Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: SagaFrirry    23/03/2016    3 recensioni
Il titolo già spiega un po' quel che narrerà questo racconto. Sì, si parla di Lucifero. QUEL Lucifero, il primo angelo e tutto ciò che ne consegue. La "storia originale" la conoscono tutti (più o meno), di fatti ho avuto qualche dubbio sul dove inserire questo primo capitolo perché ufficialmente i personaggi di cui narro non sono una mia invenzione, ma ho provato a vederli da un... diverso punto di vista! Spero di strapparvi una risata!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mese 3, anno 33

 

Ho seguito le voci insistenti dei miei sottoposti cornuti e sono andato a parlarci. Con chi? Con l’hippy, ovviamente. Si creano sempre più dicerie su di lui. È incredibile come i potenti si agitino un sacco quando hanno a che fare con qualcuno che potrebbe metterne in discussione il posto di lavoro! Partiamo dalle prime impressioni. Il deserto come luogo di “ritiro spirituale” sarà coreografico ma, sinceramente, non fa per me. Specie di notte, che diventa fastidiosamente freddo. Di giorno non è male. Scorpioni, serpenti, caldo infernale... L'unica pecca direi la sabbia che si infila un po’ ovunque. Ma questo deserto ha anche molte zone rocciose, quindi potrei anche trovarmi bene. Spaparanzarmi su una roccia a prendere il sole stile lucertola è la mia specialità!

Per prima cosa ho tentato di inquadrare l’individuo. Nel senso... Sei mio padre incarnato, sei suo figlio... chi cazzo sei? Non è stato molto esaustivo. Ogni tanto parlava di sé come fosse Dio ed ogni tanto parlava di “suo padre” (Mi sa che il sole del deserto non fa tanto bene al cervello umano...). Così, per ripicca, ho iniziato a parlare al plurale. È divertente definire me stesso “legione” e cose simili. Poi ho iniziato a fare domande che, a mio avviso, erano le più sensate. Sei Dio (O suo figlio. O entrambe le cose) perciò... che cazzo ci fai qui?! intendo dire.. c’è il mondo davanti a te, no? Perché perdi tempo con dodici uomini (fossero donne capirei... ma uomini...) a cui devi spiegargli anche come allacciare le scarpe, quando potresti aspirare a ben altro? Ed agire ben più in alto? Ammettilo, la creazione non ti è venuta benissimo... Perché non correggi il tiro? Con qualche effetto speciale? E non parlo di quattro miracoli e colombe dal cielo al momento del battesimo. Parlo di potere divino! Tuoni, fulmini, terremoti e pentitevi stronzi! No? Lui si è limitato a ripetere “Non tentare il Signore Dio tuo”.

Allora..punto primo: tu NON sei il Signore mio Dio. Punto secondo: non ti sto tentando. Quello lo farei portandoti a mignotte o in una pasticceria. Sto solo facendo delle domande. Domandare è lecito, rispondere è cortesia, no? Si vede di no...

La sera vengono a “trovarlo” gli angeli. Rivedere i miei fratelli è sempre un po’ strano, specie perché molti di loro hanno paura di me. Oh su, andiamo! Vi ho visti da piccoli, quando sbatacchiavate le ali in modo scoordinato nel vano tentativo di prendere il volo per la prima volta! Non vi mangio mica! Sarà forse perché loro sono sempre uguali, eternamente perfetti, mentre io muto con il passare del tempo. Passano a trovarlo, ma l’hippy perlopiù li ignora, e allora ci parlo io, quando non mi ritrovo davanti Michele ed il suo broncio incazzato, che mi manda via.

Il digiuno. Ma che senso ha? Più di un mese nel deserto... che senso ha?! Ho come il presentimento che tutto questo non finirà bene, e lo sappiamo tutti. Lo sa lui, lo so io, lo sanno gli angeli. Che senso ha patire la fame? Perché non chiedere ai tuoi schiavetti piumati di darti di che mangiare? Poi puoi tornare a meditare, ok. Niente da fare. Ma sai che non ti capisco? Seduti a guardare il tramonto, io ed i miei fratelli, penso ci siamo fatti la stessa domanda: perché? La differenza era che io ammettevo di non capire, loro no.

L’hippy mi ha definito di nuovo “nemico”, quel Sheitan così irritante... L'ho corretto, dicendo che io ho tanti nomi e lui ha risposto che anche Dio ne ha. Lo so. E fra di essi devono essercene un paio che significano “sadico” o “contorto”.

Ricapitolando, i 40 giorni nel deserto li ha conclusi dicendo di “aver compreso” e “di avermi sconfitto”. Buon per te...

Gli angeli lo hanno osservato, orgogliosi. Io ho alzato un sopracciglio. Forse voleva imporre le mani su di me o cose simili ed ho preferito andare via. Le mani sulla testa tipo cagnolino non le reggo proprio! E non ho bisogno del perdono, o di altro. Grazie.

 

Lunedì, anno 33

 

Dopo uno strano ingresso in groppa ad un asino, fra apostoli dormiglioni e strana gente adorante, il capellone è tornato a casa. Accanto ad alcuni amici (mi pare ci fosse anche una specie di zombie di nome Lazzaro) si è “rilassato”. Ho notato che gli angeli lo osservano e la cosa mi inquieta un po’.

