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Autore: shyrebel    21/03/2016    0 recensioni
{SpainXArgentina}
Persa nell'oceano cercando di raggiungere l'obiettivo che suo padre non ha mai raggiunto: rendere felice la sua famiglia.
Oltre a questo, riuscirà a trovare anche la sua felicità.
Enjoy~
Genere: Avventura, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Nuovo personaggio, Pirate!Hetalia, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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Le acque erano calme, per nulla agitate, il cielo era sereno.
Nessuna nuvola, solo la luna e le stelle che illuminavano il mondo dei mortali.
"Pablo torna a dormire."
Si congedò con un cenno del capo e ritornò nella sua stanza. 
Come?
Come avevano fatto a sconfiggerlo?
Era conosciuto come il più temuto dei sette mari. 
Aveva sconfitto tante di quelle flotte. "Come.."
Non potevo più pensare, o non avrei più dormito. Non potevo permettermi di restare sveglia quanto volevo; avevo una ciurma da portare avanti. Così, andai nella mia cabina, chiusi la porta e mi lasciai cadere sul letto oramai stanca. 
Volevo solo dormire, anche se quel sogno mi tormentava ogni maledetta notte. Stavolta avrei dormito. 

.
.
.
.
.
...ah! Che nervi! Nulla, nulla, nulla! 
Gli occhi non volevano chiudersi. 
Come passare il tempo?
Beh, non era difficile se il mio pensiero era maggiormente centrato su mio padre; ma continuare a pensare a lui non aiutava di certo a rilassarmi. Che fare quindi? 
Decisi alla fine di aspettare che Morfeo mi cullasse tra le sue braccia con il suono soave delle onde di sottofondo. Qualche tempo più tardi, mi addormentai profondamente.

All'alba, tutta la flotta si svegliò.
Il capitano non ne voleva sapere, per qualche assurdo motivo.
"Capitano, forza!"
"Mhm.."
"Non mi dicono niente quei versi. È già mattina e dovreste essere già sveglio."
"....ringrazia ..che sei anche la mia guida Pablo, perché ora saresti cibo per gli squali."
Il braccio destro sorrise alla più giovane.
"Non avete dormito. Vero?"
"Dite? Pff. Uno schifo. Io lo so: diventerò matta un giorno di questi."
"Suvvia, non sarà così."
Il capitano si alzò con poca voglia in corpo. 
"Vi aspettiamo."
"D'accordo, puoi andare." Così lasciò la stanza.
'Entro oggi voglio assolutamente approdare, non importa dove..', pensò. Si vestì con la sua solita uniforme e si incontrò con la sua ciurma.

