Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Curly_crush    26/03/2016    3 recensioni
Non capita spesso di sentirsi giusti per qualcuno. E a volte, oltretutto, può succedere con la persona e nel momento sbagliati. Harry, Bailey e Zayn dovranno fare i conti con questa realtà non appena se ne accorgeranno.
Attenzione! Questa storia è costruita attorno alla one shot "Mistakes of a night" che trovate nella mia pagina, ne narra gli avvenimenti precedenti e successivi, quindi se volete passare siete le benvenute!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Right place, wrong time





CHOICES

“Aspetti qualcuno?” Domandò Harry, alzando la testa in direzione della porta quando lui e Bailey sentirono bussare.
“No”
Ma non era difficile immaginare chi fosse. Sembrava piuttosto che volessero buttare giù la porta, non era il tipico bussare tranquillo di chi va a fare una visita di cortesia. Avrebbe dovuto rifiutare la proposta di Harry di andarla a trovare quel giorno, invece di cedere alle sue richieste.
“Vuoi che vada a vedere chi è?” Si offrì lui.
“No! – Si affrettò a rispondere Bailey, poi, rendendosi conto di essere stata troppo precipitosa, tentò di recuperare – No, tranquillo, vado io. Tu rimani qui”
Si alzò con riluttanza dal divano, procedendo lentamente verso l’ingresso, mentre la porta minacciava seriamente di cedere sotto i colpi dall’esterno. Socchiuse la porta che dava sul corridoio d’entrata, poi aprì quella d’ingresso.
“Zayn” Provò, ma sapeva che quella volta non ci sarebbe stato modo di giustificarsi.
“No, Bailey, non provarci neanche” Sbottò il ragazzo, tenendo comunque un tono basso.
Bailey abbassò la testa, poi si chiuse la porta alle spalle. Avrebbe evitato il peggio, voleva almeno provarci.
“E’ qui vero?” Indovinò Zayn, una rabbia che Bailey non gli aveva mai visto negli occhi né sentito nella voce.
“Sì”
“Fammi entrare, voglio parlare con lui” Disse, ora più calmo, almeno apparentemente.
“No Zayn, non lo farò” Ribatté lei, appoggiandosi alla porta.
Fu come se Zayn si ricordasse improvvisamente della sua presenza. Piantò gli occhi in quelli di Bailey, fulminandola, poi prese un respiro profondo, seguito a ruota da lei. Non era pronta a sentire quello che Zayn le avrebbe detto, sapeva di essere in torto quella volta, come lo era quando gli aveva nascosto il ritorno di Harry. Ma, se alcune settimane prima era stato disposto a chiudere un occhio pur di non perderla, questa volta sarebbe stato molto più difficile per lei spiegarsi, ed era sicura che lui non avrebbe accettato facilmente i fatti.
 
