sguardo e sussurrò a Dauphiness di tenersi pronta; timidamente la ragazzina attirò la sua attenzione strattonando lievemente la maglia verde che indossava.

   — Verrai anche tu? — Chiese con voce incerta.

   — Non verrò con te. — Gli occhi limpidi di Daupheness si offuscarono di lacrime. — Però ti prometto che ti raggiungerò presto, va bene? — Cercò di rassicurarla dandole un dolce buffetto sulla guancia. — Tu, intanto, comportati bene, niente lacrime e... mi fai un sorriso? — Dauphiness sgranò gli occhi e l'ultima lacrima si staccò dalle ciglia per morire tra le labbra piegate in un tremulo sorriso. Mermaid riportò l'attenzione sugli amberiani e vide che il Re si era cautamente avvicinato. Sogghignò cattiva mentre, impugnata saldamente la freccia, sferzò un colpo tremendo al centro del portale, conficcandola in profondità.

   — Noooo! — Urlò Opzwellen disperato, buttandosi in avanti, — cosa hai fatto!

   Il portale prese a vibrare intensamente, lingue di luce uscivano come dardi dalle fessure, scoppi e brontolii accompagnavano le violenti scosse, schegge di corallo saettavano in ogni direzione finché, dopo un intenso bagliore violaceo, si spalancò davanti agli occhi sbigottiti degli amberiani.

   — Vai, salta ora! — Disse, spingendo gentilmente la ragazzina verso il portale. Dauphiness la guardò per un attimo, esitando appena, e, incoraggiata dall'aperto sorriso di quella ragazza dagli strani capelli verdi, prese la rincorsa e sparì dietro il velo.

   — Che tu sia maledetta! — Il Re si avventò su Mermaid ma quest'ultima fu più veloce. Bloccò il tridente e torse il braccio costringendo il Re a piegarsi all'indietro. Diede un poderoso calcio alla coda, per poi tenerla schiacciata sotto il peso dello stivale di cuoio rinforzato. Sfilò il tridente dalle mani di Opzwellen e lo puntò appena sotto il mento, incidendo la carne con le punte.

   — Se fossi in te, direi alle tue guardie di stare fermi. — Per avvalorare la richiesta, spinse il tridente più a fondo facendolo rantolare dal dolore; bastò questo a fermare le guardie.

   — Come hai potuto?! — Disse il Re, digrignando i denti per non cedere di nuovo al dolore.

   — Come ho potuto io, dici? — Mermaid rafforzò la presa sul corpo del Re che si agitava come un'anguilla. — Perché non spieghi ai tuoi fedeli sudditi quanto sangue di Vestale è stato versato per costruire i portali? Su, forza, dillo, quante ne hanno uccise i tuoi antenati?

   — Non ascoltatela! È una menzogna! — Urlò disperato Opzwellen. Dal portale aperto passarono alcuni membri di Kenduro che, con le armi impugnate, guardarono intorno guardinghi. Con le lunghe zampe si mossero veloci e furtivi accerchiando le guardie, quest'ultime si mossero repentine attaccando; ben presto una nuvola di polvere li sommerse.

   — Lo sanno che i mondi sono una grande menzogna? Che i tuoi antenati avevano costretto quelle razze a vivere in luoghi ristretti solo per il loro diletto? — Chiese con voce adirata Mermaid — L'oceano è vasto, molto più di quello che mostra, — ringhiò, — vi siete appropriati della loro vita, erano dei naufraghi impauriti e sperduti e voi li avete schiavizzati!

   — Co... come l'hai scoperto? — Balbettò Opzwellen.

   — Ho trovato tutto quello che mi serviva nella torre di Maddeline. Conservava antichi documenti scritti nelle lingue originali dei popoli schiavizzati dove si faceva riferimento ai naufragi avvenuti e alle vostre spedizioni atte a depredare. Sono cresciuta su Caspio e tutti i miei donatori mi hanno istruita, quindi non è stato difficile capire il loro contenuto. — Spiegò Mermaid con voce incolore. — Ho fatto fatica ad accettare tanta iniquità, tutta quella gratuita crudeltà. Sono stata travolta da un odio feroce che mi ha portato a distruggere buona parte del contenuto della torre, ed è stato un bene. — Le nacque un sorriso sghembo al ricordo dello scempio fatto. — Nascosto sul fondo di un baule trovai uno scrigno, dentro al quale, tra inutili fogli e vecchi ricordi ingialliti, trovai una pergamena in cui la prima Vestale di Wawasi spiegava cosa era il portale. — Di nuovo in preda alla collera, sferzò un altro calcio al Re, facendolo gemere miseramente. — Il sangue di migliaia di Vestali sgozzate! — Urlò. — Ecco che cosa permette al tempo e allo spazio di aprirsi, l'abominio di tanta efferatezza, tutta concentrata in un solo punto, li piega e li spezza! Per questo le avete esiliate a Poldici e le marchiate come bestie alla nascita: il loro sangue vi serve per alimentare il portale e, contemporaneamente, per aprirlo. Bastardi! — Sfogò la furia picchiando il volto del Re, facendolo diventare un ammasso di carne sanguinolenta.