La terraferma.
Un luogo che non amava tantissimo, ma era l'unico dove poteva trovare cibo assicurato, bevande rinfrescanti e..donne. Naturalmente non si trattava del capitano, ma della sua ciurma composta, ovviamente da uomini. 
"Vi do quattro ore, non di più."
"Gracias, capitán!"
Li lasciò finalmente andare. Si meritavano un piccolo break dopo quasi 5 mesi di navigazione in mare aperto.
"Che farete?", disse Pablo.
"..probabilmente me ne starò sulla nave."
"Anche voi avete bisogno di rilassarvi.."
"E da quando sei mia madre?"
"Da quando lo ha deciso tuo padre ..", sul volto dell'uomo nacque un sorriso malinconico.
"....già .."
Se ne dimenticava ogni volta, pensò Pablo.
*flashback*
"...e basta con questo è tutto."
"Bien.."
"Siete agitato per la partenza?"
"No no, sono felice e calmo. Vorrei ..vorrei solo che mio figlio capisse la mia scelta."
"La capirà, ne sono sicuro. E poi vi vuole bene."
Il capitano sorrise al suo braccio destro.
--"Papi!"
Entrambi si girarono e videro la piccola Margarita che veniva verso di loro.
"Papi, vai via ancora? .."
Aveva un'aria così triste.
Il padre si abbassò alla sua altezza guardandola negli occhi.
"Si amore mio..ma ritornerò presto."
"Promesso?"
"..Certo che sì. Non preoccuparti."
"Capitàn! Dobbiamo partire!"
"Arrivo! Levate l'ancora!..Pablo intanto vai."
"Agli ordini." E se ne andò.
Nel frattempo si avvicinarono due persone.
"Tesoro.."
"Maria.." "..Gabriel.", disse l'uomo.
"Papà."
Il piccolo Gabriel guardava il padre con poco sentimento e il padre era afflitto da questo: perché non poteva accettare la sua scelta? Dopotutto aveva promesso alla famiglia che questo avrebbe portato risultati, molti risultati! Avrebbe permesso di vivere meglio e di essere protetti. 
L'uomo insensibile faceva parte di quei giorni e non aveva la capacità di vedere dentro le anime più pure il loro volere, il loro fuoco.
Enrique era uno tra i tanti uomini.
Capitán Enrique, per la precisione: ora capitano della Santa Maria, la nave che possedeva il nome di sua moglie. 
Maria lo diceva sempre, 'quella nave mi ha rubato mio marito!' e si infuriava sempre con Enrique. Ma lui la rassicurava e le diceva ogni sorta di sdolcinatezze che potrebbe dire un uomo ad una donna.
"Papi, mi manchi già .."
"Margarita non dire così, non è nemmeno partito..", cercò di confortarla la madre.
"Piccola mia, tesoro di papà..ho mai infranto una promessa?"
Nessuno rispose. 
Soprattutto Gabriel sapeva che non aveva mantenuto delle promesse importanti. Ormai aveva perso la fiducia in lui.
"Ora devo andare..mi aspettano."
Un bacio alla moglie, uno di quegli intensi che non si scordano.
Un abbraccio come sempre non ricambiato da Gabriel.
Una carezza sulla guancia e un bacio sentito sulla fronte alla figlia maggiore, Margarita. 
"Tu farai successo nella vita, Margarita." Un sussurro all'orecchio che diceva questa profezia ancora incompiuta, scosse il corpicino della bambina. 
Che voleva dire?
Enrique puntò il dito verso il mare.
"Ricorda..tutto questo sarà tuo, un giorno."
Che voleva dire?
*fine flashback*
"Comunque sia dovete stare attenta-"
"Eh va bene! Me ne starò con te. È questo che vuoi?"
Non è che non fosse un bravo capitano, però ogni tanto era immaturo. Era giovane, quindi era anche accettabile.
"No, siete libero di fare quello che volete, senza però correre il rischio di morire.."
"Addirittura--"
"Si!"
"...Sò perfettamente il rischio che corro."
"Qualsiasi sia la vostra decisione, state attento."
Lasciò il capitano per unirsi agli altri compagni.
"Demonios .." 
Si coprì con il suo mantello e il suo solito cappuccio.
Eppure aveva ragione..
Una volta, per colpa propria, l'avevano vista brutta con un certo turco. 
Lo ricorda bene quel giorno. Era appena finito un temporale che aveva scosso l'equipaggio e improvvisamente comparve lui con la sua nave mercantile. Pensò subito 'Vuole sfidarmi? Bien! E sfida sia!', ma finì tutto in una ciurma abbattuta e il capitano rapito.

Esattamente.

Quei giorni a bordo di quella nave furono davvero duri: tra insulti, pressioni, percussioni e vari tentativi di stupro, la morte sarebbe stata la liberazione perfetta. 
Ma Margarita non fece in tempo a preparare nessun tipo di piano che quel pazzo si stancò di lei e la vendette al primo beduino ricco che incontrò.

Si risvegliò dai suoi pensieri ed entrò in un'osteria.
Era naturalmente piena e abbastanza rumorosa, non che nessuno avesse notato la sua presenza.
Per evitare ogni tipo di problema, era meglio nascondere la propria identità.
Si avvicinò all'oste.
"Cosa desidera?"
Finalmente qualcosa di diverso, era una donna un po' avanti negli anni.
"Uno di rum, gracias."
Dopo che servì Margarita, la guardo bene.
"C'è qualcosa che non va?"
"..No, no estoy bien."
"Sembri giù di morale, piccola.."
...

!!!!!!

"Piccola? Forse vi sbagliate."
L'anziana donna sorrise e parlò più a bassa voce.
"No, ci ho visto chiarissimo. Sò riconoscere una donna da un uomo, non dubitatene." 
"...Dovrei preoccuparmi?"
"Deve restare tranquilla, non dirò nulla..a quanto vedo siete ricercata. Siete percaso una principessa?"
"Principessa? Pff, no. Non vorrei mai appartenere a quel ceto sociale di persone. Sono una piratessa."
"Capisco...- oh, scusami darling~, devo servire altri clienti."
"Non vi preoccupate."
Iniziò a sorseggiare il suo amato bicchiere di rum.
"Yes, yes! I win, you wanker!"
"Ah, it's just your fucking luck."
Eh sì, era proprio finita in Inghilterra alla fine. 
Strano che non ci era mai stata, lei ormai conosceva ogni parte del mondo (solo grazie alla cartina eh, non bariamo).
Sarebbe riuscita a bere in santa pace un bicchiere di rum?


Sì, a quanto pare non c'erano problemi.
Ma la calma non è sempre un bene.
Tutta l'osteria si zittì. Si sentiva solo il sorseggiare del capitano.
Ma come mai?

" 'Ello Clara~"

Margarita García, capitano della Santa Maria, non sapeva che quell'incontro avrebbe marcato a fuoco la sua vita.
   
 
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