“Che cazzo sta succedendo Bailey?” Sibilò Zayn, massaggiandosi le tempie con le mani.
“So cos’hai visto, cosa ti ha spinto a venire fin qui in questo stato, ma ti assicuro che non intendevo in alcun modo farti capire qualcosa di sbagliato senza parlartene” Iniziò Bailey, faticando per trovare le parole giuste da usare.
“In questo stato, qualcosa di sbagliato – Ripeté Zayn, accennando un sorriso falso, per poi sbottare – Ma mi stai prendendo in giro?”
“No! Io… Te ne avrei parlato” Ammise la ragazza, sincera.
“E quando? Aspettavi che lo venisse a sapere il mondo? Beh, è già successo, non so se te ne sei accorta – Replicò Zayn, sarcastico – E se speravi che io ne restassi comunque all’oscuro perché sono asociale di natura, non ha funzionato ”
“Volevo evitare che succedesse, ma non sapevo come fare! È stato tutto così improvviso…”
“Bailey, smettila di parlare per indovinelli e spiegami chiaro e tondo come stanno le cose – Ordinò Zayn, battendo il pugno sul muro – Sono stanco”
La ragazza tentò di incrociare lo sguardo del moro, ma lui si ostinava a non volerla guardare, spostava gli occhi dal muro al pavimento, o attorno a sé. Prendeva respiri profondi più spesso del normale, e continuava a fare piccoli passi avanti e indietro, visibilmente agitato.
“Harry è venuto a trovarmi ieri pomeriggio, e mi ha chiesto di uscire. Cioè, in realtà aveva già deciso di farlo, non ho potuto fare molto per bloccarlo, ma non sono riuscita nemmeno ad avvisarti” Raccontò Bailey, sospirando.
“Ti prego, non far finta che ti dispiaccia, hai sognato per mesi una cosa del genere” La interruppe Zayn, in tono fintamente drammatico.
“Sì, quando stavamo assieme – Precisò Bailey, iniziando ad irritarsi – Come fai a rinfacciarmi una cosa del genere?”
“Potevi pensarci prima” Ribatté lui secco.
“Ti ho pensato tutto il tempo, Zayn. Non sono stata bene, avevo in mente te e quello che avresti detto quando avessi scoperto questa storia”
“Smettila di prendermi per il culo, Bailey!” La fermò di nuovo il ragazzo, questa volta alzando il tono.
“Non lo sto facendo, sto cercando di spiegarti come stanno le cose, ma tu sei troppo concentrato a sentirti tradito!” Controbatté Bailey, alzando la voce a sua volta.
“Sì, è vero, mi sento tradito, hai trovato la parola giusta – Annuì Zayn, guardandola per un attimo – Solo un paio di notti fa mi hai lasciato dormire con te, perché dicevi che me lo meritavo. Me lo meritavo, Bailey! E adesso? Harry fa quello che gli pare con te, mi sembra”
“Non ho ancora deciso niente, Zayn” Lo informò Bailey, nel tentativo di calmarlo.
“Non mi interessa! Non è ad armi pari questa guerra! Io sto cercando di rispettare i tuoi tempi, ma così non ci sto” Confessò Zayn, facendo per andare verso le scale.
“Che cosa stai dicendo?” Domandò Bailey, confusa.
“Non c’è lo stesso rispetto che ci metto io, né da parte di Harry, né da parte tua, ecco cosa sto dicendo” Spiegò Zayn, impassibile.
 
Fu come se l’avesse colpita con un pugno in pieno stomaco. Bailey lo guardò con gli occhi sbarrati per un momento, poi la vista le si annebbiò a causa delle lacrime. Rimasero a studiarsi per alcuni istanti, senza saper cosa dire. Zayn aveva ragione, almeno in parte: era confusa, così tanto da non capire con chi, tra lui ed Harry, volesse stare, incapace di rinunciare ad uno dei due in maniera definitiva, illusa di poter trascinare quella situazione ancora per qualche tempo. Forse era vero, forse lei non rispettava Zayn come avrebbe dovuto, il fatto stesso di frequentare due ragazzi contemporaneamente era una grave mancanza, e segno di insicurezza. Si sentiva un’egoista, aveva costretto i due ragazzi a cui teneva di più a sottoporsi a quella specie di esperimento soltanto perché lei non voleva perdere nessuno dei due, ma ormai era chiaro che così facendo li stava perdendo ancora più facilmente.
“Non cercarmi più Bailey, non voglio più vederti – Dichiarò Zayn, il tono di voce era finalmente tornato alla normalità, ma era così apatico che colpì Bailey più delle urla di poco prima – Almeno fino a quando non avrai preso una decisione definitiva”   
“Zayn, per favore” Non sapeva nemmeno lei di cosa lo volesse pregare, ma furono le uniche parole che riuscirono a farsi strada attraverso le sue labbra.
“No, Bailey, basta. Ho cercato di capirti, ho provato ad accettare la situazione, a dividerti con un altro, ma non sono più disposto a farlo. Ora tocca a te. Prenditi tutto il tempo che ti serve ancora, ma non mettermi in mezzo. Quando deciderai, fammelo sapere. O anche no”
La guardò un’ultima volta, torturandosi le labbra con i denti, poi, vedendo che Bailey non rispondeva, annuì a se stesso, poi le voltò le spalle e raggiunse velocemente le scale, scendendo di corsa, lasciando che i passi risuonassero lungo tutto il percorso fino a svanire, mentre Bailey rimaneva paralizzata lì, senza sapere cosa fare.
 