   Dietro di lei la battaglia si estinse in un ultimo sbuffo. I Kawasani, infervorati dalla vittoria, presero d'assalto il palazzo: i ponti sospesi caddero come petali sospinti dal vento, le cupole dorate esplosero in scintillanti dardi colorati, sui spessi muri si aprirono nuove feritoie, la torre più imponente si sbriciolò come la sabbia colpita da un maroso.

   — Avresti dovuto dar retta a Maddeline, ti bastava leggere ciò che si era così tanto impegnata a portare alla luce. Il tuo primo errore è stato permettere ad una vrouwiana di vivere in cattività facendole assorbire ogni conoscenza delle altre razze. Il secondo, non distruggere l'uovo da lei generato, in cui cinque razze si erano unite mettendo le basi per la tua dipartita. Terzo, il più importante, hai permesso che la creatura uscita dall'uovo, oltre che ad essere istruita, incontrasse il suo Destino a Wawasi. Ed ora, Re Opzwellen, — sputò con ribrezzo quel nome — morirai!

   Fu facile per Mermaid spezzargli il collo, le era bastata una leggera pressione; Opzwellen non esalò alcun suono, si percepì solo il leggero scricchiolio di una vertebra spezzata, racchiuso in una bolla che si innalzò leggera verso l'alto, disperdendosi nei flutti.

   Era finita. Migliaia di anni di schiavitù spazzati via dalla furia di una creatura nata sotto l'ala protettrice di cinque razze, e per quell'amore che aveva donato ad una bambina non ancora nata.

   La vita riprese il suo corso, un nuovo Re fu incoronato ma alcune disposizioni cambiarono tra cui lasciare i portali aperti per permettere lo scambio culturale. Nessuno ritornò alle terre d'origine, in fondo si erano costruiti una loro identità nei luoghi in cui avevano vissuto, sarebbero stati alieni tra i propri simili.

   Come promesso, Mermaid tornò da Dauphiness. Entrambe orfane, – Kwal era morta molti anni prima perché a Wawasi non esisteva un luogo abbastanza buio da permetterle di sopravvivere troppo a lungo, – si sostennero a vicenda. Non era stato facile ricominciare per la più piccola, tutto quello in cui credeva era crollato insieme al palazzo dove aveva vissuto per più di dodici anni. Il trauma peggiore fu accettare la morte di Maddeline, la sua mamma, la creatura che l'aveva cresciuta e protetta a costo della vita. Riconobbe in Mermaid la presenza che le era stata vicina fin da piccola, quella voce dolce che cantava e riusciva sempre a calmarla. Vissero a Wawasi per tutto il tempo che fu loro concesso ed ebbero un figlio a rallegrare loro la vita, ma questa è un'altra storia.

 


 

Note autrice: questa storia partecipa al conest "Portali" indetto da Najara87 sul forum. Le immagini scelte sono le seguenti:

immagine personaggio www.pikky.net/Jth

immagine ambiente www.pikky.net/Lth

immagine scena www.pikky.net/Nth

Qui di seguito lascio un promemoria dei luoghi dove è stato installato il Portale e delle note che spiegano il testo. Ho usato l'Esperanto per far esprimere i miei personaggi perché è un linguaggio universale e l'olandese invece per alcuni nomi.

Amber – il mondo sommerso del Re Opzwellen ( maroso in olandese );

Poldici – la regione oltre la spessa cordigliera corallina su Amber dove vivono e vengono istruite le Vestali;

Caspio – la regione emersa di Amber dove vengono reclusi i Niconobi ( chiamati così i figli nati dal Re con le Prescelte dei mondi sottomessi );

Wawasi – il mondo degli umani;

Kenduro – il mondo dei Kawasa ( creature a otto arti molto combattive e dall'indole ribelle, per questo sono stati quasi sterminati );

Dwaallichtje ( fuoco fatuo in olandese ) – il mondo buio delle Vrouw ( donna in olandese );

Vulkaan ( vulcano in olandese ) – mondo ostile abitato dai Lavasteen ( pietra lavica in olandese );

Treurwilg ( salice piangente in olandese ) – il mondo dei Pittige Wortel ( radice piccante in olandese ) creature simili a piante.

Ringrazio la Beta che si è presa cura di questa storia. Si conclude così questa singolare vicenda che spero vi sia piaciuta. Un giorno troverò il tempo per parlare del figlio di Mermaid. Grazie a chi leggerà e a chi commenterà.

Vi invito a visitare la mia pagina per notizie, approfondimenti e curiosità https://www.facebook.com/pages/Pensieri-miei/368122016708287


 


 

   
 
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