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Autore: ARed    26/03/2016    1 recensioni
"Illusione" è stata scritta interamente dal punto di vista di Bella, ma Edward come si è sentito, cosa ha provato nel stare lontano dalla sua amata? È ora di scoprirlo! Buona lettura..
"Io sarei stato il mostro che avrebbe spento il suo sorriso"
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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RCERCHE

Erano passati cinque giorni da quando Bella se ne era andata, cinque giorni in cui facevo tutto meccanicamente, mangiare, dormire, esistere era tutto automatico senza di lei. Non provavo alcun tipo di emozione, solo odio verso me stesso.
Non riuscivo ad accettare l’idea di aver rovinato tutto per una scopata di cui non ricordavo assolutamente nulla, di cui non mi restava nulla se non il disgusto verso me stesso per ciò che avevo fatto.
Pensavo e ripensavo alle parole di Bella, sosteneva che io Jessica avessimo avuto una storia.. Come potevo essere stato così cieco per giorni? Bella se ne era andata dopo che aveva parlato con Jessica ed io preso dalla disperazione non ci avevo pensato, era stata lei, lei le aveva dato le risposte alle sue domande, lei le aveva dato le sue risposte, che sicuramente non corrispondevano alla verità. Le aveva detto quello che lei voleva che lei credesse, e questo l’aveva fatta vacillare e arrendersi.
Presi la macchina ed in venti minuti ero davanti alla porta di casa di Jessica a bussare come un matto.
Lei aprì e mi saltò addosso appena mi vide, cercò di baciarmi ma riuscì ad allontanarla.
<< Ce ne hai messo di tempo, tesoro>>, disse con tono malizioso, avvicinandosi nuovamente.
<< Stammi lontano>>
<< Cos’è hai paura di saltarmi addosso?>>
<< Dimmi cosa le hai detto!>>, chiesi alzando la voce.
<< A chi?>>, cominciai ad innervosirmi, dovevo cercare di mantenere la calma.
<< Rispondi!>>
<< Ah, a quella>>, come cazzo si permetteva?
<< Che cosa le hai detto?>>, chiesi con voce ferma, ma dentro mi ribolliva il sangue.
<< Uff, le ho detto la verità>>, disse con tono ovvio, << Le ho detto che ti ho baciato, che tu mi hai rifiutato, che dopo che tu mi avevi portato il copione a casa ci siamo svegliati il giorno dopo nudi sul divano, ma che avevamo solo dormito..>>, disse quelle ultime parole con tono malizioso.
Bella queste cose le sapeva, mi stava mentendo ne ero sicuro.
<< Dimmi la verità!>>
<< È la verità!>>, urlò lei ed io non resistetti più, la preso per le spalle e la bloccai al muro.
<< Uh, lo vuoi fare qui?>>, perché era convinta che volessi portarmela a letto?
<< Ho detto “dimmi la verità”!>>, sbottai a denti stretti.
Cominciò a ridere, una risata di quelle cattive, cosa ci trovava di divertente?
<< Sei proprio messo male, tesoro mio>>, disse continuando a ridere, la mollai e mi sedetti nascondendo il volto tra le mani. 
<< Che diavolo le hai detto? Ti prego, dimmelo. Ormai il danno è fatto>>, la supplicai.
<< Le ho detto che fare l’amore con te è stata la cosa più bella della mia vita>>, mi disse con aria di sfida.
<< Io quella sera non avevo bevuto nulla, non ero ubriaco Jessica! Eppure è da un mese che ci ripenso ma non mi ricordo nulla>>, dissi mentre torturavo i mie poveri capelli.
<< Cos’ha lei più di me? Perché non ti piaccio?>>, che diavolo voleva dire?
<< Mi vuoi dire che cosa sta succedendo?>>, anche se credevo di averlo capito
<< Succede che mi sono innamorata di te, tu mi piaci. Io sono quella giusta per te>>, si mise accanto a me.
<< Guardaci Edward siamo perfetti>>, disse indicando la nostra immagine riflessa nello specchio.
<< Io la amo Jessica, io e te potremmo essere solo amici>>
<< Tu e lei non state più insieme, giusto?>>, feci cenno di si con la testa.
<< Il fatto che lei non ti possa più avere mi conforta>>, disse sorridendo soddisfatta.
<< Dimmi che cazzo hai fatto?>>, urlai alzandomi di scatto.
<< Perché dovrei farlo? Ormai il danno è fatto>>, disse ripetendo le mie parole.
<< Questo è il tuo primo film importante, ed io ho il potere di bloccarne l’uscita>>, non era vero, ma volevo spaventarla.
<< No che non lo puoi fare>>
<< Mi basta chiamare la Warner e dire che questo film potrebbe rovinare il successo dell’ultimo film della saga, i fan non ameranno vederci assieme>>, quel maledetto film sarebbe uscito due mesi dopo quello della saga, ma lei ancora non lo sapeva.