“Bailey? Perché ti sei chiusa fuori?”
La voce di Harry alle sue spalle la riportò di colpo in sé, facendola sussultare. Si voltò, notando che sulle labbra del ragazzo c’era un sorriso apparentemente divertito, forse a voler coprire la tensione che in realtà sentiva. Era impossibile che non si fosse accorto delle urla di poco prima.
“Uhm, non so, non… Non me ne sono accorta” Balbettò lei, passandosi velocemente una mano sugli occhi.
“Bay, va tutto bene?” Domandò Harry, immediatamente insospettito da quella reazione.
“No, in realtà no, ma non importa – Rispose lei, facendolo spostare per rientrare in casa, per poi aggiungere, sottovoce – Me la sono cercata”
“Chi era?” Chiese ancora il ragazzo.
“Harry, ho bisogno che tu te ne vada. Devo stare da sola” Disse, piatta, tenendosi la testa con una mano.
“Era lui vero? Dovevo immaginarlo” Indovinò Harry, l’irritazione facilmente riconoscibile nella voce.
“Sul serio, Harry. Devo chiudere questa storia, non posso andare avanti così per sempre, non è giusto – Spiegò Bailey, nervosamente – Mi serve un periodo in cui non vedo né sento nessuno dei due, è l’unico modo che ho per capire con chi stare. Avrei dovuto arrivarci molto tempo fa”
Sentì Harry avvicinarsi dietro di lei, le posò le mani sulle spalle per poi voltarla verso di lui ed abbracciarla stretta. Incapace di trattenersi oltre, Bailey scoppiò a piangere, rifugiandosi nell’abbraccio del ragazzo, lasciando che lui le accarezzasse la schiena e le mormorasse parole di conforto. Ma le immagini di Zayn di poco prima, della sua espressione delusa, arresa, tradita, continuavano a mostrarsi nella mente della ragazza, così che si costrinse a staccarsi da Harry.
“Vai via, per favore – Lo pregò di nuovo – Mi faccio sentire io, promesso”
Harry annuì, ancora incerto, poi le si avvicinò per lasciarle un bacio sulla fronte.
“Ci vediamo allora – Sussurrò – Ti amo Bay”  
 

Non poteva rinunciare a nessuno dei due, non ce l’avrebbe fatta. Si rendeva conto però che non poteva nemmeno permettersi di pensare di mantenere un rapporto normale con entrambi i ragazzi dopo aver scelto uno di loro. Se avesse scelto Harry, avrebbe dovuto chiudere definitivamente con Zayn, per sempre: non l’avrebbe perdonata quella volta, non si sarebbe abbassato a farle di nuovo da spalla, non avrebbe accettato di essere di nuovo “solo” il suo migliore amico, dopo tutto quello che avevano passato assieme, sia come amici che come coppia. Se invece avesse scelto Zayn, avrebbe perso Harry per la seconda volta, e sapendo quanto male aveva fatto la prima non era pronta a soffrire in quella maniera di nuovo. Ma non riusciva comunque a pensare di dover per forza lasciare indietro uno dei due, alla fine.
Erano così diversi, Harry e Zayn, a partire dal fisico: uno alto e quasi imponente, i capelli ricci e lunghi, gli occhi verdi, la pelle chiara; l’altro più esile, perfettamente proporzionato nella sua totalità da sembrare quasi irreale, gli spessi capelli neri e gli occhi nocciola, che al sole diventavano quasi color del miele, così particolare grazie alle origini mediorientali. Harry era impulsivo, ma così insicuro a volte da avere l’innocenza di un bambino, una personalità forte ma senza mai essere invadente, l’attenzione sempre puntata a quello che accadeva attorno a lui, alternata ai momenti di leggerezza in cui mostrava il suo lato infantile; Zayn era più riflessivo, più silenzioso, teneva tutto quello che pensava nella sua testa, i suoi sentimenti  e le emozioni nel cuore, li mostrava solo a coloro che riuscivano a guadagnare la sua piena fiducia e ai quali teneva davvero, ma anche lui era estremamente alla mano, una volta presa confidenza, ed era facile andarci d’accordo ed apprezzarlo.
Poi c’era la parte che riguardava più strettamente Bailey, le emozioni che ognuno dei due sapeva procurarle, anche solo con un’occhiata. Ecco, forse erano proprio gli occhi il punto fondamentale: quelli di Harry erano trasparenti, trasmettevano qualsiasi cosa, dalla felicità alla rabbia alla delusione al sollievo, e a volte anche tutto insieme, così espressivi da confondere Bailey, ed intimidirla quando non riusciva a capire quale fosse il sentimento che prevaleva. Quelli di Zayn, appena più scuri, erano due pozzi profondi, imperscrutabili, e lui aveva la strana ed insopportabile capacità di rendere lo sguardo assente quando non voleva far capire alla gente cosa provava in un determinato momento. Ma quando si lasciava leggere, Bailey poteva vedervi tutto l’amore e la protezione che lui le avrebbe offerto in qualsiasi momento, bastava che lei glielo chiedesse. Era come se gli occhi di quei due ragazzi fossero l’immagine delle loro personalità, c’era tutto, in quegli sguardi, e Bailey non capiva come avrebbe fatto a dimenticare il verde smeraldo dell’uno, o il nocciola dell’altro.
 

