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Autore: Seren_Dipity    28/03/2016    3 recensioni
Questa storia è ispirata agli ultimi fatti accaduti nella sesta stagione di The Walking Dead.
Daryl fa un incontro inaspettato durante la sua ricerca di vendetta.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Carol Peletier, Daryl Dixon, Rick Grimes
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Daryl era silenzioso. Stava seduto con le ginocchia al petto, la testa sorretta dalle mani e guardava con sguardo attonito davanti a sé. Carol gli si sedette di fronte appoggiando una mano sul suo braccio.
- Daryl...Ehi, guardami – Lo supplicò – Stai bene?
Daryl posò lo sguardo sugli occhi azzurri di Carol ed emise un verso, simile ad un grugnito. Era il suo modo per dirle di sì.
Carol gli accarezzò il viso e Daryl si irrigidì immediatamente. Nella testa aveva mille domande ma non riusciva a parlare. Abbassò lo sguardo e dopo qualche minuto di silenzio aprì la bocca – Mi dispiace Carol – La sua voce era triste – Avrei dovuto proteggerti.
- Non dirlo neanche per scherzo – Lo ammonì Carol
- Che ci facevi qui? - Daryl voleva sapere – Non eri ad Alexandria?
Carol capì che non sapeva niente della sua fuga. Come dirglielo ora? Pensò velocemente alcune scuse ma poi non potè fare a meno di dire la verità.
- Me ne ero andata Daryl. Via. Una volta per tutte.

Daryl era confuso, guardò intensamente Carol cercando di decifrare i suoi pensieri.
- Non sapevo nulla – Fu l'unica cosa che riuscì a dire, la delusione era tangibile nella sua voce.
- Certo che non te l'ho detto, Daryl – Gli rispose mettendosi accanto a lui – Come avrei potuto? Non mi avresti mai lasciato andare.
Daryl si girò verso di lei, non sapeva cosa dire, si limitò a guardarla. Come faceva sempre. Avrebbe voluto dirle un milione di cose, invece caddero in un doloroso silenzio.

