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Autore: skysmadness    24/03/2016    3 recensioni
Phil ha sempre odiato il Quidditch. Lo riteneva pericoloso e irrazzionale.
Ma qualcosa, o qualcuno, gli farà cambiare idea.
Phanfic | Hogwarts!Au |
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Kendall, Dan Howell, Phil Lester, Pj Liguori, Tyler Oakley
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Phil si svegliò, alzandosi lentamente e strofinandosi gli occhi assonato.
Si stiracchiò e cominciò a prepararsi per la giornata, per poi camminare ancora sbadigliando verso la Sala Grande per fare colazione.
Appena aprì la grande porta, intravide Carrie che gli sorrise e lo salutò dolcemente. Phil si sedette, o meglio, si buttò violentemente affianco Zoe. 
“Buon giorno, dormiglione.” quest'ultima gli sorrise felicemente e Phil era davvero geloso di come lei potesse essere così mattutina.
Le rispose con un grugnito stanco e mise nel suo piatto dei pancakes e qualche frutto.                         
Carrie roteò gli occhi divertita “Non preoccuparti, ci ho pensato io.” disse per poi passargli una tazza di caffè, che prese senza esitare.
Zoe ridacchiò “Giusto, mi dimentico sempre che senza una tazza di caffè al mattino potresti uccidere l'intera scuola."
"Esagerata, al massimo mezza Hogwarts.”
Entrambe le ragazze lo presero in giro ma lui non le ascoltò, nonostante il sorrisetto che aveva in faccia.
“A proposito Phil,” cominciò Zoe supplicante “potresti aiutarmi in Erbologia oggi?”
Il tassorosso inghiottì un boccone e la fissò.
“Aspetta, è già Lunedì?”
La ragazza rise "Sei proprio fuori oggi!”
Phil sorrise felicemente. Era finalmente venerdì e questo comportava due ore di Erbologia, la sua materia preferita.                 
Aveva finito per leggere qualsiasi libro al riguardo, persino uno babbano -e doveva ammettere che gli era davvero piaciuto.
I suoi amici non sapevano se essere annoiati o felici al riguardo, siccome appena si nominava una frase con 'piante' Phil era già con occhi luccicanti. Esagerato? Sì, lo era. Ma a Phil non importava nemmeno un po'.
“Ovvio che ti aiuto, Zoe! Non c'è bisogno di chiederlo.”
Carrie inarcò un sopracciglio guardando l'amico con un sorriso sulle labbra “Devo aggiungere 'Erbologia' alla lista delle cose per farti tornare te stesso la mattina?” 
Quello che ricevette come risposta fu solamente una grossa risata del ragazzo, che annuì vigorosamente.
Qualora finì di fare colazione, salutò le due amiche correndo a lavarsi i denti e a prendere i libri per la sua prima lezione. Non vedeva l'ora di arrivare alle ultime due ore della giornata.
Entò nell'aula di Divinazione, facendosi subito notare da Jack che gli sorrise invitandolo con un cenno del capo a sedersi al suo fianco.
“L'ho riservato solo per lei, Mr. Lester.” disse dopo che l'amico si sedette.
“Wow, Mr. Howard, tale onore solo per un misero tassorosso?” si portò una mano al cuore teatralmente, spalancando gli occhi. Entrambi scoppiarono in risa.
Lo sguardo di Phil si posò sulla mano di Jack e sospirò “Fa ancora male?”
Il grifondoro si era fatto male durante un allenamento e, malgrado la ferita non fosse così grave, Phil si era preoccupato da morire e continuava a preoccuparsi inutilmente.
“No, non fa male.” roteò gli occhi Jack “Sto bene, per la duecentesima volta.”
“Non capisco ancora cosa trovi di così bello in quel gioco così pericoloso e da suicidio!”
“Hey, ora esageri.”
“Potresti cadere dalla scopa, e farebbe molto male-”
“Quello che ami ti uccide, Philip.”
L'altro gli lanciò un'occhiataccia e mormorò “Fai anche il poeta ora?”
“Amico, sto bene e non scherzo. Apprezzo la tua preoccupazione, ma amo questo sport, anche se potrebbe farmi 'molto male'.”
Phil sospirò ancora e si concentrò sulla lezione dopo che la professoressa entrò in aula, chiudendo la discussione.
Doveva ammetterlo, Divinazione non era una delle sue materie preferite e non sapeva cosa lo spingeva a continuare gli studi, ma prevedere il futuro grazie a sfere di vetro o anche dalla propria mano lo aveva sempre affascinato. 
Certo, non era uno dei migliori, ma credeva di essere abbastanza capace -togliendo i suoi continui errori e distrazioni- e la professoressa sembrava apprezzare il suo sforzo.
Nel momento in cui terminò la lezione, Phil mise a posto tutti i suoi libri e uscì rapidamente dalla classe facendo un cenno a Jack in saluto.
Camminando per il corridoio sperava davvero di ritrovare Pj in un modo o nell'altro, siccome avevano entrambi la stessa lezione e non voleva assolutamente rimanere solo. 