“Sul serio devo essere io a chiederti di spiegarmi cosa sta succedendo, Bailey?” Domandò Lucas quel lunedì, dopo che Bailey l’aveva raggiunto nel suo ufficio come le era stato chiesto e aveva atteso spiegazioni.
“A proposito di cosa?” Chiese lei in risposta, confusa.
“Ti ho tenuta d’occhio oggi e nei giorni scorsi, e non hai sorriso praticamente mai, durante il servizio, né in generale durante il giorno. E sappiamo bene che questa cosa è molto sospetta da parte tua – Disse Lucas, studiandola – A parte questo, tu lo sai che le notizie viaggiano in fretta, e soprattutto che io mi tengo informato, vero?”
“Sì Lucas, sei un uomo di mondo, lo sappiamo” Annuì lei, ironica.
“Non fare dello spirito adesso – La riprese l’uomo, serio – Siediti”
Bailey fece come lui le diceva, iniziando a capire qualcosa. Sapeva che sarebbe arrivato quel momento, ma non aveva nessuna voglia di avere quella conversazione, non quel giorno. Aveva passato il weekend da sola, tentando di concentrarsi su qualcosa che non fosse la situazione tra lei, Harry e Zayn, ed era stato così complicato che si era trovata a sperare di lavorare anche la domenica, da quel momento in poi.
“Non capisco cosa tu stia facendo, Bailey – Ammise Lucas, sospirando – Insomma, non hai mai voluto dirmi niente di Zayn finché non è stato ovvio che stavate assieme, e ora te ne esci con Harry, suo compagno di band?”
Ex, precisò mentalmente Bailey. Ex in tutti i sensi.     
“Non è facile da spiegare” Commentò poi laconica.
“E’ meglio che tu ti sforzi e lo faccia, allora. Ne va della tua reputazione, del tuo lavoro, Bailey” Dichiarò Lucas, guardando la ragazza fisso negli occhi.
Lei rimase un attimo interdetta da quell’affermazione, indecisa se offendersi o meno, ma Lucas aveva ragione. Si era fatta tanti problemi ad accettare la proposta di Vogue quando ancora con Zayn non c’era niente, ed ora si era fatta vedere in giro con Harry. La sua fama non ne avrebbe sicuramente giovato, e probabilmente coloro che l’apprezzavano si sarebbero chiesti chi fosse davvero quella modella. Ricambiò lo sguardo di Lucas, ancora incerta, poi decise di dirgli tutto, poteva fidarsi, e forse parlare con lui l’avrebbe anche aiutata a chiarirsi le idee.
 
