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Autore: Recchan8    22/03/2016    1 recensioni
Dal testo:
"Annuì lentamente, pensando a quanto potenziale avesse quella ragazza. Socchiuse gli occhi e si trattenne dallo scoppiare a ridere. Lanciò un'occhiata a Hylia e si passò la punta della lingua sulle labbra. Si immaginò la sua pelle candida come la neve striata di un bellissimo rosso scarlatto e i suoi occhi verdi sbarrati, rivolti verso di lui in una silenziosa preghiera. Hisoka, allo stesso tempo, si sentiva attratto e minacciato da quella misteriosa ragazza. Sì, si sarebbe divertito molto con lei.
-E una volta che sarà diventata una manipolatrice del sangue, una degna avversaria... la ucciderò-.
Genere: Azione, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hisoka, Nuovo personaggio
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Fu un lieve raggio di sole proveniente da uno spiraglio tra le tende a svegliare Hylia. La ragazza si stropicciò gli occhi e si tirò lentamente su a sedere. L'intera camera mostrava ancora i segni del suo sfogo della sera precedente. Le macchie di sangue si erano asciugate ma i mobili, la moquette e le pareti portavano ancora addosso il rosso scarlatto.
Hylia si tolse le coperte di dosso e fece per scendere dal letto quando si rese conto che alla sua sinistra stava dormendo Hisoka. Il ragazzo, con indosso un semplice paio di slip neri, le dava le spalle e il suo respiro era appena udibile. Lo sguardo verde di Hylia venne ipnotizzato dall'enorme tatuaggio che deturpava la schiena muscolosa di Hisoka. Quel ragno a otto zampe la affascinava e la inquietava al tempo stesso. La giovane posò delicatamente un dito sul dorso del ragno e iniziò a seguirne il contorno. Hisoka, dopo un lieve spasimo, cambiò posizione e si mise prono, voltando il capo verso Hylia. Struccato e coi capelli mossi e arancioni che gli ricadevano sul viso, Hisoka sembrava un'altra persona; non aveva niente del pazzo maniaco che l'aveva quasi violentata nella doccia.
Che parolone! Ammettilo che ti è piaciuto!”, la riprese una vocina sentenziosa nella sua testa.
Hylia si sentì avvampare e si allontanò rapidamente da Hisoka, tornando nella sua metà del letto. Non le piaceva per niente la piega che avevano preso gli eventi, assolutamente no. D'accordo, Hisoka le stava insegnando i segreti del Nen e le avrebbe rivelato qualche indizio importante su Nile, ma la ragazza dai capelli color cannella aveva quasi la certezza di essere stata fregata. Cosa poteva guadagnarci Hisoka nell'addestrare qualcuno e nel dare delle informazioni senza chiedere nulla in cambio? Possibile che il pierrot avesse previsto un pagamento “in natura”?
Porca puttana, ma questo è pazzo!”, pensò iniziando ad agitarsi.
All'improvviso la mano di Hisoka la afferrò per un polso. Evidentemente i movimenti convulsi di Hylia lo avevano svegliato.
-”Buongiorno sweetie...”- mormorò sorridendo sornionamente.
Hylia si liberò dalla presa con uno strattone e gli piantò un calcio nelle costole, facendolo rotolare giù dal letto. Gattonò fino al bordo del materasso e si godé la vista di Hisoka steso a pancia in su con un'espressione lievemente dolorante sul viso.
-”Buongiorno un cazzo”- rispose riducendo gli occhi verdi a due fessure.
Hisoka seguì con lo sguardo Hylia fare il giro del letto e chiudersi in bagno. Si tirò su a sedere massaggiandosi la schiena e un leggero sorriso beffardo fece capolino dalle sue labbra. A quanto pareva era ancora arrabbiata per la storia del giorno prima. Fece di tutto per resistere, ma alla fine scoppiò a ridere. Adorava l'imbarazzo e la pudicizia di certe ragazze; quelle erano le più difficili da conquistare e soggiogare. Hylia, tra le altre cose, era anche un Hunter dai poteri pericolosi.
Oh sì, mi divertirò un sacco!”.

