IO
SONO SABAKU NO
GAARA!
Il
ragazzo la
guardò esterrefatto, quella ragazza dai capelli color
confetto gli aveva
rivolto la parola senza un motivo apparente, e per di più lo
guardava dritto
negli occhi senza paura, mostrando solo curiosità.
Gaara
distolse lo
sguardo rivolgendo la sua attenzione alla donna che era dinanzi a lui e
parlava, ma poi una vocina lo costrinse a voltarsi e a guardare
l’esile figura
che gli si parava di davanti.
La
guardò meglio,
era carina e come se era carina.
<
Allora come ti
chiami >
Gaara
allora un po’
intimorito le rispose < io sono Sabaku no Gaara >
La
ragazza sorrise
mostrandogli il più bel sorriso che il ragazzo avesse mai
visto è poi rivolse
la sua attenzione alla preside che si prestava a finire il suo
discorso.
<
Allora ragazzi
avete capito tutto? > un sì si fece udire nella sala
< Bene, le lezioni
riprenderanno fra un paio di giorni, per venire a conoscenza della
collocazione
nei dormitori andate alla bacheca nell’atrio. Allora potete
andare, e ricordate
che qui non si transige sull’andamento scolastico >.
La
folla sciamò e
rimasero solo due ragazzi che si fissavano intensamente. Gaara e Sakura
non si
erano neanche resi conto di quello che era accaduto, chissà
per quale motivo
l’uno non riusciva a distogliere lo sguardo da quello
dell’altra.
Restarono
a
fissarsi negli occhi per parecchi minuti fino a quando qualcuno non li
riportò
alla realtà.
<
Sakuruccia,
che stai facendo qui con questo tipo, noi siamo tutti nella sala grande
ad
aspettare a te per salire nelle camere > prese un attimo di
respiro e
continuò < Sei stata fortunata ti hanno messo nella
stessa stanza con Tenten
e Hinata, mentre io Naruto, Kiba, Neji, siamo capitati con un certo
Sabaku no
Gaara, pensa si dice che sia uno squilibrato mentale, o roba del genere
… ma
non ti devi preoccupare mio dolce bocciolo ci sono io a proteggerti da
quel
pazzo >
Il
ragazzo fece uno
dei suoi sorrisi, mentre il ragazzo dai capelli rossi aveva
un’aria da
funerale, e aveva perso tutta la vivacità che aveva negli
occhi qualche minuto
prima e quando Sakura lo notò successe un casino: prima
l’Haruno si scusò
ripetutamente con Gaara per il comportamento incivile del compagno, poi
chissà
da dove cacciò una mazza da criket [scusate ma non ho la
più pallida idea di
come si scriva] e cominciò a picchiarla forte sulla testa di
Lee il quale in
vano cercava di scusarsi e di chiedere perdono, ma la ragazza non
demordeva.
Il
povero Gaara
guardò divertito la scena
“E
se io sono pazzo
quella là che
cos’è…” poi ci
pensò su “ Quella là è un
angelo”.
Con
un po’ di
rammarico intervenì, dividendo i due, anzi disarmando la
rosa, che lanciò
un’occhiata al povero Lee steso per terra con ben quattro
bernoccoli uno sopra
all’altro
<
Stupido, così
la prossima volta ci penserai due volte prima di andare in giro a
sparlare
della gente > dopo essersi rivolto a quell’emerito
cretino si voltò versa
Gaara che continuava a guardarla sbalordito, mai nessuno in vita sua lo
aveva
difeso in quel modo, neanche i suoi fratelli… la ragazza gli
sorrise dolcemente
e lo prese per un braccio
<
Allora Gaara
andiamo nel dormitorio? >
Il
ragazzo gli fece
segno di sì e velocemente i due si dileguarono.
Una
volta arrivati
dinanzi alle rispettive camere, che per qualche strano caso erano una
di fronte
all’altra,si salutarono e si diedero appuntamento in sala
mensa per il pranzo.
Quando
Sakura varcò
la sogli della porta trovò le amiche sdraiate sui rispettivi
letti, messi uno
di lato all’altro divisi da 50cm l’uno
dall’altro.