Gli raccontò così di come aveva conosciuto Harry ed avevano iniziato ad uscire, finendo poi per mettersi insieme, e di come tutto tra loro fosse una favola moderna. Arrivò al momento in cui lui le aveva presentato i suoi compagni di band, proprio lì alla sede di Cosmopolitan (“Allora avevo ragione a dire che Harry ti stava fin troppo attaccato!”, commentò Lucas), rivelando come lei pensasse di stare antipatica a Zayn, fino alla loro chiacchierata di New York, e di come poi la loro amicizia fosse cresciuta fino a farli diventare l’uno il confidente dell’altra, e viceversa. Ricordò come lei e Harry avevano iniziato a litigare, sempre più spesso e ad allontanarsi poco alla volta, fino alla notte in cui lui le aveva chiesto una pausa. Omise il particolare della notte passata con Zayn, quello sarebbe rimasto per sempre un segreto tra loro due (e Louis, dovette ricordarsi), ma spiegò come si erano avvicinati sempre di più, come Zayn le aveva confessato di essere innamorato di lei e di come lei aveva inizialmente resistito, ancora troppo ferita dalla storia finita con Harry, per poi cedere e lasciarsi andare con Zayn. I mesi trascorsi con lui l’avevano aiutata incredibilmente, disse, il ragazzo la faceva sentire amata e protetta, e lei non doveva preoccuparsi di quello che la gente diceva quando li vedeva assieme, stavano bene e lei era riuscita a dimenticare Harry. O almeno pensava. Giunse così al presente, alla situazione di ambiguità in cui si era cacciata, arrivando infine al motivo del malumore di quel giorno. Terminato il raccontò, prese un respiro profondo, poi guardò Lucas, in attesa di una risposta.
“Wow” Esalò l’uomo, gli occhi sbarrati.
“Già”
“Dammi un attimo, mi hai detto talmente tante cose, sono un po’ confuso” Borbottò Lucas, posando il viso su una mano e guardando un punto fisso sulla scrivania.   
Solo in quel momento Bailey si rese conto di quanto assurda fosse tutta quella situazione, e si ritrovò a  chiedersi come era potuto succedere a lei, e quando fosse cambiata così tanto rispetto a un paio d’anni prima, quando ancora non conosceva nessuno di famoso e tutto ciò che le importava era sfondare nel mondo nella moda per il solo amore che lei sentiva per quel settore e per le sensazioni che provava quando posava anche solo davanti ai fotografi dei semplici provini.
“Cosa pensi di fare?” Domandò Lucas, riportandola al presente.
“Io… Non lo so, ora non vedo più nessuno dei due da una decina di giorni, sto cercando di capire…”
“… Chi ti manca di più” Completò l’uomo al posto suo.
Bailey annuì semplicemente,  senza sapere che altro aggiungere. Non si aspettava certo che Lucas le fornisse la soluzione a quel dramma, ma vedere che capiva i suoi pensieri la faceva sentire già meglio.
“Ascolta, io non so cosa dirti di fare, né me ne sento in diritto – Iniziò Lucas, sospirando – Tutto ciò che a me importa, però, è che tu stia bene, e che torni la Bailey sorridente e buffa che eri qualche tempo fa, di modelle serie se ne vedono fin troppe in giro. Tu sei speciale, e non devi perdere questa tua particolarità, d’accordo?”
Lo ascoltò attentamente, guardandolo negli occhi, vedendo la preoccupazione trasparire ad ogni parola che usciva dalla sua bocca, mentre il groppo nella gola cresceva, annebbiandole la vista e facendole tremare il labbro, costringendola a morderlo per non scoppiare a piangere. Alla fine però, scattò in piedi, fece il giro della scrivania e si gettò ad abbracciare il suo responsabile, che aveva appena fatto in tempo ad alzarsi, e ora le accarezzava la schiena nel tentativo di calmarla.
 