 

 

Per qualche motivo a lei sconosciuto, Hisoka non amava mangiare nei ristoranti dell'Arena Celeste; tendeva a frequentare locali esterni al monumentale grattacielo. Per colazione la portò in un piccolo café lì vicino. Non appena misero piede nel locale, molte delle persone sedute ai tavolini si voltarono nella loro direzione e iniziarono a confabulare animatamente. Hisoka, dopo aver fatto accomodare Hylia a un tavolino vicino alla vetrata che dava sulla strada, le riservò un'occhiata gongolante. Sotto sotto amava sentire la gente sparlare alle sue spalle. Senza nemmeno aprirlo, passò il menu a Hylia.
-”Lo conosco a memoria”- si giustificò con un'alzata di spalle. -”Vuoi che ordini anche per te?”-.
-”No”- rispose secca Hylia, e aprì il menu. Strinse le labbra quando lesse i prezzi dei dolci e delle bevande. Perché quel maniaco si ostinava a frequentare posti piuttosto cari e che non tutti potevano permettersi? Gli lanciò un'occhiata tagliente da sopra il menu ma distolse subito lo sguardo quando vide che Hisoka la stava già fissando con quei suoi maledetti occhi gialli.
-”Hai chiamato il servizio delle pulizie?”- gli domandò cercando di nascondere l'imbarazzo fin troppo evidente dalle sue guance rosse.
-”No”- rispose il pierrot guardandosi le unghie. -”Voglio che sia tu a pulire”-.
Hylia fece schioccare la lingua e voltò pagina.
-”Sì, credici”- borbottò.
-”Puoi farlo col Nen”- spiegò Hisoka. -”Sarebbe un ottimo esercizio; e, nel caso in cui tu non ci riuscissi, potresti pulire tutto con quella linguaccia tagliente che ti ritrovi”- aggiunse in un sussurro minaccioso che fece rabbrividire la ragazza.
Hylia abbassò di scatto il menu sul tavolino e alzò un braccio, richiamando la cameriera che era appena passata loro accanto. Hisoka, gli occhi ridotti a due fessure, guardò divertito Hylia ordinare un semplice cappuccino. Ogni volta rimaneva estasiato di fronte alla sua purezza; provava sempre più spesso l'impulso di macchiare di nero la sua tela bianca. Come poteva una ragazza così innocente essere riuscita a diventare Hunter? Doveva esserci un motivo importante e serio dietro la sua promozione fantasma.
-”Aggiungi una Sachertorte, un espresso e un pain au chocolat”- si intromise a un tratto. La cameriera si voltò di scatto verso di lui e lo guardò con occhi sognanti. -”La Sacher è per la signorina”-.
La cameriera si defilò in quella che a Hylia parve un'aura di zucchero rosa. Si domandò se in tutto il mondo esistesse almeno una ragazza in grado di resistere alle finte buone maniere di Hisoka.
Tu dovresti essere una di quelle ragazze intelligenti”, le disse la vocina sentenziosa.
Già: avrebbe dovuto.
In un batter d'occhio la cameriera si ripresentò portando loro le ordinazioni. Guardò scettica la fetta di Sacher e spinse il piattino verso Hisoka, il quale lo rispedì indietro senza scomporsi.
-”Non mi va”- si limitò a dire Hylia.
-”Ieri sera non hai cenato e hai perso molto sangue. Devi mangiare qualcosa”- ribatté il ragazzo.
-”Ooh, come siamo premurosi!”- lo beffeggiò Hylia facendo roteare gli occhi. -”Sono molto più resistente di quanto tu possa pensare”- sibilò a denti stretti.
Hisoka versò una bustina di zucchero nel caffè e sorrise.
-”Certo, infatti mi è bastato toccarti un poco per farti sciogliere. Eh, sweetie?”-.