Tenten
aveva preso
il primo letto, Hinata quello di mezzo, mentre a lei avevano lasciato
quello
vicino al balconcino.
Di
fronte ai letti
c’erano degli armadietti e delle scrivanie, una
testa. Sakura
si diresse verso il
suo e vi poggiò il borsone e i libri, e poi si stese sul
letto, mise le cuffie
e cominciò
a pensare a lui………
Gaara
era da poco
entrato nella camera ed aveva disfatto i bagagli, senza degnare di uno
sguardo
i coinquilini, l’incontro di poco prima col sopracciglione
gli era bastata ed
avanzata, era sicuro che se avesse aperto cocca gli altri tre gli si
sarebbero
rivoltati, e questa volta non ci sarebbe stata la confettina a
difenderlo, si
distese sul letto e cominciò a pensare a lei,
l’unica persona che a quanto pare
non lo considerava un mostro,distrattamente si portò una
mano al viso e se lo
coprì, non poteva sopportare tutto quel sole, gli dava i
nervi, e lui doveva
assolutamente rimanere calmo.
D’un
tratto la
porta si spalancò ed entrò un Lee livido e
dolorante. Naruto sgranò gli occhi <
Ma che cosa ti è successo, chi ti ha pestato? >
A
quella domanda
Gaara increspò leggermente le labbra e la cosa non
passò inosservata a Neji il
quale non lasciò neanche il tempo di rispondere a Lee che
avvicinandosi a Gaara
< Sei stato tu non è vero!?!
> la voce del castano risuonò nella
testa del rosso il quale alzò gli occhi al cielo
<
No! > gli
rispose in modo secco e molto seccato.
Neji
stava per
ribattere, ma fu fermato da Lee
<
Non è stato
lui >
Tutti
lo guardarono
un po’ straniti [dopotutto un tipo come lui si sarebbe potuto
difendere dopotutto
era o non era una cintura nera]
<
Allora chi è
stato? Avanti Lee parla chi ha osato farti quei bernoccoloni >
disse Kiba
marcando l’ultima parola
<
E’ … è stata
S…Sa…Sakura > disse il moro balbettarono.
Tutti
i ragazzi a
parte Gaara che già lo sapeva rimasero a bocca aperta
<
Che
cosaaaaaaaa!!!!!!!!!, non è possibile Sakura non avrebbe mai
potuto, e poi
perché? >
Lee
guardò Naruto
cercando una scusa adeguata, certo non poteva dirgli che la ragazza
più bella
del mondo lo aveva pestato perché aveva dato del pazzo al
rosso
< Bhè
perché non tengo mai la boccaccia
chiusa > poi rivolse uno sguardo a Gaara < Ma adesso non
ne parliamo più
e prepariamoci, le ragazze ci aspettano per pranzo > poi
sfoggiò uno dei
suoi famosi sorrisi a trentadue denti e si avvicinò al suo
armadietto
riponendoci le sue cose.
Un
paio d’ore dopo
la comitiva si ritrovò in sala mensa c’erano
proprio tutti, o quasi …
<
Ehi Tenten
dov’e Sakura? >
<
Ha detto che
non aveva fame Lee >
Si
girò in
direzione del ragazzo appena arrivato, quando lo vide <
Ahahahahahahahahah!
Lee ma che cosa ti è successo, chi ti ha fatto
quell’occhio nero? >
Il
ragazzo sbuffo
< Lascia perdere non
ci crederesti …
>
La
ragazza lo
guardò sospettosa e poi fecce segno di si con la testa e si
voltò in direzione
del buffe.
<
Allora ragazzi
che dite di mangiare, io ho una fame. > detto questo si diresse
verso il
cibo e fece segno di agli altri di seguirlo, nessuno disse niente e lo
seguirono, dopotutto si sa quando si tratta di cibo non
c’è ma che tenga con il
biondino.
Angolo
Autore:
spero
il cappy vi
piaccia e che lasciate qualche rece, dopotutto site più di
mille ad averla letta,
e siete ben 14 a
tenerla nei preferiti…
scusate,
ma non posso
dilungarmi, sono stanchissima ciao ^*^
LASCIATE
UNA RECENSIONE PORCAPALETTA!!!!!!!!!