Non era che Phil odiasse rimanere solo, era normale siccome dopo 16 anni ci era abituato. Ma nelle lezioni era diverso, senza un piccolo appoggio non riusciva nemmeno a rispondere a una semplice domanda dell'insegnante ed entrava nel panico totale anche se aveva studiato la lezione a memoria. Aveva il terrore di sbagliare, di attirare risate, insulti sussurrati, occhi alzati al cielo. Era la sua più grande paura. Il suo migliore amico ne era consapevole, e cercava sempre di essere presente per lui. 
Phil poteva sempre vedere la pena e la compassione nei suoi occhi quando Pj lo invitava a stare con lui e alcuni amici della propria casa. 
Entrò nel panico quando non trovò da nessuna parte il corvonero, ma deglutì e si avviò comunque verso la sua prossima lezione.
Quando si ritrovò davanti alla porta dell'aula di Trasfigurazione, non poté che rilasciare un lungo sospiro e fermarsi chiudendo gli occhi. 'Calma Phil', pensò, 'andrà tutto bene. Non sbaglierai, sarai fantastico e nessuno ti noterà.'
Peccato che non credeva a nessuna di quelle parole di conforto.
Aprì gli occhi ed entrò lentamente in aula, pregando disperatamente di non inciampare sui suoi stessi piedi.
La prima cosa che notò era la totale assenza del suo migliore amico, il che era parecchio strano. Quella classe era una delle preferite di Pj.
Diede uno sguardo a tutta la classe, non trovando nessun posto vuoto, finché un ragazzo non alzò la mano verso di lui per indicargli il posto al suo fianco. Era confuso.
Phil camminò timidamente verso il ragazzo, un grifondoro, e lo salutò con un "Hey." sorridendo.
Lo studente sorrise a sua volta e spostò di poco la sedia vuota per far sedere Phil "Salve!"
Il tassorosso annuì leggermente come ringraziamento e si sedette, poggiando i libri e la bacchetta sul banco.
"Scusa se ti ho spaventato," iniziò il grifondoro "ma un mio amico è probabilmente morto e non volevo essere solo siccome odio questa fottuta materia."
Phil scosse la testa e si girò verso di lui "Nessun problema, anzi mi hai salvato. Sono nella tua stessa situazione."
"Io sono Chris Kendall, comunque. Lieto di conoscerti."
"Vale lo stesso per me, Chris. Io sono Phil." gli sorrise entusiasta. 'Sono passati perlomeno 10 secondi e questo ragazzo non è ancora scappato urlando', notò fra sé e sé.
“Tu sei il migliore amico di... uh. Liguori?”
“Sì, sono io.”
“Pj è davvero simpatico, mi ha parlato bene di te.” sorrise leggermente il bruno quando vide Phil inclinare la testa confuso “Quando ti assentavi, si sedeva spesso davanti a me. Abbiamo legato, diciamo.”
Il corvino annuì ridacchiando e i due cominciarono a parlare e parlare, tanto che il professore li richiamò per chissà quante volte. Per la prima volta in assoluto, Phil non aveva paura di parlare senza Pj al suo fianco. 
Chris era interessante e davvero divertente, mettendo da parte le sue piccole 'perversioni'. 
Phil si sentiva libero e non era mai capitato. Quando il suo migliore amico mancava, non poteva che entrare nel panico totale. 
Sorrise al pensiero, era un progresso, ed era così fiero di se stesso in quel momento. 
Scoprì di avere anche la prossima lezione con Chris e decisero di sedersi nuovamente insieme. 
Quelle due ore passate con il grifondoro erano state le più fantastiche in tutta la sua vita scolastica. Lui e Chris non erano esattamente simili, ma in qualche modo lavoravano piuttosto bene assieme. 
Uscirono dalla loro seconda classe, ridendo su una barzelletta che il bruno aveva detto poco prima. 
“Cos'hai dopo?” domandò quest'ultimo appena la sua risata sbiadì.
“Um...” si leccò il labbro inferiore pensieroso “Alchimia.” 
Chris fece un piccolo broncio ed emise un verso dispiaciuto “Io Astronomia, non ci posso credere!”
Phil ridacchiò al rammaricarsi del suo nuovo amico, in fondo dispiaceva anche a lui. 
Camminarono verso le loro prossime lezioni tra chiacchiere e risate, fino a che non udirono entrambi il nome di Phil urlato alle loro spalle. 
“Oh mio dio, Phil! Credevo fossi morto, non ti trovavo da nessuna parte!” corse verso i due ragazzi un Pj con dei capelli completamente scompigliati. 
“Io morto? Senti da che pulpito.” scosse il capo il tassorosso. Pj cercò di ribattere ma notò la presenza di Chris e mandò a Phil uno sguardo dubbioso.  Il Grifondoro però rispose per lui “Ho badato io a Phil mentre tu eri probabilmente disperso nella Foresta Proibita.”
Il riccio sorrise dispiaciuto verso entrambi, cacciando una piccola risatina nervosa. 