Il ritorno a casa non aiutò, pensava che le sarebbe bastato fare una lunga doccia calda per rilassarsi e far passare il malumore, ma quella volta non funzionò. Si sentiva sola come non lo era mai stata, Bailey,  e il suo appartamento vuoto, se pur di dimensioni modeste, non aiutava, aveva bisogno di calore umano accanto a lei, un calore che però una semplice amica o i genitori non avrebbero saputo darle. Scorreva i messaggi con Zayn di settimane prima, quando tra loro andava tutto bene, le decine di cuori che lei gli mandava solo per irritarlo perché a lui non piacevano “quelle smancerie nelle chat”, alcune foto che si erano scattati assieme e poi scambiati al fine di averle entrambi, sorrisi a non finire. E invece parevano proprio essere finiti, in quel momento. Per l’ennesima volta, quella settimana si trovò a passarsi una mano sugli occhi lucidi per poi, senza pensarci due volte e rischiare di pentirsene, cercare un contatto nella rubrica e premere il tasto di chiamata.
“Bailey?” La voce di Harry rispose al secondo squillo, lasciando la ragazza a pensare a qualcosa da dire.
“Ciao” Mormorò soltanto.
Non sapeva proprio perché lo aveva chiamato, non aveva ragione per farlo, e Harry era l’ultima persona a cui avrebbe dovuto rivolgersi. Ma ormai era fatta.
“Bay, che succede? Ti sento giù, stai male?” Domandò il ragazzo, la voce tesa.
“No, insomma… Io… Scusa, non volevo chiamarti, è stato…”
Stava ormai singhiozzando, non se n’era nemmeno accorta, e le parole uscivano a scatti, senza passare prima dal cervello per verificare che la frase andasse bene. Non c’era nessun senso in quello che stava dicendo, si sentiva estremamente patetica e avrebbe tanto voluto riattaccare ma era troppo tardi, e comunque Harry l’avrebbe richiamata immediatamente.
“Sei a casa?” Domandò il ragazzo.
“Sì” Riuscì a spiccicare Bailey.
“Rimani lì, arrivo subito”
“No, Harry, non  serve” Rifiutò subito lei, ma era ormai tardi, Harry aveva riattaccato e probabilmente da lì a poco tempo sarebbe arrivato.
Bailey respirò a fondo, poi si costrinse a darsi un contegno. Forse non era così male, il fatto che Harry stesse andando da lei, era sempre stata bene in sua compagnia e l’avrebbe aiutata a stare meglio. Quand’è che sei diventata così ipocrita, Bailey? Rimproverò se stessa, prima di ammettere che era Zayn quello che avrebbe voluto corresse da lei in quel momento, tutto ciò di cui aveva bisogno, e invece non aveva avuto il coraggio di rivolgersi a lui, commettendo l’errore più grave che potesse fare in quel momento.
 