<< Sai il potere che ha la Warner è molto più..>>, non mi fece finire.
<< Va bene>>, disse arrendendosi, dentro di me festeggiai.
<< Io e te non abbiamo fatto l’amore>>, che cosa stava dicendo? Io e lei non l’avevamo fatto? Quindi io non avevo tradito Bella.
<< Cosa?>>, chiesi incredulo.
<< Hai capito benissimo! Te l’ho voluto far credere>>, questo mi fece arrabbiare.
<< Perché?>>, chiesi contenendo la rabbia.
<< Volevo separarti da lei, avere una chance con te. Lei ha detto, in un’intervista, che non avrebbe mai perdonato un tradimento, ed io ho voluto farglielo credere>>, aveva pianificato tutto, se fosse stato un uomo l’avrei già presa a pugni, mi trattenni stringendo i pugni.
<< Come? Cosa mi hai fatto quella sera?>>
<< Ti ho messo del potente sonnifero nel té, ti sei addormentato, io ti spogliato facendo la stessa cosa con me e abbiamo dormito assieme. Niente di più, lo giuro>>, disse piangendo, ma io a quelle lacrime non credevo.
<< Da oggi stammi lontano, perché se no ti rovino>>, dissi prima di uscire e tornarmene a casa. Stavo mettendo la macchina in garage quando mi arrivò un messaggio di Jessica, lo stavo per eliminare quando me ne arrivò un altro, con su scritto “Aprilo”, e lo feci.
“ Non è stata solo opera mia”
Che cosa voleva dire? Voleva lasciare la colpa anche a me? Quando aveva fatto tutto lei?
Dalla sua confessione mi sentivo più leggero, il senso di colpa per aver tradito Bella era sparito, io non l’avevo fatto, non l’avevo tradita, rimaneva comunque il fatto che aveva sofferto a causa mia.
Dovevo organizzarmi per partire immediatamente, dovevo vederla e dirle che la verità, non glielo volevo dire per telefono, volevo poterla guardare nei occhi e dirle che non l’avevo e non l’avrei mai tradita.
Prenotai il primo volo per Milano e ordinai da mangiare. Stavo mangiando in cucina, ma le parole del messaggio di Jessica continuavano a tornarmi in mente:“ Non è stata solo opera mia”, chi c’era dietro? Possibile che fosse stato tutto organizzato?
Sbuffai, cancellando quei pensieri assurdi dalla mia testa, ma loro non se ne volevano andare, continuavano a ritornarmi in mente. Sembravano così assurdi i miei pensieri, lei mi voleva separare da Bella, e poi chi altri? La Warner? Impossibile, lo scandalo aveva quasi rovinato l’uscita del film. Rimanevano solo i produttori di quel maledetto film.
Non tutti i produttori volevano che io non tornassi sul set per finire, alcuni, mi aveva detto Luke, volevano assolutamente che io tornassi su quel set. Chi erano? Non ci pensai due volte e chiamai Luke.
<< Ti rendi conto che è tardi?!>>, disse furioso rispondendo al telefono.
<< Non è tardi!>>, lo presi in giro, anche se erano le undici di sera passate.
<< Cosa vuoi?>>
<< Chi sono i produttori che volevano che io tornassi sul set dopo lo scandalo?>>, chiesi tutto d’un fiato.
<< Ehmm, Aro e Marcus Volturi>>
<< Perché dicevano di no?>>
<< Hanno detto che dovevi finire il tuo lavoro>>, disse confuso.
<< Ma sapevano che il set sarebbe stato invaso dai paparazzi dopo lo scandalo?>>, domandai cominciando a capire.
<< Glielo avevo detto, ma loro insistevano che dovevi finire, che il danno era fatto. Perché t’interessa questa cosa?>>, non glielo dissi, volevo tenermi tutto per me.
<< Riesci ad organizzarmi per domani una riunione con i produttori, il regista e anche Jessica?>>, domandai sputando quell’ultimo nome.
<< Per domani?>>, chiese titubante.
<< Possibilmente>>, pregai.
<< Ci provo>>
Possibile che avessero chiamato quei due i paparazzi, su un set che era stato blindato per tutti quei mesi? Cosa ci avrebbero guadagnato?
Pochi minuti dopo chiamò Luke.
<< La riunione è fissata per venerdì primo maggio>>, sarebbe stata tra due giorni.
<< Prima non è possibile?>>, chiesi speranzoso.
<< No, se vuoi i fratelli Volturi>>
<< Loro devono esserci, ma dove sono?>>
<< A New York, torneranno solo venerdì>>
<< Va bene>>, avrei rimandato il mio viaggio di un giorno.
<< Ora mi vuoi dire che diavolo hai in mente?>>, chiese completamente confuso.
<< A venerdì Luke>>, dissi liquidandolo, prima di mettere giù. 

Ragazze manca poco alla fine, siete in tante a leggere, perciò grazie.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Buona Pasqua a voi e alle vostre famiglie.
Un bacio, AlmaRed

Ps A martedì con il nuovo capitolo di
End?
   
 
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