Salutarono Chris quando lui dovette cambiare strada, e accelerarono il passo verso la loro aula. 
“Allora?” Pj chiese, rompendo il loro piccolo silenzio. 
“Allora cosa?”
“Chris? Voi due che ridevate come due vecchi amici."
 “Uh... um. Tu non c'eri e a quanto pare nemmeno un suo amico, quindi mi ha invitato a sedergli accanto.”
Pj mostrò un grandissimo sorriso e Phil poteva giurare di aver visto i suoi occhi diventare lucidi. 
“..che hai?”
“Sono così, così, così felice e orgoglioso, Phil!” esclamò eccitato e diede una spinta scherzosa al suo migliore amico “Non puoi capire quanto io mi stia trattenendo dal saltarti addosso.”
Phil roteò gli occhi e ridacchiò arrossendo “Non ora, mamma!"
Ma chi poteva biasimarlo? Dopotutto, anche Phil stesso era felice per sé stesso. Nella sua testa continuavano a girare le parole 'fierezza' e 'orgoglio'. Non si sentiva così bene da un po'.
Le ore successive passarono lente e monotone, era inutile dire che Phil stava morendo dalla noia.
Ma appena uscì dalla sua terzultima classe, non riuscì a trattenere il suo sorriso entusiasto.
Finalmente era l'ora di Erbologia.
Ignorò i commenti ironici di Pj e si avviò, o meglio, corse verso la serra urlando 'CIAO PEEJ TI VOGLIO BENE' -che ovviamente fece scuotere il capo al Corvonero mentre rispondeva con un 'Ti voglio bene anch'io' -.
Senza rendersene conto si ritrovò davanti alla serra con un sorriso così allegro e brillante che poteva abbagliare. Entrò spensieratamente dentro e fu subito accolto in modo caloroso da Zoe, la cui lo abbracciò appena lo intravide.
“Hey Phil!” gli sorrise dopo essersi staccata da lui.
“Ciao Zoe!” ricambiò il sorriso pizzicandole affettuosamente le guance.
La ragazza gli prese la mano e lo guidò al loro posto vicino alla cattedra, quello che Phil amava di più.
“Dov'é il professore?” chiese confuso non vedendo l'uomo da nessuna parte.
Zoe alzò le spalle “Non ne ho la più pallida idea. Prima era qui, ma è uscito all'improvviso e ci ha detto di stare in silenzio.”
Phil volle ribattere con qualcosa di sarcastico, visto che non c'era nemmeno un minimo di quiete nella serra, ma annuì.
Alcuni minuti dopo il professor Green rientrò nell'aula.
“Ragazzi,” richiamò l'attenzione “per cortesia, ascoltatemi.”
Finalmente cadde il silenzio (Phil ne fu grato) e tutti si concentrarono sulle parole del professore.
“Erbologia non è una materia amata da tutti e ne sono altamente consapevole. Ma ciò non significa che non bisogna studiarla o evitare di frequentarla costantemente.” 
Zoe e Phil si guardarono confusi per un secondo, per poi spostare di nuovo lo sguardo verso il professore.
“Per questo, ho in mente di cominciare un corso di recupero dove gli studenti del quarto anno aiuteranno quelli piú bisognosi del terzo.” 
Entrarono titubanti alcuni studenti del terzo anno di diverse case e si posizionarono al fianco del professore. Phil spalancò leggermente gli occhi alla vista di un viso conosciuto, quello di Dan Howell.
“Assegnerò ad ognuno di voi del quarto anno uno studente a cui dare lezioni di recupero. Se ci sono alcuni dubbi o problemi, sentitevi liberi di chiedermi qualunque cosa.”
Mr. Green cominciò, quindi, ad assegnare ciascuno studente del terzo anno ad uno del quarto, finché non ne rimasero soltanto tre.
Phil non aveva mai sudato freddo così tanto in tutta la sua vita.
“Lester, ragazzo mio.” gli sorrise il professore. Tutti sapevano che il tassorosso era il suo preferito, e il fatto era parecchio palese. “Sembra che tu sia quello che avrà più problemi, visto che il signorino qui è letteralmente negato nella materia.”
Phil deglutì e si morse il labbro inferiore. 'Oh Merlino', continuava a ripetere nella sua mente.
Zoe gli diede diverse pacche sulla spalla e gli sorrise apprensiva, anche se sapeva che non avrebbe fatto alcun effetto.
Il professore mostrò un piccolo sorrisetto e pronunciò le parole che Phil aveva sperato di non sentire.
“Dan Howell, tu vai con Phil Lester.”
A Phil non piaceva imprecare, nemmeno un po'. Ma doveva ammetterlo.
Era completamente fottuto fino al midollo.



 



N/A:

hello miei prodi (?)
inizio con una piccola scusa perché ci ho messo più del previsto a scrivere questo capitolo, ma scuola e robe e si. Depressione.
ma ora che sono in ''vacanza'' cercherò di scrivere più frequentemente! <3
e wow shit went down in questo capitolo *lenny face*, e sono molto MOOOLTO eccitata di scrivere il terzo. Credo che sia ovvia la motivazione.
ringrazio per aver letto e alla prossima!

-Sky x
  
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