Mezz’ora più tardi, il campanello del suo appartamento stava già trillando, impaziente. Era riuscita a calmarsi, in quei minuti, si era rinfrescata il viso, anche se non aveva cancellato del tutto il rossore attorno ai suoi occhi. Prese un respiro profondo, prima di aprire la porta e trovarsi davanti i grandi occhi  verdi di Harry, pieni di preoccupazione.
“Bay cosa succede?” Domandò subito, andando ad abbracciarla stretta a lui.
“E’ stato solo un momento, sto meglio ora” Disse, fingendo un tono tranquillo.
Si sciolse dall’abbraccio di Harry, chiudendo la porta alle loro spalle ed invitandolo a seguirla in salotto.
“Un momento di che tipo?” Chiese ancora il ragazzo, senza distogliere un attimo lo sguardo da lei.
“Io… Mi sentivo sola” Decise di ammettere Bailey, dopo un lungo momento di silenzio.
“Lo sai che puoi chiamarmi quando vuoi” Sussurrò Harry, stringendola a lui di nuovo.
“Non mi sembrava giusto”
“Bailey” La richiamò Harry, sospirando.
“Sì?”
Rimasero entrambi in silenzio, Bailey ad aspettare ciò che Harry aveva da dirle, lui forse a cercare le parole giuste. Incrociò il suo sguardo, invitandolo a parlare, ma questa volta fu lui ad abbassare gli occhi, distraendosi sull’intreccio delle loro mani. Accarezzava il dorso della sua mano con il pollice, Harry, e quel semplice gesto non fece che riportare Bailey indietro di parecchi mesi, alla notte dell’ultimo concerto in Giappone, in quel giardino, con Zayn…
Bailey scosse la testa, a scacciare il ricordo, e tolse la mano da quella di Harry, sentendosi arrossire per il senso di colpa, e pentendosi, per l’ennesima volta quella sera, di aver chiamato il ragazzo.
“Forse è meglio se vai via” Disse, osservando gli occhi di Harry tornare nei suoi, e un sorriso affiorare sulle sue labbra, per poi sparire velocemente.
“Non ho intenzione di lasciarti andare un’altra volta, Bailey. Pensavo fosse chiaro” Replicò, sicuro.
“Non mi sento bene così, Harry”
“Dimmi sola una cosa – Chiese lui, fermandosi un attimo per aspettare che lei annuisse – Lui lo vedi ancora?”
“No” Emise in un soffio Bailey, scuotendo la testa e senza aggiungere altro.
“Allora non c’è niente che ti impedisca di stare con me – Dichiarò Harry, portando le mani sul viso della ragazza – Ti prego, Bailey, dammi un’altra possibilità. Non ti deluderò stavolta, ti dedicherò tutto il mio tempo, mi impegnerò per dimostrarti quanto ci tengo a te e non permetterò più a nessuno di influenzare le mie decisioni, soprattutto per quanto riguarda noi due. Per favore”
“Harry” Bisbigliò Bailey, chiudendo gli occhi.
Non riusciva a guardarlo, avrebbe voluto cedere, dirgli di sì, che potevano stare insieme di nuovo, e l’avrebbe fatto senza riserve, se non ci fosse stata l’immagine di Zayn tra lei ed Harry. Lo amava ancora, era stato proprio quello il fatto che le aveva fatto mettere in discussione il rapporto con Zayn, non era capace di lasciarlo andare, non ce l’avrebbe mai fatta davvero.
“Non ce la faccio senza di te. Ci ho provato, lo sai, ci abbiamo provato entrambi – Mormorò Harry posando la fronte sulla sua – Dimmi che riesci a stare senza di me, e ti lascerò in pace. Te lo prometto”
Bailey spalancò gli occhi, trovando subito quelli di Harry ad aspettarla. Di nuovo, paura, preoccupazione, amore, felicità, promesse, risate, abbracci, baci. In quegli occhi c’era tutto. Tutto ciò di cui lei aveva bisogno, e senza cui non sarebbe riuscita ad andare avanti un’altra volta. 
“Chiudi gli occhi” Disse, in un sussurro.
Harry obbedì, dopo un momento di incertezza. Bailey si sporse in avanti, andando a toccare le labbra del ragazzo con le sue e stringendo tra i pugni la sua maglietta, mentre le mani di Harry, già sul suo viso, l’attiravano più forte a lui.
“Promettimi che non mi lascerai mai più – Ansimò Bailey, senza staccarsi da lui – Ho bisogno di te”
“Mai più. Te lo prometto”




Curly space
Guardate chi risorge a Pasqua oltre a Gesù? *saluta con la manina*
Dio mio, non mi sembra vero di riuscire a pubblicare questo capitolo, sono perfino emozionata, è da tipo due mesi che vado avanti a scriverlo *cori degli angeli*
Cooooooomunque, il ritardo è dovuto al fatto che, purtroppo o per fortuna, ho trovato lavoro, e quindi ora ho solo il sabato e la domenica per scrivere (e a volte neanche quelli). Quindi, vi chiedo di portare pazienza, non manca molto alla fine di questa epopea, e sarò felicissima se deciderete di rimanere fino all'ultimo capitolo, spero lo sappiate :)

Passiamo al capitolo, ora. COSA. DIAVOLO. STA. SUCCEDENDO. 
Zayn incazzosissimo, però insomma, lo capiamo, vero? E Bailey che boh, alla fine, grazie al cielo, si confida con Lucas... Porella anche lei, capiamo anche lei vero? Poi c'è Harry che sembra un cucciolo di pulcino (perché i pulcini non sono già cuccioli, in effetti) e e e...
Beh, sembrano esserci degli sviluppi, Bailey sembra aver preso una decisione... E Zayn? Boooooooh.
Appuntamento alla prossima puntata (che non si sa quando sarà ahaaaa) (mi viene già da piangere)

Ora passiamo a voi mitiche: grazie mille a scinisi per aver aggiunto la storia alle seguite, e a luley0 e Blinking Liam per le recensioni allo scorso capitolo! 
Love you all

Curly xx

 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Curly_crush