Hylia, punta sul vivo, batté un pugno sul tavolino, richiamando a sé l'attenzione di tutto il locale. Si alzò in piedi e si sporse in avanti, puntando alla gola di Hisoka un bisturi fatto di sangue. Quando si era tagliata il palmo della mano? Il giovane non l'aveva notato...
-”Stai zitto...”- ringhiò sottovoce, il suo viso vicino a quello stupito ma al tempo stesso divertito del pierrot. Hisoka, dopo averla guardata negli occhi verdi per qualche secondo, posò un indice sulle sue labbra rosee, godendosi l'espressione confusa di Hylia.
-”Non sai quanto sesso mi ispiri quando ti arrabbi...”- mormorò.
Posò le sue labbra sull'indice e spinse delicatamente Hylia a sedere. Quel bacio indiretto provocò un fitto vociare tra i tavoli, talmente intenso da sovrastare i pensieri sconvolti di Hylia. La giovane, non sapendo come ribattere e volendo uscire da quel posto il prima possibile, si buttò sulla propria colazione, bevendo in due sorsi il cappuccino e divorando la fetta di torta in quattro bocconi. Odiava quando Hisoka faceva o diceva qualcosa di inaspettato e lei non sapeva come rispondere a tono. Era abituata ad avere l'ultima parola su tutto. Sempre.
Hisoka bevve con calma il suo caffè, assaporando i pettegolezzi che iniziavano a sbocciare attorno a lui. In quanto prestigiatore non poteva negare che da un lato amasse stare sotto i riflettori mentre dall'altro era più che contento di evitarlo. In quel momento della sua vita, però, avvertiva il bisogno di sentir parlare di sé.
Oh, quanto egocentrismo!”, si schernì da solo.
Hylia aveva terminato la sua colazione da un pezzo e lo stava fissando, intimandolo a darsi una mossa. Hisoka era tentato di costringerla ad aspettarlo ancora per un po', ma alla fine, mosso dall'idea dei suoi futuri piani, si alzò con ancora mezzo pain au chocolat in bocca e andò a pagare.
-”Offro io...!”- canticchiò passando accanto a Hylia.
La ragazza dai capelli color cannella scattò in piedi e si precipitò verso l'uscita, superando Hisoka e correndo all'esterno.
-”Mi piace che tu non veda l'ora di riprendere gli allenamenti...”- commentò trattenendo a stento una risata.
Hylia lo fulminò con un'occhiataccia e gli puntò un dito contro. Hisoka alzò un sopracciglio ben disegnato.
-”Ti ricordo che abbiamo un patto”- gli fece notare. -”Devi parlarmi di mio fratello”-.
Gli occhi da Stregatto di Hisoka si illuminarono per un momento e il ragazzo alzò le mani in segno di resa, incrociando le caviglie.
-”Ops, quasi dimenticavo... Che sbadato, eh?”-.
Hylia fece schioccare la lingua e lo superò dirigendosi a passo spedito verso l'Arena Celeste. Hisoka rimase un minuto buono a fissare il fondoschiena della ragazza. Gli venne da ridere pensando al fatto che lui, in realtà, non sapeva praticamente niente di Nile.







NOTE DELL'AUTRICE
Mi scuso per averci messo così tanto ad aggiornare ma negli ultimi tempi sono stata completamente assorbita dalla mia fanfiction su JoJo >w< Chiedo umilmente perdono, sono una brutta persona D: Cercherò di staccarmi un po' dai miei lavori su JoJo e di concentrarmi su tutte le storie che ho trascurato; purtroppo l'ispirazione non si può comandare :/
A ogni modo, ci tengo a farvi sapere che "Defeat me", così come tutte le mia fanfiction, non è interrotta :) 
Alla prossima (e scusate ancora)! ^^"

 

   
 
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