 

Martedì, anno 33

 

È così bello vederlo incazzato! Quando ribalta tavoli, usa una frusta (sì, una frusta!) per scacciare i venditori dal tempio è quasi simpatico. Ovviamente vicino vi è la solita predica ma... non importa! È il gesto che conta. È sembrato un pazzo invasato. Bellissimo!

 

Mercoledì, anno 33

 

Lo sapevo che c’era qualcosa sotto. Dodici uomini...(anche se quello che si definisce “il preferito” mi pare un po’ tanto una femmina) ed ecco che saltano fuori cose strane. Giuda vuole baciarlo? E viene pagato per farlo? Che gente assurda...

 

Giovedì, anno 33

 

Cene fra amici, deliri su vino che diventa sangue e pane che diventa corpo di Cristo (cannibali... che schifo...), gente che si lava i piedi (ma non vi lavate a casa?! Dovete farvi lavare da chi vi paga la cena?!), baci appassionati ed altre cose. E Pietro che suda freddo per quel gallo che canta tre volte... Devo ammettere che se questa è la loro “serata-tipo”, mi piacerebbe partecipare ogni tanto! Alla fine sono pure comparse delle guardie a portare via l’hippy! Che bello! Rimasto solo, ho voluto proprio assaggiare quel “vino divenuto sangue”. Me ne sono pentito. Sono stato malissimo. Mi sa che il sangue di Cristo non fa tanto bene a quelli come me!

 

Venerdì, anno 33

 

Dopo essermi ripreso dalla stronzata fatta ieri sera, ho cercato di nuovo il caro capellone. Penso che avrò acidità di stomaco per i prossimi tre o quattro secoli! Maledetta transustanziazione (va che bella parola che so, eh?)! Ad ogni modo... Lo hanno appeso. Lo hanno crocefisso. Al posto suo potevano scegliere un delinquente di nome Barabba ma hanno preferito crocifiggere l’hippy. Perché? Non so... non hanno gradito la faccenda dei tavoli e delle fruste? Il mercato del pane e del pesce aveva paura di eccessive moltiplicazioni? Comunque è stata una giornata... strana. Stavo ancora male per via di quel vino/sangue/schifo perciò non ho fatto molto. Di solito mi piace vedere la gente soffrire e morire ma questa volta è stato diverso. Mi aspettavo un qualche tipo di intervento divino, stile grande luce dall’alto che cazzia tutti e riporta il figlio/se stesso in cielo. Invece niente. Tutto silenzio. E quella frase: Dio mio, Dio mio... perché mi hai abbandonato?

Ammetto di aver alzato gli occhi al cielo pure io, aspettandomi davvero qualcosa. Invece no. Erano le cinque, calava la sera, e lui è morto. Come un mortale qualsiasi, come una creatura abbandonata. Allora forse è vero che papà li abbandona i suoi figli. Non lo ha fatto.. solo una volta. Forse questo capellone aveva fatto qualcosa che non doveva fare, ed è stato punito così. Non capisco, non capisco proprio. Mi chiedo: se io avessi un figlio, agirei allo stesso modo? Intendo dire... se sbagliasse, lo caccerei e lo punirei? Non so... ma forse sono io che penso troppo. Quel vino... E qualcuno faccia stare zitto quel cazzo di gallo!!

 

Sabato, anno 33

 

Pensavo che i miei fratelli angelici ci capissero qualcosa e invece no. Li ho visti piangere. Il che è strano, perché mai prima d’ora mi era capitato di assistere una scena simile. Ho zittito i demoni che volevano festeggiare. Non so perché, non mi pareva giusto. Non penso che in cielo avessero festeggiato quando sono caduto. O forse sì? Se è così, mi vendicherò. Ma non oggi. Oggi è tutto buio, ma la gente non sembra accorgersene. Perché me ne accorgo io? Stupido sangue angelico... Come se non bastasse, Michele il simpaticone mi ha accusato di cose assurde. Non ero in vena di litigare ma un vaffanculo se lo è preso!

 

Domenica, anno 33

 

Sono tornato a casa, all’Inferno, deciso a lasciarmi questa strana storia alle spalle. Ma ovviamente papà non cessa mai di stupirmi. Era una finta?! Vecchio bastardo! Mi hai fatto quasi provare dispiacere e tu sei risorto. Ma dimmi te... Gesù (sì... va bene... lo chiamo per nome...) siede alla destra del Padre. Le tre persone uguali e distinte non riesco proprio a comprenderle. Ma comunque... è finito tutto a tarallucci e vino. Ottimo... si fa per dire.

I miei fratelli angeli erano raggianti. Io ho storto il naso: prevedo giorni bui per i miei diletti Dei “pagani”.

“C’è speranza per tutti” mi ha detto quel piumino fumagigli di Gabriele “Un giorno...”.

L’ho interrotto prima che delirasse più del dovuto. Io in cielo non ci metterò mai più piede! Meglio torni alle mie solite mansioni... Pare che un certo Giuda sia giunto fin al mio girone. Un ghigno mi si apre sul volto. Omuncolo... ti sei pure suicidato! Sfogherò su di te la mia frustrazione! Se penso che per un pelo io... non mi facevo vedere... dispiaciuto! Davanti ai miei fratelli! Mi sale una rabbia! Un fastidio! Io dispiaciuto? E per chi? Per il vecchio? MAI. E quest’anima peccatrice stanotte proverà cosa vuol dire quando al Diavolo girano le palle! Ma prima vado a strozzare un gallo...

 

Buona Pasqua!

   
 
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