Carol si lasciò andare all'indietro sdraiandosi sulla schiena. Daryl rimase fermo, immobile.
- Che ti hanno fatto? - Disse Daryl spezzando il silenzio – Quel bastardo ti...ti ha fatto di più? - Non sapeva come chiederglielo. Sentì la mano di Carol poggiarsi delicatamente sulla sua schiena, subito un calore strano si irradiò nel petto di Daryl.
- No – Ammise Carol – Non mi ha fatto niente.
- L'ho visto toccarti, sai. Mi dispiace. Volevo fermarlo, davvero - Daryl si sdraiò accanto a lei – Avrei dovuto ucciderlo - Aggiunse guardandola negli occhi.
- Non ci pensare – Carol avvicinò il suo corpo a quello di Daryl – Non ci pensare più. 
- Pensavo ci stessi provando – Disse Daryl – Non capisco che ti passa per la testa. Ti sei allontanata Carol. Perchè?
- Non lo so – Carol non sapeva davvero come spiegare quello che provava dal momento che era tutto molto confuso anche per lei – Non so, davvero. All'inizio ad Alexandria non mi fidavo e dovevo farmeli amici. Avevamo tutti e due i nostri mostri da affrontare. Tutto qui. - Sperava che questo gli bastasse.
- Mmmh – Mugugnò Daryl, non gli bastava – Sì ma perché sei andata via? Carol si mise a guardare il soffitto, passarono un paio di minuti prima di rispondere.
- Non posso più farlo Daryl. Uccidere intendo. Uccidere persone per continuare a vivere. Per proteggervi. - Finalmente confessò cosa tormentava il suo cuore da un bel po' di tempo ormai.
Daryl continuava a guardarla, lei si girò di nuovo e notò il disappunto nei suoi occhi.
- Lo sai che questa è la vita ora Carol. Uccidi se non vuoi morire. Se non vuoi che le persone che ami muoiano. Non c'è tempo per il senso di colpa.
- Pensavo che anche tu avessi fatto un passo indietro – Insinuò Carol
- Ci ho pensato. Volevo vivere e non solo sopravvivere. Fare qualcosa di diverso per una volta. Avere fiducia nella gente - Disse Daryl sconsolato – Ma ho capito che non è possibile – Si girò su un fianco, poggiò la testa sulla mano ignorando il dolore lancinante – Devi capirlo anche tu.
- Non tornerò a casa - Carol fece fatica a pronunciare quelle parole – L'ho capito davvero. So quello che devo fare, il problema è che non voglio. Non più. Se tornassi a casa poi sarei costretta di nuovo. Ma comincio a dubitare che ne sia ancora capace e così sarei solo un peso per voi.
- Smettila! Non ci pensare neanche, ma come fai a dire certe cose? - Daryl a questo punto era seriamente preoccupato, prese la mano di Carol e la strinse forte in un intreccio di dita.
- Affronteremo questo problema insieme. Siamo una famiglia – Si sorprese di quello che era riuscito a dire, lui che parlava di famiglia, cose da matti. Ormai aveva preso il via e non si fermava più – Carol, non ti lasceremo andare via. Rick non te lo permetterà - Si fermò un secondo prima di continuare. Improvvisamente risentì le parole di Denise. Non poteva continuare a fare il vigliacco anche se non sapeva che cosa fosse quello che provava per Carol. L'unica cosa che sapeva era che aveva bisogno di lei. - Io non lo permetterò.- E strinse ancora di più la mano di Carol.
Lei lo guardò un po' sorpresa, ovviamente sapeva che il loro era un rapporto speciale, strano, ma comunque speciale. Si tenevano d'occhio a vicenda, anche quando stavano lontani c'era sempre qualcosa che li univa. Non era una scelta facile, nel cuor suo sapeva di aver bisogno di loro, che li amava troppo. Ma come poteva continuare a fare quella vita? Non che girare da sola per i boschi fosse una vita migliore, ma almeno non era costretta a vedere i suoi cari morire uno ad uno e soprattutto non doveva uccidere. La confusione totale affollava la sua mente. Si girò a sua volta verso Daryl e gli rivolse un sorriso triste, sciolse l'intreccio delle mani e gli accarezzò la guancia con dolcezza. Daryl arrossì lievemente, sentì quasi tutti i dolori svanire, e di nuovo quello strano calore. Ma insomma che gli prendeva? Era Carol. La solita Carol, perché gli faceva quell'effetto?
- Ci penserò – Sussurrò lei – Non voglio mettervi in pericolo quindi vi seguirò. Ma una volta a casa ne parleremo e poi deciderò che fare. - Sì, era la soluzione migliore, guadagnare tempo. Ora che Daryl era di nuovo così vicino, come non succedeva da tempo, le sue certezze stavano piano piano crollando.
- Va bene – Acconsentì Daryl – Va bene – E senza pensarci le parole uscirono dalla sua bocca – Non puoi andare via da me. Ho bisogno di te. E so che è lo stesso per te. - Di nuovo non poteva credere alle sue parole. Era tutto vero certo, ma non era proprio da lui esporsi in quel modo.
Gli occhi di Carol si bagnarono di lacrime, aveva ragione. Eccome, se aveva ragione.  In quel momento si accorse che la sua angoscia andava lentamente attenuandosi, più Daryl la guardava e più si sentiva leggera. Forse insieme l'avrebbero superata, chissà.
Tuttavia per il momento decise di non pensarci più e di godersi quell'insolita pace. Si strinse a Daryl, il quale dopo una riluttanza iniziale l'accolse nel suo abbraccio e il tempo sembrò fermarsi. Per quella notte le preoccupazioni erano finite, le domande rimandate, c'erano solo i loro respiri a riempire l'aria. Il battito dei loro cuori l'unico suono che sentivano. Il calore dei propri corpi l'unica cosa che li scaldava.

Chiusero gli occhi felici di essersi riscoperti, ancora una volta, più forti insieme.
Non sapevano cosa li unisse, l'unica certezza era che qualunque cosa fosse, era impossibile da spezzare.
E così, stretti nell'abbraccio si addormentarono.

